Ciondolo labirinto fai da te
Pubblicato il 24 Aprile 2013 da IsLaura • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Amo il polyshrink, chi mi segue da tempo lo sa. Amo questa pellicola di plastica termoretraibile che può essere disegnata e successivamente colorata con pigmenti, inchiostri per tessuto, pennarelli, pastelli, in pratica utilizzando qualsiasi tipo di colore che avete in casa, poi messa in forno a 170° e attendere solo pochi secondi. Il risultato che ne fuoriesce è un oggetto miniaturizzato, cioè ridotto all’incirca del 45% molto nitido con colori vivaci.
La cosa che più mi piace è la possibilità di creare un oggetto unico come forma, colore, dimensione e soprattutto in completa sicurezza. E’ un materiale atossico e può essere usato tranquillamente dai bambini. In questa categoria potete vedere i miei esperimenti assieme a quelli di mia figlia Emma che ormai si gestisce autonomamente tutti i passaggi per la realizzazione delle sue personali creazioni.
Comprare questa pellicola non è economico in questo momento di particolare crisi bisogna cercare di abbattere qualsiasi costo extra, per questa ragione qualche tempo fa ho provato a farlo da me, riciclando i vassoio di plastica dei ravioli, ne ho fatto un anello trasparente super zebrato.
Ho provato a riciclare un contenitore, per intenderci le confezioni dei ravioli che si comprano al supermercato, l’ho tagliato colorato e messo in forno, poi magicamente ne è uscito un anello consistente e decisamente trendy.
Il contenitore come avete capito sarà il protagonista di questo articolo, ne farò un ciondolo scaccia-noia dove ho disegnato un labirinto. Cupido dovrà arrivare al cuore seguendo strade difficilmente percorribili senza il vostro aiuto.
Potrete giocare ovunque o far giocare chiunque con il vostro ciondolo, grandi e piccini.Vediamo che cosa serve per la creazione.
Occorrente:
- coperchio di un contenitore, deve essere piatto e avere un simbolo, un triangolo con dentro in numero 6, altre plastiche seppur alimentari ma con numeri differenti non hanno la medesima composizione e non sono adatti all’uso che ne dovrete fare.
- pennarelli indelebili
- catenina metallica lunga 70 cm. con chiusura e 1 anellino
- forbici e forafogli
- tegame da forno foderato con carta da forno
- borotalco
- limetta da unghie in cartoncino
Vediamo come si procede.
Preriscaldare il forno a 170°C, il passaggio della “fusione”deve essere fatto a forno socchiuso.
Foto 1-2: disegnare sul coperchio la scritta Love oppure la fantasia desiderata. Il mio disegno misura 10 cm.x 6 cm.
Foto 3: ritagliare la sagoma con l’utilizzo delle forbici, operazione deve essere precisa. Il rettangolo sarà leggermente più lungo per consentire la presenza del foro centrale senza rovinare il disegno.
Foto 4: con la forafogli creare un foro, se siete munite di pinza fustellatrice sicuramente l’operazione risulterà più semplice.
Foto 5 : in un tegame da forno ricoprirne la base con la carta apposita, mettere la creazione e cospargere la creazione leggermente con borotalco.
Foto 6: inserire nel forno e dopo qualche istante potete osservare che la plastica si accartoccia e al contempo riduce, bisogna attendere che il rettangolo ritorni nella sua posizione originaria cioè piana e poi si può estrarre.
Foto 7: con un pezzo di carta da forno fare pressione poggiando sopra un libro. L’operazione deve essere eseguita con estrema velocità, la plastica indurisce molto velocemente. Il rettangolo si sarà ritirato e ispessito, il mio ora misura 6 cm.x 3,5 cm..
Foto 8: smussare gli angoli e qualche inevitabile sbavatura con l’aiuto di una limetta da unghie.
Foto 9: inserire l’anellino e far passare la catenina.
Perdonate la mia poca capacità nell’esecuzione del disegno, non ho voluto fare linee troppo precise cercando di far si che appaia un disegno a mano libera.
Per una completa sicurezza rispettare due regole, lasciare lo sportello socchiuso del forno e non utilizzarlo per le 24 ore successive.
Se volete potrete indicare la via giusta a Cupido oppure fare come me, lasciare che chiunque lo desideri gli indichi il cammino che porta al cuore.
A presto!
Uh ma quanto mi piace e ho riconosciuto i ravioli, oggi vado a comprarli
Ah ah ah ah Alessia sono alla Coop ma anche all’Iper penso ci siano nel reparto frigo 😀
si si ci sono, li ho già comprati in passato ma non ho tenuto le scatole :argh:
🙁
Ma la meraviglia! 😀
Laura sei sempre trooooppo brava!
Avevo visto anche io questo esperimento con la plastica alimentare, adesso mi hai messo proprio voglia di andare a cercare i ravioli per sperimentare… 😉
Grazie LaRobi comunque tutti i contenitori vanno bene anche se non sono dei ravioli, basta che abbiano il numerino 6 dentro il triangolo nella parte inferiore della scatola.
Fammi sapere come sono andati i tuoi esperimenti 😀
Laura mi dici il nome dei ravioli?
ah ah ah ora ci sarà un boom di vendite 😆
Lo posso scrivere qui Barbara?
Allora è il “pastificio artigianale Stemarpasi” con le “Gioje di Stemar” un laboratorio di pasta fresca qui di Genova. Sono solitamente nel banco frigo. Ora che sono andata a vedere la marca ho visto il numerino e con il sole non riesco a capire se è un 6 o una “a” dentro al triangolo, dipende se lo guardi da dentro o da fuori 😉
Oltre che stordita anche cecata.
Comunque la ditta è quella!
<3
Noooo, ma fantastico! Non sono mai riuscita a trovare questi fogli per fare degli esperimenti… adesso provo con il contenitori dei ravioli!
Io li compro nel banco dei freschi dell’esselunga però il coperchio mi sembra uguale… 😉
Ne ho giusto una confezione in frigo… mi sa che stasera ci tocca mangiare ravioli! 🙂
Prova Chiara, fai qualche esperimento e poi dimmi come sono venuti 😉
Buon lavoro!
Ciao Laura!!!
Ho il polyshrink lì da un pò!
Ieri sera abbiamo fustellato alla grande tante sagome e ora devo assolutamente provare!!!!!!!!!!!!!!
Grazie mille!
Poi ti faccio sapere come sempre!
Anna
Grazie cara
Ma che figata!!!! 😀 Il problema sarà non usare il forno per 24 ore….bisogna che mi procuri un fornetto apposito…
Grazie Barbarina cara
Sto facendo ora degli esperimenti…l’effetto è bellissimo anche se la prima prova è una ciofeca 😀
Devo ammettere che non sia semplicissimo, io ho lavorato per un po’ di tempo quello originale e ho preso dimestichezza dopo le prime prove fallimentari, ma vedrai che poi sarà semplice divertente. 😀
Ora mi viene in mente una domanda: con la pistole a caldo verranno lo stesso al posto del forno???
Si potrebbe anche utilizzare un altro metodo per miniaturizzare il pezzo e ciò prevede un soffiatore d’aria calda (Embosser), per i miei primi esperimenti ne avevo usato uno molto simile trovato in cantina, ma devo dire che con un po’ d’esperienza e qualche esperimento ho trovato più valido il riscaldamento con il forno casalingo.
L’Embosser avrà i suoi vantaggi, ma il pezzo deve essere mantenuto fermo con qualche strumento tipo pinze o più semplicemente un uncinetto dunque prenderebbe letteralmente il volo, ma questo fa si che il calore non giunga in maniera uniforme creando qualche antiestetico avvallamento.
Per la stessa motivazione, cioè il sollevamento della creazione, la superficie non può essere cosparsa da borotalco, cosa che io faccio regolarmente soprattutto con le parti molto appuntite. La conseguenza può essere drammatica cioè se il pezzo ha particolari troppo sottili e appuntiti si saldano irrimediabilmente assieme.
Queste sono le mie considerazioni 😀
Salve, bella idea questa, mi piacerebbe farla, solo che io sono preoccupato casomai il forno alterna il sapore del cibo
Vero! Per lavorare con questi materiali servirebbe un fornetto a parte!