Le regole si scrivono insieme
Pubblicato il 2 Aprile 2013 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Dopo Pasqua si torna a pensare. Anche se le vacanze pasquali terminano domani, oggi è già un giorno di idee e di lavori. Ma anche di riflessioni, di bilanci, di prospettive. Perché dopo Pasqua vedo molte amiche alle prese con decine di uova di Pasqua tutte da smaltire, e mi sento molto felice di ciò che è successo a casa nostra: qui sono arrivate solo due uova (una, di troppo, l’abbiamo comprata noi e non l’abbiamo ancora tirata fuori dal nascondiglio) e penso proprio che tutti insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro.
Nessuno ci è rimasto male: i nonni hanno fatto i regali che volevano, noi abbiamo ottenuto un limite ai regali, Dafne ha avuto ciò che desiderava davvero. E allora penso che certe volte siamo noi stessi a complicare davvero tanto le cose, quando basterebbe condividere le proprie opinioni, motivarle e stabilire delle regole familiari che siano adatte a tutti.
Troverei ingiusto dire ai nonni che non devono ‘viziare’ i nipoti. Nei limiti del possibile trovo più che giusto che abbiano con loro un atteggiamento più permissivo. Certo, questo non significa che i bambini debbano sentirsi male a forza di mangiare dolci, o debbano trattare i nonni come servitori, né che ci siano deroghe alla sicurezza (per esempio le cinture di sicurezza, che valgono per tutti!). Ma tra nonni e nipoti ci deve essere quel rapporto speciale che non c’è con mamma e papà, e viceversa: io penso che se ognuno interpreta il suo ruolo, non ci sia pericolo di sconfinamenti, né che i bambini possano sentirsi confusi sui ruoli, le regole, l’autorevolezza.
Semplicemente penso che certe volte vogliamo costringere gli altri ad essere noi, e questo non è possibile (e non è giusto: la ricchezza dei rapporti umani, anche per i bambini, sta nella sua varietà). E se si trova un compromesso accettabile per tutti, che male c’è?
Ai bambini non servono COSE: servono persone. Servono ruoli e servono regole. E serve anche chi infrange le regole con loro, senza farsi male, con saggezza.
Da questa Pasqua io ho imparato questo. Che le regole si scrivono insieme, e che non ci sono – non per forza, ecco – quelli che fanno bene e quelli che fanno male, se il punto centrale è il benessere del bambino. E quindi sono felice di queste due uova di Pasqua (e non di 20) e del gioco che Dafne ha ricevuto (Il Piccolo Mago): finalmente un gioco con cui ha giocato per giorni, senza stancarsi mai e senza perdere l’attenzione. Non come a Natale, quando si è stancata subito di tutto perché c’era troppo di tutto.
Un’esperienza da ripetere, assolutamente.
Anche voi?
Dopo una notte quasi insonne passata a pensare e a vagare tra i miei problemi ecco sintetizzato in questo post una regola fondamentale dalla quale ripartire. “Ai bambini non servono cose, ma servono persone, servono ruoli e servono regole”.
Me lo stampo.
Grazie Mammma Felice!!!
Ai bambini non servono COSE: servono persone.
Respect.
Ai bambini servono persone e ai nonni un sacco di botte :argh:
Perchè hai voglia di condividere regole, ma loro dicono sì e poi fanno il contrario.
Questo è il pirmo anno che Alice mangia la cioccolata. Sono andata prima dai miei e poi dai suoceri dicendo che quest’anno potevano, se volevano, regalare le uova. Ho chiesto però di preferire la qualità alla quantità, quindi uova più piccole ma di cioccolato buono, non le schifezze chimiche che sono soliti comprare. Certo, hai ragione, ci mancherebbe, che poi si ingozza di roba poco buona…
risultato? appena entrati al ristorante Alice è stata sommersa, letteralmente, da quintali di uova di dubbia provenienza, non ha mangiato niente se non cioccolata, alle 3 era isterica e spiritata. Nel mucchio c’erano pure gommose di puro caucciù, santo cielo, ha due anni e mezzo.
I miei sono stati bravi invece, gliene dò atto, nonostante non andiamo d’accordo.
Alla piccola (9 mesi) invece un pulcino di peluche gigante, di pessima fattura. prima che glielo sequestrasse la sorella ha comunque fatto in tempo ad azzannarlo (si fa per dire visto che è sdentata). Dopo 2 secondi aveva già un ciuffo di pelo che le penzolava dalla bocca. Ma si potrà, crisbio????
In questo caso mi sa che la condivisione delle regole è ancora da rivedere LOL
Io sui giochi di bassa qualità ho lottato molto e se può servire sappi che li ho restituiti o gettati via se ritenevo fossero pericolosi. In ogni caso abbiamo sempre specificato di comprare giochi in negozi non cinesi e di marca (soprattutto coi suoceri) e quando non ci siamo riusciti è stato Nestore a incavolarsi.
I giochi confezionati a casa mia venivano scartati con immenso entusiasmo, ci si giocava cinque minuti, e poi tornavano intatti nella loro scatola e dimenticati per sempre in cima all’armadio, fino a che non mi scocciavo e li riciclavo in qualche modo…dopo cinque o sei anni ho detto chiaro e tondo a tutti che non dovevano comprare più giocattoli (tranne costruzioni e “giochi creativi”) e che preferivo un unico regalo fatto tutti insieme ma apprezzato davvero, che mille pacchetti subito accantonati: per fortuna tutti hanno capito e si sono adeguati, e io ho smesso di rammaricarmi per i soldi buttati al vento e di riempire sacchi di scatole!
io l’ho detto in tutte le lingue, l’ho fatto dire anche da mio marito, li ho portati nel negozio di fiducia che vende libri belli e giochi di legno e didattici. NULLA. SORDI. ho anche aperto un librettino per le bimbe. niente. vuoto. giochi cinesi, tre giochi cinesi per ogni parente. IDIOZIA PURA. 🙄
Siro cara amica di comune sventure, pure qui non si è andati tanto meglio. Me raccomando socera, non diecimila ova che quello se magnerebbe pure la rota dell’auto se intravede una goccia di cioccolato. Tu ce senti?Lei mica tanto e ogni mattina per dieci gg puntuale con un uovo di cioccolata nuovo: questo da parte de tu nonna adalgisa de settimo grado, questo da zio e che volemo fa l’ovo da zio mica lo butteremo eh, questo la vicina di casa della bisnonna dell’austria…e hai voglia a dirgli, magari portali nella busta e non farglieli vedere che già fatica a sopportare due settimane a guardare ma non toccare. Alla fine li ho nascosti tutti in cantina e ho cercato di dargliene due e basta. E’ che la preoccupazione sò i grandi che poi s’offendono eh…ma che s’offendano pure guarda.
A te Barbara tanta stima!
La tua frase: Ai bambini non servono COSE: servono persone. Servono ruoli e servono regole, mi è piaciuta così tanto che è diventato il mio stato odierno di facebook :https://www.facebook.com/ladymitics. Mia figlia ha così tanti giochi che la casa è invasa, li usa per pochi minuti poi li abbandona, ha quasi 3 anni, a volte mi preoccupa il fatto che abbia una soglia d’attenzione così bassa. Forse colpa dei troppi giochi e del fatto che essendo figlia unica ogni suo desiderio viene esaudito.
Anche Dafne ha decisamente troppi giochi. La colpa è anche nostra, che li compriamo più per nostra vanità che per lei. Infatti adesso col trasloco di mezzo il mio obiettivo è diventato quello di nasconderli, e tirarne fuori solo un po’ per volta.
:argh: BRAVA!! 😀 anch’io dovrei fare qualcosa del genere, però con lei che ha memoria dell’elefante e ricorda anche i giochi di quando era neonata non è semplice. Vorrei intrattenere mia figlia con qualcosa di creativo che non con tv e giochi di poco conto, solo che non riesco ancora ad organizzarmi. Si accettano suggerimenti 😉
Cara Barbara,
quello che scrivi è giusto e lo condivido 😀
Quest’anno Francesco non ha ricevuto molte uova, un paio dai nonni e uno da noi, ma sulla tua esperienza il prossimo anno faremo come te, invece di prendere un uovo, prenderemo qualcosa di utile, come un gioco di società, da condividere con gli amici… mi sembra molto più sensato!
Un abbraccio,
Amalia
L’idea è nata da mia mamma, e devo dire che ci ha proprio azzeccato.
Hai proprio ragione…w le mamme!
Miciomao ha ricevuto 6 uova, di cui una di cartone con dentro le carte di Uno che desiderava tanto. Abbiamo imparato un gioco nuovo.
Con il cioccolato delle uova farò torte di cioccolato che qui vanno per la maggiore, invece di comprarlo, uso quello…
I miei figli ormai sono grandi e per le feste (Pasqua, Natale, Compleanno) gli si regala tutti insieme (genitori, nonni, zii) una piccola somma che possono spendere come vogliono (quasi sempre viene usata per ricaricare i cellulari!) Quando erano piccoli invece i miei genitori facevano comprare a me il regalo o l’uovo di Pasqua e poi mi restituivano i soldi, dicendo che loro ormai erano troppo vecchi per certe cose ma volevano comunque fare un pensiero ai nipoti…i miei suoceri non hanno mai usato comprare nulla, mia suocera è bravissima in cucina e nei lavori manuali e quindi (per esempio) a Pasqua niente uova di cioccolato ma bamboline di pane e uova sode colorate da lei, a Natale sciarpe o maglioncini fatti a mano, per il compleanno del mio figlio più grande una volta mio suocero si presentò con una paperella viva e il regalo consisteva nell’accudirla ogni giorno con mio figlio…proprio perchè i bambini hanno bisogno di persone e non di cose, verissimo e sacrosanto!
c’è un aspetto delle festività che non amo per niente, ed è proprio quello del superfluo e dello spreco.
Da quando è nato mio figlio cerco di far passare il messaggio, al parentado, che non gli servono tanti e “grossi” regali. Ma non c’è verso, ogni volta è la stessa storia: scaffali pieni di giochi abbandonati… e tante grazie per aver rispettato le preferenze dei genitori 😕
Sono d’accordo con la vostra scelta. Io credo che la cosa fondamentale sia quella di essere chiari con tutti (parenti e amici) sulle proprie convinzioni in merito a numero di uova, giochi, accessori, mancette e così via. Il tutto detto con gentilezza e cortesia però e con la consapevolezza che c’è sempre chi – ahimé – non recepirà il messaggio. A volte poi uno strappo alla regola (un uovo in più, per esempio, imprevisto) non è poi la fine del mondo! Bisognerebbe valutarne la provenienza inoltre!
La regola del buon senso vale sempre!
Dico questo portandovi un esempio un po’ più estremo: una mia cuginetta di 5 anni non ha ricevuto nessun uovo perché “la cioccolata fa male”, “la nostra società è afflitta da eccessivo consumismo” e “i bambini di oggi ricevono troppi regali e si celebrano troppe feste che li riguardano coinvolgono come consumatori”.
Tutti assunti di indiscutibile valore e veri. Dovremmo tendere ad essi, su questo non ci piove. Per quanto mi riguarda però io mia sorella ci eravamo attivate comprando (senza sapere l’opinione dei genitori, ce lo hanno detto in ritardo) due uova provenienti dal fair trade, di sicura provenienza e qualità e….siamo state letteralmente rifiutate. Non abbiamo potuto dargliele. Sinceramente ci sono rimasta male perché avevo tentato di fare una scelta mediata e consapevole.
A voi è mai successo? Qualcuno capisce come mi sono sentita?
Grazie e scusate la lunghezza del messaggio!!!
Parlando da nonna,sono completamente d’accordo con te. I nonni devono viziare, e mi sta bene, ma dare ciò a cui i genitori sono contrari è insensato. Mia nipote sa che a casa mia i capricci non servono, infatti non ne fa. Però cerco sempre di farle fare cose che non siano solo guardare la tv, come succede dagli altri nonni. Capisco che loro siano più anziani di me ma un foglio bianco con dei colori su cui sbizzarrirsi non mi sembra un’attività tanto complicata. Quanto ai regali io e il mio compagno il regalo glielo facciamo tutti i mesi: un fondo che potrà ritirare a 18 anni (sempre che se lo meriti!).
ciao MF, lo sai cosa ha risposto Giorgia alla domanda su cosa le fosse piaciuto di queste vacanze….”stare con Mamma e Papà”
stamattina, durante la colazione, abbiamo fatto un gioco nel quale ogniuno di noi doveva dire, a turno, cosa avesse apprezzato maggiormente di queste vacanze ed è venuto fuori di tutto ma soprattutto abbiamo scoperto che non serve viaggiare quando il tempo per la famiglia si costruisce con piccoli gesti…ed abbiamo apprezzato, tanto, la nostra compagnia!
ciao e buona ripresa
Sottoscrivo tutto! A volte però i nonni hanno le fette di prosciutto nelle orecchie oppure la memoria mooolto corta…
Ma solo da me non si usa fare i regali per pasqua? Uova a parte dico. Io non ne ho mai fatti ne ricevuti.
Mia suocera fa finta di ascoltare e poi fa quello che vuole: risultato? troppe uova.
Per fortuna avevamo organizzato la caccia alla uova in giardino e la mia maggiore (4 anni appena compiuti) è stata grande. Prima di cominciare mi ha detto: “adesso andiamo a cercare le uova per tutti…”
e finita la caccia ha fatto la distribuzione a tutti i presenti. Risultato? Un uovo o poco più per ciascuno.
Non male eh? 😀
Condivido appieno tutto ciò che hai scritto.
Lo scorso Natale la mia bambina ha chiesto il camper della barbie e il castello di cenerentola della lego. Il primo è stato il nostro regalo per lei il secondo quello della zia (mia sorella). Inutile dire che sotto l’albero i regali non erano solo questi due. Bhè la mattina di Natale lei ha voluto aprire solo quelli che aveva chiesto. Gli altri non li ha voluti nemmeno scartare. Ah….a Natale aveva 2 anni e mezzo…. 😯
Questo ci ha insegnato che il troppo è inutile, è solo uno spreco.
A giugno farà 3 anni. Sarà un pò diverso rispetto al Natale, ma anche in quell’occasione i regali saranno pochi e mirati.
Il fatto è che ci sono molte zie e ziette che non sono porprio così gestibili. E anche a Pasqua le uova si sono sprecate..ahimè!
uuuuuuh quanto sono d’accordo con te! Due uova anche qui e tanti tempo per stare insieme. E ti dico la verità? La cioccolata è tutta in frigo, ancora. In attesa di usi altri. E lei nemmeno se ne ricorda… 🙂
Più ‘persone’, sì, meno ‘cose’.
Ancora una volta, less is more… 🙂
quest’anno invece noi ci siamo riusciti!!?!?!?!?
due uova a figlio …….. cioccolata comunque in quantità industriale ma senza sprechi e lungagnate di giochi inutile che come ha fatto presente qualcuno vanno poi incima all’armadio a raccattare polvere.
abbiamo ricevuto una dama per tutti compresi noi grandi e con mio stupore ,perchè no pensavo che le varie nonne riuscisseroa recepire le mie richieste e esigenze, qesta pasqua è stata una bellissima festa sana allegra e senza sprechi……
Ai bambini non servono COSE: servono persone. Servono ruoli e servono regole.
Quant’è vero!!!