Cosa succede a 5 anni
Pubblicato il 26 Febbraio 2013 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
In questi giorni di trasloco non ho fatto che pensarci: mia figlia ha 5 anni da poco (sì, finalmente ieri abbiamo fatto l’iscrizione alla prima elementare… in corner, ma l’abbiamo fatta) e negli ultimi mesi ho potuto annotare un cambiamento notevole, in lei, sul quale mi interrogo: dipende dall’età? dipende dal trasloco? dipende dall’educazione? Chiaramente non mi so dare ancora una risposta: la sto cercando.
Ma il cambiamento ai miei occhi è stato davvero importante. Innanzi tutto siamo passati dall’oralità alla scrittura. Eh, no, vi rassicuro: con questo non dico che Dafne abbia smesso di parlare, perché a mio parere continua a parlare sempre troppo. Ma adesso scrive, i suoi disegni sono più evoluti, il pregrafismo e gli esercizi dei libri preparatori alla prima elementare non hanno più segreti per lei, le lettere e i numeri non sono più qualcosa di sconosciuto.
Non sa leggere, non ancora, non del tutto. Ma scrive. Due giorni fa ha iniziato il suo primo libro, e lo ha scritto. In maiuscolo, a matita, ha scritto quasi venti righe – pastrocchiate, sgrammaticate – di un libro. Un libro con un inizio e una trama. Sapeva quello che faceva, e a distanza di due giorni sapeva ripetere le parole trascritte, cosa che quindi ha dimostrato non essere casuale. Io ne sono rimasta affascinata. Non penso sia un genio, e anzi probabilmente ci è arrivata pure tardi rispetto ad altri coetanei. Ma mi ha colpita questa evoluzione del suo pensiero. E sa contare. Non più solo come puro esercizio mnemonico, ma sa sottrarre e sommare i numeri, associa il numero alla sua quantità.
E’ odiosa. Oh, scusate, forse non è politicamente corretto affermare una cosa simile della propria figlia, ma in certi momenti è diventata odiosa. Per la prima volta usa la sua ironia (a dispetto di quanto si dica sui bambini che non capiscono l’ironia, Dafne ammetto ne ha sempre avuta una certa dose) come sarcasmo, sa dire cose cattive – se vuole – a volte cerca di ferirci a parole se è arrabbiata (vabbè, diciamo che ci prova… ne dovrà fare di strada).
Ha paura. Prima, da piccola, aveva paura ‘per gioco’. Quando capiva che fingere di avere paura le concedeva qualche coccola in più, e allora tutti stavamo al gioco. Adesso pensa alla morte, è curiosa di sapere tutto su Dio e su cosa succede quando si muore, e a volte al mattino inizia la giornata parlando di quando lei morirà, e moriremo noi, e moriremo tutti (elappeppina però). E di notte a volte fa sogni brutti e si alza dal letto tremando, e dice che ha fatto un sogno bruttissimo che non vuole raccontare.
Sa sognare, però. Certe mattine dice di aspettare ancora 5 minuti a svegliarla, perché deve finire un sogno bellissimo. Poi si sveglia e dice che ha finito un sogno bellissimo, ma così bello… e nei suoi racconti c’è un’esplosione di fantasia, di colori, di parole che ha detto a qualcuno e qualcosa, di animali volanti e lei che sa fare tutto, anche nuotare da sola senza i braccioli.
Non sa distinguere oggi, ieri e domani. E io e Nestore discutiamo perché secondo me questo è un sintomo (uno dei tanti, mica è detto…) della dislessia, e quindi io insisto per tenerla d’occhio, mentre lui mi insulta perché sono troppo apprensiva.
C’è stato un piccolo momento di crisi. Due settimane di lontananza da Nestore, durante il trasloco, l’avevano resa triste e coccolona. Lei che è sempre indipendente e ‘odia i baci perché le bagnano la faccia e sono cose da femmine‘. Lei che la prima parola che ha detto era ‘da ciola‘ per dire ‘faccio da sola, grazie’. Ma è stata dura, per entrambe. Anche se io ero quella grande che doveva sistemare le cose e ridimensionarle, ma avevo un groppone in gola che mi veniva sempre da piangere. Però, nonostante la sera provasse questa forte nostalgia (un sentimento che – di nuovo – ai miei occhi l’ha resa grande, perché non pensavo potesse già provarlo alla sua età), ha fatto un inserimento grandioso nella nuova scuola, sempre felice, mai una lacrima o un capriccio (solo un giorno), proprio ‘da grande’. Cosa che io sinceramente non mi aspettavo, perché nella scuola vecchia, invece, ancora dopo due anni e mezzo era tutto un ‘non voglio entrare, non mi piace, portami via’.
Tutto è cambiato. Avevamo una bambina, adesso abbiamo una bambina grande. Con lei giocavo, adesso oltre a giocare posso parlare. Amo parlare con lei, quando ha voglia di ascoltare. Fa discorsi bellissimi, vede le cellule ad occhio nudo, da grande farà la pittrice del legno e ama l’astronomia, vuole conoscere tutti i pianeti, vuole leggere tutti i libri. Ha fatto persino un proposito per la Quaresima (ecco cosa succede a una bambina non battezzata mandata in una bellissima scuola paritaria), ma per noi: durante la Quaresima dobbiamo darle molti abbracci. Poi magari domani, a sei anni, quando ogni pomeriggio ci saranno i compiti da fare, le insegneremo anche il valore del sacrificio. Per ora facciamo finta che la Quaresima sia per noi, visto che in fondo noi almeno siamo battezzati.
Le manca Bologna, tantissimo. Non una persona in particolare, o la scuola o qualcosa. Le manca la nostra casa. Per lei Bologna era la nostra casa, e in effetti lo era anche per noi.
Ci penso sempre anche io, penso che adesso sarà tutta vuota. Penso che lì è nata mia figlia, penso che tutte le notti della sua vita, almeno per i primi 5 anni, si è svegliata e aprendo gli occhi ha visto quella casa. E lo capisco, quanto le possa mancare: era il suo mondo.
Ma il cambiamento è una scelta di felicità. Qui siamo felici, stiamo crescendo tutti, di nuovo, insieme. Abbiamo sconfitto il nostro nemico più grande: la solitudine.
Bologna è stata l’infanzia, Mappano sarà il futuro.
Cosa succede a 5 anni? Succede questo ai vostri bambini?
sì, succede questo.
crescono all’improvviso.
anzi, a pensarci poi lui è sempre cresciuto gradualmente, ero io che mi ostinavo a non volerlo notare e credermelo bambino piccino, poi un giorno è diventato talmente evidente che non ho potuto più ignorarlo.
e continua a crescere, ad imparare cose nuove, a sviluppare capacità “da grandi”, a sorprendermi.
è bellissimo.
(all’adolescenza non ci voglio pensare, mi rifiuto. anzi, proprio in previsione di quella cerco di godermi il più possibile quello che ho ora)
Mamma mia, sta proprio diventando grande .
Anna ha solo un paio di mesi meno di Dafne, ma col cavolo che legge e scrive e conta! Sa solo scrivere il suo nome e mettere in fila lettere senza senso…ti ricordi quando dicevi che ti sembrava “indietro”??
Comunque, anche Anna non ha ancora capito il “tempo”: pensa che quando si sveglia dal pisolo pomeridiano pensa che sia già “domani”, e se le dico che il suo compleanno è fra tre giorni, tre mesi o tre anni non ci trova una gran differenza.
Ma è grande: partecipa ai nostri discorsi (guai se non la coinvolgiamo. sempre.), è innamorata, piange se pensa che l’anno prossimo cambierà scuola, ci dà consigli sull’educazione di Giulio (“attenta mamma, lui t’INGANNA. Dice che sarà buono e poi fai il pazzo”).
Da grande farà la poliziotta e avrà una fattoria e parlerà inglese.
Anche lei pensa alla morte, ha gli incubi, e prega per i nonni in cielo e per la cuginetta piccola.
La amo pazzamente.
La adoro, è meravigliosa Annina… Mi fa morire ‘lui ti inganna ma poi fa il pazzo’ buuhhaaa 😀
Comunque anche Dafne ha esattamente questa cosa di oggi, domani, ieri. Non ha nemmeno ancora capito che la colazione è al mattino, la merenda al pomeriggio, confonde pranzo e cena. Quindi mi dici che è ‘normale’?
se è normale non saprei…lo spero!!!!!!!!!!!!!!!!
Magari è normale, ma comunque tenetele d’occhio, non voglio spaventarvi ma dopo quello che è successo a Luigi, non conoscendo niente di disturbi d’apprendimento ora ho paura per tutto, sto sempre attente ad ogni piccolo segnale…Perchè se non riescono a capirlo le insegnanti che fanno questo lavoro, come possiamo riuscirci noi genitori se non con mille dubbi, che sono sempre leciti. Sono contenta che comunque Dafne si stia ambientando bene a Mappano, sono davvero felice per voi. E goditela perchè davvero non è retorica crescono troppo in fretta e a volte diventano quasi degli sconosciuti e mi domando: “Ma dov’è mio figlio? Con chi lo hanno scambiato?” Un abbraccio.
Angela, infatti preferisco farmi ‘sgridare’ adesso da Nex e magari fasciarmi inutilmente la testa, piuttosto che non pensarci. Poi tanto a lei mica lo dico, non è che sto come un poliziotto col fiato sul collo. Ma certo di appuntarmi mentalmente le cose ‘strane’, in modo da poterne almeno parlare con la maestra di prima elementare se, al momento di imparare davvero a leggere e a scrivere, notassi altre cose, o difficoltà, o svogliatezza ‘strana’.
Bà, te tranquillizzo io, l’è normalissimo alla sua età
Osservare e pensare a queste cose fa benissimo ma mi sento proprio di poterti rassicurare su questo. Chi prima chi dopo i bambini è verso i 6-7 anni che cominciano ad avere una cognizione del tempo come la intendiamo noi grandi.
Se ci pensi poi il tempo è questione complicata e non è un caso che è proprio alle elementari che si insegna o che comunque i bambini sono interessati alla lettura dell’orologio.
Prima i fondamentali:) e Dafne ha appena imparato a riconoscere i numeri come tali e appunto non come mero esercizio mnemonico.
Per quanto riguarda la dislessia poi non è così facile l’equazione cognizionedeltempo/dislessia. E’ più qualcosa che riguarda la sfera del pensiero(perdersi nei pensieri e nel tempo)
E saprai meglio di me che la questione è più complessa e meno definita, ma immagino il perchè dei tuoi pensieri in proposito.
Baciotto e abbraccio da mamma a mamma
Sì, sicuramente, ma mi fa bene sentirlo dire. Diciamo che in questo periodo sento che tutto è così delicato, per lei, che mi sento come in dovere di stare in massima allerta, ecco.
Sì, mi ci ritrovo in pieno.
Anche nelle paure sulla dislessia (e negli insulti del amrito), perchè Ida non riesce ad associare il suono alle lettere.
Conosce tutte le lettere, ma scrive solo alcune parole e ne legge pochissime perchè non riesce a capire l’associazione suono-lettera.
Però è come avere in casa delle persone nuove vero?
E’ bello…e fa pure un po’impressione. 😯
Tanta impressione! E soprattutto mi chiedo: sono preparata?
Prima secondo me era facile. Insomma, coi bambini piccoli ci si stanca, ma si vince facile. Con i bambini grandi si sbaglia secco con tutto: i gesti, le parole, le azioni, gli esempi. Secondo me è adesso che il gioco si fa duro!
posso inserirmi a gamba tesa sull’argomento dislessia|disturbi eventuali dell’apprendimento?
se guardate i programmi di scolarizzazione di 20 anni fa, il progetto REALE era quello di portate tutti i bambini entro l’inizio della TERZA elementare a leggere e scrivere.
TUTTI significa prima alcuni e poi altri, perchè i livelli di maturazione sulla lettura scrittura sono personalissimi (solo che dando risultati più visibili ai genitori sono i più appariscenti).
vi propongo (sono di parte, lo so) altre domande, che di certo vi fate, ma le metto tutte insieme:
avete notato se vostro figlio sa tenere il tempo di una musica?
se è intonato quando canta?
se ricorda a memoria una melodia?
se conosce una filastrocca o una canzone o quante sono quelle che sa bene?
se riesce a rappresentare correttamente una scena realmente accaduta disegnando?
questi sono livelli di maturazione e di logica ben più importanti delle asticelle che compongono le lettere e dei relativi suoni a CINQUE anni.
e vi prego, amiche, Barbara, Sara, se mai mi preoccupassi di se e come scrive mio figlio nel prossimo anno :argh: bastonatemi
PS. a dicembre del primo anno di scuola primaria normalmente si arriva a fare la lettera Z con una classe di media resa, no per dire…
Ecco, adesso mi preoccupo di più ahhaaa 😀
Allora. Dafne non è intonata e secondo me non ha il senso del ritmo. Cioè: secondo me se solo accettasse di fare lezione di musica, sarebbe pure brava, perché la musica la attrae e io sento che c’è in lei qualcosa, perché spesso si mette lì con la chitarra a inventare canzoni stonate. Ma qui il problema è che lei ha una testaccia dura e dice che a lei i maestri non servono a niente, perché LEI sa già tutto. La prenderei a testate, se credessi nella violenza, perché si preclude tantissime cose che le piacciono (musica, pittura, canto e nuoto) per il suo rifiuto di accettare l’autorità. Dice che non vuole essere comandata. Bel presupposto per un’adolescenza serena O_o
ma anche Simo sa scrivere, nuotare e suonare BENISSIMO!
infatti a nuoto e a musica ci va a giocare coi maestri, mica a imparare. 😯
lo so che è assurdo ma è così: se gli chiedi lui sa fare tutto e non ha bisogno di nessun per imparare (anche scrivere, dice che tanto oltre SIMONE e MAMMA e PAPA’ e NONNA il resto non serve – dategli torto…), in compenso si diverte come un pollo alle lezioni di tutto con i suoi amichetti di scuola che vede anche di pomeriggio.
mah…
Suma bin ciapà! 😀
At l’as dilu!
Qui in provincia di Milano a dicembre i bambini sanno già scrivere in stampatello e in corsivo, forse si corre troppo ed è per questo che i disturbi dell’apprendimento sono più elevati… 🙁
Eh già, a 5 anni cominciano a prendere le distanze da noi, sono molto più indipendenti, è un’età bellissima. Io ho un bimbo che a Giugno farà 6 anni, un ometto ormai, pronto a spiccare il salto.
Mi sembra così incredibile…
Ludovica ha compiuto 5 anni il 22 febbraio. Come Dafne scrive, e comincia a stento a leggere. Però scrive tanto e questo mi stupisce molto. Secondo me avrebbe dovuto cominciare prima a leggere… Scrive soprattutto lettere e la lista della spesa. Disegna molto e ama i giochi creativi, ha una creatività che mi spiazza, tutte le volte. Fa osservazioni bellissime sul mondo ed è un piacere chiacchierare con lei. Credo che 5 anni siano proprio l’età in cui una bambina piccola diventa una bambina grande. Me l’avevano detto altre mamme, ma ora che lo sto vivendo è proprio un periodo bellissimo. Un’età bellissima. Godiamocela.
Ma sai che questa cosa ha colpito anche me? Dafne scrive (certo, in modo sgrammaticato, ma ormai le lettere le possiede tutte e le infila ovunque), ma non sa leggere, se non sforzandosi molto. Anche io pensavo si apprendesse prima a leggere e poi a scrivere, ma allora forse non è così?
O forse dipende dal bambino. Mio nipote, per esempio, ha cominciato con il leggere. Ludovica pensa una parola, pronuncia una per una le lettere che la compongono, e poi la scrive. Nella maggior parte dei casi, lo fa anche correttamente. Leggere, invece, le costa molta più fatica perché non riesce ancora a legare le lettere. Comunque, l’importante è che stiano esplorando questa cosa per loro nuova e che lo stiano facendo in maniera naturale e spontanea…
io ancora non lo so, mi godo gli ultimi mesi da quattrenne del primogenito.
Ma un grande cambiamento si appresta anche per noi, e sono un po’ preoccupata per come lo affronteranno i bimbi.
Ma il tuo racconto mi lascia ben sperare.
Per Dafne il cambiamento è stato duro. E’ felice, ha accettato pienamente la scuola, ma piange spesso per la ‘sua’ Bologna. Non ti nascondo che è un periodo davvero molto delicato.
Per dire: domani pomeriggio i bambini dell’asilo e delle elementari fanno una recita di compresenza, e dovrebbe andare anche lei, che però è in ansia. Perché è arrivata dopo, perché non sa tutto lo spettacolo, perché si sente impreparata.
Noi abbiamo deciso di rispettare la sua scelta, se sceglierà di non fare lo spettacolo. Non voglio che si senta umiliata davanti a due scuole, visto che qui per lei è tutto nuovo, ma soprattutto ha sempre avuto difficoltà a ‘esibirsi’ nelle recite. Ogni giorno affrontiamo le sue sensazioni. Speriamo di fare bene…
Come sempre mi regali qualcosa.
Con questo post mi hai fatto piangere di commozione, mi hai fatto ridere con le lacrime, e vai a spiegare perchè ai colleghi(“lei morirà, e moriremo noi, e moriremo tutti (elappeppina però)”)
Mi hai fatto desiderare di vedere mia figlia tra 3 anni e allo stesso tempo mi ha fatto pensare di godermela adesso.
Insomma, io che sono così “carnale” nelle amicizie, che ho bisogno di condividere sul serio e non sul web la vita per sentire vicino qualcuno per la prima volta ho pensato che sarei davvero fortunata se potessi conoscerti!
Barbara, sei una donna, mamma e moglie speciale. E mi aiuti a ricordare che siamo tutte mamme normalmente imperfette, e che per questo i nostri figli ci amano.
Grazie,
Giulia
Giulia, ti abbraccio fortissimo.
io al solo pensiero che mia figlia compirà 5 anni a maggio mi accorgo che anche io sono cresciuta con lei come mamma. i cambiamenti con i bambini si notano a volte anche dall’oggi al domani. Lo vedo anche io nei disegni che fa con particolari nuovi, nelle richieste e nelle domande che pone sempre più complesse. scrive ma è più attratta dai numeri…. e dai giochi dei maschi….come posso “femminizzarla”.
ciao Barbara,
commento solo perché ho di fronte una mamma e amica con bambino dislessico. e mi dice che con la dislessia non si sa contare e si fatica a far di conto. mi pare proprio non sia il caso di Dafne. e spero con questo commento di alleggerire un po’ la tua preoccupazione.
Un abbraccio…
Ti correggo la dislessia non è legato ai calcoli, quella è la discalculia. La dislessia è la difficoltà di leggere. Sono abbastanza documentata avendo scoperto da poco che mio figlio è disgrafico. I problemi di apprendimento sono molti e sono diversi da soggetto a soggetto. Per quel poco che ho imparato prima si scoprono e prima si può agire per aiutarli e soprattutto per non demotivarli. Mio figlio è disgrafico, ma legge bene, non fa errori di ortografia ne di calcolo veloce, ma a difficoltà nello studio, che di solito è caratteristico dei dislessici. E’ un mondo con mille sfaccettature…
Ale un anno e mezzo in meno ma in alcune cose, come il poterci dialogare, mi ritrovo! Ale è un po’ un vecchietto , parla e ragiona come un grande, a volte mi spaventa, è già disilluso e molto concreto….!
Ieri poi Luca gli ha chiesto “ale ti piacerebbe andare in una casa piu’ grande con una stanza dei giochi grande?” e Ale ha detto “no no, questa è la mia casa”!!!
Per Ale è colazione tutto cio’ che si fa con latte e cereali, quindi puoi farla anche pome!:P
sono troppo felice che hai eliminato la solitudine, penso che tu abbia preso la decisione migliore andando a mappano anche se all’inizio nn la pensavo cosi’ lo so!
Meryem, a cinque anni e mezzo, è davvero cresciuta moltissimo. Durante le vacanze di Natale siamo andate a pranzo fuori io e lei ed è stato proprio godersi la reciproca compagnia, non solo portarmela dietro. Mi piace vedere che non solo con i compagni, ma anche con mia madre, con mia sorella e con la tata stabilisce dei rapporti autonomi e molto adulti (non riesco a spiegarmi bene). Per la prima volta mi rendo conto che è anche una bambina molto dolce (me lo dicevano, ma non ci credevo). Mi ha sorpreso positivamente per la sua capacità di vivere abbastanza bene le frustrazioni: si è ammalata per il suo compleanno (la festa è saltata) e poi di nuovo a Carnevale (saltando tutte le feste in maschera). Eppure non ne ha fatto una tragedia. Io alla sua età (e anche dopo) avrei dato le capocciate al muro. Scrive benino, legge molto meno. Per quanto riguarda la musica, va con molto piacere a un coro: a me pare molto brava e anche il maestro è soddisfatto. Certo è che cantare le piace molto.
Meryem secondo me ha una finezza di pensiero superiore a Dafne: io lei la vedo già grande, già oltre quella barricata tra piccoli/grandi.
Che emozione leggere, nel post e dei commenti, dei vostri bimbi… che poi ho visto crescere, al di qua dello schermo, e questo mi fa un effetto strano e dolcissimo
E’ come sbirciare, per certi aspetti, nel futuro prossimo di Letizia: interessata alla scrittura ma ancora sporadicamente, lanciatissima invece molto precocemente in disegni complessi, ieri sera mi ha raccontato una storia inventata sul momento e per la prima volta con una vera trama… resta comunque la piccina della classe, nata a Dicembre, e mi accorgo che i mesi alla loro età fanno la differenza… si interroga preoccupata sulla morte e sul perchè alcuni bambini non abbiano la mamma; diventa improvvisamente malinconica perchè le manca il papà; non c’è verso di farle raccontare – se non occasionalmente- quel che fa a scuola… Che universi da scoprire !
Anche Dafne è di Dicembre, e questo le è sempre pesato molto, perché è sempre la più piccola in classe. In questo nuovo asilo, con le classi eterogenee, adesso è in una classe in cui è quasi la più grande, e penso che questo abbia contribuito a farle piacere di più la scuola.
Certo è che alla prima elementare sarà la più piccola di nuovo, siccome sono ammessi i nati fino al 31 Dicembre e lei è del 16. Non è molto contenta. Proprio stamattina mi diceva che è brutto nascere a Natale.
Quello che penso è che essere bambini è proprio difficile. Noi pensiamo di essere quelli che subiscono maggiori pressioni come genitori, e non è certo facile esserlo, ma secondo me la parte più difficile resta ai bambini. Noi almeno sappiamo già chi siamo, cosa facciamo e cosa faremo, nella maggior parte dei casi sappiamo risolverci i problemi da soli.
Io sono nata il 29 dicembre e mi è sempre pesato molto essere la più piccola.
Me lo ricordo ancora: ho iniziato la scuola e non avevo ancora 6 anni mentre quasi tutti i miei compagni sì.
Finalmente, durante le vacanze di Natale compio i tanto desiderati 6 anni e non vedo l’ora di tornare a scuola per dirlo a tutti.
Ma il 7 Gennaio, AG (ricordo ancora nome e cognome) compie 7 anni… Ero disperata!
Ma uffa!
Ecco, è proprio vero… non potrei darvi torto!
Anche Martina sta diventanto grande, ha fatto 5 anni lo scorso giugno e a settembre inizierà la scuola!!!! E anche lei ama le lettere, scrive molto (anche se le maestre dell’asilo dicono che i bambini dovrebbero arrivare alle elementari senza sapere nè leggere nè scrivere per non confondere i bambini con metodi diversi, ma è vero? Io comunque non la spingo a scrivere ma rispondo volentieri a tutte le sue domande su lettura e scrittura!), anche se a volte scrive le lettere al contrario, come allo specchio (mi devo preoccupare per questo?) e non ha molto senso del ritmo secondo me, ma inizia ora a capire il tempo anche se il passato è sempre ieri e il futuro è sempre domani. E sono migliorati moltissimo i suoi disegni e ama i libri, se ne fa leggere tanti e ogni tanto è lei stessa che li legge, a modo suo, alla sorellina. E le dondola anche un dentino… sta davvero diventando grande e io sono molto orgogliosa di lei ma allo stesso tempo mi spaventa moltissimo, anche io penso che il difficile inizi adesso, ora che ha le sue opinioni, che vuole avere ragione lei e vuole fare come le pare!!!!
E per quanto riguarda i corsi, anche Martina non vuole che le si insegnino le cose, perchè “lo sa già e poi non le interessa!!”, ma le piace andare a fare i corsi (inglese e ginnastica) perchè io le ho sempre detto che va a fare i giochi d’inglese e in palestra a giocare ecc.
Baci!
Ma questi cinquenni sono tutti uguali, allora! Mi fa ridere che si sentano così ‘grandi’ da sapere già tutto 😀
Anche a me avevano detto che è meglio arrivare alle elementari senza saper leggere, né scrivere, ma io in effetti non gliel’ho mai insegnato. Mi sono limitata a farle fare i giochi di pregrafismo (percorsi, labirinti, trattini da unire…) e giochi di logica, ed è stata lei piano piano a chiedermi che lettera è quella o quell’altra, e lì non potevo non risponderle. Mi è sembrato fosse un percorso molto innato…
Che dolce questo post… anche il mio bimbo ultimamente è diventato grande ed è bello godere delle chiacchere con lui, non dover gestire capricci da bimbo piccolo, guardare un film insieme… Ho preso spunto dal tuo post per raccontare anche io come è il mio bimbo oggi 🙂 baci!!
Grazie!!
Vedere i nostri cuccioli crescere è una delle cose più belle della vita, anche se all’improvviso scopri che non dipendono più così tanto da te, che presto “spiccheranno il volo” e hai mille paure perché finché sono molto piccoli hai la sensazione di riuscire a proteggerli, mentre via via che si allontanano ti assalgono dubbi e ansie…
Il salto dei 5 anni è notevole, ma i cambiamenti dopo i 6 anni ( ho una bimba di 9 anni e una di 4 ) sono ancora più forti e ad un certo punto capisci che la prima infanzia è finita e c’è un po’ di tristezza, ma è la vita ed è giusto così…
Scusa forse sbaglio io…ma non è che si corre un po’ troppo? Voglio dire Stefano ancora non sa leggere, scrive si ma lettere a caso, ma non voglio che vada a scuola che sa già fare tutto forse perché quando andavo a scuola io e sapevo già leggere e scrivere mi annoiavo a morte e ho avuto conseguenze poi su tutto il mio percorso di studi..l’essere avanti prima mi ha portato poi a regredire dopo.
Anche per il tempo, penso sia normale perché anche Stefano confonde a volte il giorno con la notte, ora poi che cambia la luce non ti dico, arriva alle 5 e mi chiede “ma adesso è sera?” ma “è chiaro quindi è giorno?”, per l’oggi ieri e domani a volte mi incasino io perché per dire che ne so giovedì se oggi è lunedi mi dice, il giorno dopo il giorno che viene domani ma prima di ieri 😯
Invece per tante cose il mio è ancora un vero cucciolone, e anche molto ingenuo su certi aspetti.
ecco poi leggendo i commenti, anche lui mi chiede spesso che lettere sono e cosa significano le parole e lo vedo che vorrebbe imparare, ma non so cosa fare..
Invece per i numeri al contrario mio è davvero portato, dice mia mamma che io alla sua età ancora li storpiavo, mentre lui conta senza fatica e fa anche le sottrazioni e le addizioni.
Io non ho accelerato le sue richieste: ho risposto alle sue domande o curiosità, ma non con l’intento di insegnarle a scrivere. Lo ha imparato da sola. Io ero restia, ma è stato un processo naturale che non era possibile disinnescare, e forse nemmeno giusto frenare, visto che partiva da lei.
Anche la mia primogenita di 4 anni fa molte di queste cose….credo che siano proprio i programmi delle scuole materne (io non ricordo di aver fatto tutto questo all’asilo).Però anche lei si sbaglia con il tempo…non sapevo potesse essere indice di dislessia…:-((((
Vedere come crescono i nostri figli è un privilegio meraviglioso….anche se a volte mi manca quando era piccina piccina e la allattavo…
No, vabbè, a 4 anni sbagliare i tempi è davvero normalissimo, eh. Mi stupirei del contrario! 🙂
Ciao Mamma felice,come va il dito?
Mio figlio ha compiuto 5 anni un mese fa.
Lui conosce tutto l’alfabeto,scrivere quase tutto che chiediamo ovviamente in forma di gioco,(ieri per esempio ha scritto i nomi dei calciatori preferiti),e da solo prova a leggere le scatole di cereali a tavola durante la colazione o qualsiassi parole e poi mi chiede cosa significa quando nn capisce.Cose che faccevo io a quase 7anni quando stavo imparando a leggere in Brasile tanti anni fa.
Sa anche contare fino a 20 e riconosce leggendo pero, i numeri fino a 100.Perche 101 lui legge “centozerouno” Il numero 40 un altro esempio si è fissato che si legge “quarantazero” cinquantazero ….
Ma lo stesso farà un altro anno di materna.Qui in Lombardia nella sua scuola mi hanno comunq sconsigliato di mandarlo a settembre a scuola elementare e anche altre mamme che hanno già passato per questa esperienza.Ma lui sempre di piu è interessato a imparare a leggere.Secondo voi ho fatto male non mandarlo a scuola elementare? Davvero ero molto tentata all’inizio…ma poi ci ho ripensato e secondo me nn ha la concentrazione ancora.Tanto che stava andado al corso di yoga bimbi consigliato dalle sue maestre perche era molto distrato e nn voleva fare i lavori a scuola.Ora tutto aposto e si da da fare ed è pure molto orgoglioso di raccontarci cosa ha fatto a scuola..
Ogni giorno ci stupisci con i suoi discorsi,polemiche,proteste e di tutte le sue piu incredibile domande e parla tantissimo
Complimenti ai vostri bimbi come il mio di 5 anni
Grazie.
Tobel
Ciao Tobel! Il dito fa un male cane, ma tanto sto seduta a scrivere O_o
Mia figlia ha fatto 5 anni lo scorso Dicembre, quindi come vedi più o meno siamo lì, è molto piccola. Io comunque dovevo mandarla perché è nell’anno in corso, diciamo. Se fosse stata anticipataria non penso l’avrei mandata. Penso che tu abbia fatto bene. Sono per certi versi grandi, ma poi ‘fisicamente e mentalmente’ sono piccoli, per esempio non stanno mai fermi, faticano a stare seduti… forse anche io avrei aspettato.
Ciao Mamma felice che bello sentirti di nuovo.Piu tardi do una passata dalle altre mammine…mi mancano davvero sai 🙄
Tornando al discorso dei nostri 5 anni.Dunque,giusto oggi qui in Lombardia si diceva in tv che domani ultimo giorno iscrizione per elementare
Mio marito giocava con lui mentre preparavo la cena,ho chiamato che era a tavola e mentre entrava in cucina aprezzava il fatto che nostro bimbo sta legendo veramente! Ma sai che paura mi è venuto? Dicevo a mio marito ” Oddio abbiamo sbagliato nn scriverlo?” Avevo appena visto la notizia su tg 😐
Poi sentire mio suocero che diceva ” E’ un vero peccato sai,perche sta legendo”.Immagina la mia situazione Mamma felice
E poi mio figlio nn capisci infatti molto bene IERI,OGGI E DOMANI Nn sta mai fermo,a casa ci sfinisci perche vuole sempre giocare giocare giocare appena arriva a casa,parla tantiiiiissimoooo mamma mia!!! MA E’ UNA GIOIA!!
Le motivazione ci sono per nn mandarlo ancora a scuola… e poi sentendo anche il tuo parere e altri ancora delle maestre e amiche oggi al parco,sono convinta che meglio così.
Comunque sai Mamma felice…nostro figlio ci da un bel da fare.E grazie a lui il dolore vissuto nelle ultime settimane(tu lo sai 🙁 ),cerchiamo di mettere da parte e ci dedichiamo a lui completamente sempre che possiamo.
Un abbraccio Mamma Felice e grazie di esistere
Tobel