I miei figli vanno alla Scuola Steineriana
Pubblicato il 25 Gennaio 2013 da Ester • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Io e mio marito, ad un certo punto del nostro cammino come genitori, ci siamo trovati d’accordo su quale scuola far frequentare ai nostri figli e abbiamo scelto la Scuola Steineriana.
Il percorso scolastico di Daphne ed Ethan è iniziato presto, entrambe hanno frequentato il nido e poi la scuola materna pubblica, verso la quale non abbiamo mai avuto preconcetti e pregiudizi, semplicemente ad un certo punto abbiamo sentito, noi per primi, la necessità forte di qualcosa di diverso. Quello che ci mancava nella scuola tradizionale, in quanto genitori, era soprattutto l’aspetto sociale: sia verticale con gli insegnanti e la scuola stessa, sia orizzontale con i genitori, inoltre l’eccessiva anticipazione dei programmi scolastici ci ha sempre lasciato perplessi.
Un forte spirito di ricerca ci ha avvicinato alle porte aperte della Scuola Steineriana di Bologna e siamo rimasti folgorati dal tipo di approccio, che è insito nella sua pedagogia, dove al centro c’è il bambino e il suo sviluppo in quanto essere umano felice e soprattutto ci ha colpito il grande senso di missione dei maestri che in quella sede ci hanno guidato per tutte le classi degli otto anni di scuola, elementare e media.
L’aspetto nozionistico non è trascurato mentre viene posto l’accento sulle potenzialità di ogni piccolo individuo in crescita e si arriva all’apprendimento del normale programma scolastico passando da altre strade, le quali vedono al centro l’arte, nel senso più vasto del termine. C’è un maestro unico che accompagna la classe, affiancato da altri maestri di materia, dalla prima elementare alla terza media (in questo caso si parla di prima classe fino all’ottava classe). Il maestro quindi ha il grande compito di essere il Maestro, non solo come portatore di nozioni ma come insegnante di vita, quello che poi idealmente dovrebbe essere sempre, quando si parla di educazione.
I bambini alla scuola steineriana iniziano la prima classe a sette anni, vale a dire quando sono pronti secondo il loro sviluppo, e vivono le loro giornate scolastiche in un forte senso della comunità di classe, con ritmi diversi e materie a volte differenti da quelle che comunemente si trovano nelle scuole pubbliche. Viene data grande importanza al lavoro manuale che inizia già in prima con l’uso dei ferri da maglia e poi prosegue con il ricamo e con l’uncinetto, creando veri e propri progetti.
L’inglese è presente già dal primo giorno per essere affiancato dal tedesco in terza classe, lo stesso dicasi per la musica con il flauto mentre il canto è un momento di grande socialità sia di classe sia scolastica e si intensifica durante il periodo natalizio.
L’effetto che ho visto immediatamente nei miei figli è stato indubbiamente un grande alleggerimento, come se avessero giovato di un bel respiro profondo.
Sicuramente anche noi genitori abbiamo subito iniziato a vivere un altro tipo di sensazione, siamo direttamente partecipi alla scuola ed alla sua vita, in quanto autogestita, e il rapporto scambievole è parte integrante ed essenziale. La scuola non esisterebbe senza il supporto e il coinvolgimento dei genitori.
Si parla di azioni pratiche e concrete che vanno dalle pulizie delle aule alla manutenzione di ogni sua parte, fino alla creazione dei banchi per la prima classe (quando necessita) ovviamente in questo caso sotto la guida del maestro di falegnameria, le peculiarità di ogni genitore sono messe a disposizione del buon funzionamento di questo grande corpo “vivente” quale è la scuola.
Se a volte questo può apparire come un appesantimento in realtà sviluppa una sensazione ed un atteggiamento che nella scuola pubblica è difficile sperimentare: la scuola è nostra, la scuola siamo noi, diventa parte della nostra vita. Diventa una seconda casa e questo i nostri figli lo respirano con gran forza: Daphne ed Ethan, che hanno iniziato con l’ultimo anno di asilo, spesso si confondevano e invece che chiamarla scuola la chiamavano casa.
Vi parlerò ancora di questa esperienza che non rimane più sola ed esclusiva dei miei figli perchè ora capisco che permettendo loro di frequentarla è come se ci andassi anche io insieme a mio marito e di questa esperienza ne gioviamo molto anche noi.
Voi cosa ne pensate?
Avete delle domande o curiosità da espormi?
Qualcuno di voi ha esperienza di altri tipi di approcci educativi?
Ciao, capito qui per caso da Trashic e mi sento di lasciare la mia testimonianza. Mi spiace fare la voce fuori dal coro ma, vedendo che siete in gran parte mamme di bambini piccoli, vi dico per esperienza che questa pedagogia può funzionare bene al nido o alla materna ma molto meno bene ad altri livelli scolastici. Sorvolando sulle rigidità ideologiche che la pedagogia steineriana comporta (chi la sceglie si presume le condivida), sappiate che non è vero che alla fine del corso di studi il livello è equiparabile a quello offerto dalla scuola tradizionale. Ho diverse amiche che hanno portato via i loro figli rispettivamente a metà e alla fine del primo ciclo perché si sono rese conto che il livello di preparazione raggiunto era veramente molto basso. Quanto agli esami di terza media, mi dice chi esamina questi ragazzini che il loro livello di preparazione è pesantemente inferiore rispetto a chi frequente la scuola tradizionale, però li promuovono lo stesso perché ripetere l’anno sarebbe inutile, visto che la scuola più di così non li prepara.
Scusate, so di aver usato parole molto forti, ma proprio perché ho vissuto da vicino il passaggio dall’entusiasmo iniziale alla delusione da parte di queste amiche, mi sentivo di condividere la mia esperienza: non per fare polemica, solo per dire che non sempre apparenza e sostanza coincidono, e che se si sceglie un percorso alternativo bisogna avere molto chiaro cosa si cerca e cosa si può davvero trovare. Ciao
Mamma Coniglia posso chiederti cosa vuol dire
“Ho diverse amiche che hanno portato via i loro figli rispettivamente a metà e alla fine del primo ciclo”
cioè esattamente in quali classi?
Perchè per spiegare il perchè poi questi bambini possano essersi trovati male nelle scuole pubbliche questa è un’informazione fondamentale rispetto a questo tipo di pedagogia che si basa su un ciclo di otto anni di scuola cioè elementari e medie.
Rispetto a ciò che le scuole statali dicano poi riguardo alla preparazione dei ragazzi che escono dalle suole steineriane io mi permetterei di inserire il beneficio del dubbio poichè forse questo tipo di scuole risulta un pò “scomodo” sotto alcuni aspetti.
Non dico che i ragazzi siano migliori ma dire che hanno 1 livello di preparazione molto basso generalizzando a questo modo non mi sembra obbiettivo.
Carissime mi avete aperto un mondo davanti! La scuola steineriana adotta principi da me condivi pienamente, purtroppo non ho ancora bambini, ma non si sa mai in futuro! Ma qualcuno potrebbe dirmi all’incirca quant’è la retta? Vorrei confrontarla con le scuole private della mia zona, tanto per avere un’idea, nessuno dice intorno a che cifra si aggira.
Grazie per la informazione che mi vorrete dare.
La scuola steineriana non esiste. Sarà anche benefica, dato che i suoi insegnanti, essendo idealisti, amano davvero i bambini. Però da quando la scuola steineriana è divenuta statale (parificata) non si può più dire che sia libera dalle grinfie dello Stato come auspicato da Steiner. Oggi essa è solo un business che prende soldi dappertutto: sovvenzioni dallo Stato, retta abnorme dai genitori, oltretutto sottopagando gli insegnanti…
Mi spiace Nereo dovresti informati meglio, esistono tante scuole steineriane non parificate o in educazione parentale che ancora educano i bambini cercando di mettere in atto le parole di Rudolf Steiner.
Mi rendo conto che le tue parole, comprese quelle del blog, scaturisco da una non conoscenza e non esperienza personale di questo tipo di pensiero, sia pedagogico che non.
Spero la mia franchezza non sia interpretata come durezza ma non si possono sparare giudizi a caso facendo di tutta un’erba un fascio.
Noi (genitori e due bimbi) viviamo in California e nella città dove stiamo esiste una scuola privata steineriana. Essendo qui la scelta della scuola molto ponderata proprio perchè ci sono tante possibilità tra cui scegliere (scuola pubblica? se sì, quale? scuola privata? se sì, quale?) ci siamo informati anche sulla scuola steineriana. Il tour della scuola e l’aspetto “superficiale” della faccenda sono davvero molto intriganti perché si sottolineano elementi quali il ricorso ad attività manuali, l’assenza di voti e di compiti, il rifiuto dei media, ecc., ma facendo le mie ricerche on line, ho letto di aspetti piuttosto controversi. Senza scendere in particolari, è il programma stesso che può lasciare qualche perplessità nel senso che – ovviamente – per poter fare le attività genericamente definite “manuali” in questo post (fare il pane, lavorare a maglia, creare bamboline con elementi naturali, ecc.) si toglie tempo ad altro, ossia a materie quali ad esempio la matematica e la scienza. Riguardo quest’ultimo punto, forse non è noto che Steiner aveva delle idee tutte sue in proposito e – diciamolo pure – erano idee un po’ strambe. Nelle scuole steineriane benché si dica che non vengono impartiti gli insegnamenti di Steiner, ho anche letto che non viene insegnato ciò che è in contrasto con essi (forse è per questo che viene insegnato poco a livello scientifico). Mi riesce inoltre un po’ difficile scindere la scuola dalla figura di Steiner stesso, che era senz’altro un uomo frutto del suo tempo (tralasciamone i terribili scritti xenofobi…), ma è un po’ come dire “mando mio figlio alla scuola montessori anche se non condivido gran parte del pensiero di Maria Montessori”. Io non so se ce la farei…
In italiano non ho trovato in rete informazioni “ufficiali” rilevanti ma inserisco qui un link al programma di uno dei college che nel mondo formano gli insegnanti delle scuole steineriane: http://www.bacwtt.org/curriculum-classes/teacher-training/first-year
Come si vede viene insegnata una disciplina particolare chiamata antroposofia (chi è interessato trova informazioni su wikipedia) che ovviamente è alla base anche dell’insegnamento veicolato agli studenti. Al secondo anno vengono insegnate materie quali “studi karmici”. Insomma molta attenzione alla spiritualità, in stile un po’ new age o hippie, il che può andare bene a molti, ma forse non a tutti. Anche il fatto che, come diceva Ester, ai bimbi non viene insegnata la storia, ma delle storie inventate con personaggi magici…non so, io non sarei contenta se mio figlio tornasse a casa raccontandomi cose che non corrispondono alla realtà delle cose. Mi pare un approccio perfetto per l’asilo, ma decisamente non per le elementari. Perché, secondo me, la scuola dovrebbe essere non il posto dove fare cose per rilassarsi, per crescere spiritualmente, ecc., ma il posto dove vengono dati al bimbo degli spunti, delle ispirazioni che gli consentano di scoprire le proprie passioni e di nutrirne la curiosità. Poi il pomeriggio con la mamma si piantano fiori, si cuce, si prepara il pane fatto in casa, ecc. Comunque io parlo della scuola steineriana in generale, non so se poi in Italia sono comunque obbligati a seguire il programma ministeriale (sicuramente non per i primi 3-4 anni delle elementari visto che imparano dopo a leggere). Quello che è apprezzabile è sicuramente il metodo e il “fare comunità”, che io credo manchi tantissimo nel sistema scolastico italiano (vedo la differenza qui dove anche nelle scuole pubbliche ogni giorno ci sono genitori nelle classi ad aiutare la maestra oppure la mamma coreografa che insegna danza a scuola una volta alla settimana, il papà che coltiva l’orto della scuola con i bimbi ecc.
Spero di non offendere nessuno, mi sentivo però di dire quel poco che so, perché mi pareva che si fosse dato tanto spazio ai metodi ma poco ai contenuti nella recensione di Ester (di cui tra l’altro seguo sempre il blog, bellissimo! :)) Finisco solo dicendo che conosco personalmente ragazzi usciti dalla scuola steineriana qui dove vivo e mi sembrano persone carinissime e per nulla fuori di testa, quindi può essere una scelta validissima, solo forse non adatta a tutte le famiglie.
mia figlia frequenta la scuola steineriana, studia italiano, matematica storia geografia scienze due lingue e arte, lavoro manuale falegnameria, ginnastica, euritmia musica….il rispetto per i ritmi dei bambini e per le loro tappe effettive di sviluppo portano gli insegnanti a utilizzare dei metodi didattici molto più consoni e che permettono al bambino di imparare al momento giusto tutto.
Perfettamente d’accordo con te! Sono italiana e ammetto che le scuole italiane e il metodo di studio adottato in esse è osceno! Non solo i bambini odiano la scuola e gli insegnanti ma fanno cose che non serviranno poi nella vita! Per quanto riguarda steiner, credendo profondamente nel metodo Montessori, lo apprezzo solo in parte, quella del rispetto del bambino e dell’individualità come essere umano. Per il resto sono molto sfavorevole, nel senso che, il travasare negli alunni una serie di informazioni non porta a nulla, invece usando materiali attivi ed autocorrettivi, non solo non serve più avere insegnanti ma un semplice educatore, ma il bambino impara secondo le proprie capacità e i suoi tempi. Il bambino Montessori non viene forzato in nulla, ma riscopre la caratteristica che distingue noi umani dagli animali, l’intelligenza creativa sensoriale. Attraverso attività che non solo insegnano la vita di comunità e il rispetto per ogni essere vivente (c’è un solo “gioco” per tipo, il bambino deve aspettare che l’altro finisca l’attività e la rimetta a posto prima di prenderla) e ma lo studio di tutte le materie, con la possibilità di usare attività di bambini anche più grandi in piena libertà. (Einstein non sapeva la geografia, ma la matematica…) ogni bimbo che passa ad un liceo dopo le medie Montessori ha maggior padronanza dell’uso del cervello, problem solving, ed educazione cosmica. Tant’è che bambini raccolti per strada, seguendo il metodo Montessori, hanno superato gli esami statali elementari con voti migliori dei bambini istruiti in scuole pubbliche. Se il bambino ha materiale consono a disposizione, potrà anche imparare a scrivere a 3 anni, e perché non dovrebbe poterlo fare se è ciò che desidera? Magari in futuro sarà un grande scrittore. E altro pensiero importantissimo di Maria Montessori… Dire sempre la verità! Su tutto! Perché inventare storie? I bambini sono già pieni di fantasia, perché raccontare frottole?
ciao a tutte, a settembre mia figlia inizierà le elementari alla scuola pubblica. Ho passato gli ultimi 3 anni a frequentare la scuola steineriana della nostra provincia, e per due anni e mezzo mi ha ammaliata da tutte le cose positive che raccontate: lavori manuali, fare le cose al tempo giusto, la spiritualità che si respira, la cooperazione, il senso di comunità…..poi sono tornata sulla terra e ho realizzato tutti gli aspetti negativi che sono stati elencati nei commenti precedenti e nei link. vi invito a guardare intorno e vedere la realtà: vi sembra uguale alla realtà che si respira alle scuole steineriane? no, perchè la realtà delle scuole steineriane è finta, artificiosa, di nicchia, nessuno nella vita vi dirà “ok, non ti preoccupare se non sei pronto x farlo aspettiamo che tu sia pronto”, quante persone tra quelle che avete attorno si comportano così con voi e tra di loro? tutte le attività proposte sono ottimi spunti per attività da fare a casa nel pomeriggio. il senso di comunità si crea anche nella scuola pubblica, che, come detto nei commenti precedenti, è la scuola di tutti e di cui tutti noi ci possiamo e dobbiamo prendere cura. concordo pienamente con chi dice essere uno shock passare dalla scuola steineriana alla pubblica al momento delle superiori….ma vi rendete conto??? nel pieno dell’adolescenza, con tutti i problemi che questo già comporta, cambiare anche scuola, metodo di studio, nella migliore delle ipotesi essere quasi al pari col programma, e parliamo anche -visto che è motivo fondamentale per cui si mandano i bimbi alla scuola steineriana- parliamo un pò di come si comporteranno i loro compagni di classe che per di più avranno un anno in meno, e dello spirito di cooperazione, senso di comunità ecc cosa resterà? parliamo del rapporto con gli insegnanti, del rapporto che il ragazzo avrà coi voti….è comodo rimandare al futuro queste domande, ma sono scelte che si fanno adesso! non è forse meglio trovare una scuola pubblica con delle brave maestre, riservare le attività manuali e artistiche al tempo libero a casa, e creare noi stessi un senso di comunità nella nostra scuola? pongo un ultimo interrogativo: se il senso di comunità è così importante, e lo sono anche fare attività manuali/artistiche e tutte le altre cose che vi piacciono della scuola steineriana, non è meglio fare il possibile perchè queste cose si diffondano al resto della società (quartiere, comunità, o anche solo la classe!) invece di rinchiuderci in una nicchia di persone che già conoscono il valore di queste cose? e non ho detto niente delle rette…. ho visto che il post è di qualche mese fa, ma vi prego comunque di rispondere per avere un parere, io stessa sono stata abbagliata dal mito della scuola steineriana, ma col tempo e ragionandoci su questo mito è svanito. voi cosa ne pensate?
Io penso che è solo questione di punti di vista. Ho letto molto sulle scuole steineriane ultimamente , dopo l’esperienza estiva di mio figlio, e ho letto cose bellissime e cose bruttissime. E’ vero che la società in cui viviamo non rispecchia l’ambiente sereno e accogliente di queste scuole, ma è anche vero che iniziare la scuola un anno dopo fa un’enorme differenza a livello di maturità e quindi di come il bambino affronta l’apprendimento. Mio figlio ad esempio che è nato a novembre ha iniziato le elementari a 5 anni, e ne ha sofferto molto. C’è una grande differenza tra lui e i suoi compagni che avevano compiuto i sei anni ad aprile…..sei mesi sono una differenza abissale. Non ho mai pensato di prolungargli la materna di un anno e farlo iniziare dopo, ma oggi penso che sarebbe stato molto meglio.
Capisco la tua preoccupazione dell’arrivare alle superiori con un anno di ritardo ma credimi queste non sono le cose che poi nella vita fanno la differenza. Se ci arrivi un anno prima ma hai difficoltà, forse è meglio arrivarci un anno dopo con più autostima e sicurezza aquisita, secondo me. Inoltre mi hanno spiegato che la pregrafia ‘obbligata’ che i bambini fanno alla materna pubblica può causare enormi danni e genera spesso problemi di disgrafia o dislessia (che infatti negli ultimi anni sono in aumento). Io alle superiodi ho avuto compagni di classe di uno o anche due anni più grandi ma questo non ci impediva di stare tutti assieme bene. Imoltre non puoi sapere cosa succederà tra otto anni. Magari scegli la scuola sbagliata e poi perdi un anno comunque. Con questo non voglio dire che sbagli, ma che le preoccupazioni che attanagliano noi mamme a volte sono eccessive. Credo che innanzi tutto i bambini abbiano bisogno di stare in un ambiente sereno e accogliente dove ogniuno è visto come un individuo e non come una particina di un insieme. Che poi sia scuola pubblica o privata, va bene ugualmente. No?
Scusa, più che ‘pezzi di un insieme’, i bambini, a mio parere, nella scuola pubblica vengono visti come ingranaggi di una macchina che DEVE funzionare alla perfezione. E se un ingranaggio non gira per bene, allora viene ‘scartato’. 🙁
Quello che posso dire, dopo qualche anno di frequenza sia dell’asilo che della scuola è che tutto è relativo. Sembra un commento semplicistico e superficiale, ma è partendo da questo presupposto che poi possiamo capire se poi nello specifico questa o un’altra scuola è la migliore per i nostri figli. Le scelte sono varie, possiamo guardarci intorno e poi scegliere, ma non possiamo dire che chi va alla scuola steineriana assolutamente è di nicchia e rimane fuori dal mondo. I nostri figli non possono rimanere rinchiusi in un mondo artificiale e finto, anche volendo non possono. Il mondo esterno li permea completamente e quindi quello che vivono a scuola è assolutamente marginale rispetto alla totalità della loro vita. Allo stesso modo, il lavoro più importante spetta alla famiglia, noi siamo la loro finestra sul mondo e voler demandare troppo responsabilità alla scuola, in ogni senso, è come voler delegare molti dei nostri compiti. Personalmente non credo che siccome la nostra società è pressante, anticipatoria, a volte violenta noi dobbiamo buttare nella mischia i nostri figli, personalmente credo che il nostro compito è di “proteggerli” fino ad una età che si possa ritenere consona a ricevere certe durezze dalla vita. Se io genitore trovo un luogo dove per qualche ora al giorno questo viene portato avanti, personalmente lo scelgo. Per quanto riguarda il senso di comunità che si respira nelle scuole steineriane, ecco non so se è sempre facile riproporlo nelle altre scuole, la mia esperienza è stata negativa, ma conosco anche situazioni più positive e in questo sono speranzosa, perchè credo che la nostra società stia comunque andando nella direzione della cooperazione, in tanti ambiti ( es. i GAS). Per le rette, quello dipende da scuola a scuola, è ovvio che se si sceglie una scuola privata, si è messo in conto di dover pagare. Noi abbiamo avuto varie esperienze scolastiche e il nostro quartiere, purtroppo, offre un livello di scuola pubblica che purtroppo non voglio far vivere ai miei figli, perchè se in nome di un ideale ( quello che mi vede convinta a sostenere la scuola pubblica, che io ho sempre frequentato, e dove sognavo far andare i miei figli) loro non possono usufruire di una buona possibilità scolastica, ecco, mi sembra solo un discorso egoistico, non rivolto verso il loro interesse, il loro futuro. Anche noi abbiamo avuto il dubbio sull’impatto, una volta usciti dal corso di otto anni, della scuola superiore sui nostri figli. Ma alla fine abbiamo fiducia che proprio gli strumenti acquisiti in questi anni, non solo nozioni, possano fare in parte da scudo a quelle difficoltà che ogni ragazzino incontra entrando in una nuova scuola in piena adolescenza. Perchè in fondo ogni bambino che esce dalle medie si ritrova a cambiare scuola, spesso compagni, sempre gli insegnanti, per affrontare un metodo e valutazione ben diversi fino a quel momento sperimentato. Non credo che i ragazzini che arrivano dalla scuola steineriana, ormai 14enni si possano fare troppo impressionare da un voto. Nel senso che non arrivano in prima superiore persone di 8 anni, ma di 14, che non hanno vissuto le loro vite interamente nelle scuole steineriane, ma hanno potuto vivere il mondo che circonda ognuno di noi, nel bene e nel male.
Con questo non giudico male chi fa scelte diverse, anzi, credo che ognuno debba ricercare la soluzione più vicina al proprio modo di vedere la vita, di considerare gli eventi e le circostanze. Inoltre, e soprattutto, spero con tutto il cuore che la nostra scuola, quella pubblica, un tempo tanto di valore, possa di nuovo trovare il sostegno delle istituzioni oltre a quello degli insegnanti che già si sforzano e si impegnano nonostante tutto. Perchè i bambini che imparano a scrivere ora sui banchi di scuola saranno i nostri medici, avvocati, ingegneri, che costruiranno il futuro.
Ciao,
il mio figlio piu’piccolo ha cominciato quest’anno la scuola materna steineriana.
I piu’grandi erano andati in un asilo privato (un disastro!) e in una scuola pubblica (meravigliosa, anche se con qualche neo).
Per ora proccede abbastanza bene, anche se alcune cose mi sembrano strane.
Mi sto ponendo il problema dove mandarlo alle elementari (ho ancora 2 anni per decidere).
I grandi sono andati in una scuola privata con ottimi risultati. Sono istruiti, sanno tante cose, sanno esprimersi ecc. Pero’, e’stato un impegno non indifferente. E davanti ci sono ancora 5 anni di liceo e dopo 5-6 anni (se non di piu’dell’Universita’).
E possibile studiare con cosi’tanto impegno 20 anni? Non e’ per questo che i giovani in Italia abbandonano gli studi? Il mio secondo figlio e’ molto intelligente (infatti, ha la media di 9.5), ma e’ lento e riflessivo. Torna da scuola alle 13.30, alle 14.30 comincia a fare i conpiti. Spesso finisce solo verso le 21.00 – 22.00
Non hai studiato abbastanza la chitarra? 5 sul registro! (non dico che studiarre bisogna da solli con libro, in classe i ragazzi suonano 3 strumenti diversi, cosi’ per le spiegazioni di chitarra non c’e’ tanto tempo). Hai sbagliato in italiano? scrivi 30 volte “non devo dire…”
L’estate scorsa siamo stati via per un mese, cosi’abbiamo cominciato i compiti solo meta’ luglio. Lavorando tutti i giorni per 2-4 ore, non siamo riusciti a finire tutto per il 15 settembre!
E poi, nella nostra scuola privata gli insegnanti sanno le loro materie, almeno questo… Nella scuola statale, dove ha cominciato il figlio piu’ grande, davano ancora piu’compiti e, pero’, non erano capaci di spiegare, c’erano problemi di disciplina…
Si, certo, sono orgogliosa di quello che sanno i miei figli piu’ grandi, ma ne valeva realmente la pena? Non era melgio vivere i primi 8 anni di scuola con un po’di leggerezza? Avranno abbastanza di forze per affrontare altri 10-12 anni di liceo e Universita’ con questo ritmo?
Sono le domande che mi sto ponendo. E non so ancora la risposta. La scuola steineriana non e’il mio ideale, ma forse li’ il figlio piu’ piccolo potra’ studiare in una maniera un po’ piu’umana? Non ho problemi di spiegargli a casa qualche argomento tralasciato a scuola, sopratutto se non si sentira’ depresso per troppo carico di lavoro.
Cosa ne pensate?
Questa estate ho mandato mio figlio al centro estivo organizzato dalla scuola steineriana a Pavia: è stata un’autentica rivelazione.
Anche se in effetti a livello organizzativo (la scuola è ancora a un livello embrionale, con pochissimi bambini) ho riscontrato diversi problemi, devo dire che mio figlio ha subito una metamorfosi.
Premessa: mio figlio è un bambino molto vivace, un po’ collerico, ha quasi nove anni e ha terminato la terza in una scuola pubblica. Tre anni difficili per lui…..trattato come un diverso anche se penso con le migliori intenzioni da parte delle maestre. Questo ha incluso un’indagine medico-psichiatrica per escludere che soffrisse di una forma epilettica (il bambino si distrae troppo durante le lezioni), valutazioni psichiatriche per valutare il livello intellettivo e di apprendimento che non sarebbero mai terminate se ad un certo punto noi genitori non avessimo detto ‘adesso basta’. Ci siamo proprio rifiutati di cercare in ogni modo di vedere nostro figlio come un ‘diverso’ (valutazioni ed esami hanno escluso qualunque tipo di patologia o ritardo). E’ semplicemente vivace e si distrae in classe (forse perchè si annoia?). I ritmi di lavoro a scuola sono pressanti e quando esce alle 16,30 è stanchissimo , si rifiuta di parlare della giornata trascorsa. Spesso devo rispiegargli io gli argomenti fatti a scuola perchè non li ha capiti (per la confusione in classe? Per la fretta nella spiegazione?).
Io lo vedo frustrato…..sempre più spento…disorientato….. 🙁
In questa scuola steineriana l’ho visto rifiorire. Era entusiasta e allegro, chiacchierone, voleva sempre spiegarmi cosa avevano fatto durante la giornata. Sembrava più maturo. Si sentiva compreso, accolto, finalmente.
I maestri erano allegri e sorridenti, tolleranti, sempre pronti a scambiare due parole, sempre pronti a vedere il bicchiere mezzo pieno.
I genitori tutti allegri e socievoli: una mamma mi ha telefonato per dirmi quanto fosse dispiaciuta per una piccola rissa tra i nostri figli…… 😯
Sono rimasta affascinata da questa grande famiglia. Un maestro ha addirittura chiesto lui di parlarmi di Edo per capire meglio alcuni suoi comportamenti. Mi son data pizzicotti per capire se stavo sognando.
E’ questa la scuola che ogni bambino si meriterebbe……pubblica o privata……non credete?
sono veramente felice tu abbia trovato un ambiente favorevole e accogliente e soprattutto a misura del tuo bambino, seppur non esista mai niente di assolutamente perfetto, è bello e dona speranza riuscire a trovare ciò che si avvicina alle proprie esigenze e proprio modo di vedere le cose. Certo che sarebbe bello che la scuola, tutta, potesse offrire il meglio per i nostri figli, ma mi piace ricordare a me stessa che sono sempre e comunque le persone che danno forma ad ogni tipo di organizzazione 😉 La fortuna consiste nel trovare quelle più consoni ai nostri figli 🙂
in bocca al lupo per il tuo piccolo
Carissima,
anche mia madre mi ha affidato ad un professore steineriano … con il risultato che ha abusato di me tra i 13 ed i 18 anni e mia ha messo in testa tanta di quella m… relativa all’estetica e all’arte facendo di me un disadattato nel mondo in cui vivo, che è quello italiano (e non svizzero), quindi state bene attenti ai vostri figli… tutte quelle idee di paradiso terreste ne faranno dei disadattati !
Beh, che dire, una bella sorpresa sai, questa della scuola. Io la adoro,da noi è a Palermo [vedi anche il mio post di novembre 2012] e io e la mia amica Susi ci andiamo almeno due volte l’anno, durante le giornate delle porte aperte per i mercatini di Natale e Pasqua. Le bambine adorano l’atmosfera che si respira là ed ogni volta che torniamo a casa ci dobbiamo sorbire le preghiere delle due che desiderano ardentemente di essere iscritte là… Ma noi abitiamo fuori Palermo, sul mare e sarebbe davvero difficile raggiungere la scuola che invece è in centro. Io adoro la tranquillità e l’armonia che si respirano all’interno e molto spesso seguo alcuni corsi per i genitori aperti al pubblico. I due medici scolastici sono anche medici omeopati di Matilde. Insomma, anche noi, ogni volta che ci torniamo, ci sentiamo “a casa” ed accolti con amicizia. Sabato 1° dicembre saremo a pranzo là per la festa di Natale. Ti penserò, cara, tra un dolcetto e l’altro, una crèpes ed una coroncina natalizia, una candela di cera naturale ed un cristallo di rocca…
Baci baci
Elli
Carissima,
Ho un bimbo di 10 anni che dice che a scuola di sente come in trappola .e ha qualche difficoltà…..poi cercando un po’per caso ho trovato una scuola che segue il metodo Montessori vicino a casa .per ora ci dono 8 bambini iscritti .mi chiedo :”e’troppo tardi per iscriverlo?” Chiara
Qualcuno ha mai sentito parlare delle scuole maestre pie ????
Per i bolognesi!! Ho trovato il posto giusto per dare un po’di senso al caos che sta prendendo da settimane la mia testa! Ed è qui! Mio marito ed io viviamo vicino a Comacchio in provincia di Ferrara, è un posto piuttosto isolato per farla breve. Io sono educatrice e frequento scienze della formazione primaria a bologna, abbiamo due figli di 12 e 4 anni, vorremmo trasferirci a Bologna, non conosciamo la città ma io vorrei cercare casa in base alle scuole presenti, fra due anni, quando avremmo realizzato il nostro progetto, la grande dovrà frequentare le superiori (e lì si prende il pullman e va dove vuole) ma il piccolo comincerà la primaria…dove iscriverlo? In testa mi girano le parola didattica attiva inclusiva multiculturale individuo sperimentazione innovazione…ma non so dove andare. Premetto che dovendo già sostenere un mutuo per la casa non potremmo permetterci una privata a più di 1500 euro all’anno..ma io di base amerei il pubbllico..aspetto con ansia le vostre opinioni sono in balia dell’onda!
Ciao, io ci sono andata ieri, già conoscendo cmq sia la montessori, che la steineriana. MI preoccupano 2 cose per ora (la parte economica la dobbiamo ancora discutere, quindi non ne so niente e forse sarà fuori portata per noi alla fine): il fatto che cmq trattano i bambini fino ai 7 anni come quasi neonati (niente corsi, pochi stimuli ecc) e il fatto dei ritmi che condivido sono importanti ma sicuramente non voglio diventare loro schiava. Voi parlate di costo ma un esempio? Io ho visto la Kinderhaus che non mi ha convinto ed aveva un costo da matti!!! ci aggiriamo intorno alle stesse cifre? 1000 euro al mese?
Ciao Elena,
ti scrivo da ex studente della scuola steineriana di Bologna 🙂
È passato un po’ di tempo da quando hai scritto il tuo commento, tuttavia mi auguro che tu possa leggere il mio.
Proverò a sciogliere i tuoi dubbi, anche se non mi sono chiare un po’ di cose che hai detto, ad esempio di come vengono trattati i bambini fino a 7 anni. Se ciò che ti preoccupa è che il bambino possa arrivare in ritardo alla nozionistica a causa dell’anno in più passato alla materna, posso dirti che per i bambini è proprio l’esatto opposto. Più il bambino ha avuto modo di vivere nel gioco, e più esso sarà in grado e pronto per affrontare la scuola e tutto ciò che ne consegue. Negare quindi al bambino di giocare mandandolo a scuola a 5 o 6 anni provoca rallentamenti nell’apprendimento.
Per quanto riguarda la retta annuale, in media è di 5’000€, ma come forse accennato dall’autrice molto dipende dalla propria disponibilità e dall’interesse. Tanto per farti un esempio, c’è chi paga decisamente meno di quella cifra, così come c’è chi offre di più.
Che altro aggiungere… La scuola per me “non ha prezzo”. Quando vivi in quell’ambiente quotidianamente ti rendi conto di quanta coesione ci sia, di che bell’aria che si respiri. È un percorso di vita che ti porterai sempre dentro, sia come bambino che come genitore!
Il mio consiglio più grande è quello di andarla a vedere, magari durante il bazar di primavera dove le persone si ritrovano per stare assieme tra un banchetto di cibo o di arte, e di parlare direttamente con insegnanti della scuola.
Se tu (o chiunque interessato che legga questo commento) senti il bisogno di fare una chiacchierata, non esitare a chiamarmi al 388-8986132. Sarò contento di sentirti 🙂
In bocca al lupo per tutto,
Leonardo
Ciao Leonardo,
Mi chiamo Cristina, sono brasiliana e vivo a Milano
Volevo farti una domanda approfittando della tua esperienza da ex studente.
Mia figlia ha 12 anni e da quando fa il nido frequenta la scuola publica, per lei il risultato è stato disastroso, ho una ragazza con un serio problema di fiducia in se e poco entusiasmo di andare avanti con la scuola , Stiamo valutando la possibilita di farle iniziare l’anno prossimo che sarebbe la seconda media della scuola publica. Fra alcuni giorni andiamo a parlare…
La mia domanda: è gia capitado di arrivare qualcuno in questo contexto cosi diverso avendo un passato di scuola tradizionale?
grazie
Cristina
Ciao a tutti!mio figlio frequenta l’asilo steineriano di Bologna…c’è tanto da dire e da far sapere in proposito..quindi se qualcuno fosse interessato non esiti a chiedermi.
Vorrei precisare che la scuola steineriana di Bologna è cambiata tantissimo negli ultimi 5/6 anni. Quindi attenzione!I commenti di chi l’ha conosciuta/vissuta anni fa non sono più attuali.
E’ tutta un’altra storia. Comunque la retta dell’asilo è di 4500 € + 155 € quota associativa obbligatoria annuali (per la materna). Per le Elementari sono 5300 € + 155 € quota associativa l’anno.
Ciao, ho iscritto mio figlio al prossimo anno della materna qui a Bologna.. i cambiamenti di cui parli sono da intendere in senso positivo o negativo? Cosa puoi raccontarmi della tua esperienza? Ti ringrazio
Salve! Ho letto questo vecchio post sulla scuola steineriana…io e mio marito vorremmo iscrivere nostro figlio alle elementari, qui a Verona, abbiamo già visitato la scuola e ne condividiamo la filosofia.Tuttavia ci permane il dubbio sugli esami di terza media che nostro figlio dovrebbe affrontare:i ragazzi arrivano davvero adeguatamente preparati per superarli?? Avete esperienze in merito? Grazie!! Sara
Buonasera mamme e insegnanti,
vorrei chiedere due cose, spero possiate aiutarmi: sapete in cosa consiste il corso di canto alla scuola Steineriana per i bambini dell’asilo e delle elementari?
Avete un’idea dell’importo netto/orario di un’insegnante Steineriano?
Grazie
Lilly
Ciao!
Noi abitiamo in Olanda e mio figlio e’ gia’ al secondo anno della scuola steineriana. Siamo contentissimi!!!
ciao a tutti! la mia bimba frequenta l’ultimo anno della materna alla scuola steineriana di Bologna. Il prossimo anno inizia le elementari ma a una scuola comunale…un po ci dispiace cambiare…ma i motivi sono tanti… sia x praticità, sia x motivi economici e tanti altri….mi sto un po informando sulle scuole elementari di Bologna/Casalecchio…mi sembra interessante la scuola LONGHENA…qualcuno la conosce? opinioni?
Buonasera a tutti, mi chiamo Michela e sono mamma sola di due bambine di 4 e 6 anni, sono sarda e abitiamo in Sardegna nel medio campidano. Purtroppo da noi non esiste una realtà di scuola steineriana ed io invece vorrei tanto che le bambine potessero frequentarla, per questo sarei disposta a trasferirmi da qualunque parte pur di far frequentare loro una così bella realtà. Non conosco i costi, qualcuno potrebbe darmi informazioni in merito? Grazie, spero di ricevere una risposta
Ciao a tutti!
Credo che molte risposte siano date della non conoscenza reale della pedagogia.
Io ho frequentato la Steiner dall’ asilo all’Vlll ( terza media ), poi ho fortemente voluto frequentare il liceo classico statale e infine medicina.
Il mio percorso è stato del tutto uguali ai compagni “statali” , ma con una volontà ben più forte e un rispetto dell’ altro individuo ben maggiore.
Sfatiamo che i ragazzi che escono dalle scuole steineriane non siano preparati!
È vero bisogna imparare a studiare in un altro modo , ma credo che a 13/14 anni sia doveroso darsi una svegliata e confrontarsi con il mondo!!!
Ed ora che ho tre figli ho risolto senza esitazione questa strada!
Ricordiamo che, purtroppo, i bambini e i ragazzi sono spugne di tutto ciò che li circonda…..se sono maleducati, irascibile etc è colpa di noi genitori.
E confermo che esistono ancora scuole paritarie !
Grazie Roberta per il tuo commento! E’ sempre utile poter leggere esperienze vere 🙂
Mia figlia ha 10 anni ha fatto un percorso davvero poco soddisfacente fino alla quarta elementare dopo di che, arrivata io allo stremo, in quinta la ho iscritta in una scuola privata religiosa (contro la quale avevo sempre nutrito pregiudizi). L’esperienza si è rivelata molto positiva, la giovane insegnante ha saputo accoglierla amorevolmente che era ciò di cui lei aveva più bisogno. Vista l’esperienza positiva ho pensato di iscriverla alla scuola media sempre privata non troppo lontana da casa mia. Ho solo un timore che le richieste siano più alte rispetto alla scuola pubblica, ritengo infatti che la scuola non debba assorbire a quell’età tutto il tempo di un ragazzino e che le conoscenze si possano approfondire nei successivi anni della scuola superiore. Mi sarebbe piaciuta per lei una scuola steineriana perchè credo ne sarebbe uscita più valorizzata, ma aldilà che essa sia molto scomoda da dove abito e lavoro il dubbio è che poi al passaggio nella scuola superiore statale questi ragazzi incontrino molte più difficoltà degli altri. Qualcuno sa rispondermi in merito? Grazie a tutti.