Buon Natale #terremoto
Pubblicato il 25 Dicembre 2012 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Un giorno mi sentirò pronta a raccontare una storia. Una storia iniziata con il #terremoto dell’Emilia, il 20 Maggio 2012: una data che ha segnato la vita di tante persone. Anche la mia.
In piena notte, durante la seconda scossa, correndo in camera di Dafne, ho subito capito che in quel momento tutto stava cambiando, e che qualcuno stava morendo. Abbiamo subito capito quanto fosse grave la situazione nella nostra Regione, la Regione che noi due ci siamo scelti, che ci ha accolti, che abbiamo amato e ameremo fino alla fine del mondo.
Poi da quel giorno è successo tanto. Il lavoro di tante persone invisibili, il Comune di San Felice sul Panaro che diventava il mio unico pensiero, la richiesta di aiuto che tante persone, sponsor e aziende generose hanno raccolto in quelle settimane.
Un giorno sarò pronta a raccontare davvero cosa è successo a Maggio 2012, cosa hanno fatto di nascosto centinaia di persone, lontane dagli schermi, e dai clamori, e dalla popolarità.
Avrei voluto raccontarvelo prima, ma non sapevo come farlo. E non lo so ancora. Perché è difficile spiegare a parole cosa succede tra esseri umani, quando tutto quello che sei dipende da quello che senti di dover fare, e lo fai e basta.
Io questo Natale ringrazio l’Emilia. Che ha amato me e la mia famiglia per sette anni. L’Emilia che mi ha dato speranza. L’Emilia del #terremoto. Questo Natale ringrazio quelli che a Maggio 2012 hanno ascoltato un piccolo appello, e hanno cambiato la vita di decine di persone.
Ve lo prometto: presto scriverò tutti i loro nomi.
Oggi, a Natale, non è importante il nome di nessuno. Ciò che conta è ricordare che il #terremoto è ancora lì, con le sue ferite, ma con le sue vittorie: grazie alle persone di buona volontà che hanno dato senza pensare.
Grazie, grazie a voi, grazie a te. Grazie a chi ha risposto.
Il #terremoto è ancora lì, ma adesso c’è anche la speranza di tante persone.
Grazie Emilia, Buon Natale.
Sarai sempre la nostra casa alla fine del mondo.
[Foto Credit: Stefano Torreggiani]
mi hai battuta di un secondo
ce ne metto uno anche io? 😉
due! 😆
E l’Emilia amerà voi fino alla fine del mondo (te l’ho già detto che sono felice per te ma detesto il fatto che ti allontani? :-* ).
buon Natale a te che di bene ne porti ovunque vai.
la mia prozia ottantenne di scortichino (bondeno-finale emilia), fautrice da anni dei ns tortelli di zucca preferiti, quei tortelli che portano me e tutta la ns famiglia a fare 3 ore di macchina x essere mangiati, che ha un accento così meravigliosamente accogliente che tutti quelli che la conoscono la chiamano zia, dorme ancora sul divano a pian terreno: ha abbandonato la sua camera da letto al primo piano dopo lo scorso maggio e non ci è più tornata,e noi, in quel periodo, non abbiamo potuto far altro che dare a lei un letto in una terra più tranquilla, e l’abbiamo fatto senza pensarci. loro sono stati molto fortunati, la loro casa non ha subito danni ma le loro vite non sono più le stesse. gli emiliani però sono fortissimi e risoluti, e le persone che aiutano, a cominciare dal vicino di casa, come hai detto tu, senza che nessuno lo sappia, sono molte e anche il ns pensiero in questi giorni è andato a tutti loro.
grazie.
buon natale.
S.
Mi vengono i brividi a leggere queste cose, nessuno penserebbe che una cosa simile potrebbe capitare proprio a lui, e invece…
Buon Natale a tutti