Regali di Natale fatti a mano: il gufo

Secondo me è quello che sta realmente pensando il gufo che troverà posto tra qualche giorno in casa nostra. Natale sta arrivando e noi non possiamo saltare gli appuntamenti di tutti i giorni.

L’esibizione canora di uno, la poesia dell’altro, la recita della piccola, il concerto della grande, in questo turbine di eventi a dir poco caotico, dobbiamo incastrare anche le normali attività quotidiane. Non ve le elenco per pietà.

Una però ve la devo rivelare perché è l’artefice della nascita di questa creazione.

L’altro giorno ho portato Emma a una festa di compleanno e al ritiro trovo mia figlia abbracciata a un pupazzo della festeggiata, e senza neanche rivolgermi un saluto, come d’abitudine, subito scatta la richiesta “me lo compri?”

Era un pupazzo rotondo con gli occhi grandi, pelosissimo. Non so da quale pianeta provenisse, ma a me pareva un gufo.

Logicamente sarebbe stato più facile andare dal negozio di giocattoli sotto casa, invece ho tentato di riprodurlo da me. Questo sarà l’ultimo regalo che troverà sotto l’albero fatto dalla sua mamma.

Ho usato delle sfere di polistirolo utilizzate tempo fa per la decorazione di alcune vetrine targate 2010 e ho trovato nella mia cantina un gomitolo di lana pelosissima, rimanenza di qualche attività creativa disperata.

Il feltro ce l’avevo – ne ho un po’ di tutti i colori – gli occhi mobili pure: ogni tanto ne piazzo uno da qualche parte.

Ma vediamo che cosa serve e tutti i passaggi. Partiamo con l’occorrente.

Occorrente:

• una sfera di polistirolo di diametro 12 cm
• lana estremamente pelosa
• 2 cerchi in feltro giallo, ho utilizzato 1 moneta da 2 euro per tracciare la circonferenza
• 1 triangolo giallo con misure 3 cm. di base per 1,5 di altezza
• 2 triangoli marroni  con misure 3 cm. di base per 2,5 di altezza
• 2 zampette arancioni a 3 punte larghe 3 cm. per 5 di altezza
• 2 occhietti mobili misura grande
• coltello da cucina
• colla a caldo

Tutto il materiale è reperibile nei negozi di hobbistica o in mercerie ben fornite, a parte il coltello, ovviamente.

Partiamo con il vedere come si fa.

Particolare attenzione al taglio della sfera. Pensatela come un mappamondo, tracciate mentalmente la linea immaginaria dell’equatore, tagliate la palla alla distanza di 3 cm dal suddetto, questo servirà per creare la faccina piatta al gufo.

Girando la sfera tagliate una porzione più piccola della calotta, questo permetterà alla nostra creatura di stare in piedi correttamente.

I tagli effettuati li potete vedere nella terza foto del collage. I passaggi successivi sono molto intuitivi: avvolgere la palla di polistirolo ricoprendola per bene di lana. Fissare il filo con la colla a caldo. Sempre con la colla fissare quelli che diventeranno gli occhi, dando una certa curvatura il triangolo giallo e le orecchie piegando il feltro come avete fatto con il  becco. Mancano solo le zampe, si posizioneranno sotto. Il nostro gufo è nato.

Non sarà bello come quello di cui si è perdutamente innamorata, ma spero apprezzi il lavoro della sua mamma.

Non mi manca che incartarlo e metterlo sotto l’albero di Natale.

Ora qualche ringraziamento, grazie a Barbara per avermi ospitato su questo meraviglioso sito, dove sono apparsa con qualche articolo riguardante il Natale. Abbiamo giocato con il cartone delle uova per farne una ghirlanda, vi ho fatto vedere come costruire una decorazione per l’albero con le cerniere, ho rovinato una maglietta e rotto un CD per farne una collana, ho cercato di far appendere alle orecchie  di Monica delle palline glitteratissime e poi con quest’ultimo post ho creato un gufetto dal becco giallo.

Ancora grazie a chi mi ha letto in questi giorni.
Tanti auguri a tutti.