Il bambino nasce già eco-sostenibile
Pubblicato il 2 Novembre 2012 da Ester • Ultima revisione: 12 Settembre 2016
Quando nasce un bambino ci riempie la vita, letteralmente, e molto del nostro tempo ed energie è dedicato a lui. E’ la nostra vita, una parte di noi fuori di noi ed ovviamente cerchiamo di offrirgli il meglio.
Apparentemente sembra che abbia bisogno di infiniti oggetti dedicati alla sua cura, ma dal basso della mia esperienza di mamma di tre figli mi sono resa conto, specialmente con l’ultimo arrivato, che non sempre è vero. Certo, capisco che noi mamme siamo spesso ansiose, desiderose di non sbagliare, di far crescere il nostro piccolo nelle condizioni migliori, ma dovremmo cercare ugualmente di essere critiche e soprattutto curiose di sapere, per informarci anche chiedendo o cercando sul web, così da poter scegliere il più liberamente possibile.
I primi miei due figli hanno usato entrambi i pannolini usa e getta. Non ero abbastanza curiosa, nonostante ho avuto come esempio mia madre che ha usato i ciripà anche per i miei fratelli più piccoli, correndo tra casa e lavoro, quando erano già ampiamente in voga quelli monouso. Ma non ero abbastanza curiosa, ero pigra ed era un altro momento della mia vita.
Con Edoardo invece ho voluto, da subito, usare i pannolini lavabili, dopo aver rinunciato ai ciripà di famiglia, in quanto riciclati anni fa. Ho scelto Pagù, perché sono un prodotto ottimo e anche perché conosco personalmente le due produttrici e il loro impegno in quello che stanno portando avanti. Una caratteristica del loro lavoro è l’attenzione ad ogni dubbio od eventuale problema che si può presentare anche dopo l’acquisto, offrendo il loro aiuto alle neomamme in difficoltà sostenendole con consigli sul miglior utilizzo dei pannolini lavabili.
Inizialmente pensavo che avrei incontrato qualche difficoltà con questa nuova gestione, ma quando è nato il piccolo mi sono resa conto che non mi accorgo della differenza, in quanto io lavo i pannolini insieme agli altri indumenti, alla temperatura massima di 40 gradi.
Il tessuto di cotone non lo cerco bianco splendente, lo cerco pulito.
Ogni volta che preparo la lavatrice per tutta la famiglia lavo insieme anche i pannolini del mio bambino così non mi sento caricata di un lavoro in più.
Utilizzo anche quelli usa e getta, quando per esempio sono fuori casa, o in viaggio, e la notte perchè preferisco non svegliare il bambino per cambiarlo e non voglio complicarmi la vita ed essere troppo estremista in ogni mia scelta.
Ad oggi il mio bimbo non ha mai avuto il culetto arrossato. Inoltre per me è un ricordo la grande quantità di rifiuti prodotta dall’accumulo dei pannolini sporchi e la spesa non indifferente per acquistarli con regolarità.
Per scelta non uso neanche le salviette profumate, ricche di derivati del petrolio e anche molto costose, ma ho optato per delle pezze di cotone inumidite al momento con acqua che in caso di necessità porto con me in una bustina di plastica e che poi lavo insieme a tutto il resto. So che questa ultima scelta può apparire esagerata ma ho usato un vecchio asciugamano, morbidissimo, che ho tagliato a quadrati di circa 20 cm, e che offre, alla pelle delicata del mio piccolo, una carezza di cui non posso più fare a meno.
Il momento del bagnetto invece è senza nessun tipo di detergente perché non credo che sia ancora necessario e la sua pelle giovanissima rimane perfettamente pulita. Dopo averlo asciugato uso l’olio di mandorle dolci per regalargli un bel massaggio che adora.
Ricapitolando, il piccolo, specialmente i primi mesi della sua vita, riesce ad essere eco-sostenibile se noi genitori riusciamo a trovare un modo diverso di porci ai suoi bisogni, perché non sempre ciò che ci viene proposto come essenziale lo è davvero.
Voi con figli, avete sperimentato qualcosa di nuovo, di diverso da quello che i media ci portano a credere?
Avete qualche suggerimento da offrire frutto della vostra esperienza?
Quando ho avuto il mio primo figlio, quasi 10 anni fa,ho optato per il parto in acqua, l’ho allattato al seno fino a due anni,l’ho portato dentro la fascia, non ho eseguito alcun tipo di vaccinazione, ho utilizzato pannolini lavabili,ho utilizzato l’olio di mandorle dolci al posto delle creme e l’argilla verde e l’amido di riso al posto del borotalco.
Per lo svezzamento non ho comprato nessun tipo di omogeneizzato, ma solo buon cibo fatto da me.
A me non è sembrato complicato, pur insegnando e gestendo la casa contemporaneamente. Mio figlio non ha mai avuto arrossamenti al culetto, né coliche, né malattie di alcun tipo e dormiva profondamente tutte le notti. Quando è andato al nido ha preso solamente qualche raffreddore, tra l’incredulità delle mamme dei compagnetti che erano perennemente ammalati di qualcosa e venivano bombardati con antibiotici e cortisoni di ogni tipo.
La cosa più difficile è stata difendere le mie scelte dai parenti, per i quali ero una matta. Ma il tempo mi ha dato ragione!
Ora aspetto il mio secondo genito dal mio secondo marito, nascerà a gennaio e sono sicura che rifarò le stesse scelte, perché rispettano l’ambiente, la natura, il ciclo della vita, ma soprattutto rispettano i nostri bambini.
hai ragione Mamma che felice, davvero a volte la cosa per cui bisogna lottare è quella di portare avanti le proprie scelte, ma bisogna farlo con consapevolezza e serenità, senza estremismi, come hai giustamente espresso, cosa che non dare per scontato sia da tutti.I miei sinceri complimenti a tutte quelle mamme che hanno la forza di essere sé stesse e si difendono dalle imposizioni dei media.
Io sono alla mia prima esperienza di madre , ma ho gli stessi principi di Barbara . Spero di essere così brava nel portare avanti tutti gli ambiti della mia vita. Sono molto sicura che essere rispettosi dell’ambiente, di una vita più naturale possibile e con meno interferenze artificiose possibile sia veramente la strada migliore sia nel breve che nel lungo periodo . Purtroppo ancora oggi se sostieni e porti avanti queste convinzioni senti spesso commenti pronti a ridicolizzarti e e farti sembrare un alieno, anche dalle persone a te più vicine e questo non aiuta, soprattutto una neo mamma 😳 .
Io non mi lascio influenzare sopratutto se si tratta del benessere del mio cucciolo e sicuramente non mi fiderò cecamente di quello che mi dice questo o quello solo perchè magari il “mercato” o la medicalizzazione della maternità e del periodo di sviluppo di un bambino è diventata così massiccia. Ho intenzione di sviluppare un rapporto profondo con la mia creatura tale che mi permetta di sapere da me cosa è giusto per lui e quando ha bisogno di interventi esterni, che siano oggetti, giochi, o che siano vitamine e sostanze che ad ogni moda vogliono fare assumere.
Tono polemico 🙄 , lo so ma ultimamente ne sto sentendo così tante. Devo ancora partorire e già dovrei riempire mio figlio di sostanze che non so se gli servano davvero e non conosco i loro effetti. 😐 Duddi. Ma vedremo.
Intanto dico, e sono sicura che I BIMBI NASCONO ECO,
Baci a tutte e tutti