Stirare meno di 40 minuti la settimana

Pubblicato il 1 Novembre 2012 da • Ultima revisione: 7 Agosto 2014

stirare meno di 40 minuti alla settimana

Come ho detto qualche giorno fa: io ho smesso completamente di stirare. Non che adesso io me ne voglia fare un vanto, eh, ma se devo togliere del tempo a qualcosa, durante la giornata, mi fa meno fatica toglierlo al ferro da stiro che al sonno, per dire.

Ho fatto un test sulla mia sciatteria, per capire se potevo proseguire imperterrita, o dovevo darmi una regolata. Mia mamma non credeva che io non stirassi niente, quindi le ho mostrato i vestiti che indossavo, che erano tutti rigorosamente NON stirati: una t-shirt in cotone con stampa, un paio di jeans grigi, un cardigan leggero. Idem per la bambina, che indossava pantaloni della tuta, maglietta di cotone a maniche lunghe con stampa, felpa.

Ho superato il test: addosso, i vestiti sembrano stirati. Ma non lo sono.
Questo perché adotto alcuni semplici accorgimenti, che mi permettono di non stirare proprio mai e mai, nemmeno per caso. In questo caso, quindi, potete arrivare al punto zero come me, e quindi fregarvene altamente del ferro da stiro, che potrete utilizzare come ferma porta; oppure potrete stirare molto ma molto meno, e quindi con meno fatica, usando dei piccoli accorgimenti.

Intanto ecco perché secondo me NON è necessario stirare:
– perché è faticoso e anche noioso;
– perché si consuma energia;
– perché si rovinano i tessuti dei vestiti, che spesso si consumano o si sgualciscono.

Stirare è dunque anti economico, nella mia filosofia di vita, perché consuma il mio tempo, la mia fatica, i miei vestiti e anche l’energia di casa.

Lo so che voi non ci credete e pensate che NON stirare equivalga ad andare in giro sciatti e mal vestiti. Purtroppo non ho modo di provarvi il contrario, a meno che non ci frequentiate abitualmente e vediate con i vostri occhi che tutto sommato siamo sempre puliti e in ordine, pur non essendo mai eleganti, e ci cambiamo gli abiti ogni giorno.

Noi infatti non indossiamo mai un vestito per più di un giorno di seguito: i vestiti di Dafne vengono messi a lavare ogni giorno, perché sono sempre sporchi o macchiati; i nostri vestiti vengono invece appesi a prendere aria su una stampella messa in camera, e vengono riutilizzati al massimo tre giorni, ma quasi mai di fila. Questo anche per evitare di sgualcirli troppo, o di renderli impresentabili… o di essere vestiti sempre allo stesso modo.

I quattro punti fondamentali per non stirare

Nella mia filosofia di casalinga ai minimi termini, ho individuato quattro punti che mi permettono di non stirare mai.
L’unica eccezione è rappresentata da quei capi difficili (per esempio le camicie) che richiedono per forza di essere stirati. Io ho risolto scegliendo di non comprare camicie, ma se voi siete obbligate per il vostro lavoro, o per il lavoro del marito, potete allora accontentarvi di stirare 40 minuti a settimana.

Il mio aiuto finale è rappresentato da mia suocera, che sfrutto biecamente per stirare una volta ogni sei mesi (circa), o quando ci vediamo. Per esempio: se programmo un viaggio a Torino, in valigia metto solo le polo da stirare, le più stropicciate. Le faccio stirare da lei, e per i prossimi 4-5 lavaggi le polo restano comunque in forma, e non occorre più stirarle. Malefico, vero?

Comprare i vestiti giusti

La base di tutto è acquistare i vestiti giusti. Io compro solo vestiti in cotone 100%, o con una bassissima percentuale di poliestere o altre fibre sintetiche (ad eccezione per esempio dell’elastan, che si stira da solo). Innanzi tutto sono più ecologici, soprattutto perché spesso il cotone 100% si trova anche nella versione bio. Inoltre: resistono più a lungo, non puzzano, non si spiegazzano eccessivamente, e ovviamente fanno meglio alla pelle.

Quando acquistate un capo di vestiario, dunque, guardate per prima l’etichetta: il tessuto in cotone 100%, la possibilità di lavarlo in lavatrice e almeno a 40 gradi, la possibilità o meno di metterlo in asciugatrice.

Io ho smesso di comprare il poliestere e le fibre sintetiche: se non asciugano bene iniziano subito a puzzare, provocano allergie, fanno sudare molto, non sono ecologici. Il cotone inoltre costa poco,  è versatile, si trova in diversi spessori, e quindi si può usare anche in inverno, abbinato alla lana vera, che ha come punto debole la necessità di essere lavata a mano, ma come punto di forza di non dover essere stirata.

Usare bene la lavatrice

Bisogna imparare a lavare bene i vestiti, per non sciuparli, e per non sgualcirli. Come dicevo pochi giorni fa, a meno che non lavoriate in un’officina meccanica, raramente avrete bisogno di lavare i vestiti a una temperatura superiore ai 30-40 gradi. Lavare ad alte temperature: crea uno spreco di energia, consuma i tessuti e li rovina, stropiccia le fibre.
Io, ad esempio, lavo quasi tutto a 30 gradi, con lavaggio rapido ecologico.

Cercate di usare anche meno detersivi e ammorbidenti, o di usarli ecologici e di buona qualità. Io non mi sono spinta all’ecologico 100% perché i prodotti di quel tipo costano molto, anche se basta davvero un tappino di detersivo per fare una lavatrice intera. Io scelto il detersivo più ecologico a marchio del supermercato, oppure Winnies, che è biodegradabile al 100% ed ha un profumo delicato e gradevole. Ne uso pochissimo: un tappino è più che sufficiente a lavare una lavatrice a pieno carico. Non uso l’ammorbidente: al suo posto una volta usavo l’aceto bianco, che mi faceva anche da anti calcare. Oggi non uso nemmeno quello.
Uso invece molto bicarbonato in polvere, che sbianca e igienizza, e lascia i vestiti profumati e toglie le macchie e gli odori in modo naturale.  E poi c’è anche il sapone per i piatti, che serve a pretattare le macchie, e che ci aiuta a non sprecare detersivo inutilmente.

In questo caso i vestiti si appesantiscono di meno, sono più freschi, le fibre sono pulite e il vestito non resta impregnato di sostanze chimiche che poi restano a contatto con la pelle.

Stendere e asciugare bene i vestiti

I vestiti vanno lasciati in lavatrice il meno possibile, sia per evitare che i tessuti restino stropicciati, sia per evitare la formazione di batteri o muffe: se laviamo a bassa temperatura, . L’ideale sarebbe poter stendere subito dopo la fine della lavatrice, e stendere in modo accurato.

Prima cosa: sbatterli un paio di volte per distendere le fibre. i vestiti vano sbattuti, sempre. Prima di indossarli, prima di piegarli, prima di stenderli… sempre. Una bella sbattuta e le fibre si distendono.

I pantaloni vanno stesi possibilmente dalla vita, tenendola aperta con 4 mollette. In questo modo restano ben distesi e la gamba resta dritta, senza stropicciarsi. Inoltre si maschera il segno della molletta, che così resta invisibile.

Le maglie vanno appese direttamente alle loro grucce. Se non potete appendere le grucce al balcone, basta che utilizziate uno stand appendiabiti, o uno di quegli stendini da bagno. Appendete le magliette con garbo, raddrizzando i polsi, i colletti e le spalle, e il tessuto si stirerà grazie al suo stesso peso da bagnato.

Le lenzuola andrebbero stese direttamente per il lungo, oppure messe in asciugatrice.

Se avete l’asciugatrice, potete utilizzarla per: magliette di cotone e biancheria intima, asciugamani, lenzuola, strofinacci, fazzoletti, tovaglie. In questo caso, un piccolo ‘trucchetto’: non buttate i vestiti in asciugatrice appallottolati, ma tirandoli fuori dalla lavatrice sbatteteli per bene prima, poi metteteli in asciugatrice piegati almeno in quattro. In questo modo si asciugano prima e si stropicciano di meno. Ergo, avete meno da stirare.

Asciugamani, lenzuola, strofinacci, fazzoletti e biancheria intima quindi non avranno più bisogno di essere stirati. Tirateli subito fuori dall’asciugatrice, sbatteteli bene, piegateli e metteteli subito a posto.

Utilizzare il ferro da stiro per un ritocco finale

Se nonostante questi accorgimenti non volete proprio rinunciare a stirare almeno le cose da lavoro, o almeno le cose essenziali, allora basta un altro ‘trucchetto’: piegate le magliette, le lenzuola, gli strofinacci e gli asciugamani e le tovaglie già nel modo in cui li volete riporre nel cassetto, e ripassateli con il ferro soltanto nella parte superiore, lasciandoli, appunto, piegati. In questo modo, senza fatica, li avrete già stirati tutti senza accorgervene.

Potete fare una vera e propria catena di montaggio: mettete sul letto tutti i vestiti già piegati, dopo averli sbattuti, stirandoli bene con le mani. A quel punto prendeteli uno a uno, stirateli sul davanti con un colpo di ferro di un minuto, e metteteli nel loro cassetto.

Spostate la vostra energia solo sulle camicie, o sui colletti delle polo, o sui pantaloni da uomo: stirate solo quelli, e solo nei punti giusti, ma senza insistere troppo. Il ferro va regolato al giusto calore, e in base al tessuto: altrimenti i tessuti si assottigliano e scoloriscono col tempo.

Le polo di Nestore, ad esempio? Le asciugo stendendole sulle grucce, e stiro soltanto il colletto. Sono perfette, e nessuno se ne accorge. Con le camicie potete fare quasi la stessa cosa: se le stendete bene, per il dritto, e con le spalle perfettamente posizionate sulla gruccia, poi non vi serviranno più di tre minuti a camicia. E se vi siete date come tempo massimo i famosi 40 minuti del post, potete stirare anche più di dieci camicie alla volta.

Vi ho convinte o no?



Commenti

39 Commenti per “Stirare meno di 40 minuti la settimana”
  1. Con me sfondi una porta aperta……IO NON STIRO MAI !!! Adesso mia figlia di 11 anni non so come e perché ha iniziato lei a stirare per gioco, dice che si diverte che le piace !!! 😆

  2. Moky

    Anch’io stiro il meno possibile, ma il tuo metodo è più perfezionato…buoni consigli, grazie

  3. Chiara

    va bene non stirare ma se poi usi l’asciugatrice fibre e consumi non ne escono proprio vincenti… 🙁

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Uso l’asciugatrice per lenzuola, asciugamani e biancheria intima: spendo meno adesso che prima, quando stendevo davanti ai termosifoni e dovevo tenere il riscaldamento più alto, e spesso rilavare anche due volte i vestiti perché, non asciugando bene, puzzavano.
      Sulla mia bolletta ho risparmiato molto.

  4. Io non ho mai stirato lenzuola, asciugamani e biancheria intima, lo trovo veramente inutile. Per le polo e magliette devo provare il tuo metodo della cruccia. Dovremmo convincerci tutti che stirare tutto non è necessario!!! ciao

  5. Io seguo praticamente la tua filosofia, proprio tutta ,della serie ieri ho detto a mia suocera che le porto la roba estiva da stirare!!!Io odio stirare! Poi aimè spesso nn riesco a stendere come vorrei e le cose si stropicciano, ma le tute di ale nn le stiro manco per niente per dire…!
    Io penso che stirare sia tempo buttato! :argh:

  6. Annalisa

    a me piace stirare,uso anch’io il metodo chi stende bene è a metà dell’opera. Per magliette e camicie uso da sempre il metodo delle grucce, e anche certi pantaloni li sistemo sulle grucce che ti danno quando li compro; così stirare diventa uno spasso.

  7. 🙄 è che a me proprio non piace stirare buhhhh
    però già un po’ di consigli mi saranno utili per cercare di non passarci troppo tempo

    Grazie anche da una non mamma (che legge sempre però 😉 )
    Silvia

  8. E dopo questi utilissimi consigli…lasciar stirare il marito è il top che si possa raggiungere…io modestamente l’ho fatto! :mrgreen: :mrgreen: Del resto l’ha detto lui che stira molto meglio e velocemente di me…e chi sono io per contraddirlo???? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

  9. mi trovi completamente d’accordo su tutto, tranne che sui 40 minuti alla settimana… io stiro molto meno!

    E solo per capi particolari e per le camicie che mio marito necessariamente usa per lavoro. Ultimamente ho scoperto le camicie che non si stirano, fantastiche, basta asciugarle su un attaccapanni, dare un tocco di ferro da stiro se necessario e in meno di 5 minuti sono perfette.

    Niente mi convincerà mai che il tempo usato per stirare è speso bene. Per me è assolutamente tempo perso 😀 .

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Ti stimo. Ma parlaci meglio anche delle camicie che non si stirano, che qui si fa la rivoluzione.

      • aspirantemamma

        Confermo, esistono. Mio marito ne prese una anni fa credo alla Upim, tessuto “no stiro” e in effetti restava perfetta. Unico neo, ci sudava parecchio, non so se a causa della composizione del tessuto.

      • Sì, le camicie che non si stirano esistono e lottano insieme a noi.
        Credo che ce ne siano di diverse marche e immagino che il no-stiro dipenda da qualche trattamento che subisce il tessuto in fase di produzione (ma spero non nocivo… chissà).
        Quelle di mio marito sono di cotone, cerco sempre di tirarle fuori dalla lavatrice subito a fine lavaggio. Io le centrifugo, immagino che eliminando la centrifuga vengano anche meglio. Poi le appendo per l’asciugatura e do giusto una stiratina da 5 minuti per “perfezionarle”. Per me sono state una rivelazione. Se ne usasse 5 alla settimana impiegherei giusto 25 minuti, forse meno 😉

      • Ma consigli su dove trovare il rivoluzionario tessuto no-stiro ne avete? Coraggio ragazze!!!!!!!!

  10. aspirantemamma

    No basta, bisogna che usi questo metodo anche io….mia madre – famosa stiratrice di mutande e calzini – mi ha attaccato questa malattia (per l’amor di Dio, ovviamente nons tiro biancheria, lenzuola, asciugamani ecc) ma devo guarire! devo impegnarmi di più sulla stenditura efficiente…

  11. Barbara

    Ciao, a tutte… le camicie “facile stiro” ormai si trovano dovunque: Conbipel, Zara, Oviesse, etc. sono riuscita a trovarle anche da H&M ad euro 9,95; ovviamente non aspettatevi la qualità di camicie di sartoria, ma se come me avete un marito che, sì lavora in ufficio e non in miniera, ma è un maschio con la M maiuscola queste camicie e il loro prezzo per una/due stagioni vanno benissimo per il ns. portafoglio.
    Buona giornata a tutte

  12. sere

    ciao.
    guarda, io sarei anke convintissima nè, ma noi 3, io marito e bambino, abbiamo camicie. ma non è quello il problema, il problema è ke la mia lavatrice, importata dall’inghilterra da mio marito almeno 12 anni fa, non ha l’opzione “senza centrifuga” e anke la centrifuga “gentile” in realtà non lo è affatto e stropiccia tutto! inoltre io non mi aiuto perchè sono pigra e lascio li i vestiti settimane, contribuendo così allo stropicciamento; ho pigne e pigne di roba da stirare e nessun vestito buono da mettere o da far mettere al maritino che, poverello, non si lamenta neppure. … sono senza speranza… 🙁
    vado a mangiare… e poi a stirare… 🙁
    ciao.

  13. Io odio stirare, lo faccio una volta alla settimana e stiro di più in estate perchè ci sono tante magliette, proverò il tuo sistema per stenderle. E poi stiro le camice per il resto riduco molto, non stiro biancheria, ne asciugamani, ne tute e neanche i jeans…ora il cesto è pieno ma rimando a domani. 😀

  14. Se mi hai convinto? Fino a 5 minuti fa mi vantavo di stirare solo le cose necessarie ma ora mi rendo conto che forse posso migliorare 😉
    Noi siamo in 5 ed abbiamo 3 figli. Probabilmente il mio problema è che sovraccarico un po’ troppo la lavatrice, oltre al fatto di non avere ancora un’asciugatrice. Ad esempio i pantaloni, anche i jeans più spessi, non quelli estivi, escono molto sgualciti e anche sbattendoli e stendendoli bene (dalle mie parti si dice “Buona stesura, mezza stiratura” 8) ) non ottengo mai un risultato soddisfacente. Anche le t-shirt hanno quasi sempre bisogno di essere stirate altrimenti risultano proprio brutte. Prima usavo un detersivo in polvere economico ma mi sono resa conto che i tessuti restavano ingrigiti anche dopo il lavaggio (30°-40°) così ultimamente sono passata ad uno di marca che, oltre a lavare meglio, ha anche un buon profumo. Tu invece quanto bicarbonato utilizzi per un carico di 5Kg?

  15. maemipi

    Ciao!
    Io non stiro MAI! Detesto stirare, perchè è tempo sprecato, energia sprecata ed è una palla tremenda! :mrgreen:
    Stiro solo le camicie di mio marito, che, stellina, usa la stessa per due giorni consecutivi e po la cambia, per non caricare il cesto della biancheria sporca…
    Per tutto il resto ci sono le grucce (anche per le camicie…che stiro meglio poi) e la mia lavasciuga, che mi ha risolto la vita casalinga! Basta stendini per casa in inverno…con la puzza di umidità che non sopportavo più!
    Buona giornata!

  16. ho trovato questo post di un blog dove si parla di come stirare faccia anche male al portafoglio e all’ambiente….oltre che a noi !! Ciao e buona giornata
    http://blog.lecobottega.it/2012/10/18/stirare-fa-male-a-noi-al-portafoglio-e-allambiente/

  17. Paola

    Mammafelice!
    Credevo di essere una veterana conoscitrice dell’asciugatrice, ma devo dire che quella di infilare i capi piegati in quattro mi mancava! Lenzuola e copripiumini li metti piegati anche quelli?
    Io dopo almeno 20 anni di utilizzo, per motivi di risparmio energetico faccio per lo più così: stendo fuori se il tempo lo permette e poi finisco l’asciugatura a macchina. Stirare? Direi una volta al mese, rimangono solo le cose del marito… ma voglio provare il metodo dell’appendere!
    I tessuti non stiro: da anni ordiniamo le camicie del marito sul sito Landsend.com, dove si richiede anche la misura della manica oltre che del collo. Non trovo che abbiano un prezzo eccessivo, stanno dai 39 dollari ai 59 e se qualcosa non va si possono rimandare indietro e riavere i $ (persino col monogramma già fatto..). Il no-iron, tra l’altro, è di puro cotone.
    Saluti cari,
    Paola

  18. Klika

    WOW e allora non sono la sola!!! Da quando mi sono sposata non ho più stirato, lo detesto, non mi vien bene (classica la frase di mia madre dopo che mi convinceva a stirare qualcosa era : ma sicura che l’hai stirato ?!)
    Le camicie da ufficio che si possono usare anche un paio di volte se sotto la maglia intima ha la mezza manica (quelle no stiro mio marito le usa per il tempo libero) vanno dritte in lavanderia. Qualche giacca di tailleur idem. Per il resto, il mio ferro da stiro è chiuso nel suo armadio e viene tirato fuori una volta l’anno dalla mamma a-stirare-ci-vi-vuole-poco-stiro-anche-le-mutande se capita che mi aiuta a ritirare la biancheria stesa!

  19. Nicoletta

    Anche a me piace stirare, l’ho sempre presa come un’attività rilassante…lo so, tutti mi dicono che son matta! Comunque da quando ho una bambina e un altro in arrivo…beh non stiro più nemmeno io! Purtroppo mio marito usa le camicie per andare al lavoro e dunque una volta a settimana mi tocca! Lo vedo più come una delle cose che mi piaceva fare e che ho dovuto sacrificare che come una liberazione! Odio tutto il resto però: scegliere i panni per metterli in lavatrice, stenderli, aspettare che si asciughino (io uso il deumidificatore, ci mette un giorno e non consuma tantissimo), poi piegarli e metterli a posto….esiste un metodo per azzerare questi tempi?? Purtroppo mi sa di no, nemmeno con l’asciugatrice.
    Baci a tutte

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