Organizzazione del bucato
Pubblicato il 25 Ottobre 2012 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Ma qualcuna di voi riesce a stare dietro al bucato? Intendo: non siete sommerse nemmeno un po’ dai panni da lavare? Io ho come il sospetto che a casa mia esista un folletto del bucato, che riempie il cesto dei panni sporchi ogni notte, cosicché io non ne possa mai vedere il fondo. Ma, poi: esiste davvero il fondo del cesto della biancheria? O è solo una leggenda metropolitana, come quella degli unicorni o di quelle che mangiano tutto e non ingrassano mai?
Inizialmente ho ‘affrontato’ il problema comprando un secondo cesto della biancheria. Dopo aver sfondato il primo sotto il peso della mia disorganizzazione, ho suddiviso il bucato in due cesti: uno in bagno, per la biancheria intima, gli asciugamani e i vestiti di Dafne. Uno in camera nostra con i miei vestiti delicati e le polo di Nestore.
Avevo anche provato a insegnare a Dafne a gestire il suo cesto del bucato comprando un contenitore fucsia da tenere in camera sua. Però dopo aver trovato i suoi vestiti sparsi per la stanza, addosso ai bambolotti, o aver trovato i calzini trasformati in ‘sughi’ per la pasta giocattolo, dentro le pentoline della sua cucina… ho capito che i tempi non erano maturi.
Poi ho comprato l’asciugatrice, e almeno ad oggi abbiamo sempre le mutande pulite nel cassetto (beh, quasi: diciamo che le prendiamo direttamente dal cestello dell’asciugatrice). Inutile che vi dica quanto è comoda, no?
Soprattutto nella nostra situazione, di cui faccio presto il quadro:
– Nestore non vuole che si facciano lavatrici se non siamo in casa, ergo: posso fare una lavatrice la sera, e poi scatenare l’inferno nel weekend. Ma se disgraziatamente facciamo vita sociale, nel weekend si accumula una quantità inverosimile di roba, che non asciuga più. Quando non sono in casa, posso soltanto azionare l’asciugatrice.
– Non abbiamo l’uso del balcone, o meglio: in estate il sole è a picco, in inverno è l’occhio del ciclone in cui si formano correnti ascensionali di forte intensità. Insomma: sto balcone non serve a niente, e infatti è solo un ritrovo per piccioni.
– Non abbiamo il posto per stendere in casa, a parte lo stendino fisso davanti alla porta di ingresso e lo stendino che soggiorna in camera nostra. Questo significa che c’è sempre uno stendino da qualche parte, e se venite a cena potrebbe essere seduto proprio accanto a voi.
– Abbiamo il problema delle muffe: non avendo due arie, ma solo una, ed essendo particolarmente esposti a Nord, non possiamo lasciare vestiti umidi a lungo in casa, altrimenti si forma la muffa. E dopo averla debellata, l’ultima cosa che vorrei fare è quella di creare nuovamente le condizioni per la sua rinascita.
Molto obiettano che l’asciugatrice non è ecologica. Io non sono d’accordo.
Lasciando i panni ad asciugare sullo stendino, dovevo spesso rilavarli due volte perché non asciugavano bene, e iniziavano a puzzare. Questo mi costringeva a lavare le cose più volte.
Oggi invece con l’asciugatrice risparmio due volte: stendo le maglie in bagno, appoggiando le grucce sul bastone della doccia (di necessità, virtù…) e aziono l’asciugatrice con dentro gli asciugamani, o le lenzuola, o la biancheria, a porta chiusa: in questo modo asciugo con l’asciugatrice i panni meno delicati e più ingombranti, e asciugo con il suo calore i panni più delicati, accelerando il processo di asciugatura casalingo.
Ormai, insomma, le studio tutte.
Per facilitare poi l’organizzazione del bucato, divido i panni sempre per colore o per tessuto.
Maglie delicate mie e di Nestore, dal bianco al grigio, che vengono lavate tutte insieme ai cardigan o ai maglioncini, solo a 30 gradi lana e delicati, con lavaggio rapido.
Il resto dei vestiti, jeans e indumenti della bambina, vengono lavati col programma tessuti misti, sempre e solo a 30 gradi.
Biancheria e asciugamani vengono invece lavati col programma cotone 40 gradi, lavaggio rapido.
Insomma: i nostri vestiti non sono sporchi come quelli di chi lavora in fabbrica. Basta una passata per renderli freschi e puliti, e io non intendo scioglierli in lavatrice a 90 gradi, magari usando anche additivi o smacchiatori. Mi limito a usare il detersivo più ecologico che trovo (per esempio quello della Coop in polvere per i bianchi, oppure il detersivo liquido delicato della Winnies) e smacchio tutto con il bicarbonato.
Ora: non ho idea della scientificità della cosa. Io so solo che metto il bicarbonato insieme alla biancheria, e nonostante la bassa temperatura di lavaggio, la trovo smacchiata, bianca, brillante e morbida. Se ci sono macchie di cibo su tovaglie e vestiti, li pretratto invece con il sapone per i piatti: ne tengo un piccolo flacone sempre in bagno, e con quello faccio sparire tutte le macchie.
Ho le mie fissazioni: lavo il bucato suddividendolo per bene. Non lavo mai, ad esempio, le tovaglie e le mutande insieme. La cosa mi disgusta.
E non lavo mai i vestiti di Dafne con la nostra biancheria, o gli asciugamani con le tovaglie. Ogni cosa al suo posto, insomma.
Tuttavia, nonostante io mi senta molto organizzata, se perdo il ritmo sono fregata.
In questo momento ho disseminato in tutto il corridoio vari mucchietti di vestiti pronti per essere lavati: l’altra sera sono stata fuori casa per un corso, ed ho perso due turni. Peggio che finire in prigione col Monopoli.
Certo, è ovvio che io non consideri questo fatto tragicamente. C’è di peggio nella vita.
Certo però che questo ‘fallimento’ è sotto gli occhi di tutti: qualsiasi ospite che entri a casa nostra, e malauguratamente senta il bisogno di recarsi in bagno per espletare i suoi bisogni fisiologici, si siede sulla tazza con la faccia di fronte al cesto della biancheria.
E lo immagino lì, seduto mentre espleta, a guardare le nostre mutande sporche, e a farsi una sana opinione della nostra vita.
Voi che opinione avete delle vostre mutande, per esempio?
Collegheeee! E io che credevo di essere la sola disorganizzata cronica con stendini e pile di panni da stirare ovunque!
Per la massa di roba da bucato ho invece abbastanza risolto. Premetto che sono una fortunata con casa spaziosa e garage comunicante dove c’è la lavatrice e relativo spazio per cesto, così che se arrivano ospiti trovano almeno solo lo stendino con la roba pulita e un fresco odore di bucato risparmiandosi la vista e l’odore di quella sporca! 😆
Dopo anni di studio approfondito e prove varie ho capito che non era sufficiente un solo cesto o due, ad ogni lavaggio dovevo tirare fuori tutto e fare i mucchietti per terra, fare un bucato e rimettere nel cesto il resto. Cercavo quindi una soluzione con più cesti ma comuqnue in poco spazio. E grazie a S.Ikea ho risolto ogni problema: ho comprato il sistema componibile Antonius composto da una struttura impilabile e un totale di 8 cestelli grigliati (così non si formano muffe e cattivi odori). Ad ogni cestello ho messo un’etichetta (per facilitare il maritino a non sbagliare cestello ) così suddivido subito le varie tipologie di bucato e mi ritrovo i vari bucati già pronti da inserire in lavatrice.
Per i bimbi poi ho un cestino piccolo nella loro stanza, dove hanno imparato a mettere le cose sporche o dove le metto anche io quando gli controllo i vestiti, poi ogni 2/3 giorni lo porto in garage e divido nei cestelli Antonius.
Spesso salto anche io qualche turno di lavaggio, ma almeno è abbastanza capiente da contenere anche più lavatrici già pronte per essere fatte.
Spero non ci sia nessuno che lava le mutande con le tovaglie, bleah!!
Il mio cesto della biancheria è talmente pieno che o metto qualche lavatrice o devo comprarne un altro.
Per fortuna ho la LAVASCIUGA!!!Santa subito!! senza sarei sepolta dalla roba stesa !!!
A voi tutte che avete sritto: grazie di esistere!!!! pensavo di essere l’unica mamma che per andare in bagno a volte deve spostare con i piedi i mucchi di roba da lavare!!!
Io inoltre provengo da una famiglia con sei figli per cui immaginatevi il quantitativo di bucato che trasbordava dal cesto e invadeva l’antibagno. Il mio papà lo chiamava “il nulla che avanza” 😯 !
Il fondo del cesto della biancheria non esiste, l’unica che ci crede è mia mamma!
Detto questo io faccio partire la lavatrice anche quando non ci siamo (e le paranoie del marito le ho bloccate in due mosse: assicurazione casa che copre anche i danni di tubi rotti ecc.; frase tipo se non sei d’accordo stai tu a casa mentre è in funzione, noi – io e figlio – andiamo a fare una bella passeggiata); non divido in base all’uso, ma solo in base a colori (bianchi, colorati, scuri) e temperature (30 o 40 gradi) e faccio lavatrici solo quando le riempio; non cambio mio figlio alla prima macchia (a meno che non sia di cacca ehh); maglie di lana belle e pataloni più delicati e giacche in tintoria …. e odiatemi pure 3 ore di colf alla settimana per stirare le cose indispensabili e sistemare la nostra micro casetta.
Devo dire che così facendo il bucato non mi pesa: e dimenticavo stendiamo in due e ricordiamoci di giocare ogni tanto anche il jolly (il nostro caro marituccio).
ciao francesca
Tre ore ben spese. Io non ti odio, ti faccio un’ovazione!!
idem , se lavorassi la chiamerei ancora! io ho messo annunci vari, volevo barattare ore di aiuto compiti o babysiteraggio con una che mi stirasse ma nn mi ha calcolato nessuna 🙁
oh mamma mia hai toccato un nervo dolente….sono sempre indietro di 3 o 4 lavatrici…mi sa che corro a farne una ora che me lo hai ricordato! 😉
una domanda,ma l’asciugatrice non consuma tanta energia?io sapevo che faceva lievitare le bollette…cmq io le lavatrici le divido x colori (bianchi-neri-colorati) e la roba di lana o la lavo a mano o se è tanta ciclo delicati.
lavo tutto a 40° (troppo?? 😕 ) e gli asciugamani\lenzuoli\tovaglie a 60°…
le lavatrici le faccio nel weekend x risparmiare a meno che lui non abbia il calcetto..in quel caso lavo il prima possibile altrimenti dal borsone escono i panni da soli stile zombie!!
come fai a non stirare niente??io ci provo a stendere bene ma cmq qualcosa esce dalla lavatrice devastata dalle pieghe 🙁 e concordo con lo stendino in casa,sopratutto in qst mesi che i termosifoni sono ancora spenti..i panni non si asciugano mai maledetti 🙁
Noi non abbiamo visto un incremento dei consumi: teniamo il riscaldamento sempre abbastanza basso, per esempio, proprio perché adesso non mi servono più i termosifoni per asciugare i panni, e anche di bolletta elettrica non abbiamo notato nulla. Considera che magari ne faccio due alla settimana, quindi davvero poche.
Io faccio una lavatrice a sera cercando di farla partire per le 19.00 e appena finisce sfrutto l’asciugatrice. E nel week end con 4 letti a cui cambiare lenzuola faccio fare gli straordinari a tutte e due…
A me più che i panni da lavare corrono dietro i panni da stirare, ma sto cercando di porre rimedio anche a quello! Questa settimana sono riuscita a stirare una sola volta, ma nel cesto c’erano 12 camicie!!! Per quanto riguarda lo stendine il mio è fisso o in bagno o all’ingresso
Oggi, visto che il problema è moto sentito, ho programmato un post per raccontare il modo in cui io non stiro più.
I miei trucchetti per il bucato sono:
– fare tutti i giorni una lavatrice. Lo so sembra da pazzi, ma riesco a gestire meglio pochi panni per volta che due cesti strabordanti alla settimana. seguo l’esempio di Claudia de LA casa nella Prateria, e mi trovo bene. la mia lavatrice poi ha dei cicli rapidi anche per poco peso.
-salviette acchiappacolore, sono fantastiche!quelle del penny poi costano poco e vanno bene come quelle di marca
– DEumidificatore, d’inverno è la mia salvezza. stendo tutto in lavanderia, lo accendo ein mezza giornata è tutto asciutto! anche mia mamma l’ha preso e si trova bene.
– anche io stiro pochissimo! solo camice e polo, a volte do una passata alle lenzuola, perchè stirate prendono meno posto nel guardaroba.
…per la bolletta non mi preoccupo più, da quando abbiamo il fotovoltaico ho detto addio alle lavatrici notturne!
la mia lavatrice ha il programmato la programmo che parte la notte e la mattina la stendo (ho la fortuna di avere il posto) per il pomeriggio in genere é pronta, lavo sempre anche se piove perché ho il posto anche al coperto se salto un giorno é una tragedia!
Quasi sessanta commenti sulla biancheria sporca.. certo è un argomento scottante.
Ora invidiatemi.. ho la lavanderia!!!! E per ora tuuuutta la taverna per stendere… posso aprire le finestre anche.
Certo d’estate stendo all’aperto, ma almenoil problema degli stendini in giro l’ho risolto.
La mia lavatrice va spesso quando non ci sono. La mattina programmo la partenza dopo un tot di ore e quando rientro per pranzo dal lavoro stendo. Quasi tutto a 40°, gli scuri e qualche capo particolare a 30°, programma risparmio energetico. E divido bianchi, scuri, colorati e rossi (mutande rosa insegnano). E no, non divido biancheria e tovaglie..
Lavaggio 30 minuti non ce la faccio.. la roba dei miei figli E’ SPORCA. Quando non è sugo, è erba o terra, o latte e cacao.. Un cesto, lavaggi quando c’è abbastanza roba per una lavatrice. Ma TANTI alla settimana.
E stiro, quasi tutto… tranne la biancheria.
E non smetteresti di stirare? Mai e poi mai?
Solo se ci fosse qualcuno che stira per me!
Il problema è che Cri usa un sacco di camicie e quelle van stirate..
Mia cugina, quando le sue tre figlie erano piccole, vestiva loro e anche lei e il marito con vestiti dello stesso colore cosi’ alla sera faceva una lavatrice con i vestiti della giornata! Io la prendevo affettuosamente in giro per questa mania, ora che ho due figlie piccoline anch’io quando riesco la imito, mi si ammucchia meno roba… nonostante questo siamo comunque sommersi da vestiti e biancheria nel cesto, sugli stendini, e un po’ in giro per la casa…
Ciao Barbara! Seguo sempre i tuoi blog, complimenti per il tuo lavoro!
Noi col bucato ci facciamo palestra…stiamo sempre a trasportarlo qua e la…La lavatrice e lavasciuga stanno a pianterreno nel bagno grande di Nonna Speedy e ci sono 2 cesti della biancheria che sono amministrati con rigore dalla suddetta nonna…noi stiamo al primo piano con un cesto della biancheria in bagno (e fanno 3 ) in mansarda ci sono i due pargoli con un cesto della biancheria (il quarto!) i panni viaggiano verso il basso in comodi sacchi per la biancheria sporca che rotolano giù allegramente dalla scala a chiocciola..poi risalgono nei catini grandi fino in mansarda dove c’è un grande terrazzo coperto e 2 stendini…d’inverno nel laboratorio-ripostiglio c’è sempre uno stendino in agguato e i panni puliti vengono smistati sempre viaggiando su e giù dalla scala a chiocciola verso i rispettivi proprietari oppure stazionano al primo piano per essere stirati….capito perchè ci facciamo palestra col bucato??
Sono felice di non essere l’unica a essere sommersa dal bucato da lavare, stirare e rassettare. Io ho una lavasciuga, ma speso la biancheria esce umida e devo comunque stenderla per un po’(altrimenti odora di umido), poi stiro solo il minimo indispensabile e ripongo tutto negli armadi che straripano. Qualcuna di voi ha qualche consiglio sull’organizzazione degli armadi? Vi sarei grata per i vostri consigli.
Dopo averne provate tante con gli armadi, (scatole – ceste – simil scaffalature appese di vario materiale – buste normali – buste che si aspirano) l’unica cosa che mi ha davvero cambiato la vita è stato ridurre la quantità di vestiti.
Il mio consiglio quindi è: armati di coraggio e pazienza ed elimina il più possibile.
Io così ho il vantaggio di riuscire a riporre i vestiti lavati e stirati senza tenerli in giro (non li riponevo perchè non ci stavano se non spingendo forte)quindi più ordine in casa, trovo al volo quello che mi serve e anche qualcuno che non sono io è in grado di trovare i vestiti e questo è un particolare da non sottovalutare. L’altro giorno mia figlia 3 secondi prima di uscire ha pensato bene di rompere la lampo della felpa e mio marito è riuscito a trovarne subito una, del colore giusto, da sostituire…. non so da te ma a casa mia questo è un evento!!! (Per colpa mia eh! Prima la roba la riuscivo a trovare solo io tanta ce ne era!!!). In bocca al lupo. Paola
ciao a tutte il mio più grande problema è mio marito, non posso usare la lavatrice quando sono fuori casa, ho quando dormiamo, perchè ha paura di allagamenti e da un mese a questa parte mi ha vietato anche l’accensione dell’asciugatrice quando siamo fuori casa testuali parole del consorte “potrebbe esserci un corto circuito e potrebbe prendere fuoco” era serio quando lo diceva e così , visto che lavoro la lòavatrice e l’asciugatrice vanno solo se siamo in casa, sigh quindi per lo più sabato e domenica , si perchè se usciamo un’oretta per fare la spesa o anche solo mezz’ora per andare a prendere i pupi all’asilo si deve spegnere tutto “non si sa mai”.
Ciao
anche io ho appena acquistato l’asciugatrice, devo ancora installarla….
oggi mettendo un po’ in ordine ho guardato tutte le etichette dei panni e in tutte c’è il simbolo che vieta di usare l’asciugatrice 😯 … voi che fate? Li mettete lo stesso? Anche le maglie di cotone con le stampe?
ciao! anch’io ho questo problema e non so come comportarmi e a chi chiedere aiuto, in internet non trovo niente
Ciao a tutte,
devo dire che io non ho problemi nel fare il bucato, forse perché non ho tutte le restrizioni che hai tu, mi riferisco all’autrice del post.
E’ anche vero che non faccio molta vita sociale e durante la settimana sono quasi sempre a casa a parte il mercoledì sera che vado al cinema.
Di base faccio una lavatrice come minimo ogni giorno, anche di breve durata, tipo mezz’ora, lavaggio a metà carico. Ho una lavatrice a cui posso impostare l’orario per iniziare il lavaggio, e questo mi è molto comodo perché non rimane la biancheria tutto il giorno dentro che poi sa un po’ di muffa. La programmo sempre a 9 ore di ritardo. NON HO L’ASCIUGATRICE e non mi dispiace quasi per niente, perché intanto risparmio soldi di energia elettrica, e poi ho uno stendino sopra la vasca, di quelli che si montano sulla parete in alto, che mi è molto utile per stendere sia bucato della lavatrice e quello lavato a mano. Poi ho due stendini e un posto dove metterli lo trovo anche se la casa diventa una lavanderia, ovviamente non utilizzando il balcone d’inverno e ben poco anche d’estate, o almeno non la mattina quando il sole è a picco. (Dovrei comprare le tende da sole, questo sì, non solo per il bucato) Per quanto riguarda la muffa dovuta all’eccessiva umidità, anche io ne ho abbastanza durante il periodo invernale ma ho visto che tenendo una fessura aperta di una finestra la muffa non si sviluppa e si cambia anche l’aria. Per finire non ho tutti questi problemi a mischiare la biancheria nel lavaggio, se proprio ti “disgusta” usa il Napisan che disinfetta oppure più economico spruzzaci (spruzzino con acqua e alcool) un po’ di alcool sui capi che ritieni meno igienici e metti tutto in lavatrice. Distinguo solo i capi dal colore, i bianchi e quelli con i colori forti insieme e i colorati insieme, usando i fogli acchiappacolore. L’unica cosa che distinguo dei colorati sono quelli nuovi che rilasciano tanto colore, quelli li lavo da soli per un paio di lavaggi.
Ritengo che le soluzioni semplici siano le migliori!
ps una domanda: perché la lavatrice non puoi usarla se non sei in casa e l’asciugatrice invece sì? Mi pare alquanto strana questa cosa…
Buona giornata
Sonia
Amiche, io sono infermiera e con i turni di lavoro, facendo le notti e lavorando anche il sabato e la domenica, il bucato era diventato il mio incubo, in particolare da quando ho anche la bimba, che oggi ha tre anni e mezzo. Il mio problema è stato completamente risolto da quando ho conosciuto un’azienda di Treviso che produce una Asciugastiratrice, prodotto brevettato con caratteristiche uniche ed assolutamente introvabili nelle asciugatrici tradizionali. Beh, mi ha cambiato la vita… certo, ho deciso di spendere una cifra considerevole, ma mai me ne sono pentita, pensando sopratutto al tempo che ho recuperato per fare altro… non stiro più, in un’ora il bucato è asciutto e pronto da piegare e mettere in armadio, i capi escono morbidissimi ed igienizzati, non ho più polvere in casa perchè la macchina toglie dal bucato tutte le schifezze che trattiene, non uso + ammorbidenti e consumo un terzo del detersivo di prima! Ah, dimenticavo, la tecnologia rivoluzionaria di questo prodotto permette, oltre agli incredibili tempi di un ciclo (60 min. contro le 2-3 ore delle normali asciugatrici) di consumare quasi nulla, meno di 30 centesimi a ciclo… Pensate che la mia piccola è guarita da una dermatite atopica, ed anche la mia allergia agli acari è sparita da quando la uso. E la soddisfazione di aver portato in discarica gli stendini e non aver più il problema di stendere e dove stendere, la potete capire benissimo. Non porto più nulla neanche al lavasecco, piumini d’oca, giubbotti, trapunte, scarpe, lana, cashmere… si asciuga tutto senza alcun problema. E’ così bello aver riscoperto un bel film, una passeggiata, un libro, la possibilità di avere più tempo per mia figlia… se penso a quante giornate ho buttato via per sto cavolo di bucato, e sopratutto a quanta e quanta fatica ho fatto per un sacco di anni! Ora ho sì speso un pò di soldi (ma se penso che la miglior asciugatrice della Miele costa 2.600 euri, ed è una normale asciugatrice che impiega 2 ore e mezza per un ciclo… la mia dovrebbe costarne 6.000! Invece ho speso mooolto meno della Miele) ma ne sto risparmiando un sacco non usando più il ferro, l’ammorbidente, additivi, apretti, non portando nulla in lavanderia…. e sopratutto non faccio più fatica, ho la casa sempre in ordine e sopratutto un sacco di tempo in più! Se volete qualche informazione in più chiedetemi pure, perchè il prodotto non è in commercio e viene venduto direttamente dagli incaricati dell’azienda, perchè è un prodotto professionale destinato a durare 20 anni e che quindi viene gestito con molta professionalità, e vengono dati 5 anni di garanzia totale!!
Io non ne potrei più fare a meno Ciao a tutte
Spero di non sbagliare campo dove scrivere. Cmq volevo chiedere di che marca è, o come si chiama l’azienda che fa quell’asciugatrice che diceva Rosanna; e un’altra domanda gli indumenti, felpe,pantaloni, o quello che siano col simbolo da non asciugare in asciugatrice, come diavolo li asciugate voi; visto che lasciandoli li, stesi ci vogliono 2/4 giorni e sanno da umidità poi lo stesso.
Mi piacerebbe tanto fare l’esperienza di Rosanna!!!!
Se possibile desidero conoscere la marca o il nome dell’azienda che produce l ‘asciugatrice acquistata da Rosanna.
grazie
Che meraviglia!!! io sono di treviso ma come si chiama questa ditta e quanti soldoni l’hai pagata?? Grazieeee