Mi si sono rotte le acque?
Pubblicato il 8 Ottobre 2012 da Linda • Ultima revisione: 5 Settembre 2014
Il sacco e il liquido amniotico contengono e proteggono il feto durante tutta la gravidanza. Nella maggior parte dei casi le membrane si rompono a travaglio iniziato, altre volte vengono rotte dall’ostetrica poco prima del parto, ma capita che la rottura delle acque sia il segnale che il travaglio sta per cominciare.
Poiché nelle membrane non c’è alcuna terminazione nervosa, la rottura non provoca alcun dolore o fastidio.
Generalmente alla rottura delle membrane corrisponde un’abbondante e inconfondibile perdita di liquido, tuttavia, a seconda di come si rompe il sacco, è possibile che le perdite di liquido amniotico possano essere inizialmente scambiate con normali perdite.
Per appurare se si tratta effettivamente di liquido amniotico basta controllare quanto spesso occorre cambiarsi (in caso di rottura del sacco le perdite sono più consistenti di un normale flusso mestruale), inoltre l’odore del liquido amniotico è molto diverso da quello di urina.
In caso di rottura delle acque occorre sempre andare in ospedale per farsi visitare da un ginecologo e assicurarsi attraverso un tracciato che il bambino sia in buone condizioni.
Tuttavia non in tutti i casi è necessario recarsi in ospedale con la stessa urgenza: se le acque sono chiare e limpide potete farvi una doccia, prepararvi con calma e poi andare in ospedale; invece se le acque sono tinte, cioè hanno una colorazione verdastra, dovete recarvi immediatamente in ospedale perché questo potrebbe essere segnale di sofferenza fetale.
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