Reportage ActionAid Brasile
Pubblicato il 25 Settembre 2012 da Mamma Felice
Come ho anticipato ieri sera, in questi giorni stiamo ‘documentando’ il viaggio in Brasile di Alessandra, operatrice di ActionAid che è partita alla volta di Pernambuco, dove abita anche Dionisio, il bimbo che sosteniamo a distanza con Mammafelice.
Blogmamma ha raccolto alcune domande a cui Alessandra ha risposto:
I dettagli del viaggio:
Partirò da Milano Lunedì 24 Settembre, praticamente all’alba. Dopo uno scalo all’aeroporto di Parigi volerò verso Rio De Janeiro. Da lì dopo circa 12 ore di volo e altre 5 in aeroporto prenderò il volo interno per Recife, in Pernambuco. Dalla mattina seguente, insieme ai colleghi di AA Brasile andrò per 3 giorni in visita ad alcuni progetti nelle aree rurali, macinando diverse ore di auto su strade probabilmente sterrate. Dal 28 sSttembre al 3 Ottobre sarò invece a Rio per una serie di riunioni coi colleghi e per andare a vedere dei progetti urbani, in particolare a Marè, una delle favelas di Rio de Janeiro.
Perché il Brasile?
Il Brasile è uno degli oltre 40 Paesi con cui lavoriamo. Qui la povertà ha un volto diverso da altre realtà e convive con la ricchezza e quello che viene comunemente definito “progresso”. I contrasti sono quindi enormi. In più si tratta di un Paese che vedrà prossimamente grandi eventi a livello mondiale (Campionati di calcio e olimpiadi ) che avranno sicuramente una forte ripercussione sulla popolazione.
Perché scegliete spesso di lavorare con le mamme, o finanziare progetti femminili?
Il lavoro con le donne, in Brasile come negli altri Paesi, è fondamentale perché sono il motore e la forza delle comunità in cui vivono. Accade perché le donne sono madri, mogli, agricoltrici e piccole imprenditrici, e spesso vivono in prima persona la discriminazione e la mancanza di diritti. Da qui il nostro lavoro per metterle al centro del cambiamento per sé e per la collettività.
Visiterò due Partner locali che lavorano proprio insieme alle donne (Il Centro delle Donne da Cabo che si occupa principalmente di violenza e sensibilizzazione, agricoltura e produzione di piccolo artigianato e quello delle Donne del Nordest che affrontano l’uguaglianza di genere e razza e piccole attività imprenditoriali).