Impressionismo e bambini

Pubblicato il 21 Settembre 2012 da • Ultima revisione: 7 Agosto 2014

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Di pittura abbiamo parlato già diverse volte, ma quest’anno (scolastico) mi sono ripromessa di parlarne molto di più, e di ripercorrere le tracce dei pittori che ho amato di più nella vita, ma senza un ordine cronologico rigoroso: come dicevo tempo fa, voglio parlare per immagini, giocare, scoprire con mia figlia i dipinti più suggestivi, senza per forza insegnarle qualcosa che avrà tempo per memorizzare a scuola.

E dunque oggi ho pensato all’impressionismo, che è un tipo di corrente pittorica che ai bambini piace di sicuro, e che possono anche riprodurre con dei piccoli lavoretti facili facili, come il nostro: invece delle pennellate singole, noi abbiamo usato il puriball per dipingere su carta, e per ottenere un effetto simil impressionista.

L’impressionismo nasce a Parigi intorno al 1860, sotto la scia di Romanticismo e del Realismo, che avevano già rotto con la tradizione classica della pittura. La sua nascita ‘ufficiale’ fu nel 1863, quando Napoleone III inaugurò il Salon des Refusés, per ospitare quelle opere escluse dal Salon ufficiale di Parigi. A questa mostra parteciparono artisti come Édouard Manet con il suo Le Déjeuner sur l’herbe, il celebre dipinto che raffigura un picnic con una donna nuda in compagnia di uomini vestiti, che ai tempi fu considerato scandaloso e immorale. Peccato che appena due anni dopo lo stesso Manet dipinse Olympia, dando un altro colpo netto all’opinione pubblica del tempo. 😉

Un altro importante riferimento dei primi movimenti impressionisti fu Camille Corot, che introdusse la raffigurazione del paesaggio invece della pittura con soggetti sacri, allontanandosi dalle convenzioni dell’epoca. Una delle novità degli impressionismi era infatti il soggetto stesso del dipinto: paesaggio, natura, tempo, spazio, scorrere delle ore.

Gli impressionisti dipingevano all’aperto, portandosi dietro un piccolo cavalletto da campagna e i primi tubetti di colore ad olio, fino ad allora mai prodotti. Dipingevano con rapide pennellate che permettevano di completare l’opera in poche ore, offrendo appunto una ‘impressione’ di paesaggio. Il nome ‘impressionismo’ venne affibbiato proprio a un dipinto di Monet (Impression, soleil levant) da Louis Le Roy, critico d’arte, che definì in modo negativo questo stile pittorico, per indicarne il senso di incompletezza e di incompiuto delle pennellate. Senza sapere che questo, poi, sarebbe stato proprio il simbolo degli impressionisti. Gli impressionisti infatti dipingono in modo incompleto, con rapide pennellate e una miscela di colori complementari che evidenziano luci ed ombre, e rappresentano la natura anche con colori insoliti (gli alberi blu, ad esempio).

Importanti pittori impressionisti furono:
– Claude Monet, celebre per le sue Ninfee;
– Edgar Degas, celebre per i dipinti delle ballerine;
– Pierre-Auguste Renoir, celebre per La colazione dei canottieri;
E poi: Paul Cézanne, Alfred Sisley, Camille Pissarro, Felix Bracquemond, Jean-Baptiste Guillaumin, Berthe Morisot e Mary Cassatt.

La teoria del colore impressionista verrà poi esasperata e trasformata da Georges-Pierre Seurat, con il suo puntinismo (pointillisme), in cui i colori non saranno più mescolati, ma trasformati in punti di un singolo colore. Mentre Paul Cézanne detterà le premesse del Cubismo e Vincent Van Gogh le basi dell’Espressionismo.

Per approfondimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Impressionismo

Indice dell'articolo

Impressionismo e bambini

Per realizzare un dipinto ‘impressionista’ con i bambini, possiamo proporre un semplice lavoretto. Basta utilizzare un quadratino di pluriball (quella plastica da imballo con le bolle d’aria), per creare appunto l’effetto della pennellata incompiuta e del colore non spalmato o mescolato, ma pennellato in modo rapido.

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Prendiamo un contenitore per versare i colori a tempera, e un quadratino di pluriball. Scegliamo il soggetto del dipinto. Noi abbiamo scelto le Ninfee di Monet, che sono assai celebri e sono state coniugate in tutte le salse. Mettiamo i colori in zone separate, perché non devono essere mescolati, ma distribuiti separatamente.

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Con il pluriball preleviamo una buona quantità di colore e premiamolo sul foglio, picchiettando senza un preciso ordine, e facendo in modo che la pressione sia ogni volta diversa: a volte lasceremo meno colore, a volte ne lasceremo una bella quantità.

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Continuiamo in questo modo su tutta la superficie del foglio, e lasciamo asciugare. Proviamo ad utilizzare anche colori che sembrano non essere parte del disegno, come il rosa o il marrone! Questo è vero impressionismo! 😉

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Ora passiamo ai fiori di ninfea. Con il cartoncino colorato creiamo una base verde e dei petali di colori differenti, e buchiamoli con un punteruolo, al centro.

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Poi prendiamo un ferma campione e ‘pinziamo’ foglie e fiori insieme, arrotolandone leggermente i bordi, per evitare che restino appiattiti.

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Infine disponiamo i fiori su un lato del foglio che abbiamo dipinto, bucando il cartoncino e facendovi passare la punta del ferma campione, che poi andrà chiuso sotto il foglio.



Commenti

16 Commenti per “Impressionismo e bambini”
  1. wow! :mrgreen:
    io ho conosciuto un sacco di impressionisti!

  2. Che spettacolo! Posso condividerlo sul mio gruppo di facebook?

  3. “impressionante” veramente!!!! Molto molto bella l’idea…le ninfee in 3d ci stanno proprio bene!

  4. Eli

    posso farti una domanda stupida?
    ma con tutti questi lavori che fate tu e Dafne, poi dove li mettete hai un’altra casa per i lavori?
    mi urgono idee di spazio, noi in casa non ci stiamo più 😳
    Eli

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

      immagine livello
      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Ottima domanda! ahhaaaa
      La maggior parte li regalo: chi vuole può mandarmi il suo indirizzo su info@mammafelice.it, e io ogni tanto a sorpresa, molto random, spedisco qualche pacchettino 😉
      Per il resto, conservo solo i migliori, o quelli che si possono appendere in ufficio, e gli altri finisco per riciclarli, smontarli, o anche gettarli via…

  5. Bellissimo e pieno di creativita’ . Complimenti!!!!
    Io adoro gli impressionisti , almeno tre volte sono stata a Parigi al museo di per vedere le loro opere!!!!

  6. Adoro gli impressionisti ma adoro ancor di più sperimentare la pittura con le mie figlie. Non ho idea se hai mai letto i miei post ma ne parlo spesso. Ultimamente, dopo aver visto la mostra a Roma, in casa c’è una Mirò mania.

  7. Fantastica, come sempre! Domani mi butto a comprare tutto l’occorrente e via alla fantasia “impressionista”! 😀

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