Libro delle vacanze: G come Goccia
Pubblicato il 22 Agosto 2012 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
In questa caldissima estate, una delle nostre principali attività creative ha riguardato giochi d’acqua. Nella calura dell’ufficio e di questa estate lunghissima, abbiamo almeno provato a sperimentare giochi che rinfrescassero un po’ il corpo e la mente insieme.
Tra l’altro, se vogliamo dare anche una valenza educativa a questa attività, sappiate che questa pittura a gocce si può inserire nelle attività di motricità fine della Montessori, visto che viene realizzata con l’uso di un contagocce di vetro (almeno nel mio caso) e richiede dunque anche una certa precisione nell’azione del dipingere, e un certo grado di manipolazione dello strumento.
Per dipingere con le gocce, vi servono:
– barattolini di vetro piccoli: io ho usato i soliti barattolini degli yogurt
– uno o più contagocce di vetro: io ho usato il contagocce in dotazione ad una lozione di bellezza per capelli, che ho sempre spalmato con le dita invece che con il contagocce, che era dunque ancora sigillato
– degli acquerelli colorati
– della carta assorbente bianca da cucina.
Potete utilizzare anche del cartoncino, al posto della carta assorbente, ma l’effetto è davvero differente: il bello della carta da cucina è proprio la sua assorbenza, e il modo di ‘trasformare’ i colori, regalando al disegno tante sfumature di gradiente diverso.
Mettete un foglio di giornale sul tavolo, e date ai bimbi un foglio di carta da cucina. Io ho messo l’acqua direttamente nel contenitore degli acquerelli, ma i vasetti sono persino meglio: diciamo che rendono meno difficile il lavoro.
I bimbi devono rendere molto liquide le pastiglie di acquerelli (non preoccupatevi: trovate queste confezioni di acquerelli anche al negozio 99cent, non c’è da spendere in colori professionali) e poi prelevare l’acqua colorata con il contagocce, imparando la tecnica di aspirare l’acqua e lasciarla cadere sul foglio.
In questo modo, possono fare tante gocce di colori diversi, lontane tra loro, o sovrapposte, o seguendo delle tracce particolari, e poi osservare il modo in cui l’acqua e i colori cambiano forma, dimensione e anche colore, nel passaggio del foglio da bagnato ad asciutto.
Lasciate asciugare la carta da cucina qualche giorno, e poi osservate con i bambini il prima e il dopo. E’ molto divertente, e anche rilassante: e insegnare ai bambini un po’ di pazienza non fa mai male, almeno alle nostre orecchie!
Mi piace ovviamente! Sai che belle copertine per biglietti carini ne escono?
bellissime idee entrambe!
Grazie idea quella dei bigliettini!!
sai poi se le fai sulla carta pergamena? costicchia è vero, ma per un regalo special 😛