Come riciclare un rocchetto di filo
Pubblicato il 4 Maggio 2012 da Mamma Felice • Ultima revisione: 20 Aprile 2015
Ma si chiama rocchetto, nevvero? Il cuore che sostiene i fili del cucito, io quel ‘rocchetto‘ l’ho trasformato in un piccolo vaso porta fiori!
La mia recente fatica dei 13 pannelli della biblioteca (le 13 fatiche di Ercole adesso son diventate le 13 fatiche dei pannelli della scuola: mi sento protagonista dell’epopea, oggi), ha prodotto numerosi frutti, nell’ordine:
– benedizione personalizzata in ordine alfabetico di tutti i santi e beati del calendario;
– distruzione di numero due aghi della macchina da cucire;
– puntura di un centipede (quegli animaletti con centomila zampette orrende: si chiamano così? Oggi compro una vocale…) che mi è salito sull’avambraccio e si è arrampicato fino al gomito (prima di finire spiaccicato sotto le mie crocs);
– avanzo di adeguato numero di rocchetti di filo vuoti.
Tutto sto giro di parole per dire che ho questi rocchetti di filo vuoti e ho pensato di recuperarne uno per creare un lavoretto per la festa della mamma: l’ho trasformato in un vasetto mignon da tenere sulla scrivania, sormontato da un piccolo fiore di bottone.
Indice dell'articolo
Fiore festa della mamma
Materiali:
– carta da scrapbooking colorata
– rocchetto di filo vuoto
– colla extra gel UHU
– nettapipa in ciniglia
– bottone a forma di fiore
Un piccolo vaso di fiori fai da te per la festa della mamma. Ecco cosa possiamo preparare con un rocchetto di filo vuoto, da riciclare. Mai buttare nulla!
Rivestiamo il rocchetto di filo con la carta da scrabooking colorata: io ho scelto un motivo a fiori, molto primaverile. Se non avete questo tipo di carta, andrà benissimo un cartoncino di colore marrone, per simulare il colore di un vasetto di terracotta.
Incolliamo la carta intorno al rocchetto utilizzando la colla gel extra UHU e lasciamo asciugare per bene. Tenete premuta la carta per qualche secondo, in modo che aderisca bene ai bordi del rocchetto!
La mossa successiva è ancora più semplice: infiliamo il bottone dentro il nettapipa di ciniglia, pieghiamo a metà ‘lo stelo’ del fiore, e infiliamolo nel buco del rocchetto.
Il tocco in più? Un piccolo cuoricino di cartoncino rosso dove scrivere il proprio messaggio di auguri. Oppure, con la stessa tecnica, una piccola fogliolina verde di cartoncino: basta creare un piccolo foro nel cartoncino e infilarvi la carta.
In questo modo potete creare un vasetto portatile per la festa della mamma: lei potrà tenerlo sulla scrivania, vicino al computer, e penserà tutto il giorno ai suoi bimbi… senza nemmeno dover innaffiare una piantina vera.
Credits: UHU.
Davvero delizioso
Ma, il dizionario ti serve per non sporcare le crocs quando devi sfracellare i millepiedi? (brrr…. rabbrividisco al pensiero di questi esserini che mi corrono sul braccio…)
ahhahaa potrebbe essere una soluzione!!!
NonnaSpeedy conferma : si chiama proprio rocchetto…o almeno noi li abbiamo sempre chiamati così!!! Invece chiamiamo i centopiede, “millepiedi”…ma sai ce la tiriamo un po’… e li schiacciamo senza pietà…e con un bel po’ di schifo!!
Mammamia che schifezza, non mi ci far pensare, che mi prude ancora…
Ahhhhrghhh quelle bestie schifose, che sono ancora più schifose perché corrono veloci e ti sembra che da un momento all’altro di debbano saltare al collo?!?!? mi sono documentata: sono chiamate Centopiedi ma il loro nome ufficiale è Scutigera, e semmmmbra che sia utile all’interno delle nostre case in quanto alcune tra le sue prede preferite sono le Blatte o Scarafaggi. Ti senti meglio adesso? 😕