Il primo colloquio con la baby sitter: che cosa le chiedo?
Pubblicato il 28 Marzo 2012 da Mamma Felice • Ultima revisione: 20 Marzo 2015
In cerca di una baby sitter affidabile? Allora vi presento Otretata: un sito davvero ben fatto, ad opera di una coppia deliziosa che ho avuto modo di incontrare: Francesco Trucchia e Chiara Riccardi, rispettivamente informatico e psicologa, che hanno inventato un modo sicuro e veloce di trovare la propria baby sitter di quartiere… su internet!
Ecco dunque che ospito volentieri questo guestpost di Chiara, che ci spiega come affrontare il primo incontro con la baby sitter, per trovare la persona giusta per noi e per i nostri bimbi.
La presentazione:
Lo scopo del progetto è quello di offrire un servizio utile alle famiglie che necessitano sempre più spesso di figure competenti a cui affidare i propri bambini. Vista la grande presenza e partecipazione delle mamme e dei papà sul web, abbiamo creato un portale che consente di effettuare la ricerca della persona adatta alle proprie esigenze, non più solo attraverso il passa parola vis à vis.
Attraverso il motore di ricerca è possibile visualizzare i profili delle educatrici più vicine alla propria abitazione, avere informazioni sulla loro età, formazione, esperienza, disponibilità e, abbonandosi, prendere contatti con quelle che più rispecchiano le proprie esigenze.
Oltre Tata è creata per dare un servizio utile alle famiglie ed alle educatrici.
Il link al sito: www.oltretata.it
Indice dell'articolo
Il primo colloquio con la baby sitter: che cosa le chiedo?
Hai letto profili su profili, hai analizzato dettagliatamente le caratteristiche di tutte le candidate al tuo annuncio e finalmente hai individuato la baby sitter che sembra soddisfare tutte le tue esigenze. Ora è arrivato il momento di incontrarla. Ma che cosa le chiedi????
Niente panico: fidati di te stesso e segui solo alcuni piccoli accorgimenti.
Dove la incontriamo? Credo che ci siano due alternative a seconda delle diverse attitudini di ognuno di noi: un posto pubblico, magari un parco o un bar, se si desidera prima vederla in un contesto neutro; a casa propria. Io sono per la seconda alternativa, perché mi sembra più accogliente ed anche un modo più veloce per iniziare un rapporto di fiducia.
Eccola davanti a noi! Che impressione abbiamo di lei? Corrisponde alla foto che avevamo visto sul suo profilo? E’ un po’ come ce l’aspettavamo? Fate attenzione alle vostre prime sensazioni perchè sono importanti.
Che cosa le chiediamo?
Io direi innanzitutto di presentarci e di darle qualche breve informazione su di noi e sulla famiglia. Poi ascoltiamo la presentazione che l’educatrice fa di sé. Non dimentichiamo che anche per lei è il primo colloquio, quindi sarà sicuramente imbarazzata. Ci darà molte informazioni su di lei e magari scopriamo anche che abita non lontano da casa nostra e che conosciamo la sua famiglia!
Capiamo le sue competenze e le sue esperienze.
Da quanto tempo svolge questo lavoro? Di quanti bambini si è presa cura? Di che età? Come programma un pomeriggio con i piccoli, che attività svolge con loro, come si organizza? Chiedete anche le referenze e cercate di capire per quale motivo ha interrotto i precedenti rapporti di lavoro.
Un altro aspetto importante è una certa flessibilità: la persona che state valutando potrà adattarsi a qualche cambiamento di orario o a qualche imprevisto? Fino a che ora può fermarsi alla sera? Abita vicino? Chiediamole in che modo si comporterebbe in caso di emergenza
Le vostre esigenze. Parlatele delle vostre esigenze, del vostro bambino e delle sue caratteristiche. Specificate le regole della vostra famiglia e le modalità educative che avete con vostro figlio e capite se corrispondono anche alle sue modalità.
La reazione del bambino. Se vi piace rivedetela in presenza dei vostri figli e osservate come si comporta con loro, se è dolce e accogliente, se rispecchia i requisiti che per voi sono più importanti nella relazione col bambino. E’ molto importante anche la reazione del bambino: a lui piace? è tranquillo con lei o ne è infastidito? si crea empatia tra di loro? Ricordate che anche il bambino ha voce in capitolo e sarà anche lui a decidere con voi.
Giorni di prova. Organizziamo qualche giorno di prova in cui siamo presenti: a lei permetteremo di capire come è la nostra famiglia, come siamo organizzati, quali sono le regole e le abitudini; a noi permetterà di vederla alla prova e ai nostri bambini servirà ad entrare in contatto con lei e conoscerla gradualmente. Ai bambini introducete l’educatrice e parlatene con una certa sicurezza, perchè se voi sarete sicuri, anche loro lo saranno nel momento del distacco da voi.
Dopo il periodo di prova, decidete se è la persona giusta per voi e stipulate con lei un regolare contratto di lavoro. Il lavoro della baby sitter rientra nella categoria dei lavori domestici e sul sito dell’inps trovate tutte le informazioni necessarie.
Un consiglio: nella vostra relazione ricordate che il confronto è molto importante anche nei periodi successivi. Parlate con lei, ascoltate come parla del vostro bambino e come sta andando con lui. Capite se ci sono dubbi e difficoltà. Create un legame. Lavorate insieme per dare al vostro bambino quella continuità di amore e accudimento di cui ha bisogno.
Se non sei ancora riuscito a trovare la baby sitter giusta, su oltretata.it puoi trovare educatrici con profili molto qualificati vicino a casa tua.
Chiara Riccardi
Psicologa
Personalmente credo sia importante anche capire:
quante volte sorride in una giornata (di suo proprio, indipendentemente dal lavoro di tata) e quanto è in grado di essere tenera soprattutto nei momenti di stress e stanchezza del/la bambino/a.
Ma che bello questo commento…
Io ti parlo da educatrice…che tendenzialmente al lavoro ha sempre lasciato fuori i propri problemi personali…a mio avviso se una persona è portata… non ti accorgi molto facilmente se ha un problema 🙂
Forse è una mia fissa ma se una fa l’educatrice o la babysitter non deve riportare ai piccoli le prorie ansi…e problemi….se ne accogono :=
Che bella questa cosa! Credo che il sorriso e la gioia con cui si fa questo lavoro (e forse anche tutti gli altri) sia un aspetto molto importante. Grazie del tuo commento e di avermi trasmesso una bellissima emozione. 🙂
In Francia per fare la babysitter e’ necessario aver partecipato ad un corso organizzato solitamente dal Comune, qualcuna di voi sa se anche da noi esiste qualcosa del genere e a chi ci si può rivolergere?
A firenze il comune fornisce una lista di baby sytter che hanno frequentato il corso organizzato dal comune. 🙂
Se non erro, Oltretata fa già o farà proprio dei corsi professionalizzanti per certificare la formazione delle baby sitter. Io ti consiglierei di scrivere a loro. 😀
Marta, sì esistono corsi di formazione sia specifici per future babysitter che per formazione educativa:corsi sulla relazione primaria, su come gestire la comunicazione genitori-“educatori” ecc.ecc. In alcuni casi è il comune a farli, a seconda appunto delle decisioni del Comune in materia.Molto spesso sono fatti da enti formazioni privati che per attivarli usufruiscono dei fondi europei o regionali.
Tu di dove sei?
Ho 48 anni e faccio la tata da 32 anni,non ho fatto nessun corso per fare il mio lavoro,ma lo svolgo con amore e dedizione,ricordatevi che vale più la pratica della grammatica.
parteciperò a un corso di pronto soccorso pediatrico,e visto che adesso alcune mamme lo richiedono farò anche un corso per tata,anche se le mamme dei bambini che ho seguito,mi dicono che io potrei insegnare
Grazie per la tua esperienza, Manuela. Se hai consigli anche tu da fornire, sulle caratteristiche giuste per fare questo mestiere, noi ascoltiamo volentieri.
Poi c’è anche da valutare una cosa secondo me…non è detto che la babysiterr sulla carta migliore vada bene per nostro figlio!
Mi sono iscritta anche io in questo bel sito 🙂
Anche io mi sono iscritta, è un sito molto carino anche se le offerte di lavoro sono pochine rispetto alle iscritte.
Ormai sono un’esperta di colloqui. Quello che posso consigliare è la sincerità. Io non penso mai al colloquio prima di arrivare all’appuntamento, non costruisco discorsi o comportamenti, rispondo sinceramente ad ogni domanda, a costo di non piacere o non essere quella giusta per quel lavoro. Posso solo consigliare una cosa alle mamme: se cercate una brava baby sitter che si occupi in modo adeguato dei vostri bimbi non chiedetele di lucidarvi casa. Posso capire che le esigenze siano quelle, ma è davvero chieder ad una persona di fare doppio lavoro e nemmeno uno perfettamente. 😉
in effetti babysitter si ma non sguattera! ci sta riodinare dove sporca e incasina il nano o far qualcosa mentre dorme ma che sia inerente al suo accudimento!
Sono d’accordo! Secondo me la baby sitter deve occuparsi del bimbo, e non della casa. Se pulisce, non può avere tempo per giocare!
Ciao Emanuela, sono Francesco il co-fondatore di Oltre Tata. Con la sezione annunci siamo online solo dal 1° di marzo ed è per questo che sono pochi in confronto al numero di iscritte. Comunque molti genitori nemmeno mettono il proprio annuncio, ma contattano direttamente la tata.