Lavoretti di Pasqua con la lana
Pubblicato il 27 Marzo 2012 da Mamma Felice • Ultima revisione: 20 Aprile 2015
Eh no, qui niente agnello per Pasqua (ma nemmeno niente tacchino a Natale, e così via…).
Occhei che la carne non ha mai ucciso nessuno (tranne chi finisce in padella), ma da quando sono grande mi rifiuto di mangiare l’agnello o qualunque cucciolo di animale.
Noi l’agnello l’abbiamo trasformato in un lavoretto!
Io sono una vegetariana strana, part time: ancora mangio il sushi (qualche volta), e anche il tonno in scatola e a volte anche il prosciutto cotto. Mangiando sempre meno carne, ne ho sentito sempre meno il bisogno, e ormai anche le carni che più amavo (anche la bresaola!) non mi piacciono davvero più: il solo odore mi nausea, e il sapore è pure peggio.
Tuttavia, siccome io sono sempre dell’idea che non si debba essere radicali in niente, magari essendo invitata a casa di amici, non escludo di poter mangiare una costina o di salsiccia. Ma onestamente non me le andrei a cercare, ecco.
In ogni caso: agnello no. Mi ricordo che mi piaceva, era buonissimo, e blablabla. Ma no. E’ una cosa di cui posso benissimo fare a meno.
Il nostro agnello quindi è diventato un lavoretto di lana (lana vegan ah ah!) e non una fetta di carne da mettere in padella.
E voi, che mangerete a Pasqua? 😉
Lavoretti di Pasqua con la lana
Materiali:
– cartoncino marrone
– lana bianca
– colla gel UHU
– cartoncino bianco spesso
– occhietti mobili
– forbici e matita
Per fare questo agnellino che sembra anche un po’ una tartaruga (ma si sa che io con le sagome degli animali non vado d’accordo…), tagliamo innanzi tutto due cerchi di cartoncino bianco spesso. Io ho usato come sagoma un rotolo consumato di nastro carta.
Avvolgiamo la lana intorno a uno dei due cerchi bianchi: Dafne ha fatto questo lavoro. Fermate la lana con un pezzetto di nastro carta.
Tracciando la sagoma del secondo cerchio, create il corpo centrale dell’agnello sul cartoncino marrone: prima tracciate il cerchio, e poi aggiungete le zampe e la testa in modo da creare una sporgenza.
Sul retro del secondo cerchio bianco, scrivete un augurio pasquale, o un messaggino, o una poesia… o un pensiero felice 😉
Assembliamo le parti: date due o tre punti di pinzatrice per mettere insieme le tre parti del corpo: come fosse un panino (che non si mangia!), chiudete la sagoma marrone all’interno delle due sagome bianche.
Non chiudete completamente l’agnellino: se lasciate lo spazio sul collo, potete infilarci dentro un bigliettino o anche un cioccolatino piatto. Così diventa come un ovetto di Pasqua!
Infine applicate gli occhietti mobili con la colla in gel e fate asciugare alcuni minuti. Un lavoretto semplice e cruelty free. E io mi sento già più buona! 😉
sarà dura invitarti a cena o pranzo…pizza valà! 😛
pizzaaaaaaaaaa :oink:
Sei FLEXITARIANA , come me 🙂
Carino questo agnellino!!!
Sono dei simpatici segnaposto!!!
esatto!!
Riguardavo … Sai cosa manca per non somigliare ad una tartaruga?
Le orecchie da pecora che pendono 😉
ma sai che hai ragione?!
Ecco io non volevo essere pignola…ma è vero..a me piace anche senza orecchie però!!!
Simpatico il lavoretto e concordo con te lo preferisco in forma decorativa che nel piatto, da quando anch’io mi sto abituando a mangiare meno carne ne sento meno l’esigenza, ma a pasqua l’invito è da mamma dove non mancheranno un bel piatto di tortellini da buona bolognese,è impossibile rinunciarvi, per l’occasione faremo uno strappo alla regola! Se si è invitati è giusto lasciare la scelta alla padrona di casa se poi è mamma guai contestarla!!
Pure io sono più o meno flexitariana. Per me, comunque, sulla tavola di Pasqua non potrà mancare una bella torta a base di ricotta e cannella, il dolce tradizionale lucano che mia nonna mi preparava tutti gli anni, e che adesso, con grossa soddisfazione, ho imparato a farmi da sola … Ho già l’acquolina in bocca. (Ma perché quando si parla di menu io arrivo subito al dolce?)
ma che buona!! ma trovo la ricetta sul tuo blog? :oink:
Appena trovo un attimo la posto, entro la fine della settimana di sicuro …
menù pasquale: panettone salato, lasagne al radicchio trevigiano, cotolette e patate fritte, crostata con gelato.
tutto vegan, ovviamente! l’agnello proprio non l’ho mai mangiato in vita mia, perciò non so neanche che tipo di carne sia! e poi mi piace molto ma molto di più questo agnellino home-made!
buoooooono!! come fai le cotolette?
1 bicchiere di soia disidratata, 1 bicchiere di farina integrale, 1 pizzico aglio in polvere
pangrattato, olio oliva, sale e pepe, spezie a piacere, brodo vegetale
Si fa’ bollire il brodo poi versa la soia per 5 minuti scola bene per togliere l’eccesso di acqua e fai raffreddare, poi fai un impasto con la farina, olio, aglio, sale e pepe e spezie varie (anche nessuna, volendo!). Si formano dei dischetti da passare nel pangrattato e si frigge.
Questo è il “modello” che preferisco, ma volendo si possono fare anche con il seitan tagliato abbastanza fine, si fa’ una pappetta consistenza yogurt con un cucchiaio di farina di ceci e/o farina di riso e acqua che dovrebbe essere “l’uovo”, si bagna il seitan poi si passa nel pangrattato al quale io aggiungo un po’ di tutto…erba cipollina, timo, pepe, aglio in polvere e curry…così la cotoletta è gialla come quelle vera!
io comunque cucino sulla base del detto “fritto si mangia tutto”
deliziosi!