I disegni dei bambini
Pubblicato il 26 Gennaio 2012 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
La felicità certe volte è una cosa strana. Una cosa che sai di avere dentro, da qualche parte, ma a volte fatichi a riconoscere. La felicità è come una MEMORIA.
E parlo di memoria non a caso, perchè domani è il Giorno della Memoria e, bon, non c’è molto altro da dire…
Certe volte mi rifugio nei disegni di mia figlia. Certi giorni in cui ho avuto una brutta giornata.
Certi giorni, quei giorni lì, vado a riprenderla a scuola e prima di varcare il portone faccio un grande respiro, e cerco di riempirmi i polmoni con tutta l’aria possibile, e poi soffio via tutte le cose brutte. Tutta la stanchezza, la delusione, le paure, tutti i miei sbagli, tutte le stupidità umane. Certe volte respiro lei per respirare aria pulita.
Certe volte mi sorprendo di me stessa. Di quel filo sottile che una mamma sa, è inutile che lo spiego, di quando hai passato una giornata bruttissima e sai che puoi essere due persone: una brutta persona o una bella persona. E allora ti stacchi quasi dal tuo corpo, ti allontani dal muro di rabbia che ti sta macerando dentro, ti guardi da fuori e SCEGLI. Scegli di stare bene, scegli di non urlare, scegli di non arrabbiarti… scegli di non usare tua figlia come la scusa per sfogare il tuo malessere.
Ecco, questa cosa qui, questa è la felicità, per me.
Una scelta difficile. Una scelta non su chi sono, ma su chi voglio essere.
La mia inadeguatezza è la mia sfida. Faccio i conti con me stessa, con le mie idiozie, con la mie fragilità, con i miei sbagli.
Faccio i conti con la mia umanità.
Ma nei suoi disegni, nei disegni di mia figlia, nei disegni dei bambini, certi giorni capisco davvero chi voglio essere.
Ora lo so. L’ho capito.
E la vita è difficilissima e bellissima, ma è VITA. E questo tempo deve essere dedicato alla felicità, a scoprirla, a coltivarla… a cercarla dentro di sé quando manca davvero.
Me lo dite voi, oggi, un pensiero felice?
Cosa dice oggi il disegno del vostro bimbo? Di quale felicità vi parla?
I disegni dei miei bambini che ho scelto per TE, parlano di amicizia, di riconoscenza, perchè sono quelli delle cartoline di Natale inviate a parenti ed amici che non vediamo spesso, e che abbiamo voluto salutare in modo speciale ed un po’ demodè forse.
Forza Barbara, i bambini sono la migliore medicina per ogni bruttura della vita. Hai reagito ad una giornata no nel migliore dei modi. Concentriamoci su quel che di positivo c’è sempre, a portata di mano e munito di caldo e profumato abbraccio, per fare il pieno di conforto e coccole. A volte siamo noi grandi ad aver bisogno di essere confortati dai nostri piccoli.
Un abbraccio,
Michela
E siccome dice il detto che “solo chi non fa niente non sbaglia mai”…. respira profondamente e stai certa che puoi, a testa alta, goderti la tua felicità. Grazie a te, a Dafne, ai nostri cuccioli e anche a chi riesce a rovinare cose belle fatte con amore. Mi dispiace per loro!!! Credo che non troveranno mai la felicità!!!
Mia figlia in questi giorni è una cagnolina: abbaia, si muove a quattro zampe, cerca di scodinzolare ( 😀 ), e ovviamente pure il fratellino è un cucciolo di cane. Erano entrambi malati e hanno passato due giorni a ululare in salotto.
Ho ovviamente qualche disegno di Anna, pieno di cagnolini (certo, bisogna avere un po’ di fantasia per riconoscerli)che scorrazzano in un prato fiorito.
E oggi li dedichiamo a te, BAU!
Buhhaaa daiiii che forti che sono
Dafne si limita per ora a fare la principessa: allo zoo non ci siamo ancora arrivate, ma i tuoi sono super
si…super rompiballe!
grazie per la tua riflessione di oggi!! sei brava…farò mia la tua saggezza nel respirare la mia nipotina!!!
I loro sono disegni primordiali, fatti di righe sparse e sovrapposte come in segno di libertà, o di cerchi che con la loro fantasia possono trasformarsi in treni o in leoni. Ma è il colore che più mi stupisce! Il mio Gioele mi fa spesso “mamma bojo l’arancione!” poi tutto contento dopo che gliel’ho dato mi dice che è il suo colore preferito :-). Il colore del tramonto, delle arance, il colore dell’estate, ed io allora mi dico che è davvero un bambino sereno e felice, un bambino che può dare tanto con la sua esuberanza ed io mi riempio di lui proprio come fai tu con la tua Dafne, grazie di questi pensieri felici che susciti e fai suscitare!
Mammamia, ma ti ricordi quando ci siamo conosciute? Mi è venuto un flash… delle nostre prime email, quando ti dovevi sposare.
Me lo ricordo si!
Appena lessi i tuoi primi post rimasi affascinata da te, e approfittai subito delle tue idee geniali e del tuo scovare belle idee in rete per organizzare il mio matrimonio fai da me! E poi la gravidanza e tutto il resto!!!! Ah cara mia, rassegnati, ti starò tra i piedi (o tra le scatole) ancora per molto tempo! 
Spero che sia una minaccia!
“scegli di non usare tua figlia come la scusa per sfogare il tuo malessere”
Questo me lo devo ricordare. Bisogna che me lo stampo in fronte. Perchè troppo spesso dopo una giornata lunga e pesante (una giornata qualunque praticamente) capita che alla prima stupodaggine che fa lei finisce che io riverso tutto il mio nervoso. E non è giusto. E allora sì che faccio bene a sentirmi una cattiva mamma.
Uff, ma non sai quanto. Ieri ho proprio avuto la netta consapevolezza di tutto questo, soprattutto di quanto sia facile per me trovare una scusa banale per sfogarmi in famiglia. Devo essere più onesta con me stessa e ammetterlo, altrimenti rovino ciò che ho di bello per un errore solo mio.
É vero il senso di inadeguatezza spesso mi prende e mi incupisce, reagire e pensare alle cose belle della vita é quasi un dovere per non farsi affondare dalle brutture che ci circondano, pur rimanendo nella consapevolezza e nell’ allerta costante. Difficile, ma da farsi, per ritagliare la propria e di conseguenza altrui felicità.
Mia figlia é molto brava a disegnare e nei suoi disegni vedo tutti i colori della felicità, favole e allegria, tanto amore per la sua famiglia e i compagni di scuola.
Una cosa che questa estate mi ha fatto riflettere é che lei dopo pochi minuti che aveva conosciuto una bimba con cui giocare in spiaggia l’ha subito chiamata “amica”! Se fosse cosí anche per noi che paradiso sarebbe?
Anna Maria, io ultimamente mi sento così inadeguata (da tanto tempo non mi accadeva) che certi giorni mi sento addirittura paralizzata dalla paura. Forse prima quando Dafne era piccina era un po’ più facile, perchè io dovevo prendermi cura di lei e anche se mi stancavo fisicamente, comunque c’era solo ‘la cura’. Adesso che lei è ‘grande’ e chiede, fa domande, pretende, ha le sue motivazioni, fa le sue scelte… faccio i conti per davvero con una PERSONA diversa da me, e capisco quanto sia difficile cercare in qualche modo di essere oggettiva, imparziale, per non sopraffarla con il mio carattere e con le mie idee. Mammamia che paura… nella mia maternità c’è tanta felicità, ma anche un costante stato di allerta, ma su me stessa, eh…
come ti capisco…. io sono alle prese oltre che con la piccola di 5 anni con un 14enne e un 13enne… stò facendo un percorso dentro di me per accettare che sono persone diverse da me e possono avere le loro idee, le loro preferenze ed i loro modi di vivere. Non è facile!
Come ti capisco Samuela, più i figli crescono più dura è, sono persone diverse da noi, ma comunque hanno bisogno di aiuto, di essere ascoltati, capiti e a volte anche indirizzati… 😀
Esatto. Dialogare dialogare e dialogare tanto.
Nei miei giorni di tristezza o preoccupazione vado a prendere mia figlia all’asilo priama del solito, per coccolarmela e fare qualche bel programma assieme a lei. Ed è vero quello che scrive Michela che tante volte siamo più noi ad avere bisogno di loro.
I suoi disegni in questo periodo rappresentano la famiglia. Disegna sempre noi. Una famiglia che tante volte arranca ma che cerca di sforzarsi di migliorare sempre.
Samuela, ma sai che ci avevo pensato anche io? Mi sa che un giorno lo faccio: stacco tutto, spengo i PC, e vado a prendermela per passare una giornata ‘da donne’, per giocare a truccarci, per chiacchierare… per guardare Mary Poppins!
Si fallo, vedrai come ti cambia la giornata
quanto hai ragione. Stamattina andando all’asilo mio figlio mi ha detto guardando le nuvole “mamma guarda una nuvola che sembra un cuore” e allora l’ho guardato e me lo sono impresso nella mente questo momento magico, come magici sono tutti i minuti passati con lui. Tutte le cose brutte della vita scompaiono quando sto con lui.
Respiriamoci e godiamoci la loro bellezza
Elena
Buongiorno Mf, proprio stamattina Giorgia è corsa in camera ed è tornata con un foglio pieno pieno di cuori di tutti i colori e mi ha detto “così Mamma lo attacci in ufficio”….
….ecco ora il disegno è lì, attaccato al mio armadio grigio, che mi urla silenziosamente che il mio amore per lei è di mille colori.
ciao e buona giornata
Ma dolce, lei… che tenerezza!
Io ho un sacco di cartellette piene dei disegni dei miei figli quando erano piccoli…ogni tanto ne prendo una e mi guardo quanto la vita con poco possa essere così bella…..
Anche sto conservando tutti i disegni… quindi mi assicuri che poi, quando Dafne sarà grande come i tuoi ragazzi, non mi prenderà per matta? 😆
Penso proprio di no…
però a una certa età (vedi adolescenza) ti prenderà per matta appena apri bocca…ma tu preparati e non mollare!!! 😀 😀 😀 😀
ahhaaa ne avevo il sospetto!
Non ti prenderà per matta, almeno i miei figli non lo fanno. Io conservo tutto, disegni della scuola materna, delle elementari, delle medie e delle superiori…non riesco a buttare nulla e mi prende una malinconia quando riguardo i disegni della scuola materna e mi chiedo ma erano davvero così piccoli e teneri!!!
la mia Alice è troppo piccola per disegnare ma nonostante le difficoltà, un suo sorriso mi porta fuori…fuori dai problemi economici, dalla mia famiglia atipica e difficile, dai casini quotidiani. E’ una bambina sempre sorridente e io sogno le mille cose che vorrò fare per e con lei.
Ho pianto tanto per aver averla e adesso ogni mattina che la sento gorgogliare come una caffettiera nella sua culla e scalpita all’idea che la tiri su mi sento in pace…
Che cosa bella hai scritto, ti ringrazio davvero…
I disegni dei miei figli grandi li porto nel cuore e li ho seminati ovunque , in ufficio ho i disegni di Fanciulla quando aveva 7 – 8 anni e me li appesi lei quel giorno e da quel giorno stanno li e se le giornate sono dure come in questo periodo basta rivolgere loro lo sguardo , leggere quelle parole scritte in un italiano sconnesso e un sorriso mi passa sul viso , la giornata prende almeno per un attimo un’ altra piega ….. I disegni di Ragazzo li ritrovo ovunque come quello natalizio che ogni anno appendo all’ albero di Natale fatto alla materna e con il suo nome scritto da destra a sinistra e con le lettere tutte girate verso sinistra ( lui e’ mancino e scriveva tutto in questo modo ) . Poi i disegni di Piccolina tutti rosa o ” fusssia” come dice lei perche’ lei adesso vuole solo il colore rosa e tutto deve essere rosa ( sempre meglio del colore nero che preferiva fino a qualche settimana fa ) . Il mio pensiero felice per te e’ che i bambini sono i sorrisi della vita e quindi basta guardarli per sorridere.
I disegni di oggi, li vedrò stasera. Ma sono sempre disegni bellissimi, pieni di colori come una “intera flotta” oppure stilizzati o ingegnosi come la “macchina per spegnere incendi”. E sono bellissimi quelli degli altri bimbi, non solo del mio. Ed è proprio come dici tu: la sera mi piace farmeli raccontare, appenderli ai muri e conservarli con data e titolo in una cartella.
A te Barbara dedico quello di tre giorni fa: tre cavalieri armati di cannoni. Ma ciascuno con un grandissimo sorriso
Buona giornata
I cannoni che sparano i sorrisi mi hanno fatto venire in mente Gianni Rodari, con quella favola del paese con la S davant (è giusto?), di cui non riesco a ricordare bene il titolo… un paese dove i cannoni si chiamavano scannoni e sparavano fiori. Quanto mi piace, Rodari… ma sai che lo leggo ancora?
E quanto lo leggerai ancora quando Dafne andrà a scuola!!!!! ;-D
Io adoro Rodari, il libro si chiama “favole al telefono” e la storia si chiama “Il paese con la esse davanti”….la mia maestra delle elementari ce ne leggeva una storia al giorno..quanto la amavo……e la amo ancora adesso….
siiii è proprio quello, grazie!!
Accipicchia, questa storia non la ricordo: voglio recuperarla al più presto. Grazie!
è incredibile … a volte leggendomi mi sembra di sentire i miei pensieri!
io ho avuto con i disegni dei miei bimbi due approcci diversi perché il primo non ci vedeva bene e lo abbiamo scoperto tardi; sembrava solo non avere tanta voglia di disegnare, ma poi si è aperto un mondo quando ha messo gli occhiali e se non è coordinatissimo, è però ricco di fantasia e nei suoi disegni ci vedo tutta la sua poesia; la piccola di casa è invece un’artista in erba, forse per avere i geni di un nonno materno, pittore per diletto, e a due anni faceva le prime figure umane con particolari e oggi ama riprodurre di tutto e per questo Babbo Natale questo anno le ha portato quei librini “tecnici” con istruzioni su come approcciare una forma. Con lei capisco l’amore per l’arte anche solo per il tempo che sta sopra un disegno.
E condivido, è un mondo dove rifugiarsi e ritrovare delle boe per nuovi giri!
Che interessante il tuo commento, Alessandra: a volte non ci pensiamo davvero a considerare altri fattori, e invece sono fondamentali. Grazie!
Nelle giornate grigie è davvero complicato non farsi invadere dalla tristezza,dalle preoccupazioni scaricandole sui bimbi…nicolas è ancora piccolo per disegnare in questi giorni abbiamo iniziato a pasticciare col risidò inventando personaggi e facendo le “voci”…oppure io disegno e uso lui come giudice che ride quando qualcosa gli piace davvero…poi balliamo e quando canto lui mi guarda incantato e lì non posso non esplodere di felicità,ma la cosa che più mi lascia esterefatta é che lui mi sente ed è una cosa che un Po mi preoccupa…quando non dormo o sono giù lui si sveglia e lo riprendo nel lettone con me,lui si riaddormenta subito ma mi tiene forte e mi accarezza la mano…ecco è qui che io sento davvero che tra noi c’é un legame che non finirà mai,un amore puro e profondo…anche se spero che questo non sia dovuto al fatto che lui ne soffre….quindi ti mando un paio di manine appiccicose di pasta arancione…e un abbraccio da parte mia
Con una mamma come te, così brava a disegnare, Nic avrà un grande futuro, vedrai…
belli che siete…
“E allora ti stacchi quasi dal tuo corpo, ti allontani dal muro di rabbia che ti sta macerando dentro, ti guardi da fuori e SCEGLI”: tu sei un esempio splendido di felicità. Grazie, Barbara. Questo post me lo tengo caro.
No, grazie a te, tu lo sai.
beh direi che sei in linea con il post che pubblico tra poco 🙂
tvb
allora adesso vengo a sbirciare
Ale sta mattina mi ha detto….(era ancora legato in auto…perchè io lo metto sul seggiolino e lo lego) “mettimi giu’ cammino…sono grande”
Nooooooooooo ho pensato non sei grande sei il mio nano piccolo paciocco e burlone..
ma è vero è grande…fin troppo…disegna la sua famiglia e la felicità…
io ho preso un raccoglitore, il raccoglitore dei ricordi…dove metto tutto quello che produce 😛
ciao, anch’io ho un raccoglitore per le sue produzioni e sui disegni metto sempre la data….e mi stupisco quando guardo i suoi
)
progressi….poi ho iniziato, da quando è nata, con la scatola dei ricordi dove ho inserito dei piccoli pezzetti della nostra storia, a partire dal test di gravidanza (si, lo so! sono da ricovero!!!
Adesso lo faccio anche io, subitissimo!
Al nido facevamo l’esposizione….
ad esempio una settimana mettevamo in androne tutti i disegni di marco… e cosi tutti potevano ammirarli…
qualcuno l’abbiamo plastificato e appeso agli alberi….
io son partita mettendo
i bigliettini fatti al nido peresempio…qualche lavoretto, il primo disegno della famiglia… i biglietti di quest’estate quando siamo andati per la prima volta a gardaland…cose che addesso hanno poco senso ma un domani….. la scatola dei ricordi ce l’ho pure iO 😀
ieri lo vado a prendere all’asilo e come al solito mi fa vedere i disegni che fa da portare a casa
:argh:
io: “oh, amore, che bello, questi siamo noiiiiii, amoredellamammaaaaaaaaaaa”
lui: “ma noooo. questo è batman, questo è lanternaverde, questo è flash e questo lo scarafaggioblu.” (personaggi dei videogiochi picchiatutto con cui gioca tutto il tempo con suo padre, nda)