Kit di sopravvivenza per mamme

Pubblicato il 24 Gennaio 2012 da • Ultima revisione: 7 Agosto 2014

libri-faidate

La mia storia di mamma è sempre stata costellata da vari kit di sopravvivenza, a seconda delle età: dai pannolini ai palloncini, potrebbe essere il mio motto. La questione è questa: tendenzialmente, mi piace essere organizzata. Ovviamente on ci riesco mai, ma mi piace pensare di poterlo essere nelle piccole cose, quelle che mi risparmiano nervosismi nel momento topico. Cose semplici, come portarmi dietro un pannolino quando Dafne li portava ancora, o portarmi dietro una penna e un’agenda quando esco.

La mia borsa non è stata più la mia borsa per almeno 3 anni, a causa di questa mia mania di uscire di casa ‘organizzata’. Inizialmente, quando Dafne era neonata, utilizzavo la borsa da passeggino o una borsa di tela per portare tutto il necessario. Poi, quando cresceva, ho iniziato ad utilizzare la mia borsa per contenere le poche cose che le servivano… perdendone dunque la legittima proprietà.

Solo ora che Dafne ha 4 anni, posso finalmente affermare di essere libera dalla schiavitù della sindrome ‘mamma organizzata in uscita’, ma non proprio tanto…

Da neonata: portavo con me pannolini, salviette, un body, calzini e un ricambio. Più ‘ovviamente’ una copertina e anche un asciugamano che faceva la funzione di fasciatoio da viaggio.
Durante lo svezzamento: aggiungevo la pappa pronta preparata a casa, un ricambio di bavaglini (compresi quelli monouso), biberon con l’acqua.
Nell’età compresa tra uno e due anni: non potevano mancare il seggiolino da tavolo (un rialzo da sedia pagato pochi eur al carrefour) e anche un giochino morbido da portare dietro, e un librino di stoffa.
A tre anni: giornalino con adesivi e pastelli a cera colorati.

Adesso, a 4 anni, non mi servono più i ricambi di vestiti, le coperte, le pappe… niente di tutto questo. Siamo diventate abbastanza grandi (lei e io) da poter comprare un succo di frutta al volo al bar, senza crisi isterica annessa al tempo di attesa alla coda della cassa. E siamo anche diventate abbastanza grandi da non sporcarci più o da non  sporcarci proprio (più lei che io, a dire il vero…) quando facciamo merenda. Quindi non ho più bisogno di riempirmi la borsa di viveri, o di vestiti, o di salviettine (beh, quelle ogni tanto servono lo stesso, se in giro non ci sono i bagni).

Siamo ‘salite di livello’. Nel mio kit di sopravvivenza da mamma, oggi, ci sono soprattutto mezzi di intrattenimento. D’estate, quando andiamo al parco (che io detesto cordialmente, ma cerco di farmene sempre una ragione…) non serve praticamente nulla (magari una bottiglia di acqua). Ma d’inverno, in cui andiamo a giocare al chiuso, serve di tutto.
Spesso porto Dafne, dopo la scuola, nello spazio gioco di un centro commerciale vicino a casa: non sarà romantico, ma lei si diverte, lo chiede, e a me piace portarmela dietro anche se faccio la spesa. Ma il pomeriggio è lungo, molto lungo. La maggior parte del tempo stiamo in ufficio a giocare e fare lavoretti. Ma quando usciamo insieme (facciamo almeno una volta a settimana un pomeriggio ‘da donne’ alla faccia delle questioni di genere, aehm…) porto con me il kit di sopravvivenza, per intrattenerla in questo grande spazio del centro commerciale.

In uno degli spazi ci sono delle belle panchine e ci sono sempre i danzatori di hip hop che fanno le prove: noi li guardiamo, Dafne si unisce alle danze, ci si fa due risate e via.
Poi, per i momenti di noia, porto con me:
– un leccalecca (sono una brutta persona, lo so);
– un libricino cucito a mano (vedi foto di inizio post) con i fogli bianchi, con una scatolina di matite colorate piccole attaccata sul dorso con il velcro;
– due palloncini da gonfiare (uno si rompe subito, sempre);
– un libricino piccolo da leggere;
– una bambolina in formato mini, per esempio le sorpresine delle uova di cioccolato (sono una bruttissima persona);
– una borsa di tela (a me serve sempre, non posso farne a meno, non so perchè).

Questo è l mio kit magico, per non esaurirmi di capricci davanti ai passanti.

Il libricino è semplicissimo, se volete replicarlo: una cartone di recupero preso da qualche scatola da imballaggio (ma va benissimo il cartone delle scatole di pasta o cereali), fogli bianchi, un punteruolo, filo colorato e ago da lana. Basta piegare a metà il cartone e i fogli, bucarli in due punti centrali con il punteruolo, cucire il filo e fermarlo con un nodo e un fiocchetto. Una volta terminate le pagine, si taglia il filo con le forbici, e si riusa la copertina più e più volte. I libricini colorati si conservano, per ricordo. Tutto qui.

Adesso per favore non ditemi che sono pazza, non completamente, e confessate: anche voi avete qualche mania di questo tipo per uscire coi bimbi? No?



Commenti

80 Commenti per “Kit di sopravvivenza per mamme”
  1. …aggiungo che spesso mia figlia i giochi che mi porto dietro poi non li guarda perchè presa dalle 😆 novità esterne!

  2. ah, dimenticavo: da quando aveva due anni Y ha la sua borsa se vuole portarsi i suoi giochi o la sua merenda quando usciamo.
    A dire il vero ha una borsa con tracolla, 4-5 zainetti e un marsupio tra cui può scegliere e li ho usati un po’ per fargli capire che le sue cose se le deve portare, un po’ per insegnargli che non può portarsi dietro tutta casa con tutti i giochi (cosa che gli avevamo concesso un po’ troppo per quieto vivere durante le crisi da distacco, del tipo che mia mamma usciva di casa con il pargolo in un braccio e due borsoni pieni di giochi nell’altro, di quelli enormi che si attaccano al carrello…. avete presente?).

  3. roxy

    Bhe, è già stato scritto tutto, e io aggiungo: se si estende il discorso anche alla macchina? La mia è stata soprannominata “rifugio profughi”. Compreso cuscino, plaid cucito dalle amorevoli mani della mamma (le mie), posate per le emergenze, acqua sufficiente per una settimana fuori casa, e naturalmente la mia borsa stipata di macchinine, pupazzetti, caramelle, merendine, colori, quadernetti…. Insomma anche io pazza all’appello! Grazie di non avermi fatto sentire più sola!!! 😀

  4. Mi viene la nostalgia pensando alle borsone con dentro di tutto di più che mi portavo quando i miei erano piccoli….ma in compenso ho mantenuto la mia buona abitudine della borsa di sopravvivenza per me!!! Così ho ancora la borsa con dentro di tutto di più, a tutt’oggi compresa di kit uncinetto per la mia ultima maniera (mania) di passare il tempo quando sono fuori… :mrgreen:

  5. Io sono al kit del 1° anno e sì come te porto sempre un cambio completo sia vestiti che pannolini. Lo porto soprattutto per scaramanzia, perchè una, l’unica volta che non l’ho preso… dovevo cambiargli anche la pelle! Complimenti per il blog è un piacere seguirti!

  6. clarissa

    Anche io quando esco con il mio Camillo porto sempre, nei viaggi in macchina, lecca lecca, soffre di mal d’auto e questo lo aiuta, porto acque e una merendina, anche se sono in un centro commerciale ho sempre paura di non trovare acqua o viveri (lo so sono abbastanza malata di mente), porto con me 4 o 5 Gormiti per giocare, il suo coniglietto di peluche, la sua bambola di pezza sempre anche se esco di casa a comprare il pane, d’estate, maglia a maniche lunghe nel caso arrivi un uragano improvviso, impermeabile, calze e coperta, insomma anche se usciamo solo 5 minuti e nonostante Camillo abbia gia 4 anni, mi porto dietro tutto l’occorrente per stare fuori casa anche per giorni e giorni, non si sa mai 😳

  7. debbie

    Io sono controcorrente: odio portare la borsa, lascio a casa sempre pure il telefono…e con il Picci, due anni, mi bastano i soldi, le salviettine e bavaglino se mangiamo fuori. Giochini al seguito solo se siamo in viaggio, ma di solito si intrattiene con quello che c’è intorno. IL suo giocattolo preferito sono io:) MIo figlio poi i capricci li fa solo in casa, fuori è un angelo e se racconto alla gente quello che fa in casa non ci crede mai…

    • Lizzie

      Io sono d’accordo con Debbie, ritorniamo sempre alla mega ansia delle mamme italiane, non credo serva portarsi dietro tutte quelle cose. I bambini hanno davvero poche esigenze, basta saperli educare, tutto il resto sono bisogni indotti e pubblicità dilagante.

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

        immagine livello
        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        Io non mi sento in ansia, e nemmeno mi ritengo vittima della pubblicità dilagante. Semplicemente penso che se vado al ristorante, non voglio essere il giochino di mia figlia, ma godermi la serata.

      • clarissa

        anche io se porto giocattolini quando sono fuori casa non lo faccio ne per ansia, ne per la pubblicità dilagante, ma solo per riuscire a rilassarmi io e a far star bene mio figlio, c’è un ristorante a Bergamo che ha a disposizione seggioloni, rialzo per sedie, fogli e matite colorate per i bambini cosi i grandi chiacchierano e i bambini prima e dopo mangiato disegnano e stanno tranquilli

      • ma sono casi rari!
        i nuovi gestori dovrebbero organizzarsi meglio, sembra che nessuno di questi abbia mai avuto figli!!! manco un fasciatoio ikea a volte trovi!!!!uff 😛
        nel mio paese c’è una pizzeria super gettonata perchè i genitori mollano i figli in un semplice angolo pieno di giochi che ogni tanto tornano a mordere la pizza

      • roberta

        io la penso come debbie e lizzie…. mai portato niente oltre lo stretto necessario per il cambio pannolino… ma non 10 pannolini per 3 ore!!!!, pappa completa plasmon (si si… no quella fatta da me che restava nel surgelatore), biberon e bavaglino quando erano piccoli, omogenizzato alal frutta se eravamo fuori per la merenda (cosa???? si.. quello comprato… perchè perdere tempo quando si è in giro con la frutta fresca???)…
        giocattoli? mai! (ed al ristorante stanno fermi o si interessano a ciò che li circonda)
        cambio vestiti? mai
        copertina???? felpa?????
        scusate ma li fate uscire nudi??????????????
        siete decisamente ansiose… e dovrebbero venire da voi per la trasmissione “mamme che amano troppo”
        poveri figli!!!!

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

        immagine livello
        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        Che tristezza questi commenti: a me la gente che non sa ridere, mi fa veramente una gran tristezza. Povera te! 😯

      • Claudia

        no, non sono d’accordo!
        è amare troppo nostro figlio pensare che, se li versa addosso l’acqua o si vomita addosso la cena noi possiamo renderlo sereno anche solo cambiandogli la felpa…non succede la stessa cosa anche a noi?
        è amarlo troppo decidere di uscire a cena tutti insieme ma evitare di assillarmo con continui “stai qui” “non alzarti” ma permettergli di condividere il suo tempo con dei giochini da fare la tavolo con noi?
        è amarlo troppo pensare che non abbia 40anni ma solo 3 e quindi le sue esigenze sono diverse (e assolutamente non indotte dalla pubblicità o dall’ansia della Mamma?)
        scusa ma anche a me queste cose fanno tristezza.
        Dimenticavo: quando in aereo mia figlia ha vomitato, ti assicuro che le altre non hanno pensato che fossi “matta” quando mi hanno visto tirare fuori dalla borsa: salviettine umidificate, sacchetto per accoglierle e maglietta per cambiarla.
        scusa lo sfogo!!!!

  8. da quando ci sei TUUUUUU, fare la mamma è più facile e più divertente 😀

  9. IO sono una brutta persona….non mi sogno nemmeno di portare kit, né per Anna 4enne né per Giulio 1enne, tranne un pannolo di emergenza…tanto giochi e giochini portati me li snobbano regolarmente!!!

  10. Kit??!! Federico è arrivato al punto di dirmi: “ho bisogno di qualche cosa che c’è nella tua borsa”. Senza specificare cosa, ma con la certezza che qualche cosa per lui nella borsa c’è sempre! Devo farmi un po’ di quadernini che domenica al ristorane con i foglietti sfusi a un certo punto c’è stato il delirio!!!

  11. ali

    E’ da stamattina che volevo commentare…ma solo ora trovo il tempo per farlo!!!! Io sono una mamma di tre bimbi di 9, 3 anni e 3 mesi quindi immaginate cosa ho sempre nella borsa!!!!!! tutto il reportorio dai pannolini, ai compiti!!!! comunque quello che più adoro è il kit del pronto soccorso che non manca mai… con tanto di disinfettanti, bustine di creme medicinali, colliri, cerotti, filo interdentale etc etc tutti formato tascabile (evviva i campioni recuperati in farmacia, dal pediatra, al super). Ma la cosa più bella è un utilissimo “libro” che ho trovato in rete. Questo è il post dove troverete tutte le info: http://www.elenakphotographyblog.com/?p=402. Io l’ho stampato a colori e rilegato con una bella spirale, che dire …utilissimo. Ciao!!!!

  12. Barbara sei un mito! Anche io avevo sempre una borsona piena zeppa di giochini, pannolini, copri tavoletta del water, fazzolettini e salviette umide, ecc… Adesso mi porto sempre dietro una scorta di fazzolettini e un libro (per intrattenere me). Mia figlia ormai ottenne si prepara il suo zainetto da sola riempendolo di caramelle (quando io fingo di distrarmi), peluche e i suoi librini.

  13. io posseggo la borsa di mary poppins per tamponare le emergenze
    http://supermamma.mammacheblog.com/2010/01/06/la-borsa-magica/
    poi non mi mancano mai le bolle di sapone
    http://www.blogfamily.it/416_fare-in-casa-le-bolle-di-sapone/
    però questa dei palloncini mi mancava ne prenderò nota anche perché second li adora. grazie per la dritta :mrgreen:

  14. ciao io ho 2 figli di 5 e quasi 9 anni. quando usciamo porto con me solo un paio di Topolini e stop. a volte la merenda se stiamo fuori a lungo e non c’è nessuna possibilità di comprarci un gelato (ad esempio d’inverno). quando usciamo abbiamo quasi sempre una meta e viaggiamo con i mezzi pubblici: questo è sufficiente a non farli annoiare. Il nostro kit base: Topolino (meglio 2), borraccia con acqua, fazzoletti, salviettine. Ma regolarmente ci ricordiamo solo il primo punto!!!!

  15. Altroché !! W i kit di sopravvivenza!
    La mia borsa ospita da più di 5 anni l’ occorrente per vivere fuori casa una settimana….
    Ora i bambini sono cresciutelli, ma il nano ha ancora il pannolino perciò un pannolino e le salviette sono immancabili, 2 libricini, 2 giornali con gli stiker e una confezione di pastelli…Una stola che all occorrenza diventa telo per il cambio coperta o capanna per giochi….
    Non manca mai l’ acqua e le caramelle!
    Poi a seconda della destinazione si aggiungono cose 🙂

  16. Claudia

    ciao MF, ma quale pazza, solo chi non ha figli non capisce la necessità della borsa grande. E non conosce l’evoluzione del Kit che hai spiegatio.
    Io quando esco per una passeggiata ho la merenda, quando usciamo a cena porto:
    – l’astuccio con pennarelli e matite e un bel quaderno per disegnare;
    – un bel giochino tipo memory;
    quando parto per un viaggio, la cosa si fa più impegnativa, perchè ho la borsa del cambio completo causa problemi di mal d’auto/aereo/pulman…solo che puntualmente devo cambiarmi anch’io perchè quando vomita ha una precisione chirurgica e mi becca sempre!!!
    ciao

  17. angela

    Io ho sempre avuto come molte di voi il Kit di sopravvivenza in relazione all’età dei bambini, un po’ come te Barbara. Anche ora che i figli sono grandi, quando esco con il piccolo, 10 anni, perché il grande esce raramente con noi…Ho sempre con me fazzoletti di carta, salviette umidificate, copri water ( proprio ieri mentre eravamo in ospedale per una visita ci è servito)mp3 o un gioco elettronico o un libro ( quando dobbiamo fare un viaggio un po’ lungo con l’auto o con i mezzi) caramelle o cicche, bottiglietta d’acqua e a volte mini merenda ( non mancano mai , soprattutto da quando una volta siamo rimasti bloccati in ascensore e per fortuna che non ci mancava nulla!!!)

  18. Ieri diverse volte ho provato a lasciarti il mio commento.. ma mi diceva che ne risultava già uno.. boh..
    Provo a riportartelo oggi!!!
    Pazza??? Macché!!! Organizzata!!! 😉 Io sono a livelli ben peggiori!!! Quando vado in giro con Davide (19 mesi).. sembro una profuga!!!
    La mia macchina non è più una macchina.. è diventata un “furgoncino”!!!
    Ho il seggiolino da tavolo.. che non si sa mai.. se ci ferma qualcuno a pranzo.. Una copertina di lana.. che se magari mi si addormenta in macchina.. e mi si ferma la macchina.. almeno lo posso tenere un po’ caldo (!!!).. Salviette.. borse di stoffa.. e borsine di plastica.. che non si sa mai che debba rinchiuderci qualche pannolino sporco o qualche indumento sporco!!! Giochini e.. un’invasione di briciole di pane!!!
    Ho sempre con me la borsa che contiene.. uno o più cambi di vestiti.. pannolini.. detergente liquido.. salviette.. cremina.. pannolini.. cremina x i dentini.. un vasetto di merenda.. che non si sa mai.. se rimango bloccata in macchina, al freddo.. almeno lo sfamo!!! Si.. sono a livelli ridicoli.. ma non ci posso fare nulla!!! :mrgreen:
    Leggendo il tuo post sui travasi e altri intrattenimenti “in cucina”.. oggi ho provato a dargli della pasta e della pastina da travasare.. ebbene.. lui metteva una pastina alla volta per terra e.. la pestava con i piedini.. non so se voleva “testare” le sue ciabattine.. o la durezza della pasta.. beh.. ha fatto un tappeto di bricioline di pasta!!! Stessa cosa ha fatto con un biscotto che gli ho dato dopo il suo latte.. Sarà una fase???

    Un bacione e grazie per la condivisione della tua esperienza.. io la trovo utilissima.. io che sono sempre un’eterna insicura!!! :mrgreen:

    Manu

  19. roberta

    Mi spiace che vi siate sentite offese… certo quando qualcuna scrive qualcosa di diverso non va bene… scatta subito lo sfogo… il commento giustificatore o compassionevole…
    ecco… sarebbe bello trovare scritto qualcosa di diverso ogni tanto… non sempre lo stesso tipo di testo (volevo scrivere articolo, ma non essendo una testata giornalistica e non essendo tu una giornalista forse non era la parola giusta!) che alimenta le insicurezze altrui.
    Certe cose dovrebbero restare nei vostri diari segreti… e non condivise nel web!
    Tanto… anche se scrivessi il contrario di tutto avresti sempre lo stuolo di commenti… chissà cosa sarebbe successo se avessi scritto: Io non ho il kit di sopravvivenza e credo che le madri che si portano il mondo sono solo delle insicure che stanno crescendo dei figli stra coccolati e viziati?
    Ma no… meglio scrivere un testo adatto a chi ci legge (tanto buonismo e ipocrisia!!) così scattano tanti bei commenti per me…. che tristezza stavolta lo aggiungo io!

  20. sara

    Io invece non ho mai messo nulla nella mia borsa!!!strano a dirsi ma vero, quando Noah era più piccino aveva la sua borsa da carrozzina mentre adesso che è un ometto (2 anni) vuole portarsi lui le sue cosine, quindi ha il suo bel zainetto con all’interno un piccolo giochino di stoffa, un pannolino, un pacchetto di fazzoletti e uno di salviettine, tutto qui! 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *