Come insegnare ai bambini ad amare la lettura
Pubblicato il 8 Febbraio 2011 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Oggi ospito con vero piacere un guestpost di Daniela, del blog Le storie online di Luna Blu, la risposta alla domanda che molti genitori si fanno durante la crescita dei figli: si può insegnare l’amore per i libri? come si insegna ad amare la lettura? come si propongono le favole ai bimbi?
Daniela è una maestra con una grande passione: la scrittura. Sul suo blog pubblica alcuni romanzi a puntate dedicati alle ragazze tra i 12 e 16 anni: il primo si chiama Sarah Midnight ed è già disponibile in questo periodo. E ci aiuta a capire come aiutare i ragazzi ad appassionarsi alla scrittura e alla lettura.
Piccoli lettori, piccoli scrittori
Ho sempre cercato di stimolare l’immaginazione e la creativita’ dei miei figli e dei miei alunni (sono una maestra elementare). Uno dei nostri passatempi preferiti e’ la creazione di storie e racconti. Abbiamo trovato tanti modi di creare storie, e queste tecniche crescono e si evolvono assieme alla nostra famiglia. Eccone alcune per risvegliare l’amore per le storie, scritte o no.
1) Storytelling: raccontate ai bimbi una storia di vostra invenzione, senza necessariamente riferirsi ad un libro. Potete personalizzarla, facendo dei vostri figli gli eroi del racconto. A casa nostra, si raccontano spesso le gesta del cavaliere Sorley (6 anni) e le esplorazioni dell’astronauta Luca (3 anni)! Potete anche raccontare una lunga storia a puntate, e farne un appuntamento giornaliero, magari all’ora del bagnetto o di andare a letto. Non temete se vi sembra di non essere in grado, l’immaginazione viene raccontando. I bambini sono un’audience molto incoraggiante.
2) Incoraggiare i bambini ad inventare le proprie storie. Questo puo’ essere fatto proponendo un inizio e chiedendo “cosa succede dopo”? Oppure creando un personaggio, magari disegnandolo anche. Se l’ispirazione si inceppa, si possono usare carte tematiche che illustrano luoghi o oggetti, cercando di “tesserli” nella storia. Con i miei figli funzionano bene le storie di ambientazione quotidiana, quelle che cominciano magari con una spedizione al supermercato o una festa di compleanno o una mattina come tante altre, in cui improvvisamente accade qualcosa di magico e inaspettato. Ad esempio, mio figlio ha inventato un compagno di asilo proveniente da un altro pianeta, protagonista di mille avventure.
3) Il circolo delle storie: con i bambini un po’ piu’ grandi, e’ divertente sedersi in circolo, e creare una storia a turno. Si propone un inizio, e i membri del circolo continuano la storia uno ad uno. E’ utile avere un oggetto, ad esempio una mela, che si passa di mano in mano, stabilendo la regola che solo quando si ha in mano quell’oggetto si puo’ parlare. Questo e’ utile per evitare il caos! Il circolo delle storie e’ un gioco che facciamo spesso alle feste.
4) I mille modi di scrivere un libro: i libri non si scrivono solo con le parole. Incoraggiate i bimbi a fare dei disegni “in sequenza”, cui poi potete aggiungere una descrizione. Siate creativi: aggiungete una mappa, una lettera, dei fiori pressati, degli scontrini, degli adesivi, creando un libro “vivo” a cui i bambini possono relazionarsi. Potete rilegarli, con una spillatrice o cucendoli, aggiungendo una copertina cartonata. Noi abbiamo acquistato dei grandi album di carta di zucchero in mille colori, su cui possiamo sia disegnare, sia incollare cio’ che preferiamo. Le copertine possono essere disegnate o stampate, utilizzando magari delle foto. A me piace scannerizzare i disegni piu’ belli dei miei figli e stamparli su carta fotografica: la copertina ideale.
5) I libri come regalo: non c’e’ nulla che fa piu’ piacere che un regalo fatto a mano, e i miei figli hanno in piu’ di un’occasione regalato diversi tipi di libri fatti in casa, al papa’, ai nonni, alle maestre. Il primogenito Sorley, in particolare, adora regalare storie illustrate che vengono poi passate con orgoglio a parenti e amici. Un’idea economica e creativa.
6) Situazioni di lettura: per i bimbi che sanno gia’ leggere, create situazioni di lettura nuove e originali, come su una coperta all’aperto, o in una casetta creata mettendo un lenzuolo su un tavolo (piace tanto a Luca, il mio secondogenito), o nel lettone di mamma e papa’. Mio marito ha regalato al nostro primogenito una lucina da libro, in maniera che possa leggere a letto senza disturbare il fratello. Sorley adora leggere sotto le coperte, mentre tutti dormono.
7) Bookshare: da noi i libri non prendono mai polvere. Se i bimbi non li leggono da un po’, e se non ci sono cari come ricordi, li scambiamo con altre famiglie. Le mie amiche mamme apprezzano molto l’idea.
Ricordate, basta cominciare, le idee vengono da sole! Buona lettura e buon storytelling!
Daniela, http://lestorieonlinedilunablu.blogspot.com
Moooooooooolto interessante!!!
ecco..io però avrei una domanda..: quando si inizia l’approcio con i libri? io sto tentando di avvicinare Viola (12 mesi) al fantastico mondo della lettura, ma per ora è molto più interessata a strappare le pagine o a mangiare il cartoncino delle copertine che ad ascoltare….é ancora presto?
Help!!!!!!
Secondo me fai benissimo! Il primo approccio inizia proprio dal manipolare i libri e averli a disposizione: più libri sono a portata di mano, più crescerà con l’amore per i libri.
grazie!
allora continuerò imperterrita!!!!!
Confermo anche io! I primi libri della gigietta sono tutti smangiucchiati, ma ora (3 anni e 1/2) lei adora andare in biblioteca e tutte le sere vuole che le leggiamo qualcosa.. speriamo che duri!
farò tesoro di questi consigli preziosi.
la mia esperienza non è delle migliori: sin da piccoli per i miei figli ho inventato storie, raccontato e inventanto insieme a loro. mio figlio grande ha 10 anni e le ha sempre apprezzate fino a che la scuola è riuscita a farlo disamorare della lettura, non solo la scuola, mettiamoci anche le innumerevoli distrazioni (tv, internet, wii…) il tempo è sempre poco e i libri che legge sono dei compiti, perché a scuola la lettura è stata trasformata in un compito da fare: ‘per la prossima settimana leggete un libro e fate il riassunto’. Capirai che la cosa a un bambino di terza o quarta elementare diventa sinonimo di ‘cosa non piacevole’. spero di riuscire a recuperare, ma gli sforzi fatti negli anni passati non hanno dato i frutti sperati. e lo dice una che vive di libri.
Infatti secondo me il ‘problema’ è la scuola: leggere non dovrebbe essere uno dei tanti compiti a casa, nè dovrebbe essere finalizzato a fare recensioni barbose o riassunti. All’asilo da noi fanno una cosa bella: ogni venerdì i bimbi possono scegliere il libro da portare a casa, e lo scelgono liberamente. Le maestre con questo ci invitano a leggere insieme il libro, e questo è anche un modo per concedersi tempo come famiglia.
Anche a scuola da noi (sia elementari che medie) i ragazzi possono prendere e cambiare i libri, che la biblioteca porta in classe (per le elementari, le medie vanno direttamente in biblio durante le ore scolastiche) una volta alla settimana 😆 … non sono obbligati a fare recensioni che effettivamente bloccherebbero i più, ma hanno fatto un cartellone con tutti i nomi, appeso in classe, e ad ogni libro fanno una crocetta… un po’ di sana competizione in questo caso non fa male! 😉
La maestra, ovviamente ogni tanto, si riserva di chiedere di che cosa parla il libro e se è piaciuto… giusto per evitare di favorire gli imbrogli…
Bello, mi piace il cartellone: la competizione ‘giocosa’ può essere davvero stimolante…
…questa cosa la fanno anche al nido di mia figlia…e quando inizia la bella stagione,iniziano le “gite” in biblioteca!!….mi piace questo modo di avvicinare anche i più piccoli alla lettura,e qs estate anche noi abbiamo fatto la tessera alla biblioteca del paese(che purtroppo non riusciamo mai ad utilizzare,visto che gli orari della biblioteca poco si conciliano con quelli del mio lavoro…mannaggia!)
Ecco, io sulla biblioteca sono in difetto: non la frequento mai per me. Mi piace possedere i libri, e sono una pessima utente. Ma vicino a casa c’è una biblioteca bellissima per bambini, La Casa di kahoula, dove ci piace andare per Dafne. E’ piena di libri per bambini e ha anche un tappeto morbido per giocare e alcuni giochi.
anche dal mio figlio piccolo all’asilo fanno così, e anche il grande è stato abituato così… non per fare la solita pessimista, ma aspettate di vedere quando più grandi avranno mille altri interessi che ruberanno il tempo. è un problema, perché poi ci sono mille distrazioni. non ultimo lo studio per la scuola, che riempie i pomeriggi e spesso le serate.
Sono d’accordo. Infatti i compiti continuo a dire che non servono. Io sono una di quelle mamme contrarie a priori. Studiare più di un’ora al giorno, dopo scuola, secondo il mio modesto parere, è inutile.
come maestra e come mamma sono pienamente d’accordo…mio figlio finisce alle 3…qui in Scozia e’ cosi’…e ha gia’ tanti compiti!ed e’ in prima elementare!
… è vero che crescendo, mille interessi potrebbero distrarli, ma se la lettura entra nel cuore fin da piccoli, un posticino, un po’ di tempo lo troveranno sempre… Be ormai ha 14 anni (oddio come mi sento vecchia…), ma nonostante le ore di studio pressante, gli allenamenti di volley 3 v a settimana+partita, l’ora di catechismo e qualche ora di svago con tv e giochi vari, il tempo per leggere lo trova sempre nell’arco della giornata… e devo dire che riesce a leggere pure parecchio… perciò se la passione “nasce in culla” difficilmente sparisce crescendo! 😀
@Beta, mi dai una speranza 😉
Secondo me dipende molto anche dalla disponibilità di avere i libri ‘giusti’. Per esempio io sono una lettrice appassionata ma umorale: a seconda del periodo cambio genere letterario, divoro un libro in due giorni oppure per un mese non leggo nulla… Se i ragazzi avessero a disposizione anche generi letterari di loro preferenza, secondo me un pensierino ce lo farebbero.
Anche se ovviamente il videogioco sicuramente vince sul libro. Per questo medito di non prendere videogiochi 😉
Sara (15 anni) legge meno di suo fratello (Davide 21), ma va a periodi, come il suo carattere, a scuola del resto hanno tanto da fare e leggere per “forza” è una tortura, in effetti Pirandello è un classico, ma dover leggere obbligatoriamente “il Fu Mattia Pascal” devo dire che è proprio una rottura! Davide che è un tipo più “quadrato” macina libri a tutto spiano che siano di università o per svago…
No, non e’ presto! Prima cominci meglio e’. Esistono libretti cartonati a prova di strappo e di…dentino:-)non ti preoccupare se ti sembra che non risponda – se cominci cosi’ presto i libri saranno per lei parte della sua vita quotidiana, un oggetto familiare e amato, e pian piano l’attivita’ diventera’ interattiva. E’ anche un modo per stare insieme, creando associazioni positive al momento della lettura…
Libretti a prova di dentino??? li voglio!!!! Mi attivo da oggi per trovarli! grazie pr la dritta!!
Io ne avevo cucito uno di stoffa. Da Ikea in stoffa ne trovi uno molto bello. E poi ci sono quelli plastificati per il bagnetto…
quello di stoffa ce l’ho, acquistato all’Ikea, ed ho visto quello che hai fatto tu per Dafne (bellissimo!), ma Viola non l’ha mai degnato…
Allora siamo passati a quelli di cartocino, che si mette sempre in bocca e tenta di mangiare….
Quelli plastificati però non li ho mai trovati…forse mi risolverebbero il problema (o si mangerà pure quelli la mia piccola idrovora?????)!!!
Vero, Mammafelice e ITmom…Anche a scuola di mio figlio c’e’ una biblioteca da cui sono incoraggiati a prendere un libro in prestito ogni venerdi’, ed’ una cosa ottima…
I tuoi consigli sono interessanti io li ho messi in pratica quasi tutti, ma con risultati nulli. Il mio maggiore amava leggere fino alla terza elementare, divorava i libri quasi quanto me, ha persino vinto un concorso in biblioteca per la quantità di libri letti. Poi in quarta elementare ha iniziato ad avere da studiare e a non trovare il tempo per leggere, anche perchè come hanno detto sopra, ci sono anche altre distrazioni come la play station, il pc e quando il tempo lo permette le uscite. Per qualche anno amava leggere i fumetti e poi manga, ora che è alle superiori nulla. Neanche a scuola gli danno da leggere, aveva due libri solo durante le vacanze e se fosse obbligato leggerebbe ma se deve scegliere nel poco tempo libero fa altro. Mentre con il piccolo è sempre stato un disastro, lo porto in biblioteca da quando era piccolissimo, spesso lo portavo a laboratori legati alla lettura, quando capita gli regalo un libro, ma non ama leggere, preferisce che gli racconti io la storia e lo faccio da quando era in fascia. Io credo che l’amore per la lettura sia innato, io ce l’ho sempre avuto nonostante i miei genitori non facesserò mai nulla per invogliarmi a leggere, loro non leggono…
..e ci credi che invece a me l’amore per la lettura è nato durante l’ università???
ho sempre avuto genitori che regalavano libri sia a me e che a mia sorella,ma più di tanto non mi sono mai interessata….poi all’università,complici alcune amiche che i libri li divoravano,ho iniziato…ed ora non mi ferma più nessuno!!
Allora ho sempre possibilità che prima o poi imparino ad amare la lettura…
…si vedrai!!
Grazie per avermi ospitato!
bello, bellissimo. A casa nostra è già da un pò che racconto storie inventate.La principessa mi da lo spunto, e così nascono personaggi, boschi incantati, fino a poco tempo fa tante streghe cattive…così ho capito che la mia bimba è un pò pessimista. Le notizie dal mondo e quello che sente la spaventano. Per questo cerco di ribaltare un pò la storia. Già adesso le spiego che ci sono cose brutte, ma anche belle e che, da ottimista quale sono, non sempre il male vien per nuocere. L’orsetto preferisce giustamente le figure, ha 2 anni. Mi viene in mente i libri di Alba Marcoli, con delle fiabe raccontate agli adulti riesce ad aiutarli a superare blocchi infantili. Insomma le storie, i libri sono amici insostituibili.
che bello, pensa che proprio l’altro giorno Giorgia mi si è seduta davanti con il suo sgabellino e, fissandomi seria, mia ha detto “Mamma ti racconto una storia?…si?” ed ha iniziato a raccontare una storia tutta sua inserendo i personaggi di tutte le fiabe che girano nella sua cameretta….alla fine mi guarda e mi dice “un’altra?..si, dai!”… mi stupisco sempre di come stia crescendo in fretta!
ahhaa che tenera! Anche Dafne inventa un sacco di storie: il personaggio delle sue favole è una bimba di nome Dafne (egocentrismo a palla) che viaggia in treno, in autobus e poi va in mare e in piscina
la mia ha una bimba nella pancia che si chiama Linda ed ogni tanto esce per andare a ballare 😆 o fare una passeggiata. Poi ci sono le principesse, i principi, il lupo e la strega che vanno a fare merenda….io cerco di stare seria ma vorrei registrala!
Sorley racconta storie in cui lui e’ l’eroe che salva Luca dai mostri!:-)
I bimbi sono spettacolari…la mia iniziava tutte le storie in questo modo: ” Adesso vi racconto la stora di una bambina che si chiamava Criceta…” da mangiarsela!!
sonor educe da un mini corso con Nati per Leggere, un progetto che mira a promuovere la lettura ad alta voce ai bambini sin dai sei mesi!! l’obiettivo è non solo far sì che loro amino leggere in futuro, ma anche abituarli alle lettere, alla scrittura, al libro e aumentare il loro grado di literacy (che vorrebbe dire alfabetizzazione, ma che è molto di più, vuol dire anche semplicemente essere capaci di intuire immediatamnete come compilare un modulo!)
il mio consiglio è: non è mai troppo presto. cartonati e libri di stoffa sono adattissimi ai piccoli e poi è importante che a leggere sia il genitore, così da creare uno spazio intimo dove ci sia condivisioen di emozioni e di fantasia. penso anche che sia molto importante dare l’esempio: se a casa è piena di libri e i genitori amano i libri sarà facile che anche i piccoli lo faranno.
Sono d’accordo!!!
molto interessante, soprattutto per gli sviluppi futuri.
G. mi “legge” le storie mentre mi trucco al mattino prima di portarla all’asilo. Credo che i bambini imparino ad amare i libri se questi fanno parte della quotidianità della famiglia e se non sono visti come qualcosa di sacro e inviolabile. All’inizio la manipolazione è importante, poi verrà il rispetto dell’oggetto. Conosco una persona che pretendeva di incoraggiare alla lettura utilizzando un vecchio libro illustrato a lei molto caro; il bambino non poteva toccare le pagine, girarle ecc… ma come si fa????
Io all’inizio ho faticato, perchè per me i libri sono sacri. Per questo ho iniziato dai libri per bambini: per non avere rimorsi nel caso si fossero rotti… Poi si impara. Ma l’importante è che li possano toccare e USARE, altrimenti che gusto c’è?
Casa nostra è invasa dai libri, io ho ancora quelli che avevo da bambina!! Non ho mai amato raccontare storie, ma non so se per caso o per ereditarietà i miei figli leggono molto…
Bellissimo post. Grazie Daniela e grazie Barbara!
🙂 cara come sempre!
Anch’io sono d’accordo e spererei tanto che mia figlia diventasse un’accanita lettrice. Al momento ha poco piu’ di due anni (28 mesi) ma mi chiedo se sono io a sbagliare qualcosa o se e’ lei che, forse, e’ un tantino iperattiva… mi spiego meglio: E. prende, manipola, sfoglia diversi libretti cartonati, ho iniziato anche a comperarle le classiche favole della disney ma in versione cartonata, per evitare di veder trasformato il libro in coriandoli, pero’ ho notato che piu’ che indicarmi col dito le varie immagini e voler sapere di che si tratta, non riesce ancora ad avere la pazienza di ascoltare che io le legga la storia vera e propria. Inizio con “C’era una volta…” poi vado avanti per una riga o due e poi la bimba gira subito pagina e vuole che le indichi i nomi che so io, dei 7 nani o della nonna di Capuccetto Rosso oppure mi dice Heidi, nonno, nebbia, insomma mi indica i nomi dei vari personaggi ma non ha la pazienza di ascoltare che le legga la favola.
Io credevo che a due anni fosse gia’ pronta per l’ascolto!
E’ mia figlia che e’ indietro oppure siete voi ad avere figli super?
Oppure i consigli che scrivono su siti vari tipo Nati per leggere in realta’ sono un po’ troppo pretenziosi?
E’ vero che ogni bimbo e’ diverso pero’ mi dispiace che dei tanti libri che abbiamo in casa mia figlia voglia solo sfogliare le pagine e “leggere” le immagini. E’ interessata solo alla descrizione figurativa ma non all’ascolto della storia. Di carattere sembra molto attiva, forse pure un po’ iperattiva. Non sta un attimo ferma e si sposta da un gioco all’altro nel giro di poco per cui per lei stare ad ascoltare una favola e’ forse troppo… faticoso? Boh, non saprei proprio.
Ma come faccio la leggere una favola se mi gira pagina in continuazione? Ok che sono favole che ormai conosco a memoria e non c’e’ nemmeno bisogno di leggerle pero’ lei proprio si capisce che non e’ interessata all’ascolto ma vuole che io le descriva le immagini.
Sara’ ancora poco matura per questo e mi dispiace molto. Vedo in giro bambini così “avanti”… sbaglio qualcosa io o c’e’ qualcosa di sbagliato in lei?
Scusate lo sfogo…
E’ normalissimo! Dafne prima dei 3 anni faceva esattamente come la tua bimba: era più interessata alle figure che alla storia, e quindi noi sfogliavamo il libro solo per indicare i vari personaggi, guardare i disegni e parlarne ad alta voce, ma non propriamente per leggere la storia completa. Adesso le interessa anche la storia, ma prima per niente!
Ohhh, grazie mille Mamma Felice! Mi hai davvero sollevato. Ok, allora, attendero’ pazientemente il passaggio dalle “figure” all’ascolto vero e proprio. Nel frattempo non mi trattero’ dallo stimolarla. Di libri ne circolano parecchi in casa nostra 😀
Dafne ha mangiato tante di quelle pagine, prima di apprezzarne la lettura… 😉
bene, i libri hanno tante vitamine:-))) 😀
…se ti può consolare anche la mia bimba faceva così!!…ora ha 3 anni,ma non riesco a leggerle una favola per più di 3 minuti…si stufa subito e mi gira le pagine!allora io inizio a raccontare e quando lei gira invento i finali!!
..poi capita anche che mi ascolti fino alla fine della fiaba….ma deve essere in vena!
..io non mi preoccupo…credo che la concentrazione arrivi poi,no??
..e poi,come dici tu,i bambini non sono tutti uguali…per fortuna,no?
Ci sono dei libri con poche parole e grandi figure colorate. Ti consiglio di comincire con quelli e pian piano passare a quelli che contengono più parole. Con il mio bimbo, che ha due anni, riesco a leggere i “librottini” della Disney, ma ogni tanto gira le pagine a 3 a 3. Ogni bambino però è diverso dall’altro e io ho cominciato a propinargli libri da quando aveva 5 mesi (lo so sono poco normale!)
Che bel post!
Io sto “inventando” con la Saruccia un libro tutto nostro….ce lo inventiamo a voce durante la settimana, a mo di favole a puntate.
Poi nel weekend lei lo disegna e io lo scrivo
MA DAI! Anche Sorley ed io! Abbiamo una favola che dura da un po’ e ce la raccontiamo a puntate la sera…e poi nel weekend mentre io scrivo anche lui scrive e ha fatto dei bellissimi libri…guarda qua!
http://lacasadilunablu.blogspot.com/2011/01/i-libri-di-sorley.html
E’ un tipetto!
Ma che meraviglia!!
Ecco, io spero che la Saruccia segua il suo esempio 😀
complimenti!
che bel blog
Grazie:-)
conosci nati per leggere si vero?
Ale aveva già molti libri quando era in pancia
ora ne ha di messi via (quelli delicati) e quelli a disposizione e quando lo scopro a “leggere” mi sciolgo
Ma sai che non lo conosco? O forse non lo ricordo…
Devo andare a guardare.
http://www.natiperleggere.it/
Che bello questo post di Daniela! Io ricordo che quando ero piccola mia mamma ci leggeva, (a me e mia sorella), qualcosa prima di dormire. Di tutto! Favole, fiabe, racconti presi dal suo libro di italiano, (non idea di quanto fosse vecchio!), tanto che io ricordo ancora la storia di un cagnolino che ogni mattina andava a prendere la brioches al bar. Anche mio padre ha sempre letto, io ricordo che si portava un libro anche in bagno, sempre! E non è una persona colta, ha frequentato a malapena qualche anno delle scuole che allora forse corrispondevano alle nostre “medie”. Questo per dire che non importa il livello di cultura! Se ami leggere, ami leggere e impari parole nuove, ti sforzi di capire autori classici… Mio padre ha letto e legge La divina commedia, (sa tantissimi canti a memoria), Cronin, Clive Cussler, Wilbur Smith, …gli ho prestato la saga di Twilight e Memorie di una gheisha… Insomma, da qualcuno avrò preso! O meglio, sono sicura che in parte i miei genitori mi hanno trasmesso l’amore per le storie, per quel viaggio fantastico che si fa quando si legge un libro e ci si immedesima nei personaggi. Io ho sempre letto per Topastro e ogni tanto, ora che ha tre anni e mezzo, si ferma davanti alla sua libreria, prende un libro e finge di leggerlo. Alcune storie le conosce bene: gira pagina e racconta la storia che io gli ho letto tanto volte.
Anche mio papa’ aveva sempre un libro in mano…quando ero piccolina mi leggeva i libri piu’ improbabili, tipo il Signore degli Anelli, e io avevo solo 3 anni!Mi piaceva il suono della sua voce:-)E poi inventava fiabe pseudo africane, protagonista “Ananse Lumumba”..mio padre era straordinario…Devo a lui l’amore della lettura.
Non si è mai troppo piccoli per ascoltare storie!
Le storie sono un bisogno ancestrale, come la musica…non trovi?
Si, si, hai perfettamente ragione! Questo tuo commento mi fa pensare a un popolo antico, raccolto attorno al fuoco, una persona anziana che narra una storia in cui sono presenti animali e persone, e i bimbi ascoltano rapiti!
E’ un’immagine che mi attira molto, per questo mi sono data il nome di Lunablu Storyteller, pensavo proprio a questo, ad una tribu’ che si racconta storie alla luce della luna! (vedi, sono una romanticona…:-))