Come fai a far tutto? No, davvero, io non ci riesco!
Pubblicato il 28 Ottobre 2010 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Questo è un articolo strano, che nasce da un’idea di Letizia BPG. Un articolo strano perchè ha avuto una gestazione lunghissima, di circa un mese, e si è sviluppato in un voracissimo thread via email, in cui erano presenti anche Claudia e Silvia e Serena di GC, e si è concluso con una decisione: oggi, 28 Ottobre, scriveremo tutte lo stesso post! Divertente e strano perchè per me è stato come una rivelazione: avete presente la sensazione di origliare per caso da una porta, e sentire cosa le persone pensano di voi? Io ho potuto apprenderlo dal vivo, e posso affermare con sicurezza che voi mi sopravvalutate!
Letizia mi ha definita inspiring. Un bellissimo complimento, ma che agitazione!
Perchè io no, davvero, non ce la faccio a fare tutto. Non sono ancora diventata la persona che vorrei essere, non riesco a chiudere la giornata finendo tutti i lavori che devo fare, non riesco a rispondere a tutte le email… e non riesco certamente a fare il pane in casa tutte le mattine, ad avere la casa splendidamente in ordine e a preparare tutti i giorni dei pranzetti succulenti!
Vorrei fare outing, se ancora servisse: io ogni tanto mangio al McDonald’s, e mi piace pure. Ogni tanto compro le buste di insalata pronta (tipo ieri, per esempio). Io metto i vestiti non stirati, e per stirare i jeans e le polo di mio marito, aspetto la visita della suocera (Elsa, scusa, devo confessare apertamente). Io certe volte butto i calzini per terra e li trovo dopo due giorni sotto il letto. Io ho comprato il piumino con copripiumino Ikea per non dover rifare il letto, visto che non credo di averlo mai rifatto in vita mia, tranne che durante le ispezioni dei parenti. Io sono una cicciona a dieta. Io sono una che ha avuto una vita incasinatissima, che ancora non è risolta, e piango, urlo e dico anche delle brutte parolacce (non davanti a Dafne, però…). Io non so cucire, e quando mi metto in testa di saperlo fare, riesco a rompere gli aghi della macchina e il filo mi si spezza continuamente e io maledico tutti i santi di pannolenci del mondo ultraterreno. Io mi definisco una persona banale, e lo dico con orgoglio e senza disprezzo: dopo una vita passata a non sentirmi come gli altri, la mia normale banalità è una conquista fortemente desiderata.
Io no, davvero: io non riesco a fare tutto. E ammetto, senza un minimo di vergogna, che ‘fare tutto‘ non rientra minimamente nelle mie priorità. Io, fondamentalmente, me ne frego. Me ne frego che la vita sia una folle corsa verso l’infinito: io sono asmatica, e non corro.
Così, ecco, questa è la mia giornata. Di ora in ora. Adesso per favore ditemi che anche la vostra giornata è come la mia, e facciamo pari e patta. E la prossima volta che pensate che io sono ‘bravizzima‘ perchè faccio un mucchio di cose, rivolgete la frase contro voi stesse e dite: IO sono bravissima e faccio un mucchio di cose! :cuore:
Una giornata tipo
ore 7.00
La sveglia. Dafne è in catalessi: ci mette un’ora a riprendersi. Sembra un’adolescente nel corpo di una treenne. Sono una mamma bravissima: ieri sera ho preparato già i vestitini da metterle oggi, così non dovremo litigare davanti all’armadio perchè lei vuole i pantaloni a fiori, la maglia a righe e pure il cappello estivo.
Io ho il compito di far bere il latte a Dafne, che tiene abbracciato il biberon per 20 minuti e non si smuove. Poi si va in bagno: pipì, faccia, denti, crema, profumo, capelli… peggio che una beauty farm. Quando si stufa, inizia a scappare nuda per casa. La convinco ad andare sul tappeto della sua cameretta, e mentre suona lo xilofono con un mestolo della cucina, riesco a infilarle i vestiti. Per le scarpe vuole assolutamente Nestore.
ore 8.00
Nestore porta Dafne all’asilo; a lui affido diecimila indicazioni e comunicazioni per le maestre, e non ne ricorderà nemmeno una. Io nel frattempo carico la lavatrice (e se mi ricordo la aziono pure), mi vesto (beh, mi metto la tuta), scrivo l’almanacco, leggo le prime email, cancello lo spam, mi riprendo.
ore 8.30
Io e Nestore facciamo colazione-riunione: prendiamo un caffettone e parliamo della giornata lavorativa, oppure litighiamo. Cosa c’è da fare, a chi bisogna scrivere, quali fatture sono da stampare, quali offerte da preparare… La nostra giornata lavorativa inizia.
ore 9.00
Devo scrivere almeno 7 articoli, senza considerare l’arretrato che ho accumulato per lavoro (non ci voglio pensare). Rispondo ai commenti, mando offerte, scrivo altri articoli, preparo il calendario editoriale di qualcuno dei 3mila siti che gestisco, risolvo qualche casino.
In queste 3 ore di lavoro dovrò cercare di incastrare anche una serie di attività arretrate: rispondere a 50 email (stima per difetto), fare la spesa online per la prossima settimana (l’unico svantaggio della spesa online è che ci devi pensare con una settimana di anticipo, altrimenti il giorno di consegna viene occupato dagli altri), cucire quel benedetto meitai da bambini che sto progettando da circa 1 mese (lasciamo perdere, va…), raccogliere la roba stesa e buttarla sulla sedia nell’ingresso (dove resterà per circa 10 giorni, finchè Nestore, esasperato, non mi minaccerà di morte per costringermi a piegarla e a metterla nei cassetti), e magari anche preparare un’attività da fare nel pomeriggio insieme a Dafne: dobbiamo inventarci un nuovo gioco del memory e giocare al negozio!
ore 12.00
Scaldo il pranzo preparato la sera prima e butto giù la pasta fresca: 1 minuto di cottura, il tempo di finire l’email che stavo per spedire (stavolta non ho nemmeno bruciato il pranzo). Mangiamo sereni, chiacchieriamo, parliamo di lavoro e anche no. Nel frattempo, tra una parola e l’altra, rispondiamo a una chat di lavoro, scriviamo due email, mandiamo le offerte e io finisco il lavoro urgente che dovevo consegnare 3 mesi fa.
ore 14.00
Arriva il camioncino della frutta e verdura: sento suonare il clacson e mi precipito giù. Devo correre, prima che mi passino tutte davanti: sono anziane, ma velocissime. La signora con la stampella corre più veloce di me!
Dopo aver messo a posto le verdure, mi resta il tempo di finire quel progetto che meditavo da mesi (o forse no) e farmi una doccia.
ore 16.30
Si va a prendere Dafne a scuola. Mi faccio lasciare da Nestore alla Coop, mentre lui va a prendere Dafne all’asilo: incastrati come in un tetris vivente, dobbiamo essere sincronizzati al massimo, altrimenti Dafne in macchina inizierà a lamentarsi. Ho esattamente 12 minuti per arraffare dagli scaffali una parvenza di cena, trovare le penne che mi servono, pagare e farmi trovare nel posto convenuto all’ora x. Mentre ci sono, prendo dal banco gastronomia una porzione di lasagne verdi alla bolognese e una porzione di fesa di tacchino al limone, così quando arrivo a casa posso congelare tutto in piccole porzioni, e avrò risolto il problema di N cene di Dafne, per quelle sere che arrivo lunga e non ho preparato niente.
ore 17.30
Gioco con Dafne e pulisco le verdure. Mentre lavo a una a una le foglie di uno dei due enormi mazzi di coste che ho comprato ieri con la spesa online, mi maledico per la pessima scelta.
Ho 4 fuochi accesi e il forno che sta scaldando. In cucina ci sono 40 gradi e un’umidità del 400%.
Nel frattempo, tra una mescolata e l’altra, gioco con Dafne, la libero dalla colla che si è spalmata addosso, placo uno dei suoi capricci e cerco, almeno per questa volta, di non bruciare niente.
Tappa in bagno per lavarsi, spalmarsi la crema, mettersi un cerotto, fare pipì, spruzzare l’acqua per terra e correre nuda per casa mentre tento di infilarle di nuovo le mutande. Vorrei avere dei pattini!
Nel frattempo Nestore, che smadonna su un codice, ogni 10 minuti mi chiede: Sta bruciando qualcosa?
Mi sento sotto pressione.
ore 18.30
Ingaggio una lotta all’ultimo sangue con Dafne: devo prenderle le misure perchè ho chiesto a Elsa, mia suocera, di cucirle un vestitino da Pippi Calzelunghe per Halloween. Non so nemmeno da che parte si cominci, e la piccola ribelle non collabora. Mi serve qualcosa di forte.
ore 19.00
Si cena. Scaldo il mezzo pollo che ho arraffato alla Coop e condisco l’insalata (in busta), sbuccio le barbabietole e cipolle cotte al forno che ho comprato all’esselunga. Nella mia spesa fast and furious ho comprato anche dei panini integrali: stasera c’è il pane! Chissà se domani mi ricordo di accendere la macchina del pane?
Mentre Dafne e Nestore litigano per sedersi a tavola, perchè Dafne vuole vedere Pippi Calzelunghe o altre amenità simili, preparo le verdure per domani: le metto nei contenitori da microonde, così domani a pranzo e cena avremo tutto pronto, e stavolta non sarà un’insalata in busta. Nel frattempo inforno la torta di coste e formaggio, sperando di non farla bruciare.
Dafne rovescia l’acqua circa 7 volte, vuole cambiare due piatti e 3 bicchieri (ha deciso che le piace bere e poi sputare l’acqua nel bicchiere) e il tutto deve corrispondere alla sua scala cromatica: piatto verde con bicchiere verde, piatto arancione con bicchiere arancione, piatto rosa con bicchiere fucsia. Mangia due bocconi e poi vorrebbe il gelato. Col cacchio. Tra un capriccio e l’altro cantiamo la canzone di Pippi, ascoltiamo cosa ha fatto all’asilo (ma la traduzione del discorso non è pervenuta) e le diciamo di togliersi le dita dal naso e non mangiarsi le caccole. Io e Nestore cerchiamo un dialogo tra un moccolo e un Mentana.
ore 20.00
Questo è il mio momento segreto. Mi alzo da tavola, molto scorrettamente, abbandonando Nestore nelle grinfie di Dafne. Mi dedico 15 minuti di solitudine davanti al PC, per leggere le notizie, rispondere a qualche amica, leggere i feed rss o semplicemente fare un giro su facebook. Se Nestore è troppo stanco, faccio finta di andare in bagno e faccio le parole crociate: questi 15 minuti di isolamento li pretendo dalla vita!
ore 20.30
Nestore sparecchia, carica la lavastoviglie, pulisce la cucina e prepara i sacchi dell’immondizia da buttare domattina. Io amo quest’uomo. Io nel frattempo mi spalmo sul lettone con Dafne, per preparare le decorazioni di Halloween e leggere insieme una storia della buonanotte. Scegliamo una delle Fiabe Sonore, e la leggo ad alta voce, facendo le voci e leggendo le filastrocche in rima, tra uno sbadiglio e l’altro. Dentro di me prego che Dafne si addormenti in fretta, ma ovviamente non sarà così.
Nestore porta il ‘cacche ciato bon‘, ovvero il biberon con il latte al cioccolato (io l’ho detto che è straniera, questa bambina) e Dafne beve il suo lattone serale, si alza dal letto ancora 300 volte per farsi rincorrere, si posiziona in bilico sul poggiolo del divano e crolla.
ore 22.00
Finisco il mio lavoro. Io e Nestore siamo di nuovo seduti alla scrivania e rincorriamo le scadenze. Anche oggi non riuscirò a finire tutto quello che dovevo finire… pazienza!
ore 24.00
Mi metto il pigiama e mi lancio sul letto. Guardo un po’ di TV, tento di leggere qualche pagina del libro che ho iniziato, e sento che mi si chiudono gli occhi. Vorrei un gin lemon, ma non posso. Magari stasera vado a letto prima dell’una, posso farcela. O magari no. Tanto domani si corre di nuovo, e non ho nemmeno il tempo di lamentarmene.
Massì, va bene così: in fondo vivere mi piace molto di più che dormire.
ti adorrroo!!!allora sei normale pure te!Pensavo io di essere quella incasinata..
Ecco, moltiplica i bambini per 3, aggiungi compiti, sport e amichetti ed ecco la mia giornata…anche ieri era quasi mezzanotte, non vedevo più dove cucire, mi si incrociavano i fili davanti agli occhi, dovevo finire l’articolo per oggi del mio blog, e preparare una mail per una cliente con il rendiconto dei lavori in corso…
Ogni tanto vorrei scioperare…
Bacione a te Ba e famiglia
No, ma infatti io provo una sincera AMMIRAZIONE per chi ha più di un figlio. Io non potrei!!
Quoto …i miei figli li devi moltiplicare per due…..argh!! :argh:
Ma veramente le date il latte al cioccolato prima di dormire???? Il cioccolato ha un effetto eccitante devastante sul Vikingo, così come gli zuccheri. Per noi è assolutamente offlimits, specialmente la sera! 😆
Una parvenza di cioccolato, ovvero un cucchiaino di Nesquik. Ecco un altro outing: usiamo il Nesquik!! 😆
Però con quello dorme, non le fa effetto bomba.
FACCIO OUTING ANCHE IO!!!
CON LA PICCOLETTA USO IL NESQUIK,PERO’ ALLA MATTINA, ANCHE PERCHE’ SUO FRATELLO LO METTE NELLA SUA TAZZONA DI LATTE E CEREALI, COME RINFORZO PER PARTIRE, ALTRIMENTI CI METTE DUE ORE A CONNETTERE…E TUTTO QUELLO CHE FA SUO FRATELLO LO FA PURE LEI, OF COURSE! :argh:
Anche noi nesquik! Anche se non sempre.. 😆
Macchiato di Hello Kitty presenti , ma solo di mattina e solo quando se lo ricorda 😉
ambè, con la nutella che vi mangiate, vorrei vedere ahhaaa 😆
..ahahahahah!
noi nesquik tutte le mattine!..con biscotti e miele…non è un latte,è una bomba di colazione!!!!…ma la mia non mangia proprio,invece la colazione la fa volentieri e piu’ è calorica meglio è!!!
Ma quanto siete belle, mamme??
Anche io ho due teppa per figli, ma il piccolo (1 anno e 1/2) per fortuna al momento nemmeno lo vede il Nesquik della sorella (3 anni e 1/2). Lei lo prende solamente il week end quando facciamo LA colazione, quella bella bella tutti insieme.
Ti adooooro!!
Io ti adoro, Barbara! Non sai quanto!
Non c’è altro da dire
(e per la cronaca e per quanto possa interessare, IO non riesco a fare nemmeno la metà delle cose che hai descritto TU!)
No, guarda che la frase da dire NON era quella. Ritenta, sarai più fortunata!! 😉
Ho appena deciso che questo post me lo stampo e lo metto come seconda di copertina nell’agenda dell’anno nuovo: la frase che ti ho rubato l’anno scorso ha fatto con me veri miracoli, speriamo che funzioni anche stavolta!
Per me rimani un mito, penso che la vita di noi mamme lavoratrici sia un pò così per tutte, sempre di corsa, ma è importante trovare del tempo per fare qualcosa anche per sè. Ora che i ragazzi sono grandi la sera ho un pò più di pace, perchè vanno comunque a letto per le 21.30 e sono molto indipendenti, durante il giorno è più impegnativo perchè bisogna ancora accompagnarli una volta di qua e una volta di là…Ecco io però non riesco più a stare alzata fino a tardì, al massimo alle 22.30/23 crollo, è anche vero che al mattino mi sveglio alle 6 e quando devo accompagnare il maritino anche alle 5.30. Mi è piaciuta molto la frase con cui hai finito questo post…E’ più bello vivere che dormire. Un abbraccio.
Barbara, sei fantastica, davvero!!
Ti adoro, perchè riesci a ricordarci quanto è STUPEFACENTE la normalità!
Buona giornata!!!!
E’ proprio questo, sì! La magnificenza della normalità!
Barbara,
però un pochino hai esagerato questa volta… Tu non sai cucire? E tutti quei lavoretti bellissimi che fai non si sa quando? Eh no! IO non so cucire, non TU!
Mi ha fatto morire la nota: se Nestore non è stanco lo mollo con Dafne, se è stanco lo mollo con Dafne lo stesso, ma di nascosto… !
L.
ahhaaaa spero che Nestore non legga questo post!!!
Bellissimo, lo stampo su A3 e lo appiccico stile decoupage sulla scrivania della mia collega che si vanta di svegliarsi ogni mattina alle 03,30 per lavare i pavimenti di tutta la casa!!! 😆
alle 3.30????n’artra fenomena…… 8)
😯
🙄
ma va la!
ah, beh, c’è proprio di chè vantarsi, eh… ma che voglia 😯
Più che vantarsi dovrebbe trovarsi un bravo analista a cui raccontare questa cosa… 😯
Pensa che invece ci ha quasi mandato me dall’analista, a furia di sentirmi raccontare tutte le mattine le sue funambolate casalinghe mi aveva quasi convinto di essere una madre degenere a non preparare il brodo di verdura fresco tutti i giorni!
Per fortuna che ci sono le mammefelici!
W i pasti improvvisati e il cesto della biancheria sull’orlo del tracollo!!!
Valentina, mandala qui da noi, che la sistemiamo! :argh:
Concordo: W i pasti improvvisati e il cesto della biancheria sull’orlo del tracollo! Io in questo periodo non sono una mamma lavoratrice, ma mi rendo sempre di più conto che stare tutto il santo giorno con il mio piccolino è forse più impegnativo di lavorare…..!
saranno contenti i vicini! Io nn riuscirei manco sotto la minaccia di una pistola!
che dire, siamo tutte nella stessa barca!
io, al suono della sveglia h. 6.45 apro gli occhi e penso a come vestire Giorgia (se non ho già preparato tutto la sera prima) e so già che nel momento in cui metterò il piede per terra inizierà il mio turno alla Dalmine (modo di dire che rende l’idea..con tutto il rispetto per gli operai della Damine!) mi alzo, tiro su tutte le tapparelle di casa e vado a svegliare Giorgia, tappa in bagno (pipì, bidet, faccia) poi in camera a vestirsi (canzoncine annesse), nel frattempo il maritino è in cucina che prepara colazione e biberon, appena vestita la mando in cucina ed io mi occupo di spalancare tutte le finestre (ma che freddo fa stamattina ) poi tutti insieme a fare colazione (Giogia beve il suo biberon nel seggiolone Ikea) ed io posso chiacchierare con Stefano tranquillamente (!?!) poi mollo la creatura e vado a sistemare le camere, richiudere le finestre (nella zona notte siamo sotto zero) mi lavo, mi vesto urlo a Giorgia di venire a lavarsi i denti, poi pipì, scarpe, giacca, cappello, bacio al papa e si esce…alle 8.30 la porto al nido ed io vado al lavoro….alle 15.00 vado a prenderla a piedi al nido e passiamo il pomeriggio al parco (se il tempo lo permette) fino alle 17.30 poi casa, bagno, tuta preparo la cena, Giorgia cena alle 18.45/19.00 (lo so, è preso ma deve pur digerire prima della nanna) e poi gioco, pipì, rito nanna (fiaba e coccole) alle 19.45/20.00 è già a letto crollata….ed io ho 1 ora tutta per me fino all’arrivo del maritozzo verso le 21.00/21.30…poi alle 22.30 io crollo e vado a letto dove leggo e poi mi si chiudono gli occhi fino al giorno dopo.
Ma voi siete matte a fare il bagno ai bimbi tutti i giorni. Io manco morta!
no, non tutti i giorni…a volte la piazzo nel box doccia con me e lei si diverte dentro la tinozza dei panni…così anche io riesco a lavarmi in santa pace e poi il venerdì c’è piscina quindi doccetta lì quindi direi ogni 1/2 giorni eccecaspita lei lo farebbe tutti i giorni ma poi il bagno è una campo di battaglia e con il parquet devo asciugare subito!!!
Mitica sei e mitica resti … però non hai aggiunto “rispondere a quelle pazze del forum che ogni tre per due mi coinvolgono in qualche casino “;) … io comunque faccio tutto quello che fai tu tranne lavorare … che faccio vado ad insultarmi da sola ? … vabbè dai oggi lavoro quindi mi autogiustifico
Ba, che te lo dico a fare?
I vestiti non stirati? what’s stirare? (ok mi vergogno ma stiro raramente…l’estate invece MAI). Campo di buste di insalata già pronte, a volte di piatti precotti…da quando il marito lavora in quel catering mangiamo SOLO cose precotte (se escludiamo la pizza che faccio il sabato sera e i ciambelloni che preparo la domenica). E quando lui dimentica di portarci il pane?
Si fa senza…oppure, come è successo ieri sera, che l’unica cosa di simile al pane erano le friselle….abbiamo finto che era estate (col freddo che faceva ieri sera) e ce le siamo mangiate con pomodoro e mozzarella…
I miei amici più fidati, lo confesso, sono il Mac (meglio il Burger King), il cinese dietro l’angolo e la pizzeria del nostro caro amico egiziano…se proprio siamo di frettissima e senza voglia di fare nulla? gli hot dogs dell’ikea (ora mi vergogno sul serio).
I calzini sparsi in casa mia, tutti rigorosamente scompagnati, ogni tanto appaiono (“Ecco dove l’avevo messo!!”).
E la piccola peste si alza in catalessi anche lei….non mangia, ogni tanto mi si impunta sui vestiti (nonostante le preparo i vestiti la sera)…il marito si sveglia solo se lo chiamo io (la sveglia non la sente).
Insomma: ma siamo proprio sicuri che fare coming out è tanto figo?? si, siamo tutte nella stessa barca…ma allora le supermamme: ‘ndo stanno?? 😆
Comunque Ba: ti ammiro (e attenta sempre alla vecchina!!)
Ah, beh, certo, gli hot dog e le polpette dell’Ikea sono SEMPRE in frigo! E ti dirò di più: quando ordiniamo la pizza da Naveed e Dafne non la finisce, la taglio in triangoli e congelo pure quella, e sai quante volte gliela spaccio come cena, dicendole: Dafne, evviva, stasera c’è la pizzaaaa! 😉
Grazie…mi hai dato un’ideona…sta a vedere che il sabato mi metto a fare la pizza in quantità industriali 😆 😆
Beh, se lo scopo era far credere a tutti che non sei una superdonna hai fallito in pieno: il lavoro che svolgi tra le 9 e le 12 è più di quello che io riesco a fare nell’arco delle 24 ore!
Masmettilaaaaaaaaa 😆
Io sono a casa DA SOLA, senza nanetti tra i piedi. e 4 ore di fila sono tante!
Dopo il post di Claudia, sono corsa qua!
Mi hai fatto morire dal ridere!!
Pure io mica faccio tutto, ma io amo dormire e oziare…ed è ancora peggio. 🙁
Questa era una giornata di lavoro. Ma sai quante ne perdo a bighellonare senza fare niente?
che bello, anche io ogni tanto gioco a “vegeto”…come si gioca? semplice: non ci si muove dal divano 😆 😆
Quando vado in blocco normalmente anche io gioco a “vegeto” per un paio d’ore… aspetto di annoiarmi e poi mi rimetto in moto
Mamma felice sei una forza della natura! ti leggo da un pò ma non ti ho mai commentato fino ad ora perchè sono un pò pigra, però mi fai morire!!!!adoro la tua spontaneità, la tua semplicità e schiettezza! vi abbraccio, tutti e tre
debbie
Debbie, se sei una pigrona, andremo sicuramente d’accordo!!
ciao a tutte ci sono anch’io! come fate con più di un bimbo? io penso che forse…boh siete un mito! anch’io corro tutto il giorno!!e ho 1 bambino solo! cmq noi mamme siamo fantastiche e dovremmo lavorare menoooooooooooooooooooooooooo baci a tutte 😀 😳
concordooooooo 😳
guarda che un bimbo a volte è più impegnativo delle mie tre: le mie giocano praticamente sempre da sole, per partecipare alla gara di barbie devo approfittare della mia autorità da capofamiglia e obbligarle. io ci sono dei sabati che finchè non si menano a sangue mi dimentico di averle.
ecco, sì, questo è profondamente vero! Dafne da sola non ci gioca praticamente mai… che noia che barbaaaaaaaaaaaaaaaa 😆
è verooooooo!!! quando riesce a giocare sola per piu di dieci minuti inizio a guardarla con sospetto, temendo che stia combinando qualche grave dano (e in genere è cosi)
Hai ragione Polly una non gioca da sola … tre si…. devo trovare anch’io un donatore per arrivare almeno a due…
Come ti capisco!!!
io quasi quasi la faccio pure io la mia giornata tipo!!!
😳 Io mi vergogno troppo! Che se Barbara e tante altre in una giornata di lavoro fanno tutto questo… meglio che mi nascondo, vah! 😆
sì, dai!!
oggi le ho sentite tutte. barbara banale.
io non ti trovo affatto banale. e non dico che la banalità non abbia una sua bellezza, ma tu sei molto avanti, non hai niente di conformista o mediocre.
davvero.