Sostengo la Scuola Pubblica

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 da • Ultima revisione: 7 Agosto 2014

scuola-pubblica

Ieri si è svolta la riunione a scuola di Dafne, e, contrariamente al parere negativo di tutte le mie amiche, mi sono candidata come rappresentante di classe. 😉
Non l’ho fatto solo per masochismo, anche se so che tutto ciò potrebbe rivelarsi un atto di autolesionismo nudo e crudo. L’ho fatto perchè in qualche modo mi sento di ‘doverlo’ a Dafne: mi sento di doverle un impegno attivo, e anche una bella dose di tempo che non riguardi solo lavoretti pasticci e ciapini, ma anche argomenti che adesso lei non comprende, ma che servono per costruire il suo futuro.

Ovviamente, intendiamoci, non sto salvando il mondo. Mi sono presa un impegno normalissimo, e se vogliamo anche banale, e di certo questo non mi rende migliore di nessun’altra mamma. Semplicemente cercavo un modo per ‘esserci’, per vedere le cose ‘da dentro’.
Ieri ho capito una cosa: la scuola pubblica è più in pericolo di quanto io pensassi. Lo Stato non c’è, non ce la fa, non ha soldi. Pota strutture, orari, materiali e personale come fossero rami secchi. Indiscriminatamente. Il che mi ricorda molto i megamanager delle megaziende, che tagliano teste basandosi sui grafici excel, quantificando le persone come ‘costi’ e non come ‘risorse umane’.

E io, in tutto questo, che posso fare? Ieri sera, mentre la Maestra parlava, questa domanda mi rimbombava in testa. Che posso fare io, IO, in prima persona?
Non posso cambiare il sistema, non posso combattere lo Stato, non posso far sentire la mia voce. Non conto niente.

Ma non mi arrendo, a me non basta. Non mi consola il sentirmi dire che ‘tanto non si può fare niente‘…
E quindi ho deciso: posso regalare il mio impegno, il mio tempo, la mia devozione, i miei soldi, i miei materiali. Posso creare un legame, una collaborazione famiglia-maestre, e aiutarle a trovare ciò che serve loro per sostenere l’educazione e istruzione di mia figlia.

Non è giusto. Non dovrei farlo io, non dovremmo farlo noi genitori. Ma se non lo facciamo noi, lo Stato non lo fa. E allora, se mancano i pennarelli, è meglio lamentarsi dello Stato e pretendere pennarelli che non arriveranno, o comprare sti benedetti pennarelli per conto nostro?

Non è LA soluzione. E’ UNA soluzione.
Impegnarsi per sopperire alle carenze dello Stato, anche se è ingiusto e non dovremmo farlo, pensando solo ed esclusivamente al futuro dei nostri figli.

Aiutiamole, queste maestre. Facciamo in modo che non debbano fronteggiare due battaglie: contro le Istituzioni e contro le famiglie. Facciamo in modo che le famiglie siano dalla parte delle maestre, per creare delle isole felici dove crescere insieme, anche senza l’aiuto dello Stato, dei bimbi sereni e intelligenti.

E’ concettualmente sbagliato, ma lo faccio lo stesso.
Non ce la faccio ad aspettare che lo Stato si accorga dei suoi errori, ipotecando l’istruzione della mia bambina.



Commenti

115 Commenti per “Sostengo la Scuola Pubblica”
  1. cerca di contagiare piu’ mamme che puoi!:D

  2. Sai che anch’io sto meditando sulla stessa tua decisione? Anzi, mi sono candidata per il Comitato Genitori.
    Proprio perchè non mi arrendo a una istruzione che DEVE essere di qualità, ho aperto un blog per raccogliere idee, proposte, consigli per migliorare (a casa) l’istruzione dei nostri bambini.
    Se hai tempo, vieni a leggere cosa è emerso in questi giorni (però ripassa anche più avanti perchè è nuovo)

    http://scuolainsoffita.wordpress.com

    Ciao
    Daniela

  3. Non riesco a leggere tutti i commenti lasciati prima di me ma ti dico che ero allineata a tutto quello che hai scritto in questo post quando la mia bimba ha cominciato il primo anno di scuola materna statale.
    Ti auguro semplicemente che tutti i tuoi sforzi siano ricompensati vedendo soprattutto Dafne FELICE nel senso pieno del termine (perchè per noi genitori questa è la cosa più importante)!!!
    Ti auguro di aver incontrato maestre presenti e dedite ai bambini nonostante tutto e tutte le carenze.
    Ti auguro un/una direttore/direttrice di istituto attento/a ed aperto/a verso i bimbi ed i genitori.
    Ti auguro che tutti i vostri propositi si trasformino in una scuola che funziona!
    Nel frattempo, dopo due anni di buoni propositi, finalmente vedo mia figlia saltellare di gioia solo ora che l’ho spostata (dopo tanti dubbi ed incertezze credimi!) in un’altra struttura “purtroppo” privata!
    Fai bene a lottare e ripeto mi auguro con tutto il cuore che quello che tu vuoi si avveri

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      Come ti capisco… Io voglio essere fiduciosa e ottimista, voglio mettercela tutta, ma non voglio fare esperimenti pedagogici su mia figlia. Non esiterò a scegliere altre strade, anche a malincuore, se lei non dovesse essere felice.

      • Io sinceramente ho potuto “permettermi” di spostarla in un’altra struttura ma ci sono genitori che per un motivo o per un altro non possono e sapessi che rabbia che ho!!!!!!

  4. teresa

    cara Mamma Felice, eccoperchè ti chiami “felice”, perchè sai che non c’è soddisfazione cercando scappatoie, strade dorate, lamentele…ma solo rimboccandoti le maniche. E’ vero, la scuola pubblica è moribonda, ma non solo perchè l'”ENTITA’ STATO” l’ha affossata, ma prima ancora per l’atteggiamento assistenzialista tipico italiano, la sfiducia e il disamore per la “COSA PUBBLICA”. Sono convinta che, se sempre più persone mandano i propri figli nelle scuole private, scelgono di curarsi nel privato etc. la RES PUBLICA morirà. D’altra parte pensare che i governanti, i quali se si ammalano si curano nelle cliniche o all’estero, mandano i figli nelle scuole private etc…si appassionino sinceramente alle istituzioni pubbliche è mera illusione. Solo persone come te, direttamente coinvolte, possono intervenire e fare la differenza. E non è vero che non conta niente il tuo comportamento…serve a tua figlia che imparerà a lottare e non ad essere privilegiata, che ti sarà grata, ma anche alle donne e mamme che faranno sicuramente una riflessione.Insomma…il mio Buddismo mi ha insegnato che la rivoluzione umana di una persona influisce e contagia l’ambiente e il proprio paese etc… ti ricordi di Rosa Parks? Grazie per quello che fai! TERESA

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (16 anni)

      La mia cara amica Ester, Kosenrufu Mama, è buddista, e io SO che quella è la mia strada. Non mi ci sono ancora avvicinata perchè sto attendendo il momento giusto, il momento in cui sono pronta a recepire veramente questo insegnamento. Ma non credo sia un caso che il tuo commento mi sia piaciuto…

      • carissime, la mia teresa, amica del cuore,ora lontana in terra del brazile e te, che chiacchierate mi fa gioire. non vorrei aggiungere altro a tutti questi commenti, si è già detto tanto, ma non riesco…io mando i miei figli in una scuola privata (steineriana) in cui però i genitori sono e devono essere partecipi altrimenti è una scuola che morirebbe, essendo autogestita. Proprio questa necessità di partecipazione mi ha fatto riflettere su quanto io stessa abbia delegato, quando i miei figli andavano alla pubblica, e mi rendo conto quanto sia bello e arricchente partecipare, oltre che per migliorare o aiutare la scuola, i nostri figli, le maestre ecc, ma specialmente come nostra personale esperienza. Così la scuola non appartiene solo ai nostri figli, non sono solo i loro anni di scuola, ma diventa la nostra esperienza, che ci fa crescere come persone, diventa divertente, si crea un gruppo, che lotta fatica e gioisce insieme e la scuola diventa così anche una scuola di vita, probabilmente ritrova il suo senso originario. Mi sorge un dubbio però, secondo voi a volte la scuola pubblica preferisce genitori svogliati che delegano? Maestri stanchi e demotivati, che non hanno voglia di confronto con genitori accesi di volontà… è solo un dubbio per quello che ho visto lungo la mia esperienza nel pubblico pre-scuola privata.
        Comunque barbara rimani il mio mito lo sai, vero?
        un abbraccio grandissimo!

      • teresa

        si, penso che ci sia una compartecipazione…scuola pubblica allo sfascio, genitori che delegano, insegnanti che sbadigliano…anche se in minoranza sono però il tarlo che divora il legno. Sai Ester che, proprio oggi, ho conosciuto una mamma che manda la figlia alla scuola Waldorf, qui a Florianopolis?E’ contentissima…no, non direi che tu hai scelto il privato…tu stai creando una realtà diversa…ci fossero tante scuole steineriane, Soka, Montessoriane…insomma nulla a che vedere col privato che, per usare un’espressione che mi fa ridere e inorridire insieme,crea sempre “nuove eccellenze”..chi sono le eccellenze? E’ orrenda questa parola snob, e per snob intndo “sans noblesse”!Quanta arroganza! Comunque io sono testimone diretta di quanto la scuola pubblica, e la sanità pubblica, siano state un esempio per tutto il mondo, di cui andare fieri, e di come le stesse abbiano ricevuto iniezioni letali dai cittadini stessi con il tipico “il pubblico, essendo pubblico, non è mio quindi lo rovino rubando (dalla carta igienica a scuola etc etc)…come dire: il leone può essere ucciso solo dal parassita che si annida nel suo stesso corpo.Questo senza generalizzare ovviamente.

  5. Laura

    Mamma di un cucciolo alla scuola dell’infanzia e insegnante alle scuole superiori ho ben presente cosa stia succedendo alla scuola italiana.
    E’ vero ci sono insegnanti frustrati e con poca voglia di fare (trovatemi un luogo di lavoro dove tutti sono iperefficienti e sempre sorridenti!), ma la maggior parte si sbatte per cercare di rattopare il sistema, aiutare i ragazzi e le ragazze a crescere e a non farsi imbambolare dai falsi miti.
    Credo che farsi coinvolgere ed essere presenti nell’educazione dei propri figli sia un diritto-dovere dei genitori (alle scuole superiori le assemblee per l’elezione dei rappresentanti dei genitori sono spesso deserte) ma credo non sia l’unica soluzione. Chi ci governa è stato eletto dalla maggioranza della popolazione. Sono tutti senza figli alla scuola dell’obbligo o con figli alle private?
    Ottimo post mammafelice!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (16 anni)

      ainoi, temo che i figli di chi ci governa non vedano le scuole pubbliche nemmeno di striscio. e invece, secondo me, proprio chi ha il ‘potere’ dovrebbe provare in prima persona a vivere come un cittadino qualsiasi, per capire se come politico sta facendo un servizio scadente o eccellente.

  6. Valentina

    Anche a me sarebbe piaciuto candidarmi (tra l’altro sono figlia di maestra elementare e respiro “scuola pubblica” da quando sono nata, ossia 36 anni fa!!!), ma non riesco fisicamente. Però oggi, durante l’ora di pranzo, ho fabbricato un domino sciccosissimo con cartoncino di rifiuto (ci ho messo anche un po’ di scotch e qualche stampa a colori che non erano proprio da rusco, va beh, non sottilizziamo…) dello studio in cui lavoro perchè ieri sera alla prima riunione le maestre ci hanno chiesto se potevamo procurare dei giochi di società con cui occupare i bimbi a scuola quando fuori piove…e adesso mi cimento col memory (credo che incollerò le immagini sotto ai coperchi degli omogeneizzati del mio secondogenito, l’ho visto in qualche blog ricicloso…)!
    Penso anche io che lamentarsi serva il giusto, le maestre vanno aiutate come si può: io continuo a raccogliere la carta scritta da una parte che lo studio butta al macero (dopo averla attentamente selezionata perchè non ci siano dati sensibili) e la porto sia alle elementari (che mio figlio ha iniziato quest’anno), sia alla materna (anche se non ci va più, ma ormai ci sono abituati e ci contano!!!) per i disegni e gli scarabocchi. Lo so, è poca cosa, ma meglio di niente, no?
    Valentina

    • CIAO.
      anch’io ho portato la carta scritta da una parte. Ho preso quelle pubblicità che arrivano per fax. Settimana scorsa i bambini hanno usato i miei fogli, una mamma li ha visti e ha criticato che le scritte confondono il lavoro dei bambini e l’attività del genitore che si deve chiedere da che parte leggere 😯

      • rossy

        perfetto!
        quindi da un lato si lamentano dei contributi chiesti per la cancelleria, dall’altro che i fogli sono usati e quindi non si legge!!!
        Ma cosa devono leggere????

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Mamma di Dafne (16 anni)

        eh, sì, deve essere veramente complicato capire da che parte girare il foglio 😯

      • Valentina

        Santa pace!! Il primario di mia sorella diceva sempre:”Chi sa fare, faccia; chi sa parlare, taccia!”. A questa mamma avrei detto:”La carta che hai portato tu, dov’è? Se è migliore della mia, che è scritta da una parte, sono anche io d’accordo di usare la tua. Accomodati!”.
        E’ così facile parlare per lamentarsi, molto più facile di rimboccarsi le maniche e perdere un po’ del proprio tempo per fare del proprio meglio!
        Valentina

  7. “tanto non si può fare niente”, proprio il tuo impegno è la dimostrazione che si può fare davvero molto.
    E poì.. i bambini non possono aspettare che “le cose si aggiustino” perchè intanto crescono e l’opportunità di educarli è un periodo limitato
    non sprechiamolo.
    Brava Barbara

  8. Smart

    Sono anch’io convinta che se non ci si rimbocca le maniche non si va da nessuna parte.
    E questo’ e’ quello che voglio che anche i miei figli imparino.
    E se lo doveva fare qualcun altro al posto nostro (lo Stato o chiunque altro), non importa, lo si fa e basta!
    Per noi, per i nostri figli, per la nostra vita.
    Grazie Mammafelice per le tue idee e suggerimenti.

    Martina

    p.s. io proprio non capisco questa cosa del lavarsi i denti, o del non far lavare i denti ai bimbi a scuola. io, da ingenua, due anni fa ho messo nel sacchetto da lasciare a scuola con il cambio e l’asciugamano anche uno spazzolino, la maestra mi ha detto che non serve, che i bambini non si lavano i denti dopo mangiato!
    e io che ho sempre ripetuto ad Anna e Simone che ci si deve sempre lavare i denti???!!!!
    E il pediatra che ti dice che dovresti gia’ iniziare a spazzolare i primi dentini anche se sono solo due puntine bianche invisibili???!! mah …

  9. denemi

    non ho letto tutti i post, ma volevo dire la mia, prima che come mamma, come maestra di scuola primaria. Insegno in una scuola che, se non fosse stato per la collaborazione e l’impegno dei genitori avrebbe chiuso 13 anni fa. Noi insegnanti abbiamo fatto la nostra parte, i genitori ci hanno sostenuto e si sono attivati per le cose pratiche che noi insegnanti non avremmo potuto fare. 13 anni fa la scuola rischiava di chiudere con 32 alunni, ma dopo due anni ne aveva più di 80 e non siamo più scesi sotto questo numero. Una scuola per un piccolo paese vuol dire molto.
    E’ vero che lo stato taglia, ma è vero anche che nel pubblico ci sono tanti sprechi e poi credetemi a livello di soldi e materiali nella scuola non ci vuole molto. Ci vuole invece la passione, l’impegno, la costanza, la creatività, l’ingegno, la pazienza, l’umiltà… e tutto questo lo devono mettere gli insegnanti: sono cose che non si comprano e sono quelle che fanno la differenza. Se trovate insegnanti così sosteneteli… in fondo lo fate per i vostri figli, e se vi chiedono un contributo in denaro forse, come diceva qualcuno, si può rinunciare a qualche gelato o al giornale, e i soldi si trovano.
    grazie a tutte coloro che hanno scritto a favore della scuola fa piacere leggere queste cose.
    ciao

  10. personalmente credo che ogni momento speso per i propri figli e per quelli degli altri, ogni momento che si regala x cercare di migliorare qualcosa sia una cosa da ammirare.
    Capisco i tuoi dubbi, le tue domande. Io da mamma di una bambina disabile li condivido con una visuale + ampia che comprende si i tagli all’educazione come materiale ma anche alle persone come insegnanti di sostegno. Che fare?
    Beh credo che come dici tu si giusto garantire ai nostri figli un’esistenza serena nel loro quotidiano scolastico. Credo che noi genitori dovremmo battagliare su due fronti paralleli cioè da una parte contribuire nell’immediato perchè alla fine i pennarelli non ci sono per i ns figli oggi, oggi che loro necessitano di disegnare, e dall’altro continuare a lottare contro uno stato che i soldi li ha ma non li mette a disposizione dell’educazione. Mai stancarsi di pretendere quello che spetta ai nostri figli.
    ciao

  11. In questi giorni stò vivendo la tua stessa situazione e sono stata a lungo combattuta, devo dire che le tue parole mi stanno dando la spinta per la scelta finale.
    Come sempre sei riuscita a dire, con lucidità, le cose che contano.
    E “io speriamo che me la cavo”

  12. io ho portato a scuola pastelli e giocattoli perchè la preside non vuole che i genitori caccino soldi di tasca propio, che in teoria è giusto ma nella pratica i nostri figli come devono colorare con le dita? se la scuola non ha fondi disponibili!

  13. se tu sei daccordo, vorrei stamapare questo articolo e metterlo nella bacheca della scuola di mio figlio.
    Forza barbara! che siamo con te!
    Hai ragione, lo Stato se ne frega della scuola, delle famiglie e delle mamme…

  14. Irene

    Grazie di cuore, queste parole per una mamma – insegnante sono un “brodo caldo ” per l’anima , davvero !

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (16 anni)

      Sai cosa mi piacerebbe? Un contro-post di un’insegnante, qualcuna che sferzi un po’ noi genitori, e sappia prenderci in giro facendoci notare le nostre mancanze… sarebbe divertente e istruttivo!

      • muaahahah che peccato che non lavoro alla materna…muhahahahaha

      • anna

        Oooohhhh! bene, letti tutti i post, replico qui, dove per la prima volta da quando ti seguo, sono in parziale disaccordo con te.
        Davvero pensi che alle mamme che leggono MF servano delle sferzate?
        Io credo che, se sono qui, si sferzano già abbastanza da sole, e con ottimi risultati, vista la media nazionale.
        Il mammismo italiano deteriore è riconosciuto dall’OMS come virus letale per il cervello.
        L’esperienza di mamma di due belle babbuine ed educatrice di nido da 16 anni mi ha mostrato che solo la collaborazione costruttiva funziona e crea circoli virtuosi.
        Alcuni tra i miei attuali migliori amici sono i genitori della classe di materna di Margherita, la mia secondogenita, che ora è in prima elementare.
        Ci conosciamo solo da tre anni, ma grazie ad una maestra anziana professionalmente(andrà in pensione l’anno prossimo) ma giovane eternamente abbiamo costruito un gruppo di supporto, riflessione educativa, pizzate, cene fai da te, feste, gite e vacanze che ci ha fatto crescere insieme ai nostri figli ed ha contribuito a realizzare progetti concreti a scuola, impensabili senza la collaborazione di tutte ( o quasi, bisogna essere realisti..) le famiglie. La nostra rappresentante è mitica e instancabile, ma sa di poter contare su tutti gli altri.
        Ti auguro di iniziare un’esperienza simile e di non avere paura: le proposte positive tirano fuori il meglio delle persone.
        Su 50-60 genitori ci sarà qualche idiota, ma, statisticamente, dovrebbero esserci anche parecchie persone di buona volontà.
        Come tra 50-60 maestre, dirigenti, bidelli, pompieri, prestinai ecc…
        Mercatini e feste della scuola sono formidabili momenti di gioia e raccolta fondi. Nel nido dove lavoro ogni educatrice preparerà 5 manufatti natalizi, così eviteremo l’effetto “fuffa a gogo” delle pesche degli anni passati. Venderemo meno cose, ma con più amore.
        Temo che il commento sia un po’ lungo, ma la faringite e la febbre mi impediscono di parlare e lavorare, così a voi tocca la logorrea scritta. Pardon!
        Buon lavoro e un grande abbraccio.
        P.s. Naturalmente condivido tutte le analisi politiche e sociali sulla scuola pubblica e tutto il biasimo su chi sta cercando di affossarla. Se non ci arrendiamo, non ce la faranno!

      • Oh, bon. Ci provo, anche se un’altra volta non mi è andata benissimo 😀 . Però sono priva di senso dell’umorismo, quindi non la so buttare sul ridere. Alle riunioni del nido in genere sono presenti il 90% dei genitori. A quelle della scuola dell’infanzia l’80%. A quelle della primaria si scende progressivamente. In prima media, la media è del 30-40%, in primo liceo scende al 10%.
        Eppure, fare il rappresentante dei genitori è prima di tutto un dovere e un diritto. Che abbiamo del tutto privato di significato: mica vuol dire comprare i pennarelli o la carta. La scuola pubblica è completamente cambiata in questi due anni, dalla materna all’università. Sono state stravolte le scelte didattiche, ridotto drasticamente il personale, tagliati i fondi. I costi ricadono sulle famiglie, e i pennarelli della scuola materna sono davvero il meno. Eppure, il sostegno al governo non diminuisce.
        Io, se fossi una mamma creativa, scriverei una lettera alla ministra. Scriverei centomila lettere, un milione. Proporrei una legge di iniziativa popolare che obblighi tutti i membri del parlamento e del governo ad utilizzare, loro e le loro famiglie, solo scuole pubbliche. E ospedali pubblici, e pubblici servizi di trasporto e tutto il resto.

  15. Claudia

    Ciao Barbara, è da molto che ti seguo ma non ho mai lasciato un commento. Innanzitutto complimenti. Stavolta ho deciso di intervenire in barba alla mia “timidezza”, l’argomento è veramente interessante. Sono la mamma di due bimbi, la grande frequenta le medie ed il piccolo le elementari, purtroppo i problemi che segnali ci sono e ci sono stati anche qui e concordo con tutto quello che hai detto. Nel mio paese, in provincia di Modena, da anni alcuni genitori hanno formato una associazione chiamata Comitato 0-14, che coinvolge genitori, bimbi ed insegnanti dal primo anno di nido all’ultimo anno delle medie. Alla fine di maggio di ogni anno c’è la Festa delle Scuole, in cui vengono coinvolti appunto genitori, bimbi ed insegnanti (ultimamente anche il comune ci da una mano) nell’organizzare il ristorante, bancarelle, attività varie, la festa dura 3 giorni ed in tanti anni abbiamo acquistato tante attrezzature per le scuole, dai giochi per il nido al forno per la cottura dell’argilla per le elementari ecc. Credo sia una bellissima forma di collaborazione. Scusa per la lungaggine, avrei altre mille cose da dire….
    Ancora complimenti
    Claudia

  16. anche io mi sono candidata all’asilo di giulio e son stata votata :0
    i motivi x cui l’ho fatto sono i tuoi, ad esempio hanno le brandine vecchie di 40 anni, si potrà pur fare qualcosa? devo trovarne di decenti, ma non so come fare, se avete suggerimenti sono qui 🙂
    la scuola fa schifo perchè lo stato fa schifo, non ci crede x primo chi taglia i fondi e mette leggi assurde che penalizzano solo i bambini, vorrei fare tante cose ma ho le mani legate, so benissimo di non poter smuovere nulla, ma non posso lasciare nulla di intentato! il problema è che finchè non ci sei dentro non te ne rendi conto, la gente non sa nulla di queste cose, e tutto sembra accettabile, mentre non lo è! 😐

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (16 anni)

      Io ho preso il nome di 3 fornitori-grossisti che vendono materiale per la scuola: era nei cataloghi che mi hanno mostrato le maestre. Se ti servono, mandami un’email che ti lascio i link dei siti!

  17. Francesca

    Ciao Mamma Felice,
    finalmente inizio anche io a inviarti qualche commento. Da tempo seguo il tuo sito e te ne faccio i complimenti. Anche la mia prima bimba, Bianca, ha iniziato quest’anno la scuola dell’infanzia, e anche io ho deciso che mi candiderò come rappresentante dei genitori per gli stessi e identici motivi che ci porti tu. Personalmente penso che ci sia bisogno di PARTECIPAZIONE. Credo che tutti i problemi che “la cosa pubblica” sta attraversando in questo momento, a partire dalla scuola, siano risolvibili attraverso il piccolo e modesto impegno di ognuno. Anche acquistando i pennarelli. Credo per ora non ci sia altra soluzione… Poi chissà cosa accadrà. Per ora è importante esserci e fare in modo che ognuno faccia ciò che può. Chissà, magari potremo confrontarci e scambiarci idee strada facendo. Intanto in bocca al lupo.

  18. ciao leggendo il tuo post bellissimo di stamattina mi è venuta voglia di farne uno su questo argomento…

    http://www.vivere-semplice.org/?p=1155

  19. nali

    Ciao, quest’anno una mamma, che è stata la ns rappresentante mi ha chiesto se prenderò il suo posto, visto che lo sarà per un’altra sezione.
    Penso che per quest’anno rifiuterò; qui è una sorta di casta, sento criticare la coordinatrice perchè non può dare sempre carta bianca alle proposte che vengono fatte, e dulcis in fundo, la mamma in questione vuole togliersi dei sassolini dalle scarpe. Non ho chiaro cosa faccia una rappresentante di sezione, ma di certo non fa la guerra per ottenere di fare come e quello che vuole. Ecco credo che una rappresentante debba collaborare e cercare di fare da tramite tra scuola e genitori. Tentare di coinvolgere nelle iniziative della scuola chi ha voglia e soprattutto il tempo… invece trovo persone che vogliono fare tanto, e poi si arrabbiano perchè si sentono sfruttate. Con altre mamme abbiamo provato a dare delle soluzioni anche per coinvolgere le nuove mamme e chi magari ha bisogno di una spinta, ma non è servito a nulla:( , ci siamo sentite dire che è inutile.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (16 anni)

      Io vorrei trattenere le mie manie di protagonismo e limitarmi ad eseguire gli ordini delle maestre. Hanno già tante cose da fare, senza che mi metto a proporre il corso di kirigami… per dire 😉

  20. silvia

    Mamma mia quanto hai ragione, la mia bambina ancora non va a scuola ma mi rendo conto che tutto il bene e l’impegno che le sto dando adesso che ce l’ho in casa tutto il giorno tra poco sarà compito della scuola e non posso neanche pensare che questa non abbia la forza e la capacità di proseguire quello che io ho iniziato con tanto amore. Sono con te e avrei fatto lo stesso. Ti ammiro! Silvia

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