Settimana internazionale del ‘portare i bambini’
Pubblicato il 6 Ottobre 2010 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Su molti blog si è già parlato di questa iniziativa, ma ci tengo a diffondere ulteriormente la notizia: questa è la settimana internazionale dedicata al babywearing, ovvero al ‘portare i bambini‘. Un particolare modo di prendersi cura dei neonati che è ancestrale, e che tuttavia si è perso molto, ai giorni nostri, un po’ per il nostro stile di vita, un po’ per le idee che ci sono state inculcate da quella che io chiamo la ‘pedagogia della sofferenza‘:
– Ma che fai, tieni in braccio tuo figlio? Ma non lo sai che lo vizi?
– Ma che fai, lo metti nel marsupio/mei tai/fascia? Ma non vedi che così non respira, ha caldo, ha freddo, si storcono i piedini, non dorme, lo abitui male?
La Pedagogia della sofferenza per me è proprio quella: pensare che i bimbi debbano essere lanciati subito nel mondo ‘per farsi le ossa’, buttati nella mischia perchè imparino a cavarsela da soli, coccolati poco per non trasformarli in rammolliti.
Ma davvero qualcuno crede che viviamo in una giungla, dove la sopravvivenza di un neonato dipende dal sapersela cavare da solo il più in fretta possibile?
Autonomia e libertà (a mio parere) non sono due scelte forzate che vanno perseguite buttando i bimbi nella mischia, ma sono due percorsi evolutivi di un’unica disciplina: l’educazione. Un bimbo può essere autonomo anche se mamma e papà lo coccolano, lo ascoltano, gli danno le attenzioni che richiede. Anzi, sarà più autonomo e anche meno aggressivo, perchè la sua autonomia non sarà dettata da una necessità di sopravvivere in mezzo alla ‘giungla’, ma sarà dettata dal desiderio di diventare grande come i suoi genitori, di esplorare il mondo creativamente, di fare qualcosa di bello della sua vita.
Io penso che, soprattutto nei primi mesi di vita, i bimbi vadano tenuti spesso in braccio, ADDOSSO, e coccolati in modo educato e rispettoso. Educazione e rispetto li metto come requisiti per dire che, sempre secondo me, i neonati vanno coccolati in modo sano da mamma e papà, e non smanacciati, toccati e spupazzati da un milione di parenti, che entrano in casa senza preavviso e senza delicatezza, e svegliano i neonati, li strapazzano, li chiamano ad alta voce, li infastidiscono.
Sì, lo dichiaro ufficialmente: io sono una di quelle che pensano che i primi 40 giorni di un bambino (come minimo), debbano essere vissuti dalla mamma senza l’invasione barbarica dei parenti. Sono una di quelle che pensa che prima dei 40 giorni un bimbo non dovrebbe essere preso in braccio da nessun altro che non siano la sua mamma e il suo papà, e che sottoporre una neomamma alla tortura (per me si tratta di una tortura!) di ricevere gente in casa ad ogni ora, violi persino la Convenzione di Ginevra o qualcosa del genere.
Io ho portato Dafne nel marsupio nei primi mesi di vita. Avevo un marsupio buonissimo, prestatomi dalla mia amica svedese Malin, della BabyBjörn. Non conoscevo la fascia e il mei tai, altrimenti forse li avrei provati: li ho conosciuti quando Dafne era già grande e ormai pesava troppo. Non ho portato Dafne addosso a tutte le ore del giorno: spesso lasciavo che restasse nella sua sdraietta, o sul tappetino, ma quando stava male, era inquieta o aveva semplicemente bisogno di un po’ di calore umano, la mettevo nel marsupio e la portavo in giro per casa in questo modo, riuscendo persino a lavorare un pochino.
Quando aveva le coliche (che brutto periodo!!!) la tenevo in braccio a lungo, e aspettavo con lei che i suoi dolorini passassero. E quando aveva male ai denti la prendevo in braccio e la consolavo.
E io, lo dico, non sono una mamma-natura: praticamente non ho quasi allattato (3 mesi di allattamento misto non li definirei allattamento), non mi sono mai sognata di praticare il cospleeping, non ho usato pannolini lavabili, non ho lesinato sugli omogeneizzati e non ho mai avuto paura di far piangere mia figlia, se mi accorgevo di un capriccio inutile. No, per dire che non sono Madre Natura, eh, e quindi, se persino io ho ‘portato‘ mia figlia quando era neonata, pure quelle che educano i figli nello smog e nel cemento, possono farlo.
Che c’è di male a tenere con sè un neonato? Ciò che è sbagliato è il modo in cui la società ci impedisce di farlo, costringendoci a tornare al lavoro troppo presto, costringendoci a darci un tono, per non essere massacrate dai giudizi di tutti (chissà come mai quando diventi neomamma, gli altri sono stati tutti dei bravissimi genitori).
Quello che è sbagliato è pensare che un neonato di pochi giorni possa avere la malizia e la furbizia di piangere per farsi tenere in braccio: ma povera creatura, non sa nemmeno di essere venuto al mondo, è cecato come una talpa, è fragile come una lampadina di vetro, è grinzoso come una foca… e noi davvero pensiamo che quel batuffolino in realtà stia già cercando di manipolarci? Ma va là.
Prendiamoli in braccio, sti figli. Diciamo loro quanto gli vogliamo bene. Annusiamoli. Trattiamoli con rispetto e con dolcezza. Teniamoceli addosso, senza mai oltrepassare la barriera della loro intimità. Lasciamoli andare quando è il momento, lasciamoli correre incontro alle loro tappe volutive senza fare le mamme-cozze, ma quando sono neonati, teniamoceli addosso come l’uomo ha fatto sin dai tempi antichi!
Non c’è bisogno di allattare fino alla maggiore età, non c’è bisogno di nutrirli con le bacche raccolte dal proprio giardino, non c’è bisogno di dormire in un letto a 6 piazze, se non vi va (a me non andrebbe, ma non ci trovo nulla di insensato nel volerlo fare!), ma c’è bisogno di accompagnarli nel mondo con dolcezza, di portarli nella vita con lentezza, invece di scaraventarli tra la folla e dire loro: Non mi freghi, lo so che se ti prendo in braccio poi ti vizio!
Embè, ma anche fosse, ma viziamoli un po’, questi figli! Se l’Amore è un vizio, io voglio essere viziata ancora adesso!!
L’ostetrica al corso pre-parto ci ha detto che le scimmie si portano i cuccioli sempre addosso. Perchè noi non dovremmo farlo? Siamo peggio delle mamme scimmia? Contando che le scimmiette si sviluppano prima dei nostri cuccioli!
Non ho usato nè fascia nè marsupio nè altro con la prima, anche perchè essendo estate avevo paura di soffocarla troppo.
Per questa nuova gravidanza il marsupio è già nella lista delle cose da comprare! O farmi regalare..
l’altro giorno al suxmercato, in cassa con “Il Bagigio” nel mei-tai ke dormiva pacifico, mi piego leggeremente x mettere la spesa nella sporta e la cassiera mi fa:
– Non è ke è meglio un passeggino, così mi sembra un pò scomodo…
risposta ottenuta:
– Sa, io son abbastanza pragmatica, se stesse scomodo piangerebbe!
e gran sorrisone
risposta pensata:
– Ma fatti un mazzetto di cavoli cappucci tuoi!!!
Ecco, ma sti mazzetti di cavoli propri, non potrebbero proprio venderli alla coop, per dire, come gift card per le mamme? 😆
l’altro giorno al supermarket la cassiera, mentre metto la spesa nella sporta piegandomi leggermente con “Il Bagigio” ke dorme pacifico nel suo Mei Tai:
– Ma non è ke scomodo? Lo dico x lui, non x lei…
risposta ottenuta con gran sorrisone:
– Sa, io son pragmatica, se stesse male o scomodo piangerebbe!
risposta pensata:
– Ma fatte un mazzolino de ‘zi tuaaaaaaaaa!!!!!! :argh:
ops, ho fatto un pò di casotto, sorry 😳
Anche io come te non sono una “mamma natura”, ho utilizzato il marsupio per poco tempo perchè la nana era gigante e non riuscivo a farla entrare con la tutona invernale imbottita.
Ho odiato il trio e l’ho venduto dopo qualche mese.
Il/la Prossimo/a non avrà assolutamente il trio, non voglio la navicella, nascerà in primavera e si godrà il calore della sua mamma e del suo papà. Vorrei un mei tai, ma mi sto documento per scegliere la soluzione migliore.
Non possiamo in qualche modo cercare di abolire le visite in casa dopo la nascita? quelle del “ho saputo che sei uscita due ore fa dall’ospedale e voglio vedere/toccare/annusare il tuo bambino”??
Beata te che ci hanno messo due ore! Io non ho avuto nemmeno il tempo di prendere in braccio mia figlia, che uscita dall cesareo già la stavano smanacciando altri al posto mio…
Io invece il trio l’ho adorato. L’ho usato tantissimissimo. Però son gusti, ecco.
Ciao Barbara! IO posso dire che da piu’ di 7 mesi vivo in simbiosi con il marsupio. Ho provato sia fascia che mei tai , ma per una questione di praticita’ (entra, esci dalla macchina etc ) preferisco il marsupio. Vado in giro a fare le mie commissioni e Emma se la dorme beata per ore e ore e cosi’ e’ stato da quando aveva una settimana di vita.
L’ho tenuta stretta a me per settimane, anche di notte , fino a quando l’ho sentita pronta per dormire da sola. E lei, alla faccia di chi dice “ma cosi’ la vizi, prende brutte abitudini” dorme nel suo letto ,in camera sua senza fare storie.
Non posso dire fatelo tutti perche’ ci sono casi, persone e situazioni diverse, ma posso affermare con serenita’ che nel mio caso e’ stata e continua ad essere una bellissima esperienza.
Ecco, pure Dafne da quando ha 5 mesi dorme nella sua cameretta, e, se nessuno mi lincia o mi lancia una pietra in testa, vi dico che ha sempre dormito di notte senza troppe storie. Questo perchè, secondo me, un po’ ho avuto culo, e un po’ ho cercato di capire i suoi tempi, e quando era pronta a stare nella sua cameretta, non ho indugiato (anche se mi costava, perchè se avessi ascoltato il mio istinto di cozza, l’avrei tenuta in camera con noi!).
E ci voleva prorpio! Ma si diciamolo a tutto il mondo che di amore non si vizia, anche perchè il vero amore comporta anche il fatto di saper lasciare andare i figli man mano che crescono e imparano a cavarsela da soli nel mondo. Man mano però, quando nascono non sanno neanche di essere una persona a se e credono di coincidere con la mamma (mi pare ovvio, mica gli hanno detto che al taglio del cordone gli davano anche un appartamento e una 24ore.
Viva le braccia di mamma che sanno accogliere, consolare, amare e spingere a scoprire il mondo!
@angie: tutto il reparto frutta e verdura di fatti loro! pensa che un signore un pò anzianotto mi ha detto sorpreso “non ho mai visto nessuno portare i figli così, solo le africane” e io gentilmente a spiegargli che otre alla comodità c’era anche un aspetto diciamo così “medico” (nel senso dell’aiutare a risolvere la displasia dell’anca ecc…) e lui “allora vuoi dire che loro sono più intelligenti di noi?” 😯
Eh, non sia mai che le africane siano più intelligenti di noi, eh… mavaff…
Mi viene l’acidità di stomaco, quando sento ste cose. Uffaaaaaaaaaaaaaa 😆
Leggendo Angie mi vien da sorridere, la domanda da “mi faccio i fatti tuoi” più gettonata da quando porto le mie bimbe nel mei tai/nella fascia (a seconda dell’umore) è “perché non la metti nel passeggino?” La seconda “ma non sta scomoda?” Terza “ma non ti pesa?”… Quasi quasi sarebbe da far un diario per raccoglierle tutte, le domande che ti fanno quando porti i bimbi in fascia… Quasi quasi me le segno, va 🙂
Dai, collezionale, che così ci facciamo due risate!
Le ho messe tutte (quelle che mi son venute in mente) in un nuovo post:
http://www.ecoandeco.it/blog/2010/10/06/se-porti-ti-dico-che
Contribuite pure con le vostre! 😉
Il mio cucciolo ha quasi due anni e mezzo e nonostante cammini, corra e salti già da un pezzo quando andiamo in giro con anche il papi lui vuole stare in braccio alla mamma e accoccolarsi con la testolina sulla spalla ad ogni viso nuovo che gli sorride (forse è un pò timido?!?).Cmq per nulla al mondo mi perderei questi attimi di infinita dolcezza anche a rischio di sentirmi dire che lo sto viziando (e chi se ne frega) e poi ho potuto già constatare che al momento opportuno sa rifiutare benissimo la mia vicinanza perchè questo o quello lo deve fare da “SCIOLO” (solo). Sta crescendo con i suoi tempi ed i suoi modi e gli auguro e mi auguro che possa sempre scegliere COSA e QUANDO è giusto per lui.
Ti dico solo che la prima parola di mia figlia NON è stata mamma, e nemmeno pappa, ma E’CIOLA! Da sola. umpf.
Tutti e due i miei pupi sono stati portati (il secondo ancora oggi visto che ha solo 9 mesi!) ed è il mio momento coccolo con loro. L’esperienze sono completamente opposte però, mentre il primo la fascia la gradita poco però dormiva tranquillamente da solo,il secondo nel mei-tai ci starebbe attaccato con la colla (me compresa naturalmente!). Forse perchè ha sofferto molto di coliche, di reflusso e di conseguenza di irrequietezza che non lo fa dormire, lui attaccato a me è tranquillo e io ho deciso di assecondarlo perchè penso che i bambini conoscano i loro bisogni,hanno solo qualche difficoltà linguistica nel comunicarcelo!
A proposito di reazioni strane alla fascia, a parte gli sguardi più o meno stralunati che ti fissano neanche fossi un marziano, vi racconto questa da mettere alla voce “hai la sensibilità di un elefante in cristalleria”.
Questa primavera nella mia provincia purtroppo è successa una disgrazia ad una ragazza africana, il suo piccolino è morto sembra per un rigurgito mentre lo teneva nella fascia. Il mio cucciolo aveva 3 mesi e lo portavo tranquillamente nel mei-tai, ben tre signore a distanza di qualche giorno si son ben preposte a mettermi a conoscenza del fatto e dicendomi ” non ha paura signora?,stia attenta mi raccomando che non soffochi!”. A questo punto ogni gesto e frase impropria è stata pensata.
Ciao,Ciao
Che gente… insensibile e soprattutto ignorante. Perchè la SIDS purtroppo colpisce anche in braccio di mamma e papà, nel lettino, in auto, nel passeggino… mica per forza nel mei tai! Povera ragazza, che tragedia…
Ed allora portiamoli in braccio sti figli!!!
Il mio Davide ha poco più di due settimane di vita… adora stare nella fascia porta bebè e proprio ora sta collaudando uno dei due mei-tai che ho cucito la scorsa estate… Dorme pacioso… che dici, gli piacerà???
🙂
io non sono mamma e non sono contro i marsupi tipo l’utilizzo che ha proposto Barbara. Ma una cosa su questa moda/ossessione a portare i figli attaccati fino addirittura a 2 anni la voglio dire. Intanto sì, ho scritto moda e ossessione, perchè secondo me una mamma che non compra nemmeno un passeggino perchè tanto mio figlio lo tengo attaccata a me tutto il tempo mi sembra un’ossessione modaiola per giustificare le turbe di una donna non matura e pronta al suo ruolo di madre. Conosco personalmente una persona del genere, che ora che la figlia ha 2 anni cammina piegata in due per girare sempre con questa bambina attaccata al corpo. E la bambina sta come minimo sempre in braccio, non cammina mai e quando vuole giocare gioca su un lato del corpo della mamma, come se fosse una sua appendice. Vedere un essere umano ridotto a braccio o schiena materna, è la cosa più angosciante che mi sia capitata di vedere. Credo che un bambino, da quando nasce, sia un essere umano che vada rispettato nella sua individualità e indipendenza e fatto crescere nell’educazione dei suoi spazi. Penso che la vicinanza della mamma, la manifestazione del suo affetto, il suo contatto, sia fondamentali per il suo sviluppo futuro. Penso che una madre che neghi lo spazio vitale al proprio figlio sia una donna non in grado di poter badare a lui che rehcerà al figlio dei danni irreparabili. Credo fermamente che la natura di un bimbo appena nata non sia questa fusione insana e innaturale con un corpo materno che per 9 mesi è stata la sua casa ma che ora deve imparare a che non lo sia più. Ah, ora si che mi sento meglio 🙂
Ah, beh, io non sono certo una mamma canguro, quindi sfondi una porta aperta (anche se sei un po’ cattivella ahhaaa). La fascia secondo me è molto comoda anche fino ai 2 anni, per fare delle uscite vrevi, delle escursioni, delle passeggiate che hanno un inizio e una fine. Ma non mi sognerei mai di portarmi Dafne sulle spalle come uno zainetto e non falra camminare da sola: i bimbi hanno bisogno di correre, saltare, strisciare per terra…
Secondo me hai incontrato un caso più unico che raro. Anche le mamme-marsupio più marsupiali che conosco, non si sognerebbero mai di privare i loro bimbi di crescere autonomamente. Faccio un esempio per tutti: i ragazzi di Equazioni. Che sono già nella fascia alta dei marsupiali (oggi mi uccidono ahhaa) eppure il loro bimbo è super autonomo, gioca, cammina, corre, si diverte… e fa pure la pizza da solo! E a me, inutile dirlo, piace un sacco. Questo per dire che, anche se io mi colloco nella fascia bassa dei marsupiali, credo che ad ogni persona corrisponda uno stile differente.
ah, p.s.
Io senza passeggino sarei MORTA. E’ il mio mezzo di locomozione preferito 🙂
magari sono stata diretta, ma non cattivella. Credo che sia veramente indispensabile non smettere mai di riflettere su certe scelte estreme. Pensa che da quando conosco questa persona mi è venuta un’insana voglia di comprare passeggini di tutte le forgie
ahahaa possono essere utili anche quando vai al mercato, però comprali con le maniglie separate, così ci stanno le borse! LOL
Francesca, credo che il caso che hai sottomano tu sia un caso più unico che raro. Io non credo che sia una moda o una ossessione la fascia, e spesso (soprattutto per uscire dopo cena o per passeggiate lunghe su tratti comodi) uso volentieri anche il passeggino.
Come per tutte le cose, né l’uno né l’altra devono essere estremizzati. E, in generale, credo che nella maternità quasi niente sia bianco o nero, il giusto mezzo sta proprio nelle sfumature.
Ed è proprio grazie a queste sfumature che i bambini, poi, crescono autonomi.
io non ho mai portato mio figlio nella fascia o mei tai perché non li conoscevo…ho usato il marsupio solo 2 volte, non mi era assolutamente comodo…successivamente ho conosciuto la fascia, ma ormai lui era troppo grande…beh l’ho comprata e regalata a mia sorella che ha partorito a giugno e a dicembre quando nascerà mio figlio/a userò la stessa fascia …non vedo l’ora di vedere se effettivamente è così comoda come dicono…mia sorella però mi sa che non l’ha mai usata…forse perché era estate e le faceva caldo…
Io sono partita con le migliori intenzioni: ho preteso che insieme al trio venisse comprato anche il marsupio. Il mio bimbo si è sempre rifiutato di entrarci. Secondo la pediatra non ama le costrizioni e infatti, alla soglia dei due anni non ama neanche più il passeggino. Mi stanno venendo due braccia e due spalle da culturista, ma io a tenerlo in braccio e a fargli le coccole non rinuncio. Quando le vuole mi salta al collo e quando non vuole essere disturbato mi scansa e mi dice bia! Alla faccia del bambino viziato!!!
Io ho usato la fascia con second. E’ stata un enorme aiuto. Ho potuto lavorare con lei addosso e ripulire casa mentre allattavo. Una salvezza.
L’ho usata fino a circa 8/9 mesi nella fase fronte mondo. Poi lei ha cominciato a non volerci stare perchè preferisce camminare ma è utilissima per la mamma e anche per i piccoli che si sentono protetti. La postura rispetto al marsupio è completamente diverso, molte mamme li accomunano, ma sono due cose completamente diverse.
La fascia e’ comodissima e soprattutto nel primo anno rende la vita di mamma e bambino molto più semplice! Io uso ancora la mia dydimos ( fascia lunga) con la mia piccola di 18 mesi, soprattutto per le passeggiate in montagna ( la porta il daddy sulle spalle).
Anche io tra i commenti ricevuti quando la portavo nella fascia la l rima settimana ricordo ” ma non fa male alla schiena della piccola?” ” respira?”
Ma se nodo voi?????? E poi e’ appena uscita dalla pancia e li dentro certo non stava sdraiata supina!!!!
Se la moda aiuta a riscoprire la fascia meglio, l’importante e’ informarsi bene sulle posizioni corrette, per esempio non fa bene alla colonna dei bimbi portarli nei marsupi rivolti verso l’esterno, ma pochi lo sanno
grazieeeeee
mi serviva proprio un post così
abbiamo iniziato da poco a guardarci intorno per capire cosa comprare al nostro/a piccolino/a e ovviamente arrivano anche mille suggerimenti non richiesti.
solo ieri ho iniziato a scoprire il mondo dei marsupi e lo adoro e se mi viene consigliato da voi allora sappiate che al momento dell’acquisto vi inonderò di domande…ma visto che ci siamo inizio da subito:
appena nato/a quale si deve usare…la fascia o il mei tai??
e se nasce a metà marzo di che tessuto???
…per quanto riguarda le coccole…mi trovate d’accordo, pensare che un esserino così piccolo ci manipoli a suo comodo è tremendo e se anche fosse, sarò pazza, ma sapere che quell’esserino adora essere coccolato da me mi fa stare al settimo cielo
w le scimmie, mi sono sempre state simpatiche…invece ho trovato delle ostetriche antipatiche…fate voi
Barnibal, appena nato vanno bene sia la fascia che il mei tai, l’importante è la posizione, che deve essere quella a culla (con la fascia) o pancia a pancia, che ti permette di sostenere la testina e di avvolgere bene il bimbo.
A metà marzo il cotone (o cotone elasticizzato) va già benissimo, non serve un tessuto che “scalda”.
ciao Gloria
nel tutorial del mei tai però dice di non usare il tessuto elasticizzato…sai mi piacerebbe farmelo fare dalla mia mamma
ho visto delle fasce nei negozi di commercio equo solidale, secondo voi sono sicure???sono molto colorate e ho paura per i coloranti usati
comunque grazie poi vi farò sapere che ho scelto
non vedo l’ora di cangurarmi 😀
No, per il mei tai non si usa il cotone elasticizzato, ma per le fasce (volendo) sì. Io mi sono cucita da sola il mio primo, quello “invernale”, seguendo il tutorial di Claudia (La casa nella prateria).
Facci sapere, poi, su che ti orienti! 🙂
Quando è nato Daniel, me lo sono tenuto nel letto tutti i 5 giorni di ospedale (oltre perchè lo volevo, anche perchè con i punti del cesareo mi era difficile alzarmi e prenderlo dalla culletta). La mattina, quando l’ostetrica o infermiera di turno entravano in stanza, mi guardavano con orrore e immancabilmente chiedevano “Ma non te lo sarai tenuta nel letto tutta la notte!?!? Cominciamo bene…” Solo una giovane ostetrica ha avuto “pietà” e mi ha detto “Non preoccuparti, così piccoli ne hanno davvero tanto bisogno!”. Di fatto non abbiamo mai cooslippato a casa se non durante le malattie, ma appena sta bene torna tranquillo a dormire nel suo letto. 🙂
Ecco una mamma marsupiale! ho portato Giulio (ora 4 anni e mezzo) in fascia (quella lunga) dai 3 mesi (prima l’avevo ma non avevo il coraggio di provarla da sola). Prima davanti e poi dietro. meravigliosa fascia. pensate che l’ho voluta perchè il pensiero di cunare mi dava fastidio (sono cresciuta alla scuola di mia mamma, che non mi prendeva praticamente mai in braccio se piangevo e che tornata dall’ospedale mi ha lasciato piangere 2 notti per farmi “abiture” a dormire di notte da sola! e\poi si chiede perchè non ciucciavo al seno!). così se non altro davo al mio piccolo le coccole che voleva senza dovere stare ferma a fare solo quello! (pensa che taro che mi avevano messo in testa… come se cunare fosse il male supremo). con il piccolo Leonardo (ora 2 anni e mezzo) ho iniziato il 2o giorno di vita ed è stato ancora + bello. ora quando sta male (tanto male) e vuole le coccole e magari c’è da preparare da mangiare, lo metto ancora in fascia sulla schiena e si rilassa contento e magari fa un sonnellino. purtroppo succede solo raramente. Ora lo metto nella Mei tai, quella che mi ero fatta prima che nascesse per sil maggiore pensando che così, all’occorrenza avrei potuto mettere in fascia entrambi! Sarà successo 3 volte in tutto e per un massimo di un quarto d’ora, però così erano entrambi contenti.
Risultato? due bambini sicuri di sè, capaci di stare con gli altri, grandi e piccini,… e di cercare le coccole quando ne sentono il bisogno!
Ale
il mei tai l’ho conosciuto tardi,,, ma all’inizio sono sempre stata sola e quindi non era pratico per i twins…però se ci sarà un terzo…un pensiero ce lo faccio….. ah MAMMAFELICE complimenti per la tua collaborazione con blog newbabyberry..ho letto il post di yummy… 😆