Latte crudo: è davvero necessario?

Pubblicato il 24 Settembre 2010 da • Ultima revisione: 20 Marzo 2015

latte-crudo

Latte crudo: è davvero necessario? Non vorrei inaugurare l’angolo polemico del venerdì (troppa fatica inutile), ma ieri ho letto l’ennesima notizia di un bimbo di due anni morto per effetti legati all’ingestione di latte crudo non bollito, ed è tutta la notte che ci penso. In questi ultimi mesi sono stati davvero molti i casi di bimbi morti dopo aver bevuto latte crudo, non solo di fattoria, ma anche latte certificato, controllato e super buono che si trova nei distributori di latte crudo alla spina mappati anche su Milk Maps.

E dunque la domanda, come si suol dire, sorge spontanea. Ma il latte crudo: è davvero necessario?
E mi pongo anche una domanda ancora più provocatoria: e il latte vaccino è davvero così necessario?

Partiamo dagli albori: negli ultimi decenni il latte vaccino ha assunto un posto di rilievo nell’alimentazione dei bambini. Dopo l’anno di età, molti pediatri consigliano di dare latte vaccino intero, magari iniziando con una diluizione con acqua, e aumentando progressivamente le dosi di latte al posto dell’acqua. Ma… che senso ha? Così non si fa che impoverirlo di vitamine, che sono già molto scarse in questo tipo di latte.
Per questo motivo, la mia prima regola è sempre stata: il latte non si diluisce, e invece di usare latte intero, si usa latte parzialmente scremato.

Il latte vaccino intero è infatti un alimento molto grasso e molto povero di vitamine. E’ un latte di origine animale, destinato ai vitelli, quindi non all’uomo. E’ dunque un latte, pur buonissimo e nutriente, che non è propriamente nato per l’alimentazione umana. Non fa male, certo. Ma come tutti gli alimenti molto grassi, andrebbe assunto in quantità limitate e NON considerato l’alimento principale di un bimbo di 2-3 anni. Un bimbo di quell’età, infatti, deve mangiare le stesse cose che mangiano mamma e papà, apprezzare i sapori, mangiare seduto a tavola, scoprire un’alimentazione sana.

E poi viene il latte crudo. Stavo per scrivere: viene ‘la moda‘ del latte crudo.
Che per molte mamme attente, intelligenti e sagge non è una moda, ma una scelta etica e anche ecologica: si risparmia sugli imballi, si inquina decisamente meno, si spende meno, si beve un latte certificato, si beve un latte italiano. Ma è interessante cosa dice Altroconsumo in merito al latte crudo:

C’è chi sostiene che è più facile da digerire rispetto al latte pastorizzato, e quindi adatto anche a chi è intollerante al lattosio, perché contiene ancora alcuni enzimi essenziali che invece perdono le loro proprietà una volta superata una certa temperatura. Si tratta però di enzimi bovini: siamo sicuri che abbiano effetto anche sull’organismo umano?
Il latte crudo è più ricco di vitamine; il trattamento termico di pastorizzazione, infatti, riduce il contenuto di vitamina B12, tiamina, folati, riboflavina e soprattutto di vitamina C (la più sensibile al calore). Ma il latte, sia crudo sia pastorizzato, non può comunque essere considerato una buona fonte di vitamina C, che qui è presente in minima quantità rispetto a frutta e verdura.  Infine, la perdita più corposa in termini di elementi minerali sembra riguardare il ferro, di cui però il latte non è comunque ricco.
Insomma, il latte crudo è un ottimo prodotto dal punto di vista nutrizionale, ma in mancanza di evidenze scientifiche a riprova dei benefici del consumo di questo prodotto rispetto a quello pastorizzato, meglio evitare di gridare al miracolo.

Ma in mezzo a chi fa questa scelta, ci sono poi quei genitori che non sanno che un’ordinanza ministeriale del 2008 stabilisce che le macchine erogatrici devono riportare in rosso la scritta “prodotto da consumarsi solo dopo bollitura“.

Il problema, venuto alla luce recentemente, è di quelli da prendere molto sul serio: negli ultimi due anni (fonte del 2008) sono stati 9 i casi sospetti di sindrome emolitico-uremica, un’infezione grave ai reni causata da un batterio, l’Escherichia coli 0157 (si verifica nel 15-20% dei casi, ndr). L’infezione ha colpito i bambini, compromettendo la funzionalità dei reni, fino alla dialisi. Quale la causa? Si sospetta che i contagi siano stati provocati dal latte non pastorizzato e dalla carne cruda. [Altroconsumo]

Dunque, che senso ha? Il latte crudo ha delle proprietà migliori, ma se il latte deve essere bollito, allora tanto vale comprare un latte pastorizzato sugli scaffali del supermercato. Avranno le stesse proprietà, e il latte pastorizzato sarà sicuro al 100%.

Le autorità suggeriscono di far bollire il latte con un trattamento a 100° che uccida i batteri patogeni. La cara vecchia bollitura del latte (lo mettevano sul fuoco anche le nostre nonne) modifica però le proprietà nutritive e il gusto caratteristici di questo latte. In poche parole: la cottura casalinga rende il latte crudo piuttosto simile a quello trattato termicamente. A questo punto ci chiediamo noi: vale la pena comprarlo se poi bisogna farlo bollire? Certo questo prodotto costa meno rispetto a quello confezionato e industriale, ma spesso i distributori non sono alla portata di tutti. Compratelo, dunque, se è sotto casa, ma ricordate che il latte crudo è un alimento molto delicato e va consumato seguendo alcune importanti, seppur semplici, precauzioni: cuocetelo bene (soprattutto se è destinato ai bambini) e non lasciatelo in frigorifero per più di un giorno.

Il latte crudo si conserva in frigo a 4°C e deve essere consumato fresco, in bottiglie di vetro sterilizzate prima di ogni nuovo uso: lavatele in lavastoviglie e procuratevi dei tappi ermetici, e consumate il latte crudo, dopo averlo bollito accuratamente (100°C), entro 1 giorno.

Oppure, chi lo sa, a questo punto andrà bene anche il latte della Coop (o di qualsiasi altra marca…), che per lo meno e più sicuro.
Oppure, ancora meglio, invece che rimpinzare i bimbi con un litro di latte vaccino al giorno, diamogli da mangiare cibi sani e cucinati in modo naturale e diamogli da bere una cosa che è quasi gratis, contiene fluoro e non ha controindicazioni: l’acqua del rubinetto! 😉



Commenti

99 Commenti per “Latte crudo: è davvero necessario?”
  1. Rispondo qui a melanele perchè i commenti sono diventati troppo innestati.

    il fatto che tu bevi latte crudo da un anno non è una statistica. Anche il 70% dei fumatori arriva a superare i settant’anni, però non ha senso che vadano a dire “siccome a me non è venuto il tumore, non è vero”.

    Il discorso non è “quale probabilità c’è che mi vada bene”, ma “quale probabilità c’è che mi vada male” e qual è il rischio.

    Se c’è una probabilità su un milione di morire o di andare in dialisi, e l’alternativa per evitare il rischio è quella di bere latte UHT oppure di bollire quello crudo… beh non ho dubbi.

    • Ok, la tua opinione è rispettabilissima. Quindi immagino che tu ti astenga anche da sushi (che invece Barbara mangia – mi pare di capire), carne cruda e molluschi (proprio di questi giorni è la notizia di una partita di cozze contaminate da biotossine che ha causato non pochi problemi nella zona di Torino), nonchè da uova crude e funghi.
      Mi dispiace che tu percepisca l’assunzione di latte crudo alla stregua del fumo di sigaretta. E hai ragione: io non sono “la statistica”, ma comunque ne faccio parte.
      Mi pare di percepire una certa polemica nella tua risposta. Se è così -e spero di avere capito male-, peccato, perchè la mia intenzione era di sfatare il tono un po’ allarmistico del post, come hanno fatto anche altri commentatori, proponendo anche un punto di vista diverso, e credo di averlo fatto in modo civile e non aggressivo. Poi ognuno, com’è ovvio e giusto, fa le sue scelte.
      PS: il latte pastorizzato del supermercato è trattato a 80 gradi, quindi la sua carica microbica non è completamente azzerata: allora non è completamente sicuro?

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Mamma di Dafne (17 anni)

        A me non sembrava di avere scritto un post allarmistico…

      • Non c’era nessuna vena polemica, a meno che tu non intenda per polemica l’avere idee diverse 😀
        Rispondo ai tuoi punti:
        – Adoro il sushi, e lo mangio solo dove sono sicuro. Così come uova crude, funghi e molluschi: e in ogni caso non faccio mangiare queste cose alla mia bambina (che era poi il succo del post).
        – non ho paragonato il fumo di sigaretta al latte, ci mancherebbe: ho paragonato l’approccio non statistico dell’esperienza individuale in entrambi i casi. Potevo fare mille esempi e mi è venuto quello.
        – Io sinceramente nel post non ho trovato alcun allarmismo.
        – la pastorizzazione è un procedimento ormai collaudato che elimina la quasi totalità dei batteri e rende i cibi sicuri. Se sei a conoscenza di casi di bambini morti dopo aver assunto latte pastorizzato, puoi indicarci le fonti?

      • Giovanna

        Comunque anche 9 casi non fanno statistica! Possono essere episodi molto dolorosi, ma non fanno statistica. Sopratutto perchè non è provato che la morte sia dovuta all’assunzione di latte crudo è un ipotesi, ma anche se ci fosse tale correlazione 9 casi non fanno statistica.
        Ciao

  2. bacodaseta

    😀 i commenti sono moolto interessanti, anch’io ho comprato e bevuto latte crudo, anche in gravidanza( non ho resistito), ho parlato con la proprietaria dell’allevamento che ha le macchinette nella mia zona, e se ne ho voglia acquisto latte crudo solo da quelle. Bollirlo secondo me non ha senso a meno che non serva per il budino, diventa peggiore di quello della centrale. Ci sono altri distributori nella mia zona di latte crudo ma non conoscendo i proprietari e leggendo che vengono da più lontano( altre città) non mi fido. Invece l’allevatrice in questione mi ha spiegato bene il procedimento di tutta la loro produzione e vendita, mostrato la sua azienda e spiegato dei controlli che vengono fatti settimanalmente dall’asl. Lei stessa che è esperta dice di controllare a “vista e odore”il latte ogni volta che viene munto, perchè anche questa è una garanzia aggiuntiva, e al minimo dubbio butta tutto. Un allevatore serio che vende latte crudo, metterebbe in pericolo il proprio lavoro vendendo un prodotto pericoloso? Non credo proprio.
    i primi ad andarci di mezzo sarebbero comunque ancora gli allevatori!!
    Poi sull’accortezza del trattamento che dovremmo riservare al latte crudo ecco, si potrebbe dire agli allevatori di esporre norme e consigli più precisi e chiari, come quelli espressi da alcuni qui sopra, per esempio quelle di non somministrarlo ai bambini che han meno di 8 anni.
    Un’ altra cosa che ho notato, è che quasi tutti gli extracomunitari o le persone con problemi economici ne fanno uso, perchè costa meno ovviamente, però non mi risulta che sia morto qualcuno per questo, vabbeh io o quella prima di me non facciamo statistica, ma bisognerebbe sapere quante persone esattamente lo usano, e poi dire che 8 casi (non accertato che sia per il latte crudo) siano tanti, tanti ma su quanti? BOH?
    che ne pensate?

  3. Giovanna

    Cara Barbara,

    nel post citi altroconsumo che riporta come statisticamente rilevanti 9 casi in due anni (in 2 anni!!!) di sindrome emolitico-uremica causata da un batterio, l’Escherichia coli 0157 che si sospetta siano stati provocati dal latte non pastorizzato e dalla carne cruda.
    Non è stato provato che siano dovuti al latte crudo.
    Negli Stati Uniti ci sono molti casi di tale sindrome e in alcuni casi è stato provato che era dovuta al consumo di hamburger poco cotti nei fast food!!!

    In ogni caso mi ripeto, ma 9 casi in due anni non fanno statistica.

    Ma moltissime persone, dopo che in tv è stato lanciato l’allarme sul consumo di latte crudo e il governo ha pensato bene di avvallare questo allarmismo con un provvedimento apposito, hanno smesso di acquistare latte crudo e molti, anche qui dichiarano che visto il rischio non lo comprerebbero mai!

    Posso fare una provocazione?
    Quanti di voi utilizzano l’auto? Ci portate i vostri figli? avete mai letto le statistiche sugli incidenti? Anche in città?
    Vogliamo applicare la stessa irrazionalità che viene applicata al consumo di latte crudo all’utilizzo dell’auto???? Tutti a piedi!!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (17 anni)

      Giovanna, io sono d’accordissimo con le tue osservazioni, le comprendo. C’è una sola differenza: l’auto è spesso necessaria. La domanda presente nel mio post era se il latte crudo è necessario. E’ necessario quanto l’auto?

      • Giovanna

        La mia era una provocazione. Non voglio fare una lista delle cose necessarie e di quelle no. Io l’auto la uso per andare al lavoro, poi la dimentico e mi muovo in bici e a piedi.
        Il latte crudo, come ho detto sopra, poichè lo do anche alla mia piccola di 16 mesi (un biberon la mattina a colazione) lo scaldo fino alla comparsa della pellicola (quindi sui 70°-80°C) e spengo il fuoco. Lo bevono anche mio marito e la bimba più grande, sempre per colazione, io invece….non lo bevo!! Con il latte così scaldato ci faccio lo yogurt e io consumo quello (spettacolare!!! un sapore che con l’alta qualità del supermercato non ho mai trovato, l’unico che si avvicina è il prima natura bio!).
        Come vedi non siamo dei consumatori folli di latte, ma il poco che consumiamo ci piace consumarlo buono e noi riteniamo che quello sia buono e controllatissimo, tralasciando la parte della filiera corta che comunque ritengo molto importante.
        Il fatto è secondo me che per alcune categorie di prodotti (latte crudo e ci metto anche l’acqua del rubinetto!!!) nella maggioranza della popolazione prevalgono i pregiudizi che vengono scaricati a palate da giornali e televisione.
        Quando ho citato l’auto era proprio per far notare che il rischio legato al suo utilizzo è altissimo rispetto ad altre cose, ma su quello si lascia perdere.

        In campo alimentare invece mi sembra che ci stiano spingendo verso un consumo di alimenti lavorati al punto tale che non hanno più nulla degli originali. E ci dicono che quelli inscatolati, sterilizzati e riposti negli scaffali sono sicuri, mentre quelli preparati artigianalmente possono ammazzarci e sopratutto sono pericolosissime per i bambini.

        Ho scritto troppo scusami…ma mi faccio prendere!!!

  4. Chiara b

    Io ho scelto di non darlo alle mie bambine, sono troppo convinta che sia un alimento specie specifico come hai detto tu, adatto ai vitelli, percio’ le ho allattate finche’ hanno smesso da sole, cioe’ a 3 anni compiuti, adesso beviamo latte di riso e soia, consumano spesso yogurt e alcuni formaggi, io li ho quasi tolti dalla mia dieta, non usiamo mai burro o marganina.

  5. Non sono molto preparata dal punto di vista tecnico, però compro e consumo latte crudo da più di una anno; lo compro al distributore che trovo di fronte al Gas dove ritiro le verdure, in bottiglie di vetro o di plastica, ne prendo tre che durano per una settimana e lo tengo in frigo senza interrompere la catena del freddo, non lo faccio bollire e lo dò anche a mia figlia che ha 8 anni. Non ci è successo nulla.
    Ora io sono a dieta perché lo stress mi ha intossicato 🙁 😳 :argh: e berrò latte di riso o tisanine…però però… questa è la mia esperienza.

  6. maria

    carissime, latte crudo o meno, io ho portato la mia bambina, dopo due anni di difficoltà intestinali (feci molli quattro cinque volte al giorno, feci durissime..il giorno dopo… non sto a farla lunga) da una pediatra omeopata e apriti cielo… RIvoluzione dieta, niente latte nè derivati.. signora il latte fa malissimo, non sa la dose di ormoni, antibiotici e quant’altro… io allibita, poco incline a esagerazioni e estremismi, applico la dieta per disperazione. Il problema si risolve, come per magia, dopo due mesi. Mia figlia non è allergica a nulla ( abbiamo fatto valanghe di test). Adesso beve latte di cereali, soia.. e a volte il latte vaccino per evitare che disimpari a digerirlo. Ma i dubbi mi restano. Possibile che faccia così male come tante fonti accreditate dicono ( sotto voce però)?

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (17 anni)

      Io non ho molta fiducia dell’omeopatia, ma non è la prima volta che sento dire che un bimbo piccolo senza latte vaccino si sente meglio. Una correlazione secondo me potrebbe esserci…

      • vedi che il mio pediatra ha ragione??? 😛

      • bietolina non risco più a risponderti più sopra. Non sei stata sgarbata, non preoccuparti, il bello di chiaccherare qui da mammafelice è che siamo tutte educate e non litighiamo. Solo scambi di opinioni. Anche il mio bimbo ha un rapporto strano con il cibo. Ha 3 anni e e 3 mesi e mangia 6/7 cose, non scherzo. Raviolini ripieni di formaggio in brodo, pizza, trofie al pesto, prosciutto crudo e cotto, caramelle, cioccolato, yogurt, latte. Poco altro… Per fortuna crescendo un pochino cambiano 🙂
        Il mio ogni tanto assaggia qualche cibo nuovo e allora faccio festa!!!!

  7. Giovanna

    Volevo segnalarvi un interessante articolo pubblicato su La Stampa on line, riguardo la scadenza dei cibi. Non è molto attinente con il latte crudo, ma il vice comandante dei Nas chiarisce alcune questini correlate all’utilizzo dei prodotti confenzionati e venduti al supermercato.
    Io l’ho trovato molto interessante e volevo condividerlo con voi per aggiungere informazioni relative alle tossiinfezioni alimentari.
    Buona lettura

    http://www3.lastampa.it/costume/sezioni/articolo/lstp/339902/

    Giovanna

  8. Maria

    Ho letto tutti gli interventi perchè la questione è molto interessante.
    Io bevo latte crudo, di norma lo faccio bollire, ma non sempre,contrariamente a quanti hanno scritto prima di me, adoro la panna che si forma..è gustosissima! L’ho acquistato da distributori differenti, in regioni diverse.
    Con la bollitura, i rischi si azzerano, non ci sono batteri che sopravvivano a 100 gradi! E anche se bollito, il sapore “saporito” non cambia e non c’entra nulla con quello del supermercato, anche intero.
    Mi fa, inoltre, piacere che la filiera sia corta e che gli allevatori possano guadagnare qualcosa dal loro lavoro (con i compensi che provengono dalla grande distribuzione fanno la fame, anzi molti stanno chiudendo).
    Interessante a riguardo una puntata della scorsa edizione di “Presa diretta” che trattava proprio questo argomento; In uno dei servizi si seguivano i camion del latte.
    Il latte UHT-e fresco di note marche (granarolo, ad esempio) fa andare i suoi camion con latte italiano in Germania: nelle aziende tedesche viene polverizzato e rigenerato – perchè se ne produce molto di più- e rispedito con altri camion in Italia, certificato come buon latte italiano!! :argh:
    Riflettiamoci!!

  9. Enzy

    Io adoro il latte! Lo propongo ai miei figli ogni mattina. E per me se non c’è il latte e una triste colazione. Però ho sempre comprato UHT forse semplicemente per abitudine. Ai bimbi do quello aggiunto in vitamine parmalat sviluppo al grande, e humana junior (latte di crescita) alla piccola. Loro mangiano poco così credo di integrare un pò di più la loro alimentazione. Io sono cresciuta con il latte di fattoria, ricordo lo andavamo a prendere dal fattore che lo mungeva davanti a noi, e quel latte caldo di mucca faceva un profumo! Appena tornata lo bollivamo e ne assaggiavo sempre un pò. Non ho mai avuto problemi. Adoravo quel rituale ogni sera. Se potrei lo darei ai miei figli. Ciao

  10. cri

    Il latte è necessario, ma per i bambini è necessario il latte della mamma, così come per i vitelli è quello della mucca!
    siamo l’unica specie animale che si nutre regolarmente del latte di altri mammiferi!!
    quindi, per me, la risposta al tuo dilemma è “no, non è necessario” . anzi, considerando i rischi direi che si può evitare completamente!

  11. Enzy

    Cara cri, e anche a tutte le contrarie al latte, anche secondo me non c’è niente di meglio che il latte della mamma. È il più sicuro e nutriente alimento che ogni bimbo può assolutamente mangiare senza timore e senza limite. Ma non dura per sempre, e non tutte le mamme possono farlo. X i rischi legati al latte vaccino, basta seguire le norme igieniche di base, ma questo vale per ogni cosa da mangiare, se poi si è intolleranti allora e bene non mangiarne, ma perché eliminare un alimento in nome della paura di prendere un’infezione, non dovremo più fare ne mangiare niente. In passato lo hanno sempre consumato anche per i neonati e sono venuti su una meraviglia. In fondo tutto fa male, e tutto può far bene. Cmq ogniuno faccia quello che creda il mio è solo un punto di vista, sarà perché mi piace tanto e anche i miei figli ne sono ghiotti.

    • cri

      ciao Enzy! non sono contraria, ho solo scritto che siamo l’unica specie animale che beve latte di altri animali! e se ci pensi…in natura è un fatto curioso, no?
      oltrettutto quanti milioni di persone ci sono al mondo che sono intolleranti al lattosio? avevo letto tempo fa’ una ricerca in proposito e credimi…è una cifra esorbitante!
      A parte questo anche mio figlio è cresciuto a “suon di latte” 😀 …anche perchè era completamente inappetente e fino ai 3/4 anni l’unica cosa che beveva era quello (ben imbottito di biscotti!).
      Anche io, nonostante sia vegana da circa 11 anni, ho sempre bevuto latte e mangiato formaggi…non mi è mai successo niente, ma ti assicuro che neanche adesso che lo bevo più mi è successo qualcosa!!! faccio regolari controlli, per via dell’alimentazione che seguo, e tutti i valori sono ok!

      Ma hai ragionissima!!! ognuno deve agire come meglio crede! 😀

      Quello che mi lascia veramente perplessa sono i distributori del latte crudo…dico la verità..da vicino non ne ho mai visto uno. Però immagino che il latte sia versato in una cisterna; ma questa cisterna viene lavata tutte le mattine? perchè altrimenti è facile che in fondo rimangano dei residui che possono “sporcare” il latte versato il giorno dopo… (non so se sono riuscita a spiegarmi!).

      • Enzy

        Ciao cri, neanche io ho mai visto un distribuitore di latte da vicino, e speriamo davvero che puliscano la cisterna prima di riempirla sennò addio igiene e benvenuti tutto il resto. Io da piccola andavo in fattoria con una bottiglia di vetro da riempire e il fattore mungeva la mucca a mano e poi versava il latte nella bottiglia. A volte faceva provare anche a me. Era una gran gioia ogni sera.

  12. michela

    Interessante questo articolo anche se non lo condivido affatto.
    Io do alle mie figlie (7 e 4 anni) latte crudo da 3 anni, senza bollirlo e non ho mai avuto problemi. Sto attenta all’igiene delle bottiglie, lo vado a prendere ogni 2 giorni e quindi lo consumo velocemente. Devo anche aggiungere che conosco l’azienda produttrice, ho parlato spesso con il proprietario quando veniva a rifornire il distributore e ci raccontava come sia costretto per legge a prelevare OGNI mattina un campione di latte e portarlo ad analizzare. Quindi è un alimento controllato. La stessa azienda produce anche degli ottimi formaggi che acquisto regolarmente … e non riesco più a mangiare altri formaggi, eccetto quelli comprati in montagna 😉 Ci vado ogni 15 giorni ed è un posto pulito e ben tenuto!
    E sinceramente il gusto non ha paragoni con il latte del supermercato (li ho provati tutti!).
    Viceversa io diffido molto delle produzioni industriali: dove si procurano il latte? all’estero dove ci sono meno controlli? e cosa ci finisce dentro? mio padre ha lavorato anni nei mulini ed ha visto cosa veniva macinato insieme al grano ed ha sempre ordinato a mia madre di comprare la farina di una certa marca e proveniente da un certo stabilimento, l’unico dove aveva visto che la lavorazione era fatta bene!
    Insomma un po’ di attenzione ed informazione su chi distribuisce il latte e ricordiamoci che le nostre nonne sono cresciute con il latte di mucca e, almeno la mia è vissuta fino a 90 anni sana!!!
    questa è la mia opinione…

    per il resto … sito bellissimo!
    ciao

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      No, non basta l’attenzione verso il produttore, anche se è importantissima come ben hai detto tu. Il latte crudo va bollito. Davvero.

      • michela

        Non occorre bollire il latte crudo se lo consumi entro le 48 ore.
        E comunque ti assicuro che le stalle ed il latte in particolare è sottoposto a numerosi controlli giornalieri. Lo so perchè mio marito è nel settore, una volta allevava vitelli, ora conigli e quindi conosce l’ambiente.

        comunque anche stasera sono andata a prendere il latte e prima di rimontare in macchina me ne sono bevuta un sorso: freddo è buonissimo! e mia figlia piccola se ne è scolata 3 biberon! in effetti a me 2 litri durano poco più di un giorno.

        Ci tengo a dire anche che entrambe le mie figlie di rado fanno le intestinali ed entrambe hanno preso per la prima volta l’antibiotico verso i 4 anni. Io sono convinta che il latte faccia bene al sistema immunitario ed alla flora intestinale…. ovvio salvo allergie o intolleranze

        Riguardo il latte crudo invito a leggere questo articolo un po’ vecchio, ma chiaro http://www.beppegrillo.it/2008/12/clicca_limmagin_1/index.html

        ciao

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        No, ti prego, Beppe Grillo no. E’ il re delle bufale. In questi anni ha portato avanti delle campagne-bufala, anche in buona fede, per carità, per cui poi ha dovuto chiedere pubblicamente scusa, come le noci saponarie e altre sciocchezze del genere. Non lo definisco un fonte autorevole. Preferirei una citazione di Veronesi, ecco 😉

  13. Claudia

    Il latte di mucca, crudo o non crudo che sia, non è un alimento adatto all’alimentazione umana, ma solo a quella dei vitelli. Ormai tutti i nutrizionisti seri concordano su questo punto.

  14. no il latte non è necessario, e a conti fatii insieme al grano è il principale responsabile di molti malesseri. Il latte crudo ..peggio, per come vengono allevate e sfruttate e per quanti antibiotici prendono le mucche. il rischio è tubercoli, per dirne una. PERò è UN BUSINESS E COME TALE DIFFICILE DA ERADICARE. bacio

    • michela

      si è un business la vendita di latte trattato: viene pagato 0,30 € ai produttori e come noto rivenduto a più di 1 euro (anche 1,5).
      Riguardo gli antibiotici dati agli animali esistono i cosiddetti tempi di sospensione, cioè gli allevatori devono sospendere la somministrazione prima di macellare la carne o mungere affinchè l’antibiotico sia eliminato (mio marito alleva conigli e in italia la norme sono molto rigide, mentre all’estero non è così).
      E ripeto i controlli sul latte sono giornalieri: se non passano viene sospesa la vendita!
      ciao

  15. Taty

    Ciao a tutti, mi chiamo Taty e voglio dare la mia testimonianza. Io abitavo in un piccolo paesino di montagna e ogni giorno il lattaio ci portava il latte fresco di mucca. Noi lo bollivamo fino a fargli fare la panna. Poi lo filtravamo ed era semplicemente perfetto. Il sapore era unico come quello de pane appena sfornato che sempre accompagnava la nostra sana colazione. Lo abbiamo tutte bevuto per anni. Siamo cresciute bene e senza problemi di peso. Il latte industriale non ha proprio niente da spartire con quello appena munto. Per quanto riguarda i vari latte di soia e di riso presenti in commercio, trovo che siano semplicemente ridicoli. Prezzi esagerati per prodotti che contengono il 90% di acqua! proditti che sono diventati soltanto di ‘moda ‘.Il latte crudo se bollito mantiene comunque tutto il suo sapore inconfondibile e non lo cambierei mai con quelli industriali. Per quanto riguarda i dietologi esperti del settore, un giorno dicono runa cosa, il giorno successivo esattamente il contrario!

  16. Mahh io ho sempre bevuto latte crudo da una vita!! Da quando avevo 4 anni!! È non mi è mai successo nulla secondo me sono solo dicerie per mettere paura!! Il latte fa bene caldo o non!! Un altra cosa iio da piccola ero allergica al latte bevevo solo quello di farmacia l!! Ma bevendo il latte crudo mi è passata l intolleranza!!

  17. ferruccio

    do latte crudo alle mie bimbe , mi sono informato per quel che si puo ,l allarmismo creato e dato da interessi economici , perche quei nove casi erano in zone dove non cerano distributori … innumerevoli testimonianze di allergie scomparse con latte crudo ,pensate la verdura cruda e meglio .
    la bimba piu piccola beveva il latte a fatica , quando ho dato il crudo ha iniziato a berlo voracemente . penso sia ideale prendere il latte crudo tutti i giorni e consumarlo in giornata e controllare l azienda che lo produce pulizia mammelle e atrezzatura .certo che il latte industriale gran parte e estero ,basta guardare la quantita di camion che entrano dal confine , vedi azioni coldiretti

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