Abbandoniamoli in autostrada
Pubblicato il 2 Luglio 2010 da Mamma Felice • Ultima revisione: 20 Marzo 2015
E’ arrivata l’estate, è periodo di vacanze. Ed è arrivato il momento di fare una scelta forte: abbandoniamoli in autostrada. Senza nessuna pietà e con fermezza. Eh, no, non parlo – ovviamente – di animali a quattro zampe. Parlo di altri animali. Animali a due zampe.
Due giorni fa l’ennesimo, avvilente, episodio: un uomo che uccide due ex fidanzate, sparando loro in pieno volto, e poi si toglie la vita (forse l’unica cosa ben fatta di questa storia). Un uomo violento, denunciato decine di volte. Due morti annunciate. Una bimba che resterà orfana di madre. Due famiglie devastate.
Animali. Animali che non siete altro.
Francesca Sanzo in questi mesi ha proposto un’idea di femminismo attivo che ha definito 2.0, che si sta esprimendo egregiamente nel progetto Donne Pensanti.
E io oggi vorrei aggiungere la mia, sulla questione del femminismo, parlandovi di un altro tipo di resistenza: il femminismo preistorico.
Preistorico perchè non deve essere solo precoce, ma di più. Preistorico perchè deve avvenire prima, prima di tutto, prima di tutti, prima di diventare adulte e intrappolarsi in vite che non ci appartengono.
Quando 3 anni fa morì Barbara Cicioni, incinta di 9 mesi, massacrata dal marito, sul blog di Grazia lessi una frase di Anselma Dell’Olio che mi colpì molto e che cito sempre:
La soluzione è lasciare subito un uomo al massimo alla seconda sevizia, perché vuol dire che è vizio. La prima volta è colpa sua, la seconda è colpa nostra. O vogliamo essere la scarica a terra di uomini che ci credono di loro proprietà? La vita che salvi potrebbe essere la tua.
Questa è dunque la mia idea di femminismo preistorico: un uomo che picchia non ti ama. Un padre che picchia non ti ama. Un fidanzato che picchia non ti ama. Un capo che ti molesta, un uomo che ti insulta, un amico che ti maltratta. Tutti animali. Sono tutti animali.
E allora questi animali abbandoniamoli in autostrada. Abbandoniamoli a loro stessi senza pietà.
A 15 anni. A 20 anni. Prima di arrivare a 40 anni e di averci fatto dei figli. Prima di essersi rovinate la vita. Lasciateli prima, questi animali. Lasciateli il primo giorno. Abbandonateli. Fate in modo che non si riproducano, che si estinguano, che i loro geni svaniscano per sempre e non possano sopravvivere mai. Fateli tornare nella preistoria, questi animali, e sposate gli uomini veri.
Amate gli uomini che vi amano e che non vi picchiano, e insegnate alle vostre figlie a fare altrettanto. Scegliete gli uomini veri, quelli che per essere uomini non hanno bisogno di alzare le mani. Quelli che non hanno bisogno di tradirvi. Quelli che non si vergognano di cambiare un pannolino e caricare una lavastoviglie. Sceglieteli bene, questi uomini con cui volete stare.
La vita che salvate, potrebbe essere la vostra.
Sacrosanto post, sacrosante parole!!! Abbiamo il dovere morale noi donne di non perpetuare le specie “viziate” e perpetrare i geni malati!!! Questi sono peggio degli animali, loro almeno hanno l’istinto di preservare la loro stessa prole questi invece sono agglomerati di rabbia, disumanità e bassezza.
Purtroppo non si possono abbandonare per strada le madri che li hanno cresciuti, questi uomini.
E anche questo è un gran bel discorso, perchè le madri non possono certo essere colpevoli delle azioni dei figli adulti, ma probabilmente una certa dose – eccessiva – di maschilismo, gliel’hanno trasmessa o quantomeno concessa.
La legge può tutelare, ma non può stare lì nel momento del bisogno. Significherebbe forze armate di fianco a chiunque 24 ore al giorno, 7 giorni su 7… non è nè pensabile nè auspicabile. (io non ci andrei mica in bagno con un poliziotto, per dire.)
In certi casi vale solo la legge del più forte. O del più furbo.
Mi hai fatto venire i brividi. Grazie
amica,
di questo tipo di uomini, purtoppo, ho una esperienza diretta.
Perchè uno di questi lo sposai, all’età di 22 anni.
lo amavo alla follia.
Avrei fatto qualunque cosa per lui.
e ho sopportato 4 anni di soprusi.
vorrei dire alle donne che ci sono dentro e che leggono questo post:
Essere picchiate non è un disonore per voi come pensate (e come io pensavo) ma è un reato!!! denunciate il mostro, non tenetevi dentro tutto, non dite che avete sbattuto allo spigolo del mobile, fatevi aiutare.
La vostra vita è degna di essere vissuta al massimo…e fate rinchiudere ste bestie che non meritano un briciolo di pietà.
Non è facile, lo so, ma vi assicuro che è meno difficile di quello che sembra.
Ogni volta che mi guardo allo specchio vedo sempre quell’occhio nero. Vedo ancora quello zigomo gonfio…perchè i segni li porto nel cuore…non permettete a nessuno di rovinarvi la vita. Non ne vale la pena.
La prossima volta che vi mette le mani addosso andate al pronto soccorso e qundo, come al solito, vi chiederanno “cosa è successo?” non dite le solite ca@@ate: dite la verità. dal pronto soccorso chiameranno i carabinieri e partirà la denuncia. Non tornate più a casa, fatevi ospitare da qualcuno fino all’udienza del giudice (un paio di mesi) e fate specificare all’udienza che il mostro non può avvicinarsi al luogo in cui vivete, lavorate e frequentate abitualmente.
Sono passati 12 anni: da 9 ho un nuovo compagno, meravigliso e comprensivo che mi ha donato la serenità che sognavo e un figlio e una famiglia…a volte mi scanso ancora se si avvicina di soppiatto, la paura non si dimentica…ma si supera.
Grazie…
sì hai ragione. spesso non è così facile. spesso c’è bisogno di aiutare queste donne che non riescono a salvarsi.
ti segnalo un blog che ho aperto insieme a mia madre.
maipiusole.blogspot.com
posso parlare di questo post sul blog?
un abbraccio
wwm
grazie! certo che puoi, mi fa davvero piacere…
grande Barbara, sei grande!!! bellissimo articolo!!!
grazie!
pienamente daccordo con te Barbara!!!…ma purtroppo ci sono ancora donne che giustificano certi comportamenti!!! la mia paura è sempre stata,come madre,che mia figlia potesse incontrare una “persona” cosi nella sua vita…fortunatamente nn è accaduto!
… aggiungerei alla categoria anche i violenti-psicologici… sono i peggiori … ho davanti l’esperienza diretta di una cara amica che son anni che passa da un tribunale all’altro perchè lui è “matto”, ma un matto furbo di quelli che difficilmente si fanno incastrare e anche gli specialisti faticano a riconoscere e a fermare. Perciò, violenza, non è solo quella fisica… è anche quella mentale-psicologica!
Hai proprio ragione, Beta… e quella psicologica è davvero difficile da smascherare e denunciare, perchè se un livido o una frattura li puoi vedere, gli insulti, le critiche continue, i giudizi… sono veramente difficili da ‘dimostrare’.
Vorrei rispondere a chi dice “non dobbiamo farci difendere da altri uomini, difendiamoci da sole!”.
Ricordo ciò che dice Saviano: la mafia ammazza chi viene lasciato solo. Non si tratta di dimostrare indipendenza, si tratta di far capire al maniaco che non si è sole e quindi non si è facili vittime. Saviano non si vergogna a farsi scortare da quattro omaccioni… 😉
Sono pienamente d’accordo con te!
Insegnamo ai nostri figli tutto questo e sono sicura avremo sempre meno animali umani in giro! Il nostro esempio darà i suoi buoni frutti, non lasciamo nulla al caso. Io ho un maschietto e ogni giorno gli parlo di tutto ciò che di bello e buono c’è al mondo, è il cuore il vero cervello del nostro corpo e l’amore il nutrimento dell’Anima…
Un abbraccio Lu
sacrosanto.