Perchè i ragazzi si drogano?

Pubblicato il 16 Aprile 2010 da • Ultima revisione: 15 Ottobre 2012

adolescenti-e-droghe

Lo dico subito: questo post non sarà molto piacevole. E’ per stomaci forti. E’ per chi, genitore come me, si sta guardando dentro e cerca di non morire di paura al pensiero dei pericoli a cui inevitabilmente vanno incontro i nostri figli.

Non ho risposte, nè soluzioni.
Ma ho dei racconti, delle storie, delle nozioni… cose che vorrei condividere per parlare in modo onesto e crudo di questo problema.

Quando ero in CRI ho frequentato dei corsi al SERT di zona: una psicologa e un medico ci raccontavano la loro esperienza con i tossicodipendenti, le trafile di chi prende il metadone, gli aspetti psicologici e sociali che stanno dietro a queste dinamiche malate.

La prima sera la dottoressa mi ha illuminata. In modo brusco, ma efficace.
Ci ha chiesto:
Perchè secondo voi ci si droga?
Beh, è facile, io la so!

Ci si droga perchè:
– ci si sente soli e si è soli;
– perchè si soffre di depressione;
– perchè si proviene da una famiglia assente o malata;
– perchè c’è una mancanza di valori;
– perchè da ragazzi ci si sente invincibili;
– perchè ci può essere un fenomeno di imitazione verso altri ragazzi;
– perchè la droga si trova ovunque e costa poco;
– perchè non c’è abbastanza informazione sull’argomento…

E lei ci dice:
– Bravi, è tutto vero! Ma… Veramente, perchè ci si droga? Lo sapete perchè? Ci si droga perchè ‘la droga è buona’ !

Sbam! Avete presente una secchiata di acqua in faccia? Eppure…

Ci si droga perchè ‘la droga è buona’. La gente che si droga è gente debole e con problemi, tutti i problemi che avete elencato voi. Ma non è gente stupida: fa una cosa stupida, ma non è stupida. Perché la prima volta la droga è sempre ‘buona’, ti fa star bene, risponde in modo sincero e immediato a un tuo bisogno, risolve il tuo problema, ti dà quello che gli altri non sono stati capaci di darti.

Porca miseria.
Era più facile vivere una vita in cui potevo demonizzare totalmente la droga e trattarla come una cosa totalmente estranea dalla mia vita. Invece da allora ho iniziato a guardarmi intorno seriamente, quando andavo a fare i corsi di educazione sanitaria nelle scuole, e quello che ho visto non mi è piaciuto per niente.

I ragazzi, alle medie, iniziano a venire in contatto con le sostanze. Facciamocene una ragione.

All’inizio si tratta ‘solo’ di fumo: hashish, marjuana…
Ma ben presto si trova qualche ragazzo più grande che porta le pastiglie (ecstasy o mdma), e ‘calarsi’ è una cosa abbastanza normale, soprattutto nei weekend.
Queste sostanze costano così poco, che ci si può ‘calare’ anche 4-5 volte in una sera: 10eur, non di più. Vuoi non avere 20eur in tasca?
Poi con l’ecstasy ti senti bene: non a caso queste droghe chimiche vengono chiamate ‘sociali’. Facilitano la socializzazione. Solo che dentro son piene di merda (sì, scusate, l’ho detto!): componenti chimici studiati a tavolino, fuori da qualsiasi controllo, potenzialmente pericolosi. In pratica tu sei una cavia umana, perchè, essendo dei prodotti fuorilegge, non saprai cosa c’è veramente dentro finché non l’avrai ‘mangiato’ e assorbito.

Cosa farò come mamma?
L’unica strada che mi si pone davanti, di fronte a tutto questo, è l’onestà.
Dobbiamo dire ai nostri ragazzi la verità. Perché loro sentono sempre dire che le droghe uccidono (e in molti casi è vero, ma non così tanti come vogliamo credere…) e poi se disgraziatamente una volta le provano, non solo non muoiono, ma si sentono pure bene, si divertono. E si sentono totalmente invincibili. E pensano che noi grandi siamo i soliti bugiardi, che ci inventiamo che la droga fa male e che in realtà non è per niente vero, perchè loro l’hanno presa e sono stati benissimo.

Allora cerchiamo di essere onesti.
Diciamolo, ai ragazzi, che alcune persone ci restano secche al primo colpo, e che altri le provano e si sentono bene. Alcuni ne usciranno devastati. Altri no.

Perché dire questo?
Perché se dite che il fumo uccide, quando vostro figlio vedrà il pusher del quartiere che ha 50 anni e si fa 20 canne al giorno, non vi crederà.
Se gli dite che una pastiglia di ecstasy uccide, la prima volta che andrà in discoteca e vedrà che metà della gente si ‘cala’, non vi crederà più.
Se dite che dalle canne si passa sicuramente all’eroina, quando al centro sociale vedrà il suo professore di lettere che si fa una canna, non vi crederà.
Nessuna di queste situazioni è inventata.

La morte per i consumatori di droga è un evento comunque raro.
E in ogni caso la morte non è un deterrente per un adolescente che si crede onnipotente.

Quello che invece non è affatto raro, sono le conseguenze che dovrà affrontare nella sua vita normale: tutto quello che le droghe apparentemente danno ‘di buono’, se lo prendono con gli interessi dopo un po’ di anni.
Potrebbe accadergli di diventare impotente, di avere problemi cardiaci, di dover passare tanto tempo all’ospedale, di avere un deficit dell’attenzione, di avere turbe comportamentali e disturbi della personalità, di passare attraverso l’anoressia e la bulimia, di perdere la capacità di studiare e memorizzare, di cadere in depressione.

Potrebbe accadergli di entrare in un contesto sociale in cui è possibile avere molti problemi: potrebbe beccarlo la polizia, potrebbe finire in galera, potrebbe entrare a far parte di un mondo ‘borderline’, privandosi per sempre della sua giovinezza.

Davvero ne vale la pena?



Commenti

71 Commenti per “Perchè i ragazzi si drogano?”
  1. Duro ma vero. Da stampare e tenere nel cassetto per qualche anno…

  2. Mi piace molto il tuo approccio anche perchè io sono una persona controcorrente e spero di essere una mamma controcorrente quando verrà il momento di confrontarsi con queste cose, purtroppo adesso devo scappare ma questa sera voglio venire qui a scrivere cosa ne penso, aspettami 😉

  3. Claudia

    come Mamma ho paura ma sono anche cosciente del fatto che non posso tenere mia figlia sotto una campana di vetro. Vorrei proteggerla da tutto e da tutti ma soprattutto vorrei che imparasse la fiducia in se stessa e negli altri ed imparasse a decidere con la propria testa…

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Già, ti capisco! Anche io vorrei proteggere Dafne per sempre, ma mi rendo sempre più conto che la vera protezione che posso darle è quella dell’educazione: spiegare, dialogare, conoscere, confrontarsi… Queste scelte così forti e definitive spetteranno solo a lei, quando vi si troverà davanti. Io non posso fare altro che impegnarmi ADESSO per darle i giusti strumenti di scelta, per aiutarla a costruirsi un’infanzia felice, per sostenere e accrescere la fiducia che ripone in se stessa. Se oggi rendiamo forti i nostri figli, quando sono piccoli, forse domani troveranno, in quella forza, la decisione di dire NO di fronte a questo schifo.

      • Io spero di aver reso i miei figli abbastanza forti….credetemi si sta più in pena quando hanno 15 e 21 anni che quando ne hanno 2 !!! L’adolescenza poi è un periodo tempestoso…bisogna continuamente rafforzare l’autostima dei nostri ragazzi…fargli capire che si è abbastanza “forti” da soli!!! La droga non ci serve, serve “vivere”!!!!

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        Già, anche secondo me tutto alla fine si riconduce all’autostima. Perchè è innegabile che l’adolescenza sia un momento difficile, per un ragazzo. I cambiamenti fanno paura a tutti quanti. Ma se noi gli diamo fiducia, se gli vogliamo bene, se ammiriamo i loro talenti e li sottolineiamo, li aiutiamo a sentirsi più sicuri nel mondo. A sentirsi bene nella loro pelle, senza cercare di stare bene in altri modi. Gli abbiamo dato la vita, ma quella forse è stata la parte più facile. La sfida sta nell’insegnarli ad amare la vita che gli abbiamo regalato. E quindi, noi per primi, dobbiamo amarla! Noi per primi dobbiamo essere felici! Noi per primi dobbiamo essere un modello di felicità e di ottimismo, di speranza.
        Se ci vedono sempre tristi, nervosi, arrabbiati, insoddisfatti, frustrati… come potranno scegliere di diventare delle persone ‘regolari’ come noi? Sceglieranno persone divertenti!
        E allora, cavolo, cerchiamo di essere divertenti. Non trituriamo i maroni a questi ragazzi, facciamoli ridere!

      • Bisogna imparare a volersi bene..in tutte le nostre diversità!!

  4. Urca, siamo parecchio diretti vero?
    Comunque concordo pienamente!
    Per come la vedo io non c’è nessun valido motivo per provare, e mi son sentita sola, in depressione, isolata dagli amici. Ma niente di tutto ciò mi ha mai indotto a cercare qualcosa.
    La curiosità, quello sì. Ed è per quello che mi son fatta la prima (ed ultima) canna. Uno schifo pazzesco! Mi bruciava tutto!
    Non so se è stato per quello, ma non ho mai fatto altro.
    Mi son sempre ritenuta una ragazza giudiziosa e non mi è mai passato per l’anticamera del cervello di provare altro.
    Se mi dicono che fa male io ci credo: li vedi in giro i “fattoni” e non mi voglio ridurre così!
    Mostrare la vera faccia della droga – cioè come ti riduce (con una bella tac del cervello magari) sarebbe secondo me il metodo giusto. Forse un po schoccante, ma sarebbe solo la realtà!
    Brava mamma felice!
    Come al solito del resto!

    • Ale

      Mi dispiace contraddirvi, ma state andando fuori strada.
      Un genitore potrà dire che la droga fa male, che vi ridurrà ad un essere vegetale, perchè non vi ucciderà, è giusto saperlo, ma vi lascerà in un costante stato di “morto che cammina”,anzi, un genitore deve dire questo. Ma è ancor più importante dire che le amicizie cambieranno in peggio, vi ritroverete quasi sempre soli, perchè la droga vi isola. La droga non ti fà sentire invincibile, anzi, quando l’effetto svanisce il mondo sembra ancora peggio di prima, è come quando muore un caro amico con cui avete passato tutta la vostra infanzia, una parte di voi muore con lui. Vi sentite vuoti, vi sentite inutili, sembra che il mondo non vi capisca, sopratutto, i vostri genitori non vi capiscono… Questa, oltre ad essere una conseguenza, è anche uno degli aspetti principali per cui una persona inizia ad assumere sostanze! Però ovviamente, c’è l’effetto “durante” come lo chiama qualcuno, cioè lo stato di euforia, in cui tutto è bello, tutto è splendente, tutti i problemi vengono cancellati con un colpo di spugna, questo è l’effetto calamita, ovvero, quello che ti fa pensare, mmh.. però, che figata! però se vogliamo essere sinceri, la colpa è sempre dei fantastici 2: i genitori e la società.
      i primi credono sempre di sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato e magari ci ritroviamo in situazioni in cui il padre tradisce la madre e la madre soffre di alcolismo e nel suo beauty case di prada nasconde del valium. Mi sembra ovvio a questo punto che viviamo in due mondi differenti, non credete? i figli non sono degli animali, tutti hanno dei sentimenti, perciò ripensate a che tipo di persona siete, perchè questi comportamenti lo porteranno presto o tardi a confrontarsi con se stesso, e qui entra in gioco la società, un mondo governato da esseri totalmente in disaccordo con le proprie idee, capi ufficio distratti, che non apprezzano il vostro lavoro perchè invidiosi, commesse al supermercato che vi guardano male perchè il loro ragazzo è scappato con la cugina, nazioni in crisi che vi costringono a lasciare il vostro paese, le vostre amicizie, il ragazzo o la ragazza amata! venite catapultati in un mondo che non vi considera, venite comprati e venduti, scambiati e buttati talmente tante volte che quando vi svegliate la mattina, vi guardate allo specchio e non sapete perchè continuate a farlo!? perchè continuate ad andare a scuola sapendo che tanto il prof vi ha preso di mira e farà di tutto per bocciarvi nella sua materia? ecco perchè i consumatori abituali, dicono che la droga è buona, fa bene, ristora e rende la mente, capace di andare oltre! Già, perchè alla fine la suddetta, è capace di aprire la mente, è in grado di creare un mondo parallelo, dove noi siamo quelli che hanno sempre le idee migliori, dove tutto gira a nostro favore…
      Vorrei fare una precisazione, l’abbigliamento non centra assolutamente niente con l’assunzione delle varie sostanze. Quelle persone che vestono “comodo” pantaloni, magliette e scarpe larghe, espongono semplicemente il proprio modo di essere, certo, neanche a me piace però è cosi!
      Comunque, se davvero volete rendere i vostri figli partecipi, sulle effettive conseguenze che la droga comporta aprite gli occhi e leggete:
      – Tanta gente fa uso di sostanze, più di quanto voi possiate immaginare, di conseguenza quando si è in uno stato non cosciente, potremmo avere rapporti sessuali non protetti con uno o più sconosciuti e scoprire tre mesi più tardi che si è portatori di HIV.
      – Siete pigri, la droga non vuole farvi uscire, vi chiudete in un mondo vostro.
      – Si diventa paranoici, si vedono poliziotti ovunque pronti a sbattervi dentro (molto spesso, in questi casi si fanno gesti stupidi ed avventati, perciò rilassatevi).
      – La vostra vita sessuale subirà un devastante cambiamento che vi porterà a disfunzioni erettili o ancora peggio all’incapacità di provare piacere.
      – Stati di angoscia, noia, che prima o poi vi porteranno alla depressione.
      – Per i meno fortunati: Per combattere tutti o nessuno dei mali sopraelencati, si potrebbe prendere la decisione più stupida che un essere umano possa prendere ad un problema temporaneo e parlo del suicidio.
      Quindi care mamme, siete pronte ad avere un figlio?
      Spero davvero voi possiate essere dei bravi genitori..

  5. Emanuela

    Dire le cose chiare e tonde ai figli penso sia il modo migliore per prepararli ad affrontare la realtà, magari facendo vedere realmente le conseguenze di determinate scelte “pesanti”, senza nascondere nulla. Loro sono più pronti di quanto noi possiamo pensare ad affrontare le situazioni. Tutto quello che si può fare finisce qua però: prepararli … e poi sperare che le loro gambe siano robuste e … che la fortuna per loro sia tanta, perchè penso che il fattore “fortuna” o “caso” nella vita abbia un peso.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Lo penso anche io. La fortuna di trovarsi di fronte a certe scelte all’età giusta e al momento giusto, per esempio, quando sei abbastanza maturo da poter di re di NO senza alcun rimpianto.

  6. Hai ragione! Qualche tempo fa mio figlio ha visto delle foto di da gente drogata, prima e dopo, ed erano evidenti le conseguenze di queste sostanze…è rimasto molto male! Lui ad esempio odia il fumo e già è qualcosa, ma certo bisogna stare attenti anche a chi distribuisce questa robaccia camuffata ad esempio da innoque caramelle! 🙄

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Mary, sfatiamolo il mito di chi regala droga o ‘caramelle’. La droga non la regala nessuno. Può essere che un tuo amico compri due pastiglie in più e te ne ceda una, ma gli spacciatori non fanno beneficenza, non gli serve: di gente che paga, ne hanno a sufficienza.

      • ..quando ero in 5 liceo è morta una ragazza della mia età il sab sera in discoteca, pare le abbiano messo un pastiglia nella cocacola

      • …mò sarà che lei aveva dei problemi di salute ma c’è rimasta secca!

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        Succede. Magari una particolare sostanza chimica provoca un arresto cardiaco e respiratorio a persone con problemi pregressi, o anche sane ma particolarmente debilitate. Tutto è possibile. Ogni volta, il rischio c’è.

  7. Mamma mia che post… comunque grazie, mi sono sempre chiesta come affrontare il discorso droghe quando avrò dei figli, perché è una cosa che mi spaventa molto. Queste tue indicazioni sono illuminanti.
    Non è la prima volta che sento dire che l’onestà è un aspetto principale del progetto educativo del genitore… molto interessante, grazie mille!
    Ari

  8. Ci vogliono ogni tanto post come questi.
    Anche perchè, come madre, quello delle droghe è uno dei discorsi che penso dovrò affrontare, tra qualche anno, con la vitellina.
    E hai ragione: bisogna essere sinceri su queste cose.
    Magari le racconterò di sua mamma, che non si è mai incuriosita a tal punto da voler provare…ma che, nel corso delle sue serate in discoteca o con gli amici ha dovuto, spesso, fare da crocerossina a chi, “troppo curioso?”, da solo proprio non ce la faceva a stare su….

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Come ti capisco! Anche io purtroppo ho sempre fatto la parte della crocerossina, soccorrendo gente che è stata davvero molto male e si è anche rovinata la vita. E quando ero in quei momenti, pensavo solo a una cosa: quanto erano egoiste e stupide queste persone, che rovinavano la serata a se stesse e anche agli altri, senza nessuno scopo. Persone inutili.
      Voglio dire a mia figlia di non essere una persona inutile, nella vita. Di fare la differenza.

      • Esattamente…anche a me faceva rabbia questa cosa…il fatto che si stessero facendo del male e, oltretutto che le serate erano sempre irrimediabilmente rovinate.
        Ecco, diciamo che, se anche avessi avuto curiosità di provare, la voglia mi è passata dopo la prima di quelle serate…

      • cara, d’accordissimo con tutto il post, ma in disaccordo con quest’ultimo commento.
        conosco diverse persone che si drogano, e non credo siano inutili.
        c’è quello che si fa una riga per essere più carico, ma i DROGATI (eroinomani disadattati, ma anche ricchi cocainomani pieni di soldi) sono MALATI.
        hanno due gravi malattie:
        1) il loro male di vivere, la loro solitudine;
        2) la dipendenza da quella merda, che toglie importanza a tutte le loro azioni, tutti i loro affetti, tutto il loro essere.
        le malattie vanno curate, non negate come i vizi di persone inutili.

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        Devo rifletterci. Perchè non so se la penso come te. Io non credo che esista una giustificazione se si decide in qualche modo di diventare schiavi di una sostanza. Credo che sia una SCELTA. E come tale, puoi scegliere male o scegliere bene.
        La dipendenza è senz’altro un fatto reale, ma avviene molto dopo la prima assunzione. E, onestamente parlando, io non credo che chi sceglie di farsi sia più solo degli altri, o abbia più male di vivere. La vita è difficile per tutti. Solo che alcuni le danno un senso, e altri la gettano via.
        Non so, devo pensarci… Non so se la considero una malattia. Una malattia non è una cosa che scegli, la droga sì.
        Grazie, Polly!

      • certo, se un ventenne cala lo sta decidendo.e probabilmente sta rovinando la serata ai suoi amici. probabilmente lo farà ancora. forse no.
        ma c’è caso e caso. pensa agli anni 80, ai 15-16-20enni che si facevano in vena. farsi è bello. a 16 anni non sei in grado di decidere di smettere di fare qualcosa che ti da piacere pensando agli ipotetici effetti collaterali (materia all’epoca ancora abbastanza nebulosa). quando capisci che è ora di smettere, non puoi più. molti di quei 15enni sono morti, ma molti dei loro genitori sono ancora vivi, con i loro fratelli, i loro amici, i loro figli se ne hanno fatti. dove sta la scelta in tutto questo?
        poi certo, il male di vivere ce l’abbiamo tutti e ognuno lo affronta a modo suo. c’è chi smette di mangiare, c’è chi si abbuffa, c’è chi si deprime, c’è chi si uccide. c’è chi è equilibrato (la maggior parte delle persone? non so.)
        però non credo che lo scegliamo.

      • nex

        Anche a 15 anni scegli.
        Io ero adolescente negli anni 80. Alcuni hanno scelto, altri no, e infatti non siamo morti tutti.
        Nella vita si è responsabili di quello che si fa, e ci sono delle conseguenze per ogni cosa che si fa.
        Un tumore non lo scegli, l’eroina invece la scegli.

        Da notare che non sono un santarellino, però mi sono sempre preso la responsabilità di quello che ho fatto, nel bene e nel male.

        Tutta questa commiserazione e giustificazione nei confronti di chi si droga è totalmente diseducativa, e secondo me profondamente sbagliata. E’ giusta la compassione, perchè io provo compassione per ogni persona che soffre, indipendentemente dalle cause che l’hanno portato alla sofferenza.
        Ma compassione non significa giustificare o attribuire sempre la colpa agli altri, alla società o a chissà chi.

      • polly

        nex,
        intanto non do la colpa alla società, ma a quel vuoto che abbiamo tutti dentro.
        poniamo pure che un 15enne abbia l’esperienza, l’intelligenza e la sicurezza per considerare la sua scelta consapevole e meditata: diciamo che quell’adolescente sta scegliendo di farsi. ma arrivato a un certo punto NON PUO’ SCEGLIERE di fermarsi.
        penso solo che i “drogati” andrebbero presi per dei malati da sottoporre a qualche TSO e non per delle persone inutili, per riagganciarmi al commento di cui sopra. non è commiserazione. è pietà. hanno sbagliato, hanno scelto, è vero.poi però non scelgono più.non scegli di ridurti a un cesso umano.
        parlando di educativo o no, credo che se un domani mia figlia adolescente vedesse un tossico e mi sentisse dire “poveraccio”, sarebbe abbastanza educativo ciò che sta vedendo. il mio commento diseducativo passerebbe in secondo piano.

      • nex

        Certo la possibilità di scelta non è sempre disponibile: l’impossibilità di scegliere dopo aver intrapreso certe strade fa proprio parte delle conseguenze delle proprie azioni.
        Io non ho la presunzione di pensare che un drogato debba essere sottoposto a un TSO. Sono per la totale libertà di scelta. E per la totale responsabilità delle proprie azioni.
        Ovviamente dovrà essere perseguito come tutte le persone per gli eventuali reati contro la persona o il patrimonio, ma se uno è capace di drogarsi senza rubare, sono cavoli suoi, e non vedo perchè dovrebbe essere ricoverato.
        Anche un ragazzo che decide di non studiare si porterà le conseguenze per tutta la vita, eppure non è un malato.

  9. ultimamente stai scrivendo post molto “seri” molti conoscenti che ho si drogano con droghe leggere o meno e ti dico che ne sono morti anche parecchi, ma non l’avevo mai vista sotto questo punto di vista la droga è buona…la cosa che mi ha sempre fatto impressione e anche in chi smette c’è un vuoto negli occhi, una faccia da funerale. io non ho mai provato niente ma deve essere una sensazione che non si dimentica. come con le sigarette per essere sicuri di smettere non si dovrebbe mai cominciare

    • Le nicotina non crea dipendenza, resta in circolo solo poche ore, quella è più una cosa mentale…chi non riesce a smettere di fumare è per ‘abitudine’ e mancanza di forza di carattere..
      Io ogni tanto una sigaretta la fumo, quando capita…prima di restare incinta ne fumavo 10 al giorno e non riuscivo a smettere perchè ero stressata e quello della sigaretta era il mio momento di relax..
      Ora ne fumo una quando sono sola e potete immaginare che capita molto raramente…per il resto non ne sento la mancanza, se ho da fare nemmeno ci penso!

  10. Verissimo, sono convinta anch’io che l’onestà sia la strada migliore. Invece di usare frasi spicciole tipo “la droga uccide”, meglio spiegare onestamente che la droga non sempre uccide, a volte ti fà persino sentire melgio, ma poi alla fine ti rovina comunque la vita.

  11. intanto grazie di aver avuto il coraggio di scrivere un post così duro e vero. Spesso la verità, quella vera fino in fondo, è cruda e amara come questa. Pensa che questa cosa sulle droghe me l’ha insegnata mio marito quando ormai la mia adolescenza era ben lontana, mi ha fatto lui diciamo l’educazione su queste cose, come gliel’aveva fatta la madre ai suoi tempi. La droga, per quei minuti o ore che la prendi, ti dà la sensazione di aver risolto tutto, di stare meglio, di superare i problemi, invece poi di lede il cervello a livello chimico, quando finisce l’effetto sta molto ma molto peggio di prima, di crea una dipendenza difficilissima da superare, e ti rende una persona sempre più debole e fallita.

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Tra l’altro tutto questo ha delle cause davvero chimiche e fisiologiche: il nostro corpo produce in maniera naturale le endorfine, ovvero delle sostanze che ci fanno stare bene. Se immettiamo dall’esterno delle sostanze che simulano le endorfine, ovvero le esorfine (droghe varie, tra cui ecstasy, eroina, ecc..), il nostro corpo smette di produrre endorfine. E quando torna a produrle (dopo circa 2 giorni), non riesce più a produrle al 100%. Quindi, anche solo dopo poche volte di uso della sostanza, siamo condannati: non staremo mai più bene nel nostro corpo. Sentiremo il dolore più degli altri. Per sempre, fin quando saremo vecchi.

  12. secondo me i falsi miti (che io chiamo anche “false speranze”) sono pericolosi.
    “Quello si droga perché è uno sbandato, con quella famiglia che ha”.
    “Attento all’uomo nero che fuori da scuola ti avvicina e ti dà i francobolli con dietro la droga”
    “Se frequenti le compagnie giuste non ti succede”.

    E invece no. Invece può succedere. A tutti. Le cose non succedono solo agli altri cattivi e stupidi.
    “Ma non è gente stupida: fa una cosa stupida, ma non è stupida.”.

    È vero. Una cosa che avevo letto, credo su Radiofreccia di Ligabue, e che mi aveva colpito molto, è stata questa (cito a spanne): “una botta ti fa sentire in testa qualcosa come tanti orgasmi tutti assieme.” E uno, come dici tu, a cui hai raccontato che chi si fa le canne muore perché diventa eroinomane (conosco diverse persone che non sono diventate eroinomani ma erano assidui fumatori), che chi si prende l’ecstasy va in coma e muore (e poi vedi arrivare il lunedì il tuo compagno ancora in acido dal sabato sera -è successo a me- ed è solo più brillante, sembra perfino più spigliato e simpatico), questo prende una pasticca, o tira una striscia, o peggio, e cazzo, STA BENE. anzi, STA DA DIO! E dice “mi hanno raccontato un sacco di fregnacce per non farmela provare”. E va avanti.
    CONOSCENZA. È l’unica strada. Conoscenza dei REALI pericoli, quelli tangibili, quotidiani. Non cambiare canale o discorso per non far vedere le cose brutte. C’è anche questo. Io come madre sono terrorizzata. Io ho avuto sempre il coraggio e la forza di dire no. Perché dopo aver saputo, avevo gli strumenti per capire e per scegliere.
    Se mi avessero raccontato che chi fuma una canna e muore, e io avessi visto tutti i fine settimana (tutti!!!!) che non è vero, che anzi le persone sono più spigliate, più divertenti, si rilassano, sembrano felici… be’, forse qualcosa l’avrei provata, lo dico sinceramente.
    Però ho avuto la fortuna di incontrare un paio di persone che mi hanno detto “vuoi fumare? vuoi tirare? queste sono le conseguenze. Scegli tu” senza ipocrisie, moralismi, senza zuccheri ad addolcirmi la realtà.

    Scusa, ho scritto troppo!!!

    Buon venerdì

  13. ma no! avevo scritto un commento lunghissimo (mi ero proprio impegnata!) e non l’ha preso!!

    uff.
    dopo se riesco riscrivo

  14. bello questo post.
    sono d’accordissimo.
    ma temo di non saper mettere in pratica…

  15. Manu

    secondo me questo in un certo senso si ricollega al tuo post recente sulle cinture e i seggiolini e la sicurezza in macchina.
    Bisogna insegnare ai bambini che ci sono delle regole, delle conseguenze nel non rispettarle, e che non tutto quello che e’ “buono” “facile” consolatorio ecc. ecc. nell’ immediato lo sara’ poi sulla lunga distanza.
    Cosi’ come e’ piu’ facile attribuire ad un bambino la responsabilita’ di “decidere” di non usare il seggiolino in macchina, perche’ cosi’ da genitori (si fa per dire) e’ piu’ facile nell’immediato, cioe’ evitiamo di sorbirci i capricci le rimostranze e di dover tener duro per il bene dei nostri figli, ma poi alla fine la disgrazia accade.
    Ma se non siamo in grado di insegnare ai nostri figli questo quando hanno 2- 3 anni, davvero crediamo che si sveglino una mattina a 13 e sappiano resistere alla gratificazione facile, che sia provare una droga o fare un furtarello in un negozio?

  16. Bellissimo questo post, complimenti……
    tocca un argomento così spinoso di cui è davvero bene parlare, affrontandolo proprio con gli occhi dei genitori…
    personalmente sono terrorizzata dalla droga: fin da ragazzina ho sempre evitato, e il mio interesse era talmente sotto lo zero, che io proprio non l’ho mai trovata (ad esempio in qualche locale) perchè non l’ho mai cercata!!! certo, è capitato di compagni di scuola, in gita, che si siano fatti delle canne, ma era una cosa con cui io non sono mai voluta venire a contatto! e il fatto che anche io, come tutti credo, abbia vuto il mio “male di vivere” tipico delle fasi adolescenziali, vuol dire che non c’è una così stretta correlazione tra le due cose: semplicemente non mi è mai passato per l’anticamera che la droga potesse essere la soluzione….e spero di poter un domani trasmettere questi pensieri a mio figlio, nel modo più convincente!
    Non avevo mai effettivamente pensato alla “droga buona”…e la cosa quasi mi spaventa…..è chiaro che bisogna far passare il messaggio abbinato alle cattive conseguenze….
    sarà importante far capire ai figli il valore della vita, che è bella da essere vissuta, trasmettergli il saper apprezzare la felicità delle piccole cose, senza il bisogno dell’illusione immediata….che dopo poco ti lascia ancora più solo….
    speriamo davvero……a me la droga fa davvero tanta tanta paura…
    Grazie Barbara per aver parlato dell’argomento!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (17 anni)

      A me fa tanta paura il pensiero che mia figlia, se ne venisse in contatto, in quel momento dovrebbe decidere da sola, e forse anche in fretta. Concordo anche io con te: tutti noi da adolescenti abbiamo assaporato il male di vivere. Ma è male, appunto, DI VIVERE, non di morire. E questo dobbiamo insegnarlo a loro.
      E credo che esista il modo, ne sono certa. Per esempio l’aggregazione, l’impegno sociale: aderire a gruppi di volontariato, ai Pionieri della CRI, agli Scout… fare gruppo intorno a valori positivi.

      • Non per smontare un mito ma gli Scout, pur trasmettendo una marea di concetti positivi ai ragazzi, molte volte sono proprio il luogo dove provare alcool e cananbis 😕

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Mamma di Dafne (17 anni)

        Marge, mi trovi perfettamente d’accordo: tutti i miei amici scout si sono fumati la prima canna sotto qualche tenda 😉
        Però come esempio di associativismo secondo me è ancora positivo: per lo meno si basa su valori positivi e non vuoti.

  17. Bietolina

    Io per certi versi son stata un adolescente “noiosa”…
    Ho fumacchiato qualche sigaretta solo perchè le fumavo in compagnia…
    Ho bevuto qualche drink solo perchè il te freddo era demodè…
    Ho avuto in famiglia un ragazzo morto alla fine per droga l’anno scorso. Dopo tante comunità. dopo tanti furti e carcere , dopo qualche lotta velata, la droga ha vinto..è morto A 40 ANNI ma si drogava dai tempi del militare dove aveva conosciuto la droga…
    Io la penso come te, ho paura ma voglio che Ale sappia contro chi deve combattere…
    Io non ho mia provato nemmeno le canne…. io ancora non so come sarà
    lui in certi frangenti ma spero vivamente che la indole mia e del suo papà serva a qualcosa…
    bacio!

  18. EleVi2008

    Mi piace molto come hai affrontato questo tema,la maniera diretta e senza fronzoli è la migliore per capire e assimiliare i concetti importanti!!

  19. Arrivo tardi ma arrivo…
    non sono riuscita a leggere proprio tutti i commenti ma sono un pò controcorrente, sicuramente tutto dipende dall’autostima e dal carattere di ognuno ma l’adolescenza è una fase molto particolare e c’è un reale bisogno (fisico e psicologico) di gruppo ed omologazione quindi bisogna tenerne conto. C’è poi anche da aggiungere che alcune tra le droghe più in voga fanno davvero stare bene, sono “buone” e NON creano i danni di cui si racconta, almeno non nell’immediato e per un uso abbastanza diluito e, secondo me, perpetrando questi luoghi comuni e parzialmente irreali non paga, proprio perchè come dice Barbara nell’articolo i ragazzi li sbugiardano alla prima prova (salvo casi particolari di malformazioni congenite o ipersensibilità che possono causare danni immediatamente) e ci si sente invincibili anche da adulti in macchina, figuriamoci nell’adolescenza a contatto con una polverina…

    Nel mio piccolo un pò di esperienza ce l’ho, più che per esperienza diretta (le poche prove che ho fatto da adulta mi hanno confermato quello che già pensavo: le sostanze stupefacenti non hanno grossi effetti su di me, quindi inutile usarle) come “sister” cioè un compagno che non beve e non si droga ed assiste l’altra persona che lo fa, e per alcune droghe può fare la differenza tra la vita e la morte causa incidenti (non necessariamente incidenti d’auto).

    Ma tornando alla mia opinione: oltre all’autostima che va sempre stimolata, con gli adolescenti (e non solo) le cose che fanno la differenza sono il dialogo, l’informazione non falsata e la sospensione del giudizio (per quanto è possibile) e questo vuol dire che tuo figlio sa che può rivolgersi a te se ha un dubbio o una curiosità anche sulla droga e che può confrontarsi senza sentirsi giudicato se vuole provare, peraltro secondo me se vuole provare lo farà comunque ma è meglio che lo faccia in un posto sicuro e con la supervisione dei genitori o al buio in macchina in qualche campo e che poi debba guidare per tornare a casa?

    Io preferirei la prima ipotesi…

    C’è anche da dire che l’uso delle droghe pesanti e leggere negli ultimi 20-25 anni è molto cambiato, negli anni 80-90 ci si faceva una canna e quella girava tra 20 persone in compagnia, però chi cadeva nella droga vera trovata l’eroina che causa davvero una devastazione fisica e psicologica quasi immediata.

    Tra le droghe moderne c’è ancora la canna ma viene usata in modo diverso, non si usa più in compagnia ma da soli o in piccoli gruppi con una quantità di sostanza molto maggiore, le droghe più pesanti sono capitanate dalla cocaina che viene usata sia dagli adolescenti che dagli adulti e fa davvero stare bene, non causa danni visibili ma rende “forti” e spesso viene associata all’alcool che io considero tra le droghe più subdole, pericolose e alla portata di tutti, in realtà si dovrebbe partire proprio dall’alcool che si compra ovunque a poco prezzo e è quello che causa più morti di tutte le altre sostanze messe insieme, però non se ne parla o quasi e dopo le parole tutto passa nel dimenticatoio e lui è sempre lì a portata di mano.

    Si è capito qualcosa di quello che ho scritto (mi sa che ho scritto troppo!)?

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Mamma di Dafne (17 anni)

      Grazie, è un commento bellissimo! Concordo con te su molti punti, in particolare quello dell’alcool: è pericolosissimo nell’età dello sviluppo, eppure è socialmente accettato.

  20. Utilissimo questo articolo, specialmente per me che ho due figli adolescenti!!! GRAZIE!

    un raggio di sole
    StefiB

    p.s. se passi dal mio blog c’è un pensiero per te 🙂

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