I terrible twos: dalla teoria alla pratica

Pubblicato il 26 Febbraio 2010 da • Ultima revisione: 7 Agosto 2014

A Maggio scorso ho già parlato dei terrible twos: quella fase dei bimbi, che va dai 18 mesi e ben oltre i due anni, in cui, spinti dal forte desiderio di autonomia, diventano capricciosi e monelli.

E chi avrebbe mai pensato che quella non fosse che un’avvisaglia? :heart:
Perchè nel frattempo Dafne due anni li ha compiuti e superati, e in questo momento è in piena fase terrible twos, ma piena piena!

Per questo mi è venuta voglia di rileggere ciò che avevo scritto in merito a questa situazione, e provare a fare un confronto tra teoria e pratica.

Evitare di riporre troppe aspettative nei confronti dei bambini
I bambini sono bambini e devono fare i bambini! Certe volte mi scoccio a rimettere in ordine i pasticci di Dafne, ma cerco di ricordare che questo è un problema mio! Un bambino capisce il valore dell’ordine solo intorno ai 7 anni. A 4 anni può essere coinvolto a riordinare i suoi giochi con l’aiuto della mamma, ma non prenderà mai l’iniziativa.

Senza mai giustificare il capriccio con frasi del tipo: Eh, che ci vuoi fare, sono bambini… continuo a pensare che i bimbi di mestiere debbano fare i bimbi.
Certi giorni la cameretta di Dafne sembra un campo di battaglia, e non sempre ho voglia di sistemarla. Non mi aspetto che lei rimetta a posto, perchè non ne sente ancora l’esigenza. Ma adesso può essere coinvolta a riordinare-giocando, e questo è positivo.
Ovviamente ci va tanta pazienza, perchè riordinare-giocando richiede molto più tempo di quello che impiegherei io a rimettere a posto da sola.

Non prenderla ’sul personale’
I bambini fanno i capricci non per fare un dispetto a noi! L’unico desiderio di un bambino è essere amato (nonostante tutto quello che combina) e di accontentare e rendere felici i suoi genitori.

Sempre di più ne sono convinta. Certe volte sono veramente stanca delle prese di posizione di Dafne, ma non penso che si tratti di dispetti o cattiverie fatte per nuocere. Semplicemente si tratta di una sfida, che io intendo vincere. Perchè sono la sua mamma e ho 33 anni, e lei è la bimba e ne ha 2.

Dare poche regole
I bambini devono avere poche regole. Non possiamo sommergerli di divieti, altrimenti li confondiamo. Se tutto ciò che fanno è seguito da un NO, nessuno di quei NO sarà importante, perchè percepirà che tutti i NO che gli vengono detti sono sullo stesso piano.

Se possibile, ridurrei ulteriormente le regole. Regole nette, precise, ben chiare e soprattutto inderogabili. Solo su questioni veramente serie.

Dare un’alternativa e anche una via di fuga
Occorrono scappatoie: diamo ai bambini un modo per farci contenti! Se tutto ciò che fanno non va bene… per cosa lo fanno a fare?

Questa è la regola secondo me che più di tutte ha un valore empirico. La mia regola preferita. Dalla teoria alla pratica si è rivelata decisamente la regola più sensata.
Ho capito che il mio compito è quello di restare salda, ma senza farla troppo lunga. Se c’è un capriccio in corso, la cosa migliore è stemperare la tensione e risolvere il problema senza fossilizzarsi e senza rimarcare troppo a lungo la situazione negativa.
Spesso i bimbi entrano in un circolo vizioso perchè fanno il capriccio e vengono sgridati troppo a lungo.
Per cui si crea uno stato di tensione e agitazione tale, che il bimbo diventa lagnoso e insopportabile.
Ho dunque imparato a tagliar corto! Se Dafne fa i capricci perchè non vuole smettere di lavarsi i denti, sposto la sua attenzione su un’altra cosa che può fare da sola, mi riprendo lo spazzolino e amen. Senza stare a spiegarle la rava e la fava, e soprattutto senza per forza ingaggiare una lotta all’ultimo sangue con lei.
Ingaggiare una lotta di potere con un bimbo di 2 anni è sempre distruttivo: hanno più resistenza di noi, e soprattutto non imparano nulla dalla tensione. Noi siamo abbastanza grandi da poter avere ragione senza sfidare una bimba di 2 anni.

Incoraggiare i comportamenti positivi
Non mi piace il sistema dei premi e delle punizioni. Preferisco mettere l’accento sulle cose belle, incoraggiando i comportamenti positivi.

Utilissimo per noi! Dafne inizia adesso a parlare, e ogni parola pronunciata è una conquista che va sottolineata con entusiasmo. Non voglio banalizzare le sue conquiste di autonomia, anche se mette la maglia al contrario o fa cadere la minestra dal cucchiaio. E’ importante che lei sappia che la maglia va messa dritta, ma che è molto brava a provarci da sola. Soprattutto perchè non voglio che sia frustrante, per lei, non riuscire a fare le cose perfettamente al primo colpo. La perfezione non è un modello a cui voglio puntare.

Evitare crisi isteriche, urla e botte
E’ importante cercare di mantenere la calma, e non farsi prendere da crisi isteriche o urlacci. Se non desideriamo che i bambini facciano scenate isteriche, dobbiamo essere i primi a non farle!
Non servono nemmeno le botte. Intanto perchè i bambini non si picchiano: a me non piacerebbe essere picchiata se commetto un errore, e non lo tollererei! Perchè allora deve esistere questa sproporzione tra adulti e bambini?
Le botte sono una scorciatoia momentanea a un problema duraturo.

Moooolto vero! Aborro sempre di più le urla e le botte. Ho sbroccato 2 volte, in questi mesi, e il risultato della mia crisi è stato fallimentare: Dafne con ‘la faccia a punto interrogativo’, assolutamente incapace di capire cosa stesse accadendo.
Riuscire a gestire la rabbia e la stanchezza è un nostro problema, non di Dafne.

Parlare di sentimenti
L’unico desiderio di un bambino è quello di compiacere i suoi genitori e renderli felici. I bambini ci amano, sempre, e vogliono solo che noi gliene vogliamo altrettanto. Per questo capiscono sempre ‘i dialoghi sui sentimenti‘.
I bambini hanno bisogno di sapere che i loro comportamenti hanno un impatto emotivo anche sugli altri.

E’ stato molto utile 6 mesi fa, quando Dafne era più piccola ed era possibile ‘contenerla’. Adesso dei sentimenti non gliene frega niente. :mrgreen:
Il che non significa, però, che noi si debba smettere di parlare di sentimenti. Continuo a pensare che siano importanti, ma per un lavoro fatto su ‘futuro’. Non hanno quindi un’efficacia immediata, almeno non in questa fase ‘acuta’.

Insegnare il valore del chiedere ’scusa’
Se un bambino si comporta male, bisogna insegnarli a chiedere scusa. E se non sa farlo a parole, vanno benissimo un abbraccio, un bacino, una stretta di mano.

Assolutamente sì! E’ un gesto indispensabile per stemperare la tensione e cambiare registro. Se dopo il capriccio avviene la sgridata, per chiudere il discorso ci stanno sempre bene un abbraccio, un bacino o un ‘ti voglio bene’. Ciò che viene messo in discussione è dunque il singolo comportamento errato, e non l’Amore di mamma e papà verso il bambino.

Cercare una routine
Molti bambini amano la routine, soprattutto nei pasti, nell’orario della nanna, ecc… Non tutti, ma alcuni sì.

Confermo e rilancio, dicendo che la routine a quest’età va consolidata definitivamente. Se entro i due anni può essere per taluni accettabile che i bimbi dormano nel lettone, mangino fuori pasto, si sveglino di notte 3-4-5 volte di seguito… a questa età no, non credo sia salutare mantenere questi ritmi nè per il bimbo, nè per i genitori.
Due anni mi sembra un’età giusta per aiutare i bimbi a dormire tutta la notte, mangiare ai pasti e seduti a tavola!



Commenti

60 Commenti per “I terrible twos: dalla teoria alla pratica”
  1. io sono appena entrata nei 18 mesi, e già cominciano le piccole sfide.
    La vedo lunga!!!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Lunga sì, decisamente… trooooppo lunga! 😆

    • mamma08

      ciao anche il mio bimo 22 mesi è in questa fase!!a volte nn so proprio come fargli capire che non si faaaa!!!

    • Irina

      Se posso, ancora una volta.
      Lungi da me l’idea di urtare qualche sensibilità o di mettermi sul pulpito a predicare: sono la persona meno opportuna per farlo (e non me lo sognerei nemmeno!); io credo che i forum ed i siti servano per scardinare le nostre certezze e farcene costruire di nuove, su basi sempre migliori……è almeno due anni che scardino, disfo, demolisco e ricostruisco……e penso che essere mamme e plasmare esseri umani che gestiranno il mondo domani sia un compito troppo importante per non mettercela tutta.
      Detto questo, Mammafelice, permettimi di dissentire dalla tua posizione:

      Certe volte sono veramente stanca delle prese di posizione di Dafne, ma non penso che si tratti di dispetti o cattiverie fatte per nuocere. Semplicemente si tratta di una sfida, che io intendo vincere. Perchè sono la sua mamma e ho 33 anni, e lei è la bimba e ne ha 2.

      Così facendo rischi solo di insegnare alla piccola Dafne che chi è più grande ha ragione….non è una base logica sulla quale costruire un dibattito…….Sarebbe molto meglio mettersi “in ascolto” dei nostri piccoli (e so quanto impegno ci vuole) e valutare se davvero ci stanno mettendo alla prova, se davvero è una sfida, se davvero è così importante che la vinciamo noi….alle volte può anche finire con due vincitori…….Sarebbe bello smettere di pensare che i nostri figli, solo perché sono piccoli, non abbiano le loro ragioni, o che le loro ragioni valgano meno delle nostre. Esiste un bellissimo libro : “Besame mucho” di Carlos Gonzales, che sposta il punto di vista ad “altezza bambino”…per me è stato illuminante (assieme a molti altri).

      Grazie ancora
      Irina

  2. Claudia

    condivido tutto anche perchè Giorgia (21 mesi oggi!!!) entra ora, con particolare veemenza, nella fase del capriccio e del “qual’è il livello di sopportazione della Mamma”….ha già capito che il mio è moooolto basso :mrgreen:
    Condivido l’abbraccio dopo la sgridata, che a volte serve più a me che a lei per scaricare la tensione, e l’insegnamento del chiedere scusa, io le faccio dare un bacino.
    Per la questione ordine ho preso liberamente spunto dal metodo Montessoriano e le ho creato uno spazio con ripiani e contenitori a cui lei accede liberamente, prende e ripone, a modo suo, le cose….sembra funzioni

  3. l’ho fatto anche io. Uno spazio a misura di nana, con i suoi libri e i suoi giochi. funziona!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Da noi ancora non funziona molto… nel senso che lei il suo spazio ce l’ha, ma per mettere a posto dobbiamo (ovviamente) aiutarla. Diciamo che il suo spazio è molto comodo per me, così chiudo la porta e non vedo il casino 😉

  4. ciao, io di bimbi nè ho 4 e questa fase l’ho avvertita tanto con l’ultimo figlio (2 anni)…che è terribile….e furbissimo, perchè come le combina sà anche come comprarti per risparmiarsi i rimproveri….ma come hai detto tu i bambini sono bambini e devono essere amati per come sono, e sono convinta che se non fossero vivaci o iperattivi ci lamenteremo dicendo che sono pigri, poco curiosi e ci inventeremo chissà quali stratagemmi per “stimolarli”….i bambini sono persone, piccole, ma con il loro carattere e personalità ben definite anche quando son piccoli, e ben venga che siano così, attenti curiosi, vivaci, furbacchioni e ….sani….perchè ci sono mamme che pagherebbero, avendo i bambini che hanno problemi fisici gravi che pagherebbero per uno scarabocchio sui muri….
    un abbraccio e grazie per tutti i consigli che ci dai..sempre….
    mi piaci continua così, non ti conosco di persona ma dà quello che posso capire sei una persona positiva, pratica, sognatrice
    ciao
    federica

  5. Grazie per le tue regole… concordo con tutte, anche se io in pratica non son brava quanto te 😛

    Ho tre bimbi…il primo aveva due anni quando è nata la sorellina..ero così stravolta che non so se ha passato o no questa fase…

    la seconda invece ha cominciato a farsi sentire da subito e continua ancora adesso che ha 6 anni …O_o

    la terza ha 21 mesi ed è tranquillissima…o almeno mi pare… sarà che a confronto con la sorella maggiore tutti i bimbi mi paiono angioletti :mrgreen:

  6. rossy

    Ioho due bimbi, la più piccola ormai ha tre anni, quella fase l’ha passata anche lei capricciosa come non mai, fase alla quale non ero preparata, essendo il primo molto “casinista” (passatemi il termine) ma meno capriccioso, più docile in fondo.
    Comunque, questo per dire che poi tutto passa, e nemmeno in tempi poi così lunghi.
    Alla fine ci si riuscirà a godere molto meglio il proprio bimbo, e relazionarsi con lui o lei sarà meno complicato, certo ci saranno altri piccoli o grandi problemi, ma alla fine è proprio vero che tutto si supera e, soprattutto, si impara a crescere, noi come mamme con loro, piccoli cuccioli!
    Un bacione

  7. grazie per questa bella riflessione ad inizio giornata! e anche per l’ottimismo con cui affronti i “problemi” (mi è appena arrivato il tuo libro e già mi piace un sacco! brava!!)

    anch’io sono alle prese con la fase “tutti capricci” di Bianca (2 anni e 1/2), ma rispetto al primo figlio mi rendo conto di essere una mamma più matura e serena nell’affrontare questo periodo e le tensioni conseguenti! con la calma, la serenità e una buona dose di ironia si ottengono risultati sorprendenti!

  8. Tutte le mattine quando accendo il pc ho il “rito” di aprire subito la tua pagina web per curiosare. Oggi questo post mi piace tantissimo. Leonardo, il mio bimbo ha 11 mesi e siamo nella fase che si sveglia tipo 40 volte per notte, lo metto nel lettone si riaddormenta e lo riporto nel suo lettino (farò così tante di quelle volte!). Mi hanno detto che sbaglio a metterlo nel lettone, ho provato a dargli solo la manina ma alla fine esausta lo metto nel lettone. Credo che sia ancora piccolino e poi voglio farlo sentire sicuro. Dici che sbaglio facendo così? Hai raccontato un sacco di cose belle. Un baciotto e grazie di tutto!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Io innanzi tutto penso che con i propri figli non si sbagli mai (eccetto quando li si picchia o maltratta, vabbè, ma non c’è nemmeno bisogno di dirlo…).
      Io nel lettone Dafne l’ho messa sempre poco per un solo motivo: non la sopporto 😆
      La amo, mi fa una gran tenerezza, me l’annuserei tutta la notte… ma poi quando è lì nel lettone divento isterica perchè non riesco a dormire, con lei che si allarga sempre di più e io che tutte le volte rischio di cadere dal letto e soprattutto mi alzo con un gran maldischiena. Però quando sta male la mettiamo nel lettone (e portiamo pazienza).
      Quando Dafne ha dei risvegli notturni, magari in concomitanza con i denti, le malattie, ecc…, preferisco andare io a consolarla nella sua stanzetta, oppure metterci sul divano in salotto con la sua sdraietta accanto. Però son gusti.
      A 11 mesi è ancora piccolino!!
      All’età di Dafne (26 mesi), invece, secondo me i bimbi devono dormire nel loro lettino, soprattutto se al mattino si alzano per andare al nido. Anche loro hanno bisogno di spazio, buio e silenzio.

  9. polly

    se ci pensate, in fondo le cose per cui ci arrabbiamo con i figli non sono veramente importanti.
    per esempio, quando sbraitiamo perchè non raccolgono i giochi, noi sappiamo che siamo stanche, sappiamo che non vogliamo perdere l’ennesima mezz’ora a raccogliere i lego. sappiamo che ci attende una pila di panni da stirare. o una mole di lavoro serale arretrato.
    però per loro il mondo siamo noi, l’asilo, la loro scatola delle costruzioni. e se sbraitiamo pensano che noi siamo arrabbiate, che loro non sono buoni. e noi sappiamo che è ben altro che ci fa arrabbiare seriamente, e sappiamo che è ben altro una persona cattiva.
    questo non vuol dire però che debbano diventare degli anarchici 😯
    dolcezza sì, ma autorevole!

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Sono totalmente d’accordo! Anche io lo dico sempre: Non è un problema di mia figlia se io ho dei problemi o sono stanca!
      E aggiungo anche, come ho scritto nel libr-ino, che proprio in generale ci arrabbiamo con gli altri per motivi totalmente stupidi, come se gli altri potessero leggerci nel pensiero.

      • polly

        a volte penso che se loro si sentono delle cattive persone perchè hanno strappato il libro della biblioteca, allora come si dovrebbero sentire, che ne so, tutti quei manager degli appalti, tutta quella gente che fotte i terremotati, quelle ragazze che si regalano solo per una promessa?
        mi piacerebbe essere in grado di spiegare alle bimbe che il libro della biblioteca non si strappa :argh: senza per questo far loro credere che sono persone indegne

  10. evelin

    concordo con tutto quello che dici ma metterlo in pratica per me è molto difficile!Spesso sono costretta a pestargli le mani per fargli capire che non può toccare le cose pericolose. dico costretta perchè ci provo prima con le buone, gli parlo, ma lui non mi calcola.Vede quello che facciamo noi grandi e lo vuole rifare. tipo mescolare la minestra, prendere il padello con l’olio che sta friggendo e spostarlo. tu dirai, ma fai avvicinare tuo figlio ai fuochi? ci va da solo, si prende una seggiolina e se la mette là, io lo sposto ,e nascondo la seggiolina, allora si prende la sedia più grande. ma questa operazione la rifà all’infinito! allora io sbotto , urlo come na matta e gli pesto il sedere.lui piange e dopo 2 min. lo rifà! Che bello! A volte mi chiedo che cosa ho che non va ? non riesco a capire come fare a spiegargli le cose! sarà che non parla e ha 27 mesi.ma non è scemo sà perchè capisce tantissime altre cose è molto furbo! è che vuole fare tutto quello che gli passa per la testa

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Secondo me semplicemente non si picchiano i bambini! Le botte non funzionano MAI. Non funzionano. Soprattutto se date a sproposito. Perchè due sculacciate nella vita ci possono stare, se fatte per una cosa veramente ma veramente seria. E poi basta. Le botte non sono un metodo educativo! Sono una scorciatoia per ottenere ciò che vuoi senza sforzo educativo.
      Scusa ma a me leggere ste cose fa veramente male!

      • evelin

        non credere che mi faccia piacere scrivere queste cose! Ogni volta che pesto le mani a mio figlio è un fallimento per me. Ma il fatto è che non so come fare. Ho una figlia di 11 anni che è un’amore le ho insegnato tutto sempre con le parole ma lei mi ascoltava, questo no . Il punto è che non so come farmi ascoltare . È facile dire che non si ricorre mai alle mani quando bene o male riesci a far capire le cose a tua figlia. Prima di avere il mio bimbetto avevo tutta un’altra idea sull’educazione. Questo ha sfatato tutti i miei miti. Aveva ragione una mia amica che mi diceva: parli bene perché tua figlia ti ascolta, quando non ti ascoltano sono problemi.

      • rossy

        Tante volte è vero, sidicono tante cose su quello che sarebbe bene fare o non fare, non si deve urlare, non si deve prolungarsi nelle “prediche”, le regole dovrebbero essere ferme ed esplicite, si dovrebbe capire, pensare bene ad ogni cosa che si dice perchè potrebbe ferire, incolpare…
        Sono tute cose corrette che tuttavia vanno contestualizzate. Non tutti i bimbisono uguali innanzitutto, tutte le mamme che ne hanno più di uno possono affermare che ogni bimbo ha la sua personalità ed ogni bimbo ha un suo modo di comportarsi e reagire a quanto noi diciamo loro.
        Su una cosa tra tutte concordo, mai arrivare alle mani, perchè è un nostro fallimento di educatori, è proprio la testimonianza pratica che in quelmomento, in quella situazione siamo spiazzati e non sappiamo più cosa fare….
        Tuttavia credo che anche noi come mamme abbiamo dei limiti, che in quanto adulti siamo in grado di modificare e superare (io con il primo bimbo ho gridato molto di più, ho cercato con la seconda di modificarmi, di trattenermi, ma anche lei in questo mi ha aiutata essendo diversa dal più grande).
        Non possiamo aspettarci da noi stesse la perfezione, ma sicuramente una crescita, la sperimentazione di nuovi modi di approcci con i nostri figli, di cercare quantomeno di non fossilizzarci nella situazione che si è instaurata.
        E poi se qualche volta si strilla, oppure si impone il “riordino”, insomma….cerchiamo di essere clementi un po’ anche con noi stesse :argh:

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        Assolutamente sì, sono proprio d’accordo: soprattutto, come dici tu, impariamo a perdonarci e a non voler essere MAI perfette!
        Io non ho mai aspirato alla perfezione: non è proprio un modello che voglio seguire, perchè la perfezione non esiste.
        Mi piace far vedere a mia figlia i miei momenti di umanità, le mie debolezze, le mie arrabbiature… non mi vergogno di chiederle scusa quando sbaglio o faccio l’esaurita.
        Però voglio controllarmi. Perchè ho sperimentato in prima persona quanto sia sottile la linea di separazione tra buona e cattiva educazione. Troppo sottile. Troppo facile, lasciandosi andare, passare dalla parte dei ‘cattivi’.

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        A questo proposito vi lascio un link di un post bellissimo che parla di questo:
        http://esterdaphne.blogspot.com/2010/02/il-senso-di-essere-madre.html

      • Barbara ti ho citata nel commento del mio ultimo post (le cose che prometto etc), spero non ti dispiaccia e di aver colto il senso delle tue parole

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        ma grassie!!

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        Io ‘parlo bene’ perchè ho una figlia di due anni che come tutti i bimbi NON ascolta, e vuole fare di testa sua.
        Ci son dei giorni che mi fa impazzire. Ma questo non mi autorizza a ‘pestarla’.
        E te lo dico da figlia ‘pestata’: è per quello che non lo tollero.

      • evelin

        mia madre quando ero piccola e combinavo qualcosa che non andava mi dava qualche scapaccione, ma non mi sono mai sentita né umiliata, né ferita, perché erano sfoghi sporadici che lei usava per farmi fare quello che voleva. Io il bimbo mica lo ammazzo di botte. Capita che gli dò qualche sculaccione o gli pesto la mano perché mi ha fregato un coltello e non lo vuole lasciare. Detto questo, so di sbagliare e lavoro ogni giorno per correggermi, ma non è facile e nelle giornate no capita che mi manchi la pazienza e voli uno sculaccione. Nei giorni si tutto è più facile mi sento energica e potrebbe combinare di tutto! Pensa ieri ho fatto il pane e gli ho dato da fare i travasi con la farina! Non ti dico come si è ridotto lui e il pavimento ma era felice! E mi sono sentita serena anch’io. Ma a volte non lo capisco non riesco a interagire con lui ed è frustrante. Soprattutto perché si mette in situazioni pericolose e non riesco a fargli capire il pericolo. Certo non gli pesto il sedere per cavolate

      • Irina

        Ciao Evelin
        Scusa se intervengo, ma non posso non farlo: le botte no, ti prego. Parlo da figlia pestata e da mamma “redenta” dalla nascita di una bimba che adesso ha 20 mesi. Lo so che non lo frusti a sangue; lo so che lo fai solo per cose che ritieni importanti….ma per lui non fa differenza. Lui vede (e sente) la sua mamma che lo picchia!!!!!!! La persona che dovrebbe amarlo, proteggerlo, difenderlo…che invece lo “aggredisce”. Lo so che cerchi solo di proteggerlo dalle sue possibili marachelle pericolose, ma allora perché non ti fai aiutare da lui? Ad es. quando cucini, tienilo in braccio (è curioso: vuole vedere cosa fai ed ovviamente partecipare) e fatti “aiutare” a buttare la pasta, a mescolare il sugo, a controllare la frittura….lo so che può sembrare pericoloso, ma se lui è in braccio a te e tu magari stai un po’ accorta, non lo è poi così tanto. Oppure svialo e fate qualcos’altro…..Crescere i figli con botte, sgridate, punizioni si chiama “pedagogia nera” (PN); in un mondo migliore sarebbe bello che questa fosse sostituita dall’ “empatia”, dalla comunicazione non violenta…… esiste fior di letteratura a proposito: con una semplice ricerca in rete vedrai che trovi molte cose interessanti, e, fidati, la prima a trarne giovamento sarai tu stessa.
        Un caro saluto.
        Irina

      • polly

        a volte mi verrebbe l’istinto di picchiare le bimbe, soprattutto quando avevano appunto 2 anni e continuavano a svegliarsi 14 o 15 volte per notte.
        ma poi quando mi verrebbe da alzare le mani, ascolto la bambina che sono stata. mica venivo torturata o bastonata. prendevo però parecchie sberle. e ogni volta mi cascava il mondo addosso, pensavo di essere una persona che non meritava l’amore di sua madre. e sono arrivata a odiarla. poi sono diventata mamma, ho capito, ma sto anche cercando di fare di meglio.
        in bocca al lupo.

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        Non posso dire altro che: ti capisco!

      • polly

        sai, non ne sono mica orgogliosa, ma quando avevo 15 anni mi sono stancata di prenderle e ho preso mia madre per i capelli. è stato brutto, ma la legge del più forte l’aveva imposta lei.
        in casa mia non vale questa legge.
        poi chiaro che sono umana, urlo, strillo, sbaglio, a volte mi parte una sculacciata nel sedere. però tutto ciò non è un metodo educativo, ma solo la mia debolezza. e in genere basta una bella dormita, una cena con le amiche a farmi riposare un po’ dallo stress.

      • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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        Guru
        Mamma di Dafne (17 anni)

        Nelle tue parole mi riconosco moltissimo, anche io sono come te…

    • Claudia

      …. il motivo per cui sei così estrema penso sia legato alla stanchezza ed alla voglia/necessità di fare tutto e lui, non avendo giocato con te per tutto il giorno, vuole te, vuole la tua attenzione…. prova a spiegargli quello che stai facendo, fallo guardare nelle pentole mentre mescoli il sugo, fatti passare i mestoli e, se insiste a salire sulla sedia, infilalo nel seggiolone e parla con lui guardandolo negli occhi, ma alla stessa altezza, quindi abbassati, e spiegagli perchè è pericoloso, poche e semplici parole…. e non picchiarlo, non picchiarlo…

      • evelin

        ci hai azzeccato in pieno. A parte il fatto che non lavoro e sto tutto il giorno col mio bimbetto. Forse è per questo che a volte mi manca la pazienza. Vedo che in questo modo non mi sto godendo fino in fondo il mio bimbo.

  11. assolutamente d’accordo su tutto!!! :mrgreen:

  12. Quando mi sento particolarmente a terra che non ce la faccio nemmeno ad urlare (e meno male) mi viene da dirle:
    – ma vero non hai due anni!
    – ma vero non comportarti come una bambino dell’asilo!
    poi mi rendo conto che lei effettivamente ha 2 anni e all’asilo non ci va ancora..
    e allora mi scappa da ridere e non riesco nemmeno a sgridarla..

  13. Francy6

    D’accordo su tutto.
    Anche a me a volte è successo di sbottare ma mi sn accorta che era un problema mio non della piccolina.
    Grazie mf….io nel wk-end non leggo ma..ci si risente Lunedì

  14. bel post e commenti interessanti.è importante parlare e confrontarsi.tranquille mamme vedrete quando arriverete ai terrible 16 o 17 o 18…tenetevi forte e stringete i denti questo non è niente!!!baci a tutte

    • Mamma Felice (Mappano) - Ariete

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      Guru
      Mamma di Dafne (17 anni)

      Natalia, a me è proprio l’adolescenza che preoccupa… Adesso che è piccola, tutto sommato in qualche modo la sfanghiamo. Ma dopo semplicemente, io lo so, si girerà dall’altra parte e ci considererà pure dei cretini! 😯

  15. michy ioelafavolamia

    son daccordissima con te, sopratutto nell’ultimo punto (ma mica solo in quello, è l’ultimo letto è mi è restato in mente meglio! 😆 ) Spero anch’io che il prissimo anno quando tirerò le somme dalla teoria alla pratica possa confermare quanto detto!

  16. Io per ora seguo i bimbi degli altri. Il nanetto compie due anni tra pochi giorni. Sto imparando tanto da lui, le sue frasi preferite sono “è mio” e “NO” per tutto. Però è un amore quando mi chiede di non andar via e penso che questa frase sia la cosa più bella che un duenne possa dirmi. Tanti sforzi fatti per trovare un modo di contenere i suoi capricci, devo dire che ora ascolta più me dei genitori, ma non mi va di paragonare metodi educativi, semplicemente ho deciso che con gli sculaccioni basta, non sono nella mia natura e non servono, con lui meglio un minuto in riflessione, e quando la mamma mi dice “dagli uno sculaccione” sto zitta, non ribatto, ma so che non glielo darò.

    Ps: per far smettere di lavare i denti io uso sempre il solito trucchetto. Lo spazzolino è a forma di orsetto, ad un certo punto dico che l’orsetto è stanco, è ora di fare il bagnetto (per farglielo sciacquare) e metterelo a nanna (dentro l’astuccio). Provaci, con tutti i bimbi ha sempre funzionato!

    E’ sempre bello leggerti.
    Un abbraccio

  17. se mi dici come fare a far dormire il nano tutta la notte ti faccio una statua!
    scherzo, stiamo uscendo da una lunga malattia che ci (anzi MI) ha logorati … penso sia normale che il nano si svegli verso le 2-3 😯 …peccato che poi pretenda la mamma per riaddormentarsi (ossia io fccio l’orso teddy. ..)appena si sarà ristabilito SE LO SOGNA!

  18. letizia

    Io ricordo ancora gli schiaffetti che mia madre si ostina a chiamare “educativi”,una volta le ho prese di santa ragione per aver fatto un danno a casa…purtroppo lo ricordo ancora oggi, è stato umiliante e mortificante, ma lei si ostina a dire che questi metodi sono efficaci, tant’è che io da allora ( dice lei) ho imparato a comportarmi bene. Sinceramente non le rispondo ,nè le ho mai detto quanto l’ho odiata in quel momento..e avevo appena appena tre anni. Confesso di essere alquanto stanca con il mio bimbo che si fa forte dei suoi due anni e ne combina di tutti i colori.Sono umana anch’io, quindi ogni tanto sbrocco ululando, ma l’unica reazione di Simone è quella di guardarmi perplesso.L’unico sistema che ho trovato, efficace, è distrarlo da un oggetto pericoloso e farlo giocare altrove e sono felice del fatto che,anche se con tanta fatica da pare mia, il mio tesorino sta facendo progressi, per lo meno ora sta iniziando a capire che non deve infilarsi ogni tre minuti nella lavastoviglie o negli armadi!!!

  19. noi abbiamo 14 mesi ma siamo già in fase piena, mi sa.
    ho letto velocemente il post, domani lo leggo con più calma e mi riservo di farne un prontuario da scorrere nei momenti di crisi (miei ovviamente :mrgreen: )

    mi ricollego ad un commento letto velocemente anch’esso (scusate se non ricordo di chi fosse ma sono stanca e ho letto proprio di fretta).
    io ne ho prese parecchie e spesso anche ingiustificatamente. e, scusate ma questo mi inorgoglisce molto (concedetemelo 😳 ) quando riesco a non alzare la voce (le mani mai alzate) e vedo che lei comunque capisce. magari il capriccio prosegue un po’. ma mi segue, e, anche se è frustrata per un “no” che riteneva ingiusto (tipo divietpo di raccogliere la spazzatura dei giardinetti…) lo rispetta. lì sparerei dei petardi per la felicità

    poi mi viene la depressione, in compenso, quando lei cerca di avere ragione e fa il pianto del disperato e io mi sento una madre terribile :mrgreen: :mrgreen:

    bellissimo post

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