Si può scegliere di partorire in casa?
Pubblicato il 15 Settembre 2009 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Settembre 2014
Il parto a domicilio, così viene chiamato, è possibile anche in Italia.
Perché questo sia possibile, occorre che la propria gravidanza sia fisiologica, cioè che non vi siano problemi medici, possibili complicanze, disturbi presenti, ecc…
Quali sono i vantaggi del parto a domicilio?
Sicuramente una maggiore intimità, un minor rischio di infezioni e una maggior serenità della mamma (se ne è davvero convinta).
Quali sono gli svantaggi?
Nel caso si verificassero delle complicanze, la mamma verrebbe comunque ospedalizzata. Nel caso si verificassero problemi alla nascita, non si avrebbe immediatamente a disposizione un’equipe di rianimazione pediatrica, né un medico chirurgo.
A chi ci si rivolge?
Ci si può rivolgere alla propria ASL di competenza, agli ordini professionali di ostetriche o anche alle associazioni presenti su Internet.
Link utili:
– Abbraccio alla vita;
– Associazione Nascere in casa;
– Nascere a casa.
nei vantaggi ci sono un mucchio più di cose buone!
ora come ora non ho a portata di mano le statistiche ma c’è un paese in europa, se ricordo bene l’olanda o uno di quelli là vicino dove i parti a domicilio sono in percentuale maggiore rispetto a quelli in ospedale e la percentuale di problemi e decessi è la più bassa in europa.
Sono moooolto più organizzati, del tipo che quando c’è un parto fuori dalla porta c’è un’ambulanza pronta a correr in ospedale e sicuramente la preparazione ostetrica è diversa e molto più autonoma rispetto a quella italiana media che ormai si è abituata “all’ospedale”
Oltre ai parti a domicilio un’altra forma di parto meno ospedalizzato può esser rappresentato dalla Casa da parto. Una casa da parto, o casa maternità è un posto dove assolutamente non c’è un medico e le ostetriche si prendono cura di tutto il processo, della mamma, del bambino e del papà
Ti metto un po’ di link che ho io sulle case maternità e le associazioni che assistono il parto a domicilio
A Bologna c’è Il nido (http://www.ilnido.bo.it/)
a Milano c’è La via lattea (http://www.casamaternita.it/)
a Reggio Emilia il servizio Salute Donna (http://www.ausl.re.it/Home/Custom.aspx?IDCategoria=43)
A Torino Nascere in casa (http://www.nascereincasa.it/)
In Umbria Nascere in casa Umbria (http://www.nascereincasaumbria.it/)
A Siena Nascita Dolce(http://www.nascitadolce.it/)
**un’altra condizione per poter esser assistite durante il parto nella propria casa è che quest’ultima sia a meno di mezz’ora da un ospedale
Io per esempio, almeno nella situazione italiana, non sono favorevole.
Il rischio di anossia nel bambino è forte, e anche se l’ospedale fosse a mezz’ora di distanza da casa, il danno sarebbe già fatto, a quel punto. Capisco che partorire in casa rappresenti un enorme vantaggio psicologico ed emotivo, ma io quando si rischia la salute mi sento fifona… Soprattutto in un paese come il nostro in cui, comunque, la sanità funziona ed è per tutti.
Che ne pensi?
ieri ho partecipato a un convegno sul monitoraggio cardiotocografico in cui mi hanno riconfermato che solo il 10% dei problemi per anossia o simili (problemi cerebrali, mancanze varie) son causati dal parto, nella norma i problemi avvengon quando il bambino è nella pancia ma si vedono solo quando il bimbo esce.
C’era il dr Meregalli che ci ha presentato una serie di tracciati cardiotocogfgrafici che avrebbero portato al taglio cesareo un mucchio di donne ma lui che ha l’esperienza, che sa legger, osservare la donna, e via dicendo ha portato avanti i travagli e son nati dei bambini bellissimi. Quelli che non hanno avuto buon esito avevano dei tracciati cardiotocografici estremamente patologici e dopo la nascita si sono scoperte cause antecedenti la nascita che avevano causato i malesseri vari.
Però, come dici te, siamo in italia e la nostra realtà è quella che è!
Pian piano spero che la nascita torni a esser il più naturale possibile, già stanno diminuendo i tagli cesarei e le episiotomie anche se lentissimamente, e piano piano piano piano negli ospedali si lascia libertà alla donna di muoversi come desidera
io mi comprerò una piscina di quelle piccole ma dove possa immergermi tutta, la riempirò d’acqua, inviterò gli amici cari o chi cucina bene, metterò su della bella musica e ci sarà la mia amica ostetrica.
ci sarà una bellissima festa
ho appena trovato questa testimonianza:
http://www.mammablogger.net/2008/12/02/gravidanza-e-parto-in-olanda/
Grazie mille!!
Ti segnalo questo post
http://lalaura.splinder.com/post/19470195/Astenersi+gravide+e+aspiranti!
e l’intervista alla stessa blogger su mammaimperfetta
http://www.mammaimperfetta.it/2009/01/10/nascere-a-casa-intervista/
Io che abito a pochi metri dall’ospedale, se non fosse stato per il fatto che ho avuto un cesareo precedente, avrei provato volentieri il parto in casa col mio terzo figlio.
Dopotutto, anche in ospedale, durante quest’ultimo travaglio interminabile che stava causando sofferenza al bimbo oltre che ovviamente a me medesima, ho dovuto attendere un bel pò prima che la sala operatoria si liberasse… e parlo di una struttura veramente ben organizzata da questo punto di vista!
Baci
Grazie mille! Ora vado a leggermi tutto per benino…
sinceramente parlando…preferirei partorire in ospedale, e se il bimbo avesse delle complicazioni? Per esempio il mio a causa dell’inghiottimento del liquido amniotico faceva fatica a respirare da solo, cosa di poco per fortuna, è stato messo subito in incubatrice con ossigeno ma se fosse nato a casa? Si l’ospedale è vicino ma a casa non credo che alla nascita ci sia un pediatra che valuti la salute del neonato, e comunque perchè farlo soffrire inutilmente? Per carità, di disgrazie ne succedono fin troppe anche negli ospedali ma almeno per la mia esperienza mi fido dei medici e della medicina tradizionale, quindi io MAI in casa… parere personale!