Il cartellone delle regole
Pubblicato il 31 Luglio 2009 da Mamma Felice • Ultima revisione: 20 Marzo 2015
Io sono una di quelle scriteriate che ama SOS Tata. Avevo visto la versione inglese, a Londra, qualche anno fa, con bambini terribilissimi e fuorissimi, e mi ero subito innamorata. Poi quando La7 aveva inserito SOS Tata nella programmazione, non me lo perdevo mai. Certo, la versione italiana era decisamente più edulcorata, ma mi piaceva lo stesso.
La maggior parte delle volte mi aiutava a sentirmi migliore: vedere che c’è di peggio, per una volta mi tirava su il morale. Sono proprio cattivaaa!
Perchè mi piaceva? Perchè credo nelle regole.
Perchè sono una pigra cronica, non sono capace di concludere ciò che inizio, sono sbadata e svogliata… e ho tante altre ‘belle’ qualità che devo tenere sotto controllo per non farmi ricoverare. 😆
Quindi le regole mi piacciono perchè mettono un po’ d’ordine nella vita sgangherata che conduciamo, e soprattutto ci danno una direzione.
Perchè io sono convinta (lasciatemi illudere…) che tutti i tipi di educazione siano giusti, purchè dietro ciascuno ci sia un PROGETTO EDUCATIVO.
Che non significa diventare pegagogisti e scrivere una tesi sulla psicologia dell’età evolutiva, ma significa, a mio parere, cercare di essere genitori consapevoli: persone normali, prima di tutto, con pregi e difetti riconosciuti e messi a nudo; e poi individui che pensano a quello che fanno, si pongono degli obiettivi, cercano di pensare ad un loro concetto di famiglia e lavorano in tal senso.
Per evitare l’improvvisazione, insomma, pur senza rinunciare alla propria spontaneità.
Ecco da dove deriva dunque la mia fissazione per le regole, che però:
– sono poche, perchè i bambini piccoli non possono tenere a mente troppe regole (e nemmeno io), e perchè le cose davvero importanti, nella vita, sono poche;
– sono positive, perchè l’educazione secondo me viaggia sempre in positivo, e non si nutre di divieti, ma di felicità e incoraggiamento;
– sono fattibili, perchè ho imparato a mie spese che porsi degli obiettivi irraggiungibili (perderò 10 kg in 10 giorni!) crea delle frustrazioni immense, e crea anche delusione negli altri: quindi meglio regole semplicemente attuabili, che rendano soddisfatti tutti quanti.
Chissà, forse le mie sono solo stupidaggini, ma mi piacciono tanto!
Non toglietemi questa illusione… 😉
Le 10 regole della Tata comunque sono bellissime, e secondo me vanno bene sempre e comunque, anche per chi non concorda con queste teorie ‘pedagogiche’ e preferisce fare altrimenti.
E mi piacciono soprattutto perchè sono regole che vanno bene sia per i credenti, che per i laici come noi. Ottimo!
(E poi, diciamocelo, Lucia Rizzi è una gran donna! Laureatasi negli States, ricercatrice del Child Development Center (università della California); esperta dell’ Attention Deficit Hyperactivity Disorder – sindrome da deficit di attenzione – … mica pizza e fichi!)
Le 10 Regole della Tata
– Stabilire le regole e farle rispettare: troppa libertà non sempre è felicità!;
– Rispettarsi reciprocamente: senza il rispetto, è tutto un dispetto;
– Programmare i tempi della giornata: essere in orario è straordinario;
– Rispettare i propri spazi e quelli di casa: a ciascuno il suo, e un po’ per tutti;
– Urlare non serve mai: anche l’orecchio vuole la sua parte;
– Comunicare con sincerità: le bugie hanno le gambe corte e i musi lunghi;
– Essere complici nell’educazione dei figli: è il vostro bellissimo progetto di vita;
– Non alzare le mani, che servono per milioni di altre magnifiche cose: gioco di mani, gioco da villani;
– Mangiare è sempre un rito importante: intorno al tavolo in compagnia, è il segreto per l’allegria!;
– Trovare ogni giorno almeno 10 minuti di tempo di qualità per stare con ogni bambino: fai venire fuori il bambino che c’è in te… e il gioco è fatto!
Le nostre personalissime regole?
Sono molto banali…
– Non si urla
– Non si picchia
– Si mangia seduti a tavola tutti insieme
– Si dorme nel proprio letto
– Si evitano le cose pericolose: elettronica, elettricità, forno…
Con le dovute eccezioni, naturalmente! Perchè le regole ci piacciono anche per infrangerle un pochino. E quindi w il lettone quando siamo ammalati o quando, la domenica pomeriggio, vogliamo leggere tutti e tre e riposarci; w giocare a scrivere le email al papà digitando a casaccio sulla tastiera insieme alla mamma; w cantare a squarciagola!
Se i bambini però sono troppo monelli e sono refrattari alle regole, oltre che mettere in pratica le strategie utili per gestire i capricci, possiamo aiutarci con il famosissimo cartellone delle regole: appendiamo per casa le nostre regolette, magari accompagnate da disegni o immagini stampate, e facciamo anche un cartellone in cui possiamo segnare tutte le buone azioni dei bambini.
Dopo 10 buone azioni, al bambino spetta un piccolo rinforzo: una gita, un piccolo premio, un dolcetto, una sorpresa, un cartone animato… qualcosa che lo faccia felice e gli faccia capire che rispettare le regole ed essere ‘buoni’ alla fine è sempre un meraviglioso vantaggio.
Ecco i cartelloni da stampare!
Il cartellone colorato:
Il cartellone in bianco e nero:
Gli stickers da attaccare sulle varie caselle:
(Gli stickers derivano da alcuni elementi di scrap digitale che ho acquistato da Mel Hains, una ragazza semplicemente deliziosa: potete acquistare le sue creazioni su Scrap That Idea).
Per scaricare questi elementi:
– Cartellone delle regole a colori;
– Cartellone delle regole in bianco e nero;
– Stickers adesivi per il cartellone delle regole.
Potete trovare una versione simile di questi cartelloni sul blog di Brenda, Secret Agent Josephine, che come sempre riesce a disegnare cose bellissime.
Bello bello, me ne stampo due copie….uno per la vitellina…e uno per il maritozzo….che tanto è allergico alle regole anche lui 😳
Condivido pienamente tutto quello che hai detto.
I bambini vanno cresciuti con positività e non con privazioni e divieti.
Si tratta solo di vedere il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno.
Un esempio per tutti, che funziona se messo in pratica da subito e sempre.
Ho sempre chiesto alle mie figlie se mi permettevano di dormire un po’ nel loro letto perchè era così carino, così colorato e pieno di amici -pupazzi… che mi veniva voglia di stendermi solo a guardarlo!
E ti assicuro che loro mai hanno chiesto di venire nel mio!
E’ un esempio che vale per mille cose, è nesessario presentare le regole con serenità e fiducia, specialmente nel bambino.
Tornando all’esempio del letto, una mia amica mi ha detto che con la sua non aveva funzionato. Bè, dico, non è sempre uguale con tutti i bambini, forse.
Poi scopro che quando la sua si comportava male gli urlava di andare in punizione sul letto…!! Quello era anche il suo luogo di castigo…
Non ho parole, tutto chiaro allora!
Ma povera patatina, ci credo che poi il letto non le piaceva
Io devo dire che non credo molto nemmeno nelle punizioni: a parte il fatto che adesso Dafne è troppo piccola per comprenderle, ma anche dopo, vedo con i figli delle amiche che ai bambini non frega nulla quando gli togli i videogiochi, la tv e anche lo sport. Si adattano molto bene anche a stare senza ciò che sembrerebbe piacergli.
Io preferisco stemperare: se c’è un conflitto, preferisco trovare una distrazione o una via di fuga per Dafne. In modo che non si ostini solo per capriccio. E se fa qualcosa di sbagliato, preferisco dirle semplicemente che NO, non si fa, e poi prenderla in braccio per dirle che le voglio bene, ma si deve rassegnare che quella cosa non si fa
Daccordissimo su tutta la linea. Anche la piccola meraviglia rischia spesso di ostinarsi sulle cose solo per capriccio. Perchè è una testona un po’ come la sua mamma 😳 … di quelle che quando vogliono una cosa vanno avanti come un’ariete!
E io, che credo che questa sia comunque una caratteristica positiva, non voglio che la perda e mi do da fare per distrarla dal suo scopo… l’unico problema è che lei si fa distrarre solo per 5 minuti… e poi torna di nuovo sui suoi passi!
La cosa più difficile è non far diventare questa cosa un gioco di forza, perché giocare ‘a chi è il più forte’ con i bimbi non paga assolutamente.
Sarà difficile, ma ce la faremo… forse…
Le regole! Sono pienamente d’accordo. E come non esserlo. Anche il mio primogenito (5 anni) quando va al centro estivo, il primo giorno realizza con tutti gli altri bambini il cartellone con le regole della ‘casa’ e poi ognuno lo firma con l’impronta colorata della propria manina. Ai bambini piace molto e resta loro molto impresso. Il cartellone resta appeso in sezione per tutta la durata del centro estivo.
Chissà se funzionerà anche a casa (la piccolina di 2 anni e mezzo non ce la vedo molto … 😐 ) Proverò senz’altro.
Grazie!!
Barbara
Ciao Barbara, benvenuta!
E’ molto carina l’idea della firma fatta con l’impronta delle manine… mi piace molto!
che bello,ti appoggio pienamente!!!!!!!!le stampo subito
barbarella, gli scout ti potrebbero cascare a pennello!!
al campo di formazione la prima cosa che ci hanno detto è:
“i bambini non sono scemi, anzi!”
quindi capiscono, tutto, da come glielo dici e se è vero e comunque riescono a fregarti se hai detto qualche bugia.
poi una cosa che mi è rimasta impressa in tutto quello che faccio, non parlare in negativo ma sempre in positivo:
non fate casino –> tradotto in –> potete fare silenzio?
a differenza dei figli gli scout, come i campi estivi e tutti quanti quelli che abbiano delle basi sotto (regole, progetto educativo), hanno il gruppo che aiuta parecchio nel far rispettare le regole, nel far star “buono” il bambino.
un’altra cosa, ascoltare sempre i bambini e fargli capire che li stiamo ascoltando.
una cosa che poi mi è sempre arrivata dai vari corsi di formazione (non solo agli scout ma anche ora che studio ostetricia) è l’esempio, ovvero se si vuol far passare il messaggio che le persone vanno ringraziate per la loro partecipazione, per la loro presenza si dice smepre grazie, come usare anche noi il per favore in tutti i momenti che si chide qualcosa o si fa qualcosa all’altro. Sembra banale ma spesso ci dimentichiamo di fare, aggiungere quei piccoli particolare che però posson far la differenza.
Le regole scritte sono molto importanti,restano, non sono modificabili nè dal bambino nè dall’adulto (le eccezioni vanno stabilite all’inizio o dire che ci potranno esser dei casi in cui si rompono le regole) Altrimenti perdiamo di credibilità, anche se l’eccezione è in positivo. Una cosa molto bella è scrivere le leggi assieme ai bambini, vi stupirete di vedere come sanno tutto quello che non devono fare e lo ammettono pure. Agli scout lo facevamo sempre, venivano sempre delle cose assurde e comichissime! è un elemento valido perchè lo sentono più una cosa loro e non una imposizione, sopratutto se sono loro a colorarlo -come anche per gli stickers-.
La storia delle regole scritte è un punto fondamentale da metter in atto al primissimo incontro in tutti i vari gruppi.
Una cosa che ho imparato -o meglio fissato per bene in testa- all’ultimo corso di aggiornamento -tenere e condurre un gruppo bla bla- è quella del non giudizio; cercar di esser chiari ma sopratutto di farlo: non giudicare.
Vi lascio con il motto dei lupetti: “del nostro meglio”
L’importante non è se ce la fai a raggiungere un obiettivo, l’importante è che tu faccia del tuo meglio per farlo.
Ora come ora non mi viene in mente nulla, aggiungo solo una cosa che forse non interessa a nessuno ma che mi va di dirla, anzi urlarla ai quattro venti: a settembre torno agli scoutini! e da quello che ho capito c’è un gruppetto di piccoli bambini che sta nascendo
Beh, il tuo commento è stupendo e interessantissimo! Ti ringrazio!
In quanto laica, per me sarebbe difficile avvicinarmi al mondo dello scoutismo, ma ne sono veramente affascinata: mi piacerebbe molto che per Dafne fosse un punto di riferimento. Per me lo è stata la CRI. In ogni caso un’Associazione in cui fare ‘gruppo’, in cui condividere ‘valori’… davvero molto importante per crescere.
Mi trovi d’accordissimo in tutto cià che hai suggerito, soprattutto nei riguardi della gentilezza.
Mi sono dimenticata di scriverlo, ma anche noi diciamo sempre ‘grazie’ e ‘per favore’. I miei suoceri lo fanno dopo anni di matrimonio e sono felici. Si rispettano.
E allora anche tra di noi usiamo la stessa cortesia, anche con Dafne.
Essere grati verso gli altri e verso la vita secondo me è un modo per avvicinarsi totalmente alla felicità delle piccole cose.
Essere grati verso gli altri e verso la vita secondo me è un modo per avvicinarsi totalmente alla felicità delle piccole cose.
La metti come pensiero felice nei prossimi giorni?
anche noi usiamo il metodo del “grazie e per favore” e noto che quando le viene chiesto qualcosa che manca di questi termini, la p.m. non si muove proprio. Oppure guarda l’interlocutore come se volesse dire: “E il per favore?” 😆
In effetti, sembrano piccoli ma hanno tante cose da insegnare a noi, loro…!
Certo, capo! 😉
Per fortuna non esistono solo gli scout cattolici altrimenti come farebbero a esser così diffusi in tutto il mondo!?!?
Il CNGEI è la versione laica e io andrò là a settembre, quindi se ti paicciono gli scout c’è una possibilità per Dafne.
Bene, buono a sapersi!!
ciao,
volevo solo farti sapere che in realtà esistono anche li scout laici per cui se ti interessa magari riesci a trovarli anche nella tua zona.
grazie infinitamente per il cartellone l’ho sempre adorato quando vedevo s.o.s. tata e ho sempre detto a mio marito “lo mettiamo su anche se non abbiamo figli?”, ma chissà perchè mi ha sempre detto no!?! 😆
ele
ciao, di nuovo io, scusa non avevo visto che te l’avevano già scritto 😳
ele (la solita distratta)
mi sa che abbiamo scritto in contemporanea!!
No, anzi, ti ringrazio!
Mi introduco solo per segnalare alla signora che dice:”per me sarebbe difficile avvicinarmi allo scautismo, perchè sono laica” che esistono in Italia decine di associazioni scouts laiche, prima fra tutte il CNGEI – Corpo Naz. Giovani Esploratori Esploratrici Italiani, riconosciuta dal Bureau Mondiale Scout, Ente Morale, con patrocinio del Presidente della Repubblica, presente un po’ dappertutto ( vedere il sito CNGEI).
Le faccio anche presente che lo scauitismo, per sua natura e per decisione del fondatore, è LAICO. Lo scautismo cattolico, molto presente in Italia, è, diciamo cosi, una ”variante” accettata dal Bureau Mondiale solo perchè è contemporaneamente presente in Italia anche quello laico.
Auguri.
Monetti – (Adulto Scout del CNGEI)
Ciao,
anche io sono pazza per SOS Tata, ho anche comprato i due libri di Lucia Rizzi usciti dopo il successo della trasmissione: “Fate i bravi” e “Fate i compiti”. Ho trovato molto utile il primo, meno pratico il secondo che forse era più destinato alle maestre.
Anche noi abbiamo appeso un cartellone delle regole in cucina. Ecco le nostre:
– non si picchia
– non si urla
– bisogna lavarsi le mani prima di mangiare
– bisogna chiedere il permesso prima di prendere le cose degli altri
– al termine del gioco si rimettono a posto i giocattoli
– televisione, playstation, computer: massimo 1 ora e mezza al giorno
Diciamo che in linea di massima cerchiamo di far rispettare tutte queste regole, soprattutto all’inizio quando c’era la novità del cartellone si faceva spesso riferimento a questo.
Ora continuiamo a seguirle ma mi rendo conto che spesso vengono imposte da noi e non vissute con serenità.
Mi chiedo spesso se sono una brava mamma! Mah!! 😐
Ma certo, che lo sei! E proprio perchè sei una brava mamma, ti poni queste domande, stai all’erta, ti interroghi sul tuo ruolo.
E poi, come dico sempre, se qualcosa va storto, fa niente
Dobbiamo imparare a perdonarci e tollerarci: siamo troppo severe con noi stesse!
Benvenuta tra noi e grazie per il tuo commento molto utile!
sono perfettamente d’accordo con il tuo approccio eucativo!!!
bello questo post, come al solito sei una ventata di sole e positività!
un bacio
ciao omonima che meravigliosa filosofia e che bella idea quella del cartellone..però sai che son stordy come funziona??
(se l’hai già spiegato in qualche commento chiedo venia ma non son riuscita a leggerli tutti 😳 )
In pratica ad ogni buona azione, incolli uno stickers nelle caselle, e dopo 10 stickers scatta il premio.
Per esempio un bimbo che non vuole mangiare le verdure: dopo 10 pasti in cui assaggia le verdure, scatta il premietto.
questo l’avevo capito 😳 sono i disegni che non mi son del tutto chiari 😕
Che disegni? Quelli laterali? Sono puramente decorativi… 🙄
aaahhhh
Bellissima l’idea delle regole, utili soprattutto per il “nostro” papà, che proprio un certo approccio educativo non vuol capirlo… e se provo a esprimere la mia opinione, ribatte che tutto quello che fa lui è sbagliato.
Insomma spesso si mette al livello del nostro treenne e si dimentica che lui invece di anni ne ha 40!!
Sono pedagogista (www.pedagogiabologna.it sito che sto costruendo) e concordo pienamente con te! Le regole sono la base per un processo educativo sano e coerente.
Senza regole non si costruisce neppure una convivenza tra adulti, non solo tra piccolini…
Bello il tuo sito, l’ho scoperto casualmente e ora ti seguirò spesso.
Ciao Arianna, che bello conoscerti! Sono anche io di Bologna!
Mi fa molto felice sapere che ci sia una pedagogista che può darci dei consigli utili…
Anche io sono una fans sfegatata di SOS Tata e adoro la Tata Lucia!!!
Anche io credo nelle sane regole. Il mio anziano prof di pedagogia (Leonardo Trisciuzzi)che a 90 anni suonati non si stanca di insegnare, paragona le regole, e la necessità di avere alle briccole. Le briccole sono quei lunghi pali che si possono veder spuntar fuori dall’acqua nella laguna di Venezia e che servono ai barcaioli per non arenarsi: senza briccole la barca non viaggia sicura perché non ha punti di riferimento. Lo stesso vale per i bambini: se non hanno regole che li contengono si perdono, sono disorientati. Ciò non significa, ovviamente, essere come la Signorina Rottermeier di Heidi. Ci vogliono le regole ma ci vogliono anche le ricompense, ci vogliono permessi (per esplorare, per sperimentare, per saggiare le proprie capacità…), ci vogliono le carezze (inteso come riconoscimenti)…
Molto interessante l’argomento che hai sollevato. Se ne potrebbe parlare all’infinito.
Un abbraccio, Tata Elisa (che spera, un giorno di diventare come Tata Lucia) 😀
Anche io adoro Sos Tata e in questi giorni sto leggendo Fate i bravi di tata Lucia, utilissimo….
Anche io ho questo libro… devo decidermi a leggerlo 😀
Molto utile è anche “I no che aiutano a crescere” di Asha Phillip.
Ciao Barbara e tutte le altre!
A rischio di farmi linciare, volevo dire che come idea SOS Tata non è male, ma ho come l’impressione che siano tutte cose inventate. Sono la sola ad avere questa impressione? 8) A parte questo, a me piace guardarlo con Nicholas. Lui (che non ama la tv) rimane a bocca aperta e una volta finito, mi fa mille domande sui contenuti che non ha capito. Lo trovo educativo per lui che è figlio unico e che in questo modo vede “dentro” ad altre famiglie.
Per quanto riguarda il dormire. Io ho sempre fatto dormire Nicholas nel suo letto fin dal primo giorno, però non mi sento di dire che sia sbagliato se un bambino dorme con la mamma, con il papà o con qualcun altro. Dipende sempre dalla situazione. Mentre il picchiare o l’urlare sono cose che sono sicuramente negative e quando le facciamo ci sentiamo in colpa, il dormire assieme è sicuramente un momento di intimità che in molti casi è positivo.
Il tabellone delle regole l’ho usato spesso, ma non così completo. Io ho usato dei millepiedi, i cui piedi coloravamo, man mano che Nicholas seguiva una certa regola. E quando arrivava in fondo si meritava un premio. Il più delle volte si dimenticava del premio, perché era così orgoglioso di aver raggiunto l’obiettivo!
Non vedo l’ora di leggere il tuo prossimo post!
Buon fine settimana a tutti!
Grande!! noi pure usiamo gli stickers e devo dire che sono di grande successo.
Li abbiamo usati per far far si’ che mangi la cena ( no non la forziamo ma a volte quando la rifiuta per sport bisogna incoraggiarla, perche’ poi dice che ha fame per il resto della serata)e ogni volta che torniamo da una giornata fuori in cui si e’ comportata particolarmente bene.
E adesso li usiamo per lo spannolinamento…speriamo bene perche’ di progressi finora ne abbiamo visti pochi pochi 😛
Non sono ancora mamma, e spero di diventarlo presto, ma sono un’affezzionata di Sos Tata e ho comprato anche il libro… in più ho fatto la tata per diversi anni e condivido pienamente il sistema delle regole…poche e buone…il tutto arriva a portare rispetto da entrambi le parti… il tutto naturalmente per condire l’amore di fondo ke c’è tra genitori e figli… adoro i bambini e ho adorato fare la tata… leggeteli i libri e Forza Tata Lucia!!! 😉 Lena
Grazie, Lena! E in bocca… alla cicogna! 😉
Che bello, sembra uno di quei giochi scout che facevo quando stavo ai lupetti 🙂 Ho sempre pensato che anche io attaccherò cartelloni per casa :)))
A proposito, che ne pensi degli scout? Mai pensato di fare un articolo su loro?
ciao a tutte è la prima volta che scrivo qui,anzi in assoluto è la prima volta. io ho 3 figli di cui la grande ha 11 quasi 12 anni, vi sembrera strano ma solo da poco tempo ho capito che non sono sulla strada buona,nel senso che ho educato alessia con la convinzione che le regole dovevo costruirle in base a quelle che erano i suoi bisogni, senza urtare la sua personalita, che ai miei occhi è complessa. ma oggi a 11 anni di distanza mi sento persa, non ho trovato la ragazza che mi aspettavo. dove ho sbagliato? forse queste mie parole sono un po confuse, si penso proprio di si . scusate è solo un momento no . ma ho solo bisogno di parlare. un bacio
Ciao Mariagrazia… innanzi tutto, benvenuta!
Sai, io credo che a 12 anni, ovvero all’inizio della pubertà, una sorta di ‘ribellione’ sia anche giustificata. Magari tua figlia sta solo crescendo, e per farlo ha bisogno di affermare la sua personalità in modo forte.
Se ti va, puoi iscriverti al Forum: c’è una stanza apposita dedicata agli adolescenti e abbiamo delle mamme che sono alle prese con i tuoi stessi problemi.
Un abbraccio!
Salve a tutte… 😀
sono mamma di una bambina di 8 anni . Mia figlia ha un carattere forte ed è testarda proprio come me. Qst sera ho deciso di fare un cartellone delle regole da appendere in casa e cercando qlc idea su internet mi sono imbattuta in qst sito. Condivido tante cose che avete scritto anche se, a dire il vero, non sempre mi riesce di metterle in pratica. Io e mia figlia viviamo da sole da più di 4 anni, il padre è quasi completamente assente emozionalmente e del tutto economicamente, pertanto poggia praticamente tutto sulle mie spalle e quelle dei miei genitori dato che lavoro 9 ore al giorno. Mi ritengo una mamma decisa :argh: in quanto rispetto molto le cose che dico a mia figlia (nel bene e nel male) ma nonostante qst non riesco a farmi rispettare in modo autorevole. Inoltre mi riesce difficile farle comprendere a fondo il significato della parola rispetto nel momento che la bambina si trova con i miei genitori. Mia figlia è perspicace e molto spesso capisce quando può ottenere qlc di più, il fatto è che ci prova praticamente sempre. I miei li prende per sfinimento, con me diventa una battaglia che in genere vinco io per forza maggiore. Ma non è così che vorrei continuare. Vorrei farle assorbire il vero significato del rispetto per gli altri e della necessità di comportarsi in modo consono alla situazione senza doverlo imporre con la forza della mia posizione di madre tramite ricatti o punizioni/premi. Adesso tento con il cartellone ma accetto volentieri vs idee in merito. Ciao ciao! 😀
Ciao, Alisa, benvenuta!
Sicuramente quando si è da sole è dura, e questo credo possa influenzare le cose…
Hai provato a ‘responsabilizzare’ tua figlia dandole dei piccoli incarichi da ‘personcina adulta’?.
Per esempio preparare la cena, sparecchiare, darle l’incarico di fare una cosa ‘ da grandi’.
Io credo che il segreto di tutto (se ci si riesce) sia quello di stemperare le tensioni: il tempo di qualità, con i figli, a mio parere, esiste quando lo si passa a ridere, e non a litigare e rimproverarli.
Credo che tutte noi mamme dovremmo provare a riuscire in questo intento.
Ciao!
sono d’accordo che ridere con i figli (ma anche con il resto del mondo) sia uno dei modi migliori per passare “buon” tempo. A dire il vero noi giochiamo spesso, e ridiamo altrettanto spesso. A volte però penso che anche qst giocare insieme mi faccia apparire ai suoi occhi alla stregua di un’amica mentre io sono convinta che la mamma deve fare la mamma senza nulla togliere all’importanza del gioco, del dialogo, della fiducia e del rispetto reciproco. Io credo che il ruolo di madre sia composto da tante sfaccettature e che tra qst ci sia sia il gioco sia il rimprovero. Cmq il cartellone ha avuto successo, mia figlia lo ha accolto con curiosità e incentivazione, pertanto per adesso posso dire che è un buon punto di partenza!
Buonasera,
sono mamma di due bambine una di 7 e l’altra di 6, sorelle ma diverse, moooltoo diverse. La più grande nell’ultimo periodo ha preso la fissa di srare con me e solo con me. L’altro giorno mi ha alzato la maglia e si è messa a poppare, l’ho lasciata fare , ma il suo comportamento sta diventando sempre più assillante nei miei confronti. Non posso nemmeno dire che sia per gelosia della sorella, perchè vanno d’accordo, e litigano il giusto, sono bambine poi, è normale litigare….grazie e buonasera a tutte
Prendere il seno a 7 anni mi sembra un po’ fuori tempo, Connu. E’ un comportamento di cui vanno individuate le cause, e soprattutto occorre che tu e la tua bimba troviate insieme un nuovo modo per stabilire un rapporto tra di voi, al di là del seno. A sette anni no, davvero, il seno no.