01 – Come arrivare a fine mese: investire per risparmiare
Pubblicato il 26 Febbraio 2009 da Mamma Felice • Ultima revisione: 20 Marzo 2015
Beh, è dura, non c’è bisogno di girarci intorno… Molti miei coetanei trentenni (o giù di lì) in questo momento storico si trovano a fare i conti con una crisi che li sta mettendo in ginocchio. Alcuni amici hanno perso il lavoro, altri hanno terminato il dottorato e i rubinetti si sono chiusi, altri ancora sono in cassaintegrazione, e così via…
Anche secondo le ultime stime del Sole24Ore, la crisi si sta rilevando più forte del previsto:
Il livello del 2009 torna a quello di dieci anni fa. L’italiano medio, insomma, fa un indesiderato “bagno di gioventù”: si ritrova con i livelli di reddito del 1999.
Per noi che siamo monoreddito già da un anno, l’abitudine a tirare la cinghia si era già così consolidata che tutto sommato stiamo a galla. Abbiamo imparato a non sentire l’esigenza di fare una vita ‘da giovani’: quindi niente pizzerie, niente cinema, niente vacanze… usando mille ‘trucchetti’ (o meglio, accorgimenti) per risparmiare laddove possibile.
Non posso sicuramente dire che siamo infelici, anzi!
Vivere con poco non significa vivere da infelici. Anche se le preoccupazioni sono tante e bisogna prestare molta attenzione a ciò che si fa.
Ecco allora i nostri accorgimenti… sperando che siano utili per tutti!
Elettrodomestici di classe A vs Elettrodomestici ‘normali’
Apparentemente investire su un elettrodomestico di Classe A può sembrare più oneroso: sono più costosi di quelli normali, e richiedono un certo investimento iniziale. Eppure già dal primo anno abbassano decisamente i costi di consumo, regalando un bel risparmio sulle bollette.
Ogni famiglia italiana potrebbe risparmiare sulla bolletta fino a 280 euro l’anno, sostituendo gli elettrodomestici in classe D o E con apparecchi di classe A o A+, utilizzando lampadine a basso consumo, spegnendo i dispositivi anziché lasciare la spia dello stand-by e adottando una serie di comportamenti virtuosi. (Rapporto WWF)
I risparmi degli elettrodomestici di classe energetica “A” variano da segmento a segmento:
– frigoriferi e congelatori: -65%;
– lavabiancheria: -40%;
– lavastoviglie: -39%.
Per esempio un frigorifero classe A consuma intorno ai 300Kwh anno, che sono intorno ai 60 euro (1Kwh, a seconda dei contratti, costa tra i 18 e i 22 centesimi, con una media di 20cent).
Un vecchio frigo con guarnizioni rotte, compressore vecchio, etc, può arrivare a oltre 600kwh anno. Un frigorifero di classe A (o più alta) fa dunque risparmiare fino a 60 /70 euro l’anno:
Accorgimenti
(articolo completo)
Il frigorifero e il congelatore
– posizionare il frigorifero o il congelatore ad una distanza di circa dieci centimetri tra la parete e il retro dell’apparecchio, lontano da fonti di calore;
– regolare il termostato su temperature intermedie;
– non introdurre cibi ancora caldi: causano formazione di brina e fanno lavorare di più l’apparecchio;
– sostituire le guarnizioni deteriorate;
– sbrinare regolarmente il congelatore: uno strato di brina superiore ai 5 mm funziona da isolante e fa aumentare quindi i consumi energetici dell’apparecchio.
La lavatrice
– utilizzare la lavatrice a pieno carico oppure usare il tasto mezzo carico;
– lavare a bassa temperatura: in un ciclo di lavaggio la fase di riscaldamento dell’acqua è quella dove si consuma più energia. E’ sufficiente lavare con programma delicato a 30°, pretrattando a mano le macchie più difficili;
– utilizzare eventualmente prodotti decalcificanti (come ammorbidente e anticalcare ecologico si possono versare 100ml di aceto bianco nella vaschetta dell’ammorbidente. Non rimane l’odore di aceto, ma solo il profumo del detersivo);
– utilizzare se possibile la lavatrice nelle ore notturne.
La lavastoviglie
– utilizzare la lavastoviglie a pieno carico;
– asportare bene i residui di cibo per evitare l’intasamento del filtro;
– preferire lavaggi a basse temperature.
Lampadine a risparmio energetico
Sarebbe opportuno sostituire tutte le lampadine standard con quelle a risparmio energetico, per lo meno nelle stanze in cui la luce resta più accesa.
Se avete due lampade da 100 watt in soggiorno che tenete accese 8 ore al giorno, sostituendole con lampade a risparmio energetico da 18 watt, che fanno la stessa luce, potete risparmiare anche 400-500 kwh all’anno, che sono quasi 100eur.
Acqua
Per ridurre i consumi dell’acqua dal 30 al 50%, si possono installare i riduttori di flusso dell’acqua sui rubinetti dei lavandini e della doccia: questo fa risparmiare oltre 50eur l’anno.
Questi riduttori in pratica miscelano aria e acqua e consentono di risparmiare sulla bolletta a parità di comfort e con una spesa molto contenuta (2-8 euro).
Si montano in modo semplicissimo: si svita a mano il filtro del rubinetto e si inserisce il riduttore.
Riscaldamento
Per risparmiare davvero sui costi di riscaldamento (e condizionamento) bisogna innanzi tutto coibentare bene l’appartamento:
– installare eventuali doppi vetri;
– applicare guarnizioni efficaci lungo il profilo delle finestre;
– acquistare infissi isolanti;
– poggiare i paraspifferi lungo il bordo inferiore delle porte dei balconi e della porta principale;
– isolare il cassonetto degli avvolgibili, tenendoli, quando possibile, abbassati.
Per il riscaldamento regolare il termostato va impostato al massimo sui 20 gradi: per ogni grado in piu il consumo aumenta del 7%. In questo modo si risparmiano anche più di 130eur l’anno.
I termosifoni non devono essere coperti da tende o mobili (consumano il 40% di energia in piu) e se collocati sotto una finestra, o a contatto con una parete esterna, è bene inserire, tra il calorifero e la parete, un pannello di materiale isolante.
Inoltre, è bene:
– tenere bassa la temperatura dell’acqua nell’impianto dei caloriferi (sotto i 60°);
– se il riscaldamento è centralizzato, richiedere l’installazione di contatori separati, in modo da pagare solo ciò che effettivamente si consuma.
A questo proposito, si possono fare installare delle valvole termostatiche sui termosifoni: (costano circa 50eur l’una), per regolare automaticamente il flusso dell’acqua calda dei termosifoni: in questo modo si può chiudere parzialmente il flusso di acqua calda nelle stanze che hanno una temperatura maggiore, aumentandolo leggermente nelle stanze più fredde.
La macchina del pane
Da qualche mese non si parla d’altro… ormai la macchina del pane sta entrando in molte famiglie, soprattutto da quando si trova in offerta al LIDL o in grossi centri commerciali. Fa il pane buono, ma soprattutto fa risparmiare un bel po’ di soldi. Ecco perchè…
La potenza indicata dal costruttore della MdP è quella massima assorbita durante la fase di cottura. Difficilmente però la macchina del pane (MdP) assorbirà quella potenza per lunghi periodi di tempo. Ha un termostato, e quando raggiunge la temperatura si spegne per un po’, e così via, fino alla fine della cottura. Poichè è molto più piccola di un forno, dissipa poco calore e consuma quindi MOLTO meno di un forno.
Durante la fase di impasto consuma pochi watt, e durante la lievitazione pure, perchè mantiene una temperatura di 30-40 gradi.
In totale, a seconda di come è progettata, di quanto pane si produce, eccetera, può consumare da 0,4 a 0,6 Kwh per produrre un kg di pane.
A seconda del contratto un Kwh costa dai 18 ai 22 centesimi, quindi in media il consumo di corrente per fare un kg di pane è di circa 10cent.
A questo bisogna aggiungere:
15-20 cent di farina;
15-20 cent di lievito;
15-20 cent di olio o burro;
10 cent di ammortamento della macchina (ammesso che la buttiate via dopo aver fatto 300-400 volte il pane).
Da qui viene un costo (tutto compreso) di 70-80 centesimi per un kg di pane.
Contando che ci si fanno anche dolci, una famiglia di 4 persone può risparmiare facilmente più di 50eur al mese usando la MdP.
In tutto, quindi, abbiamo risparmiato circa 1000eur all’anno. Non male!
Fonti e Link di approfondimento:
– Guida prodotti;
– Enel;
– Eni 30%;
– Commercio Etico;
– Vivi con stile.
Grazie a Nex, mio marito, per i calcoli!
Pensa che Matt e’ “Energy conservation manager” quindi noi siamo ben informati su come risparmiare energia :-PPPP
Cmq, volevo dirti che stai rendendo questo sito molto utile e informativo, io adoro questo tipo di posts
Brava Barbara e bravo Nex per i calcoli 🙂
e’ dura si’, anche da noi le cose non vanno bene, anzi…
Questo post riguarda tante famiglie…troppe! L’ho segnalato inserendo il link in una mia rubrica. Mi raccomando mammafelice, visto che sei così brava a risparmiare, non riprendere mai a lavorare a tempo pieno! Non potrei più fare a meno del tuo appuntamento quotidiano.
hihhiii, cercherò di perdere un po’ di lavori, allora 🙂
Quanti siamo nella stessa barca! una bella squadra di vogatori! 🙂 anche noi monoreddito, io m’arrangio con le ripetizioni a casa…anche noi fan del risparmio energetico e trentenni che non conducono ‘vitedaggiovani’… 🙂 ma l’importante è valorizzare ciò che si è e ciò che si ha…e anche fare come la volpe e l’uva quando l’umore va giù!
Da quando non lavoro (per una serie di ragioni una sull’altra), ho scoperto come…le cose non servano! Ovvero di cose veramente utili ce ne sono poche, il resto e` superfluo. Certo, mi manca togliermi certi sfizietti, ma in fin dei conti non ci mamca nulla….
Paola, hai davvero ragione…
Grazie cara. Vorrei quotare il pensiero di Paola e intanto aggiungere che qualche settimana fa mi ha colpito molto leggere un articolo sull’economia islandese, precipitata di parecchio. Il popolo islandese, anziché iniziare ad abbattersi, lamentarsi, piangere e rivoltarsi, come spesso accade qui, ha preso questa brutta botta come un buon punto di “ripartenza”. I discorsi letti nell’articolo vertevano in pratica sul fatto che questa situazione costringeva un po’ tutti a guardarsi dentro, a riconoscere -finalmente- i propri limiti, a imparare a migliorarsi e anche a vergognarsi un pochino degli errori fatti in passato. Se il destino spingeva verso la scomparsa di certi tizi pieni di soldi e molto arroganti, insomma, era un bene! La crisi spesso porta a malumori, a disperazione anche. Ma lo dico per esperienza, “contenersi” forse può far stare male i primi tempi, ma insegna moltissimo. Chissà che non porti qualcosa di buono, anche.
@Rossana…penso proprio che tu abbai ragione..la felicità non è una questione di possesso materiale!
A proposito della macchina del pane…io ce l’ho da 4 anni e posso dire che funziona benissimo, il pane è buonissimo ed è una bella soddisfazione sapere che si risparmiano un bel pò di soldini e si mangia qualcosa di buono!!! Grazie per questi post interessanti, ho trovato molto utile anche quello sul regime dei minimi…mi informerò bene se fa anche al caso mio…con un reddito solo, mutuo e due figlioli grandini di cui uno all’università bisogna saper fare i salti mortali!!!
ciao, anche noi anni fa abbiamo scoperto che si può vivere meglio e felici consumando meno. Non solo: anche consumando “meglio”! Vi segnalo l’iniziativa dei http://www.bilancidigiustizia.it/ , che per noi è stata illuminante, quasi un filo rosso che collega tutte le scelte quotidiane…
Grazie della segnalazione!
Fantastico questo post, soprattutto il calcolo del costo del pane fatto in casa. Pensa che molti sono convinti che sia una cosa “in più” avere la mdp, ma allora il pane lo potrebbero fare con il forno a gas, come faccio io :-p
Penso che tutto quello che si può fare in casa migliori la qualità della vita di noi e dei nostri bambini, anche perché i bambini acquisiscono la consapevolezza di ciò che mangiano. E qui ti racconterò dell’asilo steineriano, dove fanno una volta alla settimana il pane e un’altra i biscotti. Lo stesso vale per l’educazione alla tutela dell’ambiente. È da piccoli che si impara ad amare e rispettare gli animali e le piante!
Barbara, il tuo sito mi piace sempre di più. Proponi degli argomenti di grande attualità. Continua così!
Grazieee! 🙂
A proposito di risparmio, necessario ed indispensabile, nonchè di filosofia del riciclo, auspicabile, vorrei segnalare che in molte città d’Italia esistono degli splendidi negozi chiamati Baby Bazar che sono mercatino dell’usato per i nostri bimbi dall ‘abbigliamento (anche firmato), alle attrezzature, ai giocattoli, al premaman.
L’usato è in ottime condizioni, a volte capita di trovare vestitini o seggioloni, a titolo di esempio, mai usati o col cartellino originale. Si può comprare, scambiare o semplicemente lasciare delle proprie cose e dare l’incarico di venderle. Chi gestisce i negozi sono spesso mamme come noi con cui si instaura un rapporto di simpatia, scambio di esperienze se non addirittura amicizia. Per maggiore completezza vi invito a visitare il sito http://WWW.BABYBAZAR.IT
Grazie, Mariella, ho già in mente di parlarne nel proseguo di questo post. Sono previsti ancora 3-4 articoli sull’argomento, tra cui agevolazioni, risparmio sul cibo e risparmio sul vestiario…
anche per noi la cinghia era già stretta da prima, ma più per un discorso di attenzione all’ambiente e di limitazione degli sprechi. Da questo punto di vista a mio parere questa crisi serve davvero ad aprire gli occhi su ciò che davvero importante per noi e i nostri bimbi. Le strategie poi sono tante quante la fantasia di ognuno: io in casa faccio anche lo yogurt (che è un bel risparmio anche quello se ne consumi quanto noi), non uso ammorbidente ma aceto, cerchiamo di usare il più possibile la bici, facciamo parte di un gruppo di acquisto solidale, invece di pizza-e-cinema invitiamo gli amici a cena…insomma, non è avere “di meno”, ma avere uno stile di vita diverso, spesso con aspetti più divertenti e socializzanti!
e infatti nella mia cucina nuova ci sono elettrodomestici in classe a+
il mio riscaldamento a pavimento terrà una temperatura costante dell’acqua, il cappostto esterno alla casa favorirà il mantenimento del calore o del freddo
stiamo sclegliendo illuminazione a basso consumo
insomma ce la sapremo raccontare tra un anno ecco
è difficile educare le nuove generazioni e noi stessi al risparmio energetico, al riciclo io vivo in provincia di Napoli ho tre figli che sono integrati in una società che spinge al consumismo in ogni momento della giornata, faccio da molto tempo la raccolta diffrenziata lottando con una mentaltà che preferisce non rispettare le regole ottenendo in cambio cumuli di spazzatura che per molti giorni rimangono a terra e poi lagnandosi di questo, ti guardano come un ufo quando dici di fare la differenziata, ho distribuito personalmente i volantini nel mio condominio, e nelle strade adiacenti al palazzo dove vivo controllando, però sono molto sfiduciata perchè manca una coscienza civile, non parliamo di altre iniziative che non vengono proprio contemplate dalle nostre parti: Non sò se il commento è inerente all’argomento, più che altro è uno sfogo personale .
Carmen, hai proprio ragione… più di tutto conta la coscienza civile.
E’ molto bello il tuo impegno per fare in modo che tutti possano averla, e i tuoi figli te ne saranno grati!
Io considero stupido chi non lo fa, non chi, come te, lo fa 🙂