Risorse per il nido e la scuola materna (scuola d’infanzia)
Pubblicato il 13 Febbraio 2009 da Mamma Felice • Ultima revisione: 18 Giugno 2014
Ci ho messo un po’ a capire che adesso la scuola materna si chiama scuola d’infanzia. Ma l’asilo non esiste più?
Ammetto di avere un po’ di confusione in testa 🙂
Un po’ di tempo fa Angela, nei commenti, mi ha chiesto se riuscivo a trovare delle risorse per i bambini che accedono alla materna (circa 3 anni), e quindi ho pensato di raccogliere un elenco di idee utili per giocare e imparare sia con i bimbi del nido, che con quelli della ‘scuola dell’infanzia’.
Indice dell'articolo
Le attività al nido
Molti siti di asili nido propongono e pubblicano su Internet le loro attività. Sul sito degli asili nido di Roma, ho trovato una bella spiegazione delle attività didattiche proposte, le quali possono essere proposte tranquillamente anche a casa:
– Le favole e i libri, visti come oggetti di gioco da esplorare in tutte le loro parti: toccare, aprire, chiudere, sfogliare.
In questo caso, utile si rivela l’esperienza di cucire dei libri di stoffa ‘interattivi’, da manipolare, con cui inventare delle storie.
– I burattini, per leggere insieme le favole e animarle. Facilmente riproducibili anche con la carta, come le marionette da dita del piccolo Principe;
– Le attività grafico-pittoriche, utilizzando diverse tecniche pittoriche (pastelli a cera, acquarelli, pennarelli, pittura con i piedini e le manine);
– La manipolazione di materiali informi (pasta di sale, das, plastilina, impasti vari) e di elementi naturali (carta, stoffa, foglie, rami, fiori, etc.);
– Il collage, mettendo a disposizione una “valigia per incollare” con la quale ogni bambino può scegliere i pezzi e mettere insieme pezzi differenti (carta, stoffa, fiori, foglie, velluto, pasta, etc.);
– I travasi, molto cari al metodo Montessori, usando materiali di recupero (liquidi, farine, cereali, pasta, bottiglie di plastica, imbuti, tappi, etc.);
– Le costruzioni, che nel metodo Montessori sono rappresentate da cubi e cilindri;
– Il gioco simbolico, molto importante per ‘rappresentare’ la realtà, mettendo a disposizione abiti per travestirsi, maschere, passeggini con bambolotti, mini cucine, mini assi da stiro, specchi ed oggetti di uso comune e quotidiano;
– Il gioco euristico, ovvero un gioco libero, non guidato, fruito attraverso alcune sacche dentro le quali si trovano materiali non strutturati, (bigodini, tappi grandi da bottiglie, pompon di lana, legno, anelli in legno per le tende, ecc..);
– Cestino dei tesori, di cui abbiamo già parlato, utile per stimolare i cinque sensi;
– Attività motoria e attività musicale, ritenute importanti anche nel metodo Montessori e riproducibili anche in casa, ad esempio preparando le bottiglie sonore e visive, oppure il bastone della pioggia.
Queste attività di solito vengono suddivise per fasce d’età:
– attività per lattanti: 3-12 mesi;
– attività per divezzini o semi divezzi: 12-24 mesi;
– attività per divezzi: 2-3 anni.
Per riprodurla in casa, basta seguire i suggerimenti proposti nei link… tutte attività fattibili e anche utili, soprattutto nelle giornate d’inverno, in cui si è obbligati a stare in casa.
La scuola Materna o scuola d’infanzia
La scuola dell’infanzia concorre, nell’ambito del sistema scolastico, a promuovere la formazione integrale della personalità dei bambini dai tre ai sei anni di età…
Essa persegue sia l’acquisizione di capacità e di competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo, sia una equilibrata maturazione ed organizzazione delle componenti cognitive, affettive, sociali e morali della personalità, apportando con questo il suo specifico contributo alla realizzazione della uguaglianza delle opportunità educative.
La scuola materna si propone tre finalità essenziali:
– Maturazione dell’identità;
– Conquista dell’autonomia;
– Sviluppo della competenza.
Infanziaweb propone un elenco di attività che normalmente vengono svolte nella scuola dell’infanzia, anch’esse riproducibili a casa:
– Giochi per bambini, per riscoprire anche i giochi ‘di una volta’: ad esempio mosca cieca, il girotondo, la bella lavanderina, il telefono senza fili…;
– Il gioco simbolico, ad esempio impersonando dei ruoli come quello della mamma e del papà, o della maestra, o ancora giocando con materiali che stimolino la fantasia, ad esempio una scatola di cartone che diventa una tana, o un mantello per diventare invisibili, o un lettino per mettere a nanna le bambole.
– Attività psicomotoria, per arrampicarsi, saltare, scivolare;
– Canzoni per bambini e Filastrocche, per recuperare le antiche canzoni da bambini e mescolarle con le canzoni ‘moderne’ proposte negli asili;
– Attività creative, per giocare riciclando i materiali (tappi di sughero, rotoli di carta igienica) o creando giochi e gioielli con materiali particolari (ad esempio i maccheroni);
– Attività di manipolazione, ad esempio con la pasta di mais.
E’ interessante perché fa un elenco completo delle possibili attività, fornendo gratuitamente dei materiali da scaricare e stampare.
Consigli per stimolare la curiosità da uno a due anni
Stimolare la curiosità attraverso la SCOPERTA:
– Nascondete un gioco all’interno di una scatola con il coperchio. Il bambino si diversità a togliere il coperchio e vorrà farlo più volte;
– Lasciategli a disposizione qualche oggetto di uso comune in cucina che non sia pericoloso: un cucchiaio di legno, un contenitore di plastica… gli oggetti della mamma a volte son più interessanti!.
Non lasciategli a disposizione troppi giochi e soprattutto non offritegli tanti nuovi giochi contemporaneamente. Ricordate che la sua curiosità può essere stimolata da tantissime cose inaspettate: un giornale da sfogliare, un tappo che cade, ecc.
Altre idee:
– Il bambino a questa età è affascinato da una luce che si accende e si spegne (può essere anche la luce di una pila), che magari passa attraverso dei pezzi di carta velina;
– Un’altra cosa amata dai bambini sono le foto di famiglia: potreste selezionarne alcune e metterle in un album plastificato con cui giocare;
– Si può anche inventare un ‘percorso’ che stimola i sensi e il movimento, creando un tappeto sonoro/motorio fai-da-te, come suggerito in questo post.
Cara Catia73 tu che sei una rappresentante e conosci il problema dei fondi che ci affligge. Io ho proposto di inserire un corso di musica naturalmente autofinanziato che le mamme hanno accettato con entusiasmo, ma la dirigente scolastica non ha approvato la proposta. Come posso fare? p.s. sono sempre più arrabbiata :argh: :argh:
Penso sia opportuno segnalarti che molti Link relativi a questo post non funzionano, in particolare il blog “semplicicose” risulta accessibile solo su invito. Peccato e mi chiedo il perchè di questa ‘riservatezza’…?!
Avrà deciso di chiudere, non so 🙂
Grazie per la segnalazione: ora tolgo i link non funzionanti.