Scatola delle forme faidate – gli incastri
Pubblicato il 19 Dicembre 2008 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
Se questo non è riciclo… cos’è? 🙂
La scatola delle forme è uno di quei regali che ho chiesto a Babbo Natale per Dafne. Peccato che i vari ‘Babbi Natale’ della nostra famiglia abbiano deciso che questi giochi montessoriani sono da sfigati, per cui ci ritroveremo di nuovo con dei giochi plasticosi, enormi e rumorosi, senza via di scampo (cioè… la via di scampo è Ebay, naturalmente hiiihhii).
Comunque ho deciso di creare una scatola delle forme riciclona, in attesa di comprare quella vera.
Ho utilizzato semplicemente una scatola di cartone Ikea (LINGO, 2.99€ due scatole), che ho ritagliato con tre sagome: cerchio, quadrato e triangolo, utilizzando dei cubi morbidi di Winnie the Pooh che avevamo acquistato per Dafne mesi fa.
Intorno ad ogni sagoma ho incollato un pezzo di cartoncino dello stesso colore del pezzo che corrisponde a quella forma, in modo da aiutarla ancora di più, visivamente, ad azzeccare l’incastro.
E con questo ci si passano i pomeriggi… più low cost di così mi restano solo le mollette del bucato! (e per la cronaca, io con le mollette da bucato, da piccola, mi ero inventata pure il calcetto… no, per dire che ero bacata già prima di aprire il blog, eh).
E visto che qualche post fa si parlava delle ossessioni… ehm. Ma voi, le mollette, le mettete appaiate per colore, quando stendete i panni? Veero che sì?
Ditemi che è normale. Ditemelo… 🙂
Rodonea, approvo in pieno!
Oppure quando dicono: ‘che brava che sei tu, beata te…’
Embè, tu non puoi riciclare? Cosa te lo impedisce? ahhaaa
Io nella filosofia della piccola goccia credo tantissimo. Mi pare fosse Madre Teresa che lo diceva. Che non importa essere solo una goccia nel mare. Perchè il mare è proprio un insieme di tante gocce!
E’ chiaro che si può migliorare (io ho un terribile deficit sui rotoli da cucina, sono drogata, non posso farne a meno…). Ma lo considero un DOVERE nei confronti di mia figlia, fare il possibile per non incasinarle ancora di più il mondo che le lascio…
Brave! riciclare oltra all’aspetto creativo secondo me è un dovere morale!..per l’argomento mollette..neanche io stiro..diciamo che i panni “li schiaccicchio”..calzini e mutande? no problem..vivono appollaiati sui termosifoni 🙂 e mi sembrano pure contenti!!!
Che bello sentirvi parlare così , anch’io cerco di fare + possibile la raccolta differenziata , adesso ho la fissa dei rotoli delle pellicole, li chiedo anche agli amici, perchè la mia piccola li usa come mattarello con la pasta matta e formine per fare la cuoca. E i tappi delle bottiglie ???? Tra poco ne resteremo sommersi !!! Mio marito mi dice sempre: “Questa casa è una discarica!!! Ciao Vania
Per i tappi delle bottiglie, se ne avanzano dopo i vari usi creativi, ho trovato un’associazione che li raccoglie e con i soldi ricavati dal riciclaggio finanzia delle iniziative molto valide. Non ho sottomano il nome del sito ma si dovrebbe trovare facilmente con una ricerchina su internet…ciao!
Grazie! Io invece con i tappi faccio alcune cosine… quelli della birra mi servono per fare un tamburello. Quelli di sughero per fare delle mini marionette 🙂
Però se si riesce a recuperare il nome dell’Associazione, può essere un’idea per quelli che avanzano nelle feste…
Io avevo fatto una ricerca su google cercando “tappi di plastica” ed erano venute fuori diverse associazioni, alcune che operano ad ampio raggio, altra più a livello locale..non ho ancora approfondito per bene perchè è una “scoperta” recente..quindi se qualcun’altro se ne sa di più…
Vabbè ma sei un mostro. Ehehehehe 😀
volevo solo salutarti e dirti che per me sei fonte di buon umore….
io adoro le mollette, ne ho di tutti i tipi e le uso in base alla loro capacità di “sostenere” i capi….ma non le appaio per colore
Ciao
Cristina
E’ vero! Anche per me la ‘capacità’ di sostenere i capi è un parametro per scegliere la molletta! 🙂
Scriverò un libro e girerò un film: La molletta perfetta (ma forse quello era George Clooney nella Tempesta Perfetta ahhaaa).
Nooooo! finalmente ho trovato qualcuna che come ci prova a metterle dello stesso colore! Anche se le mie sono solo di tre colori… appena c’è qualcosa di blu la mano prende da sola le mollette blu… sarà una malattia? Evviva il riciclo! Da quando conosco tutte voi mi sento meno sola! Io cerco di riciclare tutto quello che posso, di fare da sola tutto quello che riesco e lavo ormai quasi tutto con bicarbonato e aceto… Spero che ogni goccia ci aiuti a fare un mare! Grazie di esistere, a te Barbara, e a tutte le donne e gli uomini che incontro qui e che mi fanno sperare…
Io stendo le mutande mettendone due per ogni molletta, per ottimzizare, ed ovviamente mutande e mollette devono essere coordinate fra loro, non solo per colore; ad esempio per le mutande va bene anche “queste le ho comprate insieme” e così via.
Io ho cominciato ad essere bacata a otto anni, quando mi sono scolpita nel legno un folletto. Ero così felice di avere un giocattolo fatto da me!
La scatola con gli incastri è stupenda! E pensare che l’ho cercata per mio nipote per regalargliela a Natale e ho dovuto mollare la presa perché costava troppo! Sei incredibile: gliela farò io a questo punto! 😀
Con l’anima dei rotoli di carta igienica, io e Luna inventiamo i personaggi. In questi giorni, ovviamente, è di moda Babbo Natale con la sua barba di cotone.
Per le mollette, invece, io le compro tutte uguali, così il colore è omogeneo.
Ti abbraccio.
Ciao!
Grazie mille della visita e del commento!
Buone Feste 🙂
x
bellissima idea di riciclo!
con i rotoli di carta igenica noi ci abbiamo fatto le macchinine!!
1 rotolo di carta igenica rigorosamente ricolorato, 4 cerchi di carta nera con al centro 4 cerchietti più piccini di stagnola (abbiamo le ruote in lega noi!) e 4 fermacapioni per fissare le ruote… un buco sopra e con il quinto fermacampioni… il volante!
anche io metto le mollette accoppiate per colore… quando ne ho.. perchè le mollette sono tutte rigorosamente sparpagliate in giro per casa… altro che lego!
Monica, i cerchi in lega sono troooppo avanti! Fantastica! 🙂
le mollette le uso poco, ma quando le uso vanno rigorosamente appaiate per colore e forma. a volte capita che finiscano e mi rimangano due scompagnate che però devo usare lo stesso e non sono mica tanto contenta… ci sto quasi male.
sono “leggermente” maniacale… 😀
bellissimo il gioco degli incastri, mi spiace che il parentame non riesca a capire cose così importanti… ma per fortuna Dafne ha una mamma bravissima ed attentissima.
Per le formine ad incastro al mio ciucciolo il natale scorso ho regalato uno di quei giochi di plastica ingombranti che da un lato ha i tastini con i suoni e dall’altro le formine da incastrare. Così ho accontentato sia i nonni che volevano il gioco-da-mostrare che la mia voglia di dargli qualcosa di educativo.
Poi ho visto come ci gioca e devo dire che la plastica è molto resistente… chi era che dove passava lui non cresceva più l’erba?…
Ciao,
io non sono molto brava a creare, e nella manualità … anzi per niente! comunque sul ricilo faccio più in fretta: i giochi dei miei bimbi arrivano da altri bimbi più grandi, e poi finiscono ad altri bimbi più piccoli … e così i vestiti e un sacco di altre cose!
Sui rotoli di cartaigenica: ci metto due tappi di carta/cartone ai lati e li riempio di pastina o riso o plastichina o foglie, così diventano delle maracas dai mille suoni diversi. Oppure dipinti dai bimbi, e poi legati, li usiamo cme una coda nei giochi dei travestimenti. Fine della nostra immaginazione!
p.s. le mollette sono tutte bianche, ma i panni hanno un loro ordine rigorosissimo sullo stendino!! 😉
Ehehhe, vedo che allora non sono l’unica ad avere le nevrosi dei panni stesi 🙂
Meno male!
le mollette le appaiavo prima di avere 3 figli, ora è già tanto se riesco a stendere entro le 24 ore dopo aver lavato!!! 😉
il gioco degli incastri è bellissimo, noi per fortuna ne avevamo addirittura due, uno in legno molto bello e resistente, dopo che ci hanno giocato tutti e 3 è passato al loro ex-asilo nido.
c’è un altro bel gioco di incastri che si può fare col riciclo: barattolo in latta con tappo di plastica (es. quello del latte in polvere, del caffé, ecc), tappi di latta degli omogeneizzati (tanti e magari di colore diverso). Si intaglia nel tappo di plastica una fessura per far passare di taglio i tappi degli omogeneizzati, la fessura deve essere giustina, cioè il bambino deve fare un po’ fatica per spingere dentro i tappi degli omo che diventano delle mega monete e la scatola il suo primo salvadanaio. Quando li ha messi tutti dentro può scuoterla per far casino, può riaprirla e ricominciare da capo… i miei (quasi 7 anni e 4 e 1/2) riescono a giocarci ancora adesso!!!
Evviva il riciclo: per i bimbi quasi solo abiti riutilizzati (anche di amici), solo le scarpe sono nuove.
Grazie per le ricette, proverò il cotechino in crosta!
Baci e tanti auguri!!!