Come scegliere il passeggino
Pubblicato il 25 Ottobre 2008 da Mamma Felice • Ultima revisione: 6 Novembre 2017
Intorno al settimo mese di gravidanza, l’anno scorso, per noi iniziava il quesito: carrozzina sì o carrozzina no? Trio? Lettino o culla? Materassino basso o materasso a molle?
Dire che ho frastornato di domande le mie amiche è poco: ho praticamente chiesto a 200 persone cosa fosse meglio, quali fossero le caratteristiche da cercare, le marche migliori, i barbatrucchi da ricordare.
Intanto, però, partiamo dalle basi: la terminologia… 🙂 perchè Io sicuramente sono tonta, ma all’inizio ho fatto fatica a capire le differenze tra i vari termini, quindi faccio un breve riassunto, in modo da parlare tutte la stessa lingua:
- TRIO: struttura combinata, con una base su cui si montano, a seconda delle necessità, l’ovetto, la navetta o il passeggino;
- OVETTO: seggiolino auto per bimbi fino ai 10Kg;
- NAVETTA (o Navicella): culla imbottita che si aggancia alla base del trio, e che si usa per passeggio oppure come ‘lettino-primi-mesi’, fino a circa i 3 mesi del bambino. Alcuni modelli hanno l’attacco per le cinture di sicurezza, in modo da far viaggiare il bambino sdraiato nelle lunghe percorrenze;
- CARROZZINA: culla imbottita da passeggio o come ‘lettino-primi-mesi’;
- PASSEGGINO: utilizzabile da quando il bambino è capace di restare seduto a schiena dritta, quindi variabilmente dai 7-9 mesi, fino a circa 15Kg di peso (a seconda dei modelli).
Ed ora, parliamone 🙂
Noi abbiamo optato per il trio (base + ovetto + navetta + passeggino) della Prenatal (So Family, 329€), per una questione logistica. Mia suocera ci aveva prestato la culla di vimini in cui aveva dormito mio marito da piccolo, quindi non avevamo bisogno di una carrozzina da utilizzare come lettino (cosa che tra l’altro non avrei gradito, vista la qualità dei materassini), e non avevamo ancora liberato del tutto la cameretta della bambina per poterle prendere subito il lettino con le sbarre.
Nello stesso tempo, però, avevo bisogno della navetta, per tenermi Dafne vicina durante il giorno e poterla trasportare facilmente da una stanza all’altra mentre facevo le faccende domestiche.
Infine ci serviva un ovetto facilmente smontabile, visto che abitiamo al 4° piano senza ascensore, e ci veniva comodo trasportare Dafne su e giù direttamente nell’ovetto, che potevamo agganciare alla base del trio oppure in auto, a seconda delle esigenze.
Insomma: un mix di combinazioni che ci ha facilitato la vita, e soprattutto si è rivelato solido, oltre che comodo, oltre ogni aspettativa, visto che ancora adesso utilizziamo la base con il passeggino.
Ma come si fa a scegliere? Beh, dipende, appunto, dalle esigenze personali e/o familiari.
Indice dell'articolo
Personalmente, io ho tenuto in considerazione questi fattori:
- ovetto privo della base, che può essere comodissima per attaccare e staccare velocemente l’ovetto dalla propria auto, ma è un impedimento se i nonni o la baby sitter vogliono portare il bambino in giro, perché in questo modo non risulta ‘universale’;
- navetta che si possa girare ‘lato mamma’, molto utile soprattutto nei primi mesi di vita, in cui vogliamo ‘sorvegliare’ il bambino;
- passeggino ‘fronte strada’, che sia completamente sfoderabile e lavabile in lavatrice (e che possibilmente non scolorisca con i lavaggi), oltre che completamente reclinabile (per fare la nanna quando si è a spasso);
- struttura con due manici separati, perché la maniglia unica è sì comoda per spingere il passeggino con una sola mano, ma non si sa mai dove appendere la borsa… e visto che quando esco con Dafne, ho almeno 3 borse (pappa, cambio, borsa di mamma), è essenziale sapere dove agganciarle;
- struttura piuttosto compatta, con le ruote piccole (o comunque non con i ruotoni grandissimi), perché i marciapiedi sono sempre così impervi (e pieni di auto) che bisogna poter fare lo slalom agevolmente, senza incastrarsi e soprattutto senza far prendere botte al bambino;
- struttura con quattro ruote, perché i passeggini a tre ruote sono difficili da manovrare quando occorre salire e scendere dai marciapiedi (e sono, soprattutto, molto costosi!);
- struttura con telaio il più possibile leggero, perché se occorre sollevare il passeggino con dentro il bambino si fa una gran fatica (vista la totale assenza di rampe nelle nostre città);
- il passeggino deve avere una portata fino ai 15Kg: alcuni passeggini più compatti arrivano solo ai 10Kg… e se considero che Dafne ha raggiunto questo peso a 9 mesi, avrei dovuto comprare un nuovo passeggino già adesso, senza poter utilizzare a pieno quello del trio, che invece conto di usare ancora per diversi mesi;
- il passeggino deve avere una seduta comoda e ampia, sempre per i motivi di cui sopra, senza però essere enorme: è assai consigliabile misurare prima la capacità del proprio bagagliaio (!), per verificare che il passeggino possa entrarvi comodamente (cosa che non accadrà mai se avete un’utilitaria, e quindi sarete costretti a sacrificare il sedile anteriore del passeggero per portarvi appresso il passeggino).
Ma alla fine… che cavolo c’entra questo titolo con il mio post sui passeggini? Non molto… era solo per farvi vedere che meraviglia di culla abbiamo usato per Dafne, al posto della navetta 🙂
Ma grazie! Intanto anche io sono alla ricerca disperata di una vecchia (ma in buono stato) culla di vinimi. Mi piace da morire e poi io e i miei cugini ce ne siamo tramandata una che spero proprio di ritrovare intatta. Sono solo al 3° mese, ma meglio informarsi prima. Grazie dei consigli ti farò sapere! Bacioni. p.s. che bella la vostra culla!
La culla è bellissima…! io però non ho capito una cosa: che differenza c’è tra navetta e carrozzina? non sono la stessa cosa? mamma mia quanto sono indietro io con queste cose!:-(
Intanto complimenti per il sito! Poi per la culla, infine per il bellissimo nome della vostra piccolina! Anche la mia ha avuto la fortuna di dormire in una culla in vimini per i primi mesi, ora ha quasi 6 anni ed ha ben altre esigenze, cmq noi all’epoca avevamo scelto il passeggino combinato della CAM, che non era ancora una marca così diffusa e costava meno delle altre, e si è rivelata un’ottima scelta, aveva una navetta smontabile che usavi, con gli appositi ganci, per il trasporto in auto (l’idea ci pareva più comoda per la piccola in confronto all’ovetto) e il passeggino che rimaneva ha percorso in 5 anni (si, lo abbiamo usato fino all’anno scorso, se non altro per le lunghe passeggiate) chilometri e chilometri, strade asfaltate e sterrate senza rompersi quasi mai (una piccola riparazione dopo circa tre anni di vita), insomma ci siamo trovati decisamente bene! 😀
Ehehhee, mi sa che anche noi lo sfrutteremo fino all’osso 🙂
Darcy: sì, navetta e carrozzina sono quasi la stessa cosa. Nel senso che la navetta è la parte superiore, dove sta il bambino, e la carrozzina è in pratica tutto l’insieme, compresa la struttura.
Quella nella foto è Dafne!
(Così, volevo dirlo ai lettori e lettrici di passaggio 🙂
Era proprio piccola, qui.. è ancora tutta pelatina 🙂
Grazie 1000 per tutte le informazioni preziosissime che dai in questo articolo 😉
sei una grande, fino adesso sei stata la unica a chirire in modo semplice e intelligente miei dubbi sul trio… e puoi Dafne e bellisimooooo..
Ma grazie, che tenera che sei!!
Bellissimo il lettino di tua figlia, io la mia l’ho fatta dormire nella carrozzina fino ai 4 mesi… poi direttamente lettino con le sbarre!
Quanto mi manca quel periodo… Vorrei tornare indietro anche solo per portare a spasso mia figlia mentre dorme beata.
Baci a presto!