Il momento del bagnetto
Pubblicato il 1 Marzo 2013 da Ester
L’ora del bagnetto è il momento della giornata che il piccolo ama di più, è una parentesi tonda e avvolgente, calda e morbida come una carezza.
Ho già raccontato che i bambini non hanno bisogno quasi di niente, soprattutto appena nati o molto piccoli, ma forse è proprio questo il momento che possiamo abbandonarci a qualche privilegio di bellezza. L’acqua è un elemento che di per sè lava e pulisce, quindi non servono altri detergenti, specie per i capelli, che sono così soffici e sottili nei primi anni di vita del bambino. Mi sembra di sciuparli se uso lo shampoo che, seppur delicato, per quegli impalpabili fili d’oro sembra troppo aggressivo, quindi via libera a semplice e tanta acqua.
Inoltre se ci pensiamo bene questi bambini, che in inverno sono coperti con body, maglietta, tutina, calze e scarpine, fondamentalmente sono già puliti, il bagnetto è soprattutto un momento di relax, per farli divertire, sguazzare, schizzare con le manine, diventa un’occasione per imparare che i movimenti sono ancor più difficili nella vasca da bagno, bisogna cercare un altro equilibrio, che ci sono giocattoli che galleggiano e non affondano, insomma è un’esperienza di crescita.
Edoardo adora rimanerci a lungo e ogni volta piange quando finisce e lo avvolgo nell’asciugamano, ma subito dopo si calma perché il trattamento di bellezza prosegue con il massaggio (che potessi avere qualcuno che lo regala a me ogni volta, mi sentirei una regina). Questo rito dopo il bagno serale è una tradizione che arriva dopo la lunga esperienza che ho maturato con i fratelli: è lo “shantala”, o massaggio indiano per neonati, che effettuo con movimenti morbidi e con le mani ben unte di olio di mandorla. Se avete un bambino piccolo vi spingo a frequentare un corso che vi insegni al meglio oppure comprare un libro che illustri bene i vari passaggi. Io ho usato entrambe i metodi e il libro che ho amato è Shantala di Frederick Leboyer.
Ogni movimento viene eseguito con lentezza e gentilezza, è come una carezza per la pelle del vostro piccolo, lo aiuta a rilassarsi e a percepirsi interamente grazie al contatto e lo aiuta fortemente a creare un legame con la madre, specie se eseguito sin dal primo mese di vita. E’ essenziale che l’ambiente sia caldo e comodo, sistemato bene sul fasciatoio, sul letto o meglio ancora sulle gambe della mamma. La sequenza è sempre la stessa così anche il piccolo si abitua ad un ritmo e riconosce con gioia cosa si sta facendo. Ovviamente lo sguardo deve essere dritto negli occhi del bambino, ma questo avviene naturalmente, e di solito sul mio viso è stampato anche un sorriso accogliente spesso accompagnato dalla canzoncina preferita.
Con tocco leggero inizio dalle braccia, prima una e poi l’altra, proseguo con il petto e il pancino, punto delicato, e continuo con le gambe e i piedini, poi passo alla schiena e al sederino, infine un leggero massaggio delicato anche al viso. Il massaggio calma, aiuta a creare un legame più profondo con il piccolo, sviluppa il senso del tatto, è un modo per trasmettere il nostro amore, per farlo sentire amato e curato, per aiutarlo nelle sue fasi di crescita, così veloci e intense soprattutto nei primi mesi di vita. Il massaggio però regala momenti di intimità e amore anche a noi genitori e spesso diventa un momento prezioso di calma e tranquillità per il papà.
Voi avete qualche rito giornaliero che accompagni il vostro piccolo? Avete mai provato a regalargli un massaggio?
Bellissimo il libro Shantala !! Anche io l’ho usato per massaggiare le mie bimbe quando erano piccole e ancora adesso a 7 e 11 anni spesso quando finiscono di fare il bagno mi chiedono un massaggio con l’olio. Io preparo in casa l’oleolito di calendula, di iperico e di lavanda per massaggiarle 😀
uhhh, gli oleoliti, dico sempre di farli e poi non mi ci metto mai, per dimenticanza , grazie per avermici fatto di nuovo pensare, chissà se non sia la volta buona!
Anche io ho fatto il corso di massaggio Shantala, ma devo dire che mio figlio non lo ha mai amato molto, con mia grande delusione ;(
Così come il bagnetto, altro tasto dolente, non gli è mai piaciuto, se tentavo di imporglielo la sera prima di dormire, invece che rilassarsi si agitava di più. E cosi’ abbiamo passato le nostre serate a farci le coccole nel lettone, abbracciati stretti stretti, con miliardi di baci, tanti giochi e tante ninnananne cantate.
capisco la delusione, perchè il momento del massaggio non è solo un piacere per il bambino ma anche per la mamma, l’importante avere tanti altri momenti di coccole come fate voi 😀
Anche la nostra Gioia ha sempre amato il bagnetto. .. Il nostro rito è farlo quando torna a casa il papà; mentre lui la sorregge io, partendo dai piedini la lavo cantando una canzoncina che racconta di tutte le parti del corpo e lei mi guarda e sorride tutto il tempo… Dopo il risciacquo arriva il momento del papà che la massaggia dalle braccia ai piedidi con un pò di crema idratante visto che lei ha la pelle molto secca… Noi abbiamo seguito un massaggio aimi quando Gioia aveva 40 giorni ed è bello vedere come con il passare dei mesi lei apprezzi sempre più essere massaggiata!
Anche il mio ama il bagnetto e non vorrebbe mai uscire! Però il massaggio non riesco a farglielo perchè si alza in piedi e viene attratto irresistibilmente dal… bidet! 🙄
Anche al mio Marco piace tantissimo farsi massaggiare ,sembra propio divertirsi e ride tutto il tempo…i bambini…sono fantastici !!
Io ho trovato notizie utili anche qui :
http://www.medicitalia.it/salute/neonato