Giocare alla multiculturalità
Pubblicato il 23 Giugno 2011 da Mamma Felice • Ultima revisione: 7 Agosto 2014
La scuola materna sta quasi per finire, e negli scorsi giorni abbiamo potuto ritirare il quadernone delle attività di Dafne: che progressi! Sfogliare il quaderno è come vedere a doppia velocità un anno di crescita, dalle prime linee scoordinate, ai disegni colorati nei bordi, fino alle prime lettere scarabocchiate in mezzo a disegni inventati che mi strappano una risata, come: le lasagne, il papà, la barba… E’ come sbirciare nella vita di Dafne da un canale privilegiato.
Le maestre hanno fatto un ottimo lavoro. Hanno preso in carico una bambina che non sapeva praticamente parlare, e l’hanno trasformata in una bambina grande, con tante idee e favole per la testa. Una bambina che ha dimostrato di avere un’ironia fuori dal comume, e di essere anche un po’ furbetta, soprattutto quando vuole scansare i lavori (sparecchiare, mettere a posto i giochi…) e inventa scuse che fanno molto ridere (mi ricorda qualcuno, ehm…).
Le maestre hanno organizzato 3 percorsi educativi (di cui poi parlerò): i colori primari, conosco il mio corpo e un percorso sulla multiculturalità per chi, come noi, non faceva l’ora di religione.
Proprio per chi è esonerato dalla religione, hanno organizzato dei giochi sulla multiculturalità, leggendo libri e storie, verbalizzando ciò che leggevano e facendo disegni, attività e lavoretti.
Così, mentre sfogliavo il quadernone, mi ha colpita questo collage molto carino, tratto dal libro ‘Nel paese delle pulcette‘. Ve lo propongo come gioco estivo per i bimbi piccoli, perchè è davvero adatto a stimolare una seria riflessione.
Mi è piaciuto perchè l’uso delle stoffe colorate rende benissimo l’idea della multiculturalità: invece di disegnare figure con la pelle rosa, marrone, gialla… si possono usare le fantasie delle stoffe per far capire che il colore della pelle è divertente, può essere di qualunque colore e soprattutto non deve spaventare.
Mi ha fatto sorridere, perchè proprio un paio di settimane prima, Dafne mi aveva detto:
– Mamma, lo sai che Isra ha la pelle marrone?
– Sì, lo so. Secondo te perchè ha la pelle marrone?
– Mamma, perchè è della Tunisia! Invece io sono del paese di Bologna.
E allora abbiamo parlato del colore della nostra pelle, e degli altri bimbi: nella sua classe ci sono bimbi tunisimi, cinesi, marocchini, albanesi, croati… Ci sono bimbi chiarissimi e bimbi nerissimi. Ci sono bimbi con i capelli biondi e bimbi con i capelli neri. Bimbi con gli occhiali, o allergici al glutine, o semplicemente appena arrivati, che non parlano ancora l’italiano.
Ho Detto a Dafne che le persone hanno tutte la pelle diversa, perchè siamo come l’arcobaleno.
– Dafne, siamo un arcobaleno di persone. Ci sono i bimbi della Cina, come Annalisa, che vengono da mooooolto lontano. Ci sono i bimbi della Tunisia, come Isra, che vengono dal di là del mare. Ci siamo anche noi, che invece siamo nati in Italia, che è il paese di tutti, e ha una grande bandiera verde, bianca e rossa. Siamo proprio un arcobaleno di persone…
– Mamma, ho capito. E’ molto bello questo arcobaleno delle persone! Però devo dirti un segreto, mammy: nell’arcobaleno non c’è il rosa e il marrone! Facciamo finta, ok?
Sì, facciamo finta. Facciamo finta che esistano tanti arcobaleni. Impariamolo adesso, da piccolissimi, che il mondo non è dei bianchi, ma è di tutte le persone buone e giuste.
Che bello se i nostri figli imparassero davvero a vivere l’Italia come il paese di tutti! é nostro dovere di genitori (prima ancora che della scuola) fare in modo che accada. e questa è un’idea semplice per parlarne con i più piccoli.
Barbara, mi fai venire in mente che già mesi fa avevo intenzione di aprire sul blog una “rubrica” poi per vari motivi l’go abbandonata, mi ci devo applicare…
Buona giornata!
Lo sai che io sono sempre favorevole ad aprire nuove rubriche… anche se poi latitano come le mie 😉
IL PAESE DELLE PULCETTE!!! (della bravissima Beatrice Alemagna)
Io l’ho comprato, per puro caso al bookshop del museo di Santa Giulia, a mia figlia di due anni e mezzo, e solo perchè mi ispirava la tecnica delle illustrazioni ma quando l’abbiamo letto ci siamo illuminate.
Le differenze spiegate ai bambini, senza le politically correct fisime degli adulti, anche le maestre del nido di mia figlia lo hanno apprezzato molto, lo consiglio a tutte le mamme!
Sì, è proprio bello… e davvero utile. Grazie del tuo commento!
Ohhh ma che bel post e che bello che la tua Dafne abbia gia’ imparato tutti questi giusti concetti sulla multiculturalita’! Speriamo che mantenga sempre questa dolce saggezza!
A proposito di multiculturalita’ anche nella scuola materna dove andra’ mia figlia a settembre so che ci sono diversi progetti tra cui quello sulla multiculturalita’, che sara’ presente indipendentemente dal fatto di seguire o meno l’ora di religione. Addirittura sembra che guardino dei video con canzoncine provenienti da ogni paese del mondo e che poi costruiscano insieme strumenti musicali tipici di quei paesi. L’ho letto sul sito internet della materna dove andra’ mia figlia e sono proprio curiosa di vedere nella realta’ come sara’ questa scuola. Credo che un po’ tutte le scuole si debbano organizzare e trasmettere questi concetti proprio per cancellare fin da subito ogni possibile rischio di eventuale razzismo.
Si si, Barbara, continua a descrivere i vari percorsi educativi di Dafne dopo il suo primo anno di materna perche’ mi farebbe piacere capire bene cosa si fa alla materna, cosa ci si debba aspettare da un bimbo di quell’eta’, e magari iniziare verso agosto, quando saremo in ferie, a far fare anche ad Elisa qualche piccolo esercizio di “pre-materna” in modo da “prepararla” un po’… e capire qual’e’ il suo livello di partenza per poi, l’anno prossimo, tirare anch’io le somme e rendermi conto di quanti progressi avra’ fatto. Sono davvero delle spugne i bimbi e credo che da tre anni inizi una vera esplosione di “migliorie” nel senso che immagazzinano un sacco di nozioni, di capacita’, imparano, imparano e dopo un anno scolastico ti stupiscono con tanti ottimi e commoventi risultati.
E’ verissimo… Per noi è stato un po’ complicato perchè Dafne è la più piccola, essendo nata a Dicembre, e la differenza con i suoi compagni era davvero notevole, in termini di competenze acquisite, quando è entrata alla materna. Anche questo le ha giovato: potersi confrontare con bimbi che, pur essendo nella sua stessa classe, hanno già un anno più di lei.
Comunque nei prossimi giorni pubblicherò delle schede di pregrafismo per i bimbi piccoli!
Si Barbara! Te ne sarei molto grata! La mia fa 3 anni a meta’ Ottobre ma… lo so, l’ho gia’ detto altre volte, mi sembra tanto indietroooooo. Vorrei dedicarmi a lei tutto il mese di agosto, che saremo in ferie, per farle fare qualche esercizio in modo da prepararla alla materna. Se anche ha frequentato un anno di asilo nido non mi sembra abbia fatto molti progressi.
Non voglio “pretendere troppo” da lei e nemmeno stressarla, per carita’, ma ho sempre l’idea del “senso di colpa” perche’ mi sembra di non fare mai abbastanza per lei (lavoro tutto il giorno) e se vedo qualcuno che ha la sua eta’ ma e’ piu’ avanti mi sento in colpa come se non l’avessi abbastanza spronata io!
Ho paura che, se non sara’ alla pari con i suoi compagni alla materna possa sentirsi a disagio e magari emarginata. Dico questo proprio perche’ io da piccola ero molto timida e chiusa e di conseguenza pure un po’ emarginata. Ecco perche’ vorrei spronarla a farsi tanti amici per essere felice e serenza, in compagnia, e accettata dagli altri. Anche perche’ purtroppo rimarra’ pure figlia unica…
Vabbe’, non prendermi per pazza, eh, a volte esagero con certi discorsi “tristi” e questo invece e’ un blog di MAMMEFELICI!!!
Guarda, credimi, non te lo dico per consolarti, ma mi ricorda tantissimo Dafne. Tu considera che è andata alla materna a Settembre, che i 3 anni li compiva a Dicembre, e c’era un ABISSo coi suoi compagni. Proprio adesso ne parlavo con la maestra: praticamente non sapeva parlare, non sapeva ancora fare la cacca in autonomia, non voleva fare i lavoretti e nemmeno le foto.
La materna l’ha aiutata tantissimo proprio per imitazione: grazie ai suoi compagni ha imparato tanto, anche cose che non avremmo potuto insegnarle noi. Quindi: NOn sensi di colpa! (Io volevo portarla dalla logopedista, figurati…)
Comunque se vuoi farla giocare con giochi educativi va sempre bene, ma non preoccuparti, davvero, che sono ancora PICCOLE.
Oh si si, grazie mille per il conforto. Anch’io ho pensato piu’ volte alla logopedia ma forse, adesso un po’ si e’ sbloccata. Parla tanto anche se ancora un po’ a modo suo. La cosa “strana” ma forse non lo sara’, e’ che non sa ancora rispondere con un SI o con un NO. Sembra la cosa piu’ banale del mondo ma se le chiedo qualcosa la cui risposta dovrebbe essere un semplice SI o NO lei risponde a “grugniti” tipo “donna delle caverne”, soprattutto quando vuole dire NO. Tipo… Elisa devi fare la pipi? (siamo all’inizio della fase spannolinamento) E lei risponde: Uhhh! Come dire: lasciami in pace che non mi scappa… ma poi magari un minuto dopo se la fa addosso!! 🙄 Ah.. santa pazienza!
sarebbe sicuramente un mondo migliore se tutti i genitori insegnassero ai loro bambini da quando sono piccoli che la diversità è una ricchezza e non una minaccia. A parole ma anche dare loro l’esempio, trattare tutti nella stessa maniera…vivo a Roma dove vive gente di ogni estrazione sociale, più o meno educata e vedo anche situazioni non sempre piacevoli.
Mi piace molto la tua spiegazione usando l’arcobaleno 😀
Complimenti bellissimo post!! :))
Che belle parole, purtroppo spesso se ne sento davvero di brutte .. che vergogna!
Noi genitori abbiamo la responsabilità di crescere in modo giusto i nostri figli, perchè riescano a vivere davvero in un paese multiculturale sempre problemi, senza alimentare problemi.
Purtroppo non tutti i genitori sono così.
ciao
Maeva
Sulla multiculturalità…
Ieri sono rimasta un po’choccata… al mare una “vucumpra’” (scusate io non uso mai questo termine ma se dico cosi credo tutti capiscano) si ferma all’ombrellone nel momento in cui ho posato una bottiglia d’acqua sul tavolino.
La signora ha visto l’acqua e me ne ha chiesta un po’ – faceva un caldo da morire.
Gliel’ho versata e lei si è fermata un momento a bere.
Poi ha cominciato a fare i complimenti ad Elisa, che le ha risposto alle domande tipo quanti hanni hai (4), etc.
La signora ci ha fatto i complimenti perche abbiamo una bimba cosi bella ma soprattutto educata, che “senza problemi” ha risposto e dialogato con lei…….. Ci ha detto che tanti bambini rifiutano di parlarle perché é “nera” quindi “cattiva”.
Mi sono sentita piccola piccola per aver ricevuto dei complimenti su una cosa che secondo me era del tutto normale…
Hai dato una grande lezione di vita a tutti quelli che erano intorno a voi: speriamo sia servito… Grazie.
Il discorso sulla multiculturalità è molto interessante e andrebbero fatti tanti di quei post per spiegare che il diverso è un concetto bellissimo, la spiegazione va però fatta ai genitori, mica ai bambini, loro non sono per niente razzisti, lo diventano solo, purtroppo, per imitazione degli adulti.
Stavo proprio scrivendo la stessa cosa di @kemate 🙂
I bambini non si accorgono nemmeno del colore della pelle differente … negli altri bimbi vendono solo degli amichetti con cui fare tanti giochi!!!!
Mi avete tolto le parole di bocca. Io vedo che al parco riescono a giocare e a comunicare tutti insieme senza pregiudizi (quelli spesso li mettiamo noi adulti). I nostri bambini, per fortuna, nascono in un mondo multiculturale.
Davvero un bel modo di insegnare la diversità come ricchezza. Non conoscevo il libro “Nel Paese delle Pulcette”, che sicuramente cercherò.
Un altro bellissimo libro che la mia piccola Noemi di 4 anni apprezza molto è “I bambini del mondo”, è un libro pop-up sulle differenze fisiche e attitudinali di tutti i bambini. Ve lo consiglio!!
Una cosa che mi piace dei bambini (almeno a questa età) è che quasi non notano il differente colore della pelle di altre persone…. a differenza di noi adulti.
Ops… non avevo ancora letto gli altri commenti. Praticamente ho detto la stessa cosa che ha scritto solitaMente 😆
Bellissimo post
bellissimo il libro e la sua morale!
Grazie per aver condiviso!
A presto
Ma che bella questo post, mi piace molto il paragone dell’arcobaleno…anche in classe con i miei figli ci sono bambini e ragazzi di tutti i colori e di tutti i credo …e devo dirti che anche una delle mie più care amiche è di colore…bellissima la tua ultima frase, il mondo è di tutte le persone buone e giuste…e spero di essere riuscita a farlo capire ai miei figli…
Ma certo che sì, tu ne sei l’esempio…
Barbara bellissimo questo post…il mio bimbo ha un anno ma spero tanto di essere capace di insegnarli come le differenze arricchiscano invece di essere causa di divisione, e di come sia importante sapere ascoltare l’altro, sopratutto se non la pensa o non è come noi…
Ma Dafne dove va alla materna? Anche noi siamo di Bologna!
Scusate…insegnargli!